“Tutto qui l’aumento? Mi aspettavo di più”


Questa è la reazione che molte lavoratrici e molti lavoratori hanno avuto nel ricevere la busta paga di dicembre.

Come si spiega questa delusione? Il motivo è da ricercarsi nella tassazione. Gli arretrati vengono interamente tassati all’aliquota marginale: quindi 35% o 43% a seconda del reddito complessivo (oltre al 9% di INPS).

Sono aliquote alte, che però hanno una spiegazione. Devono servire a compensare le mancate entrate di chi evade. Di chi paga una piccola parte del dovuto grazie ai condoni. Di chi, a parità di reddito, paga un’aliquota fissa del 15% perché così ha deciso il governo.

Aliquote pesanti, frutto di un sistema fiscale ingiusto e fortemente penalizzante per la nostra categoria, contro la quale la Cgil si è mobilitata in diverse occasioni: le ultime sono state rappresentate dagli scioperi e dalle manifestazioni svoltesi tra novembre e dicembre. Alle quali, ad onor del vero, la categoria dei bancari ha partecipato molto poco.

Le buste paga di questo mese sono la dimostrazione concreta di quanto siano importanti e fondamentali temi che – ad alcuni – appaiono lontani, come se non ci riguardassero, e che invece incidono più di ogni altra cosa sulla nostra vita quotidiana: il sistema fiscale è lo specchio su cui si riflette lo stato di equità e giustizia sociale di un Paese.

“Se non ti occupi di politica, sarà la politica ad occuparsi di te”

 

Fisac/Cgil Gruppo Bper


Leggi anche

Banche, report Fisac Cgil: contratto ABI batte inflazione

image_pdfScarica PDF di questo articoloimage_printStampa articolo
, ,