MPS: Banca poco agile!


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Con unilaterale decisione l’azienda ha abolito il lavoro agile nella rete filiali con decorrenza dal prossimo lunedì 18 maggio. Il lavoro agile viene indiscriminatamente sostituito dai permessi retribuiti di cui alla parte ordinaria del Fondo di Solidarietà, oppure con l’invito ai colleghi a usufruire di ferie o permessi arretrati.

È una scelta incomprensibile perché mette in ulteriore difficoltà le filiali già oberate dalle incombenze inerenti ai servizi di pubblica utilità di cui ai Decreti Ministeriali “Cura Italia” e “Liquidità”. L’evasione di queste pratiche (moratorie mutui, CIG, liquidità alle imprese) sta incontrando notevoli difficoltà e ritardi a causa della confusione normativa e organizzativa prodotta dall’azienda, con aggravio dei carichi di lavoro sui gestori e titolari di filiale, perlopiù insostenibili.

Di fronte a questa situazione, che ci vede arrancare nel settore per l’erogazione dei servizi pubblici essenziali, a maggior ragione imbarazzante per un’azienda che annovera lo Stato come azionista di riferimento, viene stabilito che finisce l’esperienza, a nostro avviso proficua e compatibile, del lavoro agile nella rete filiali, condannando le stesse a rinunciare al contributo dei dipendenti in remoto e preferendo mettere a riposo risorse preziose che avrebbero volentieri continuato a contribuire all’economia delle filiali.
È una decisione irresponsabile che trova la nostra assoluta contrarietà, scontenta i dipendenti creando un clima pericolosamente divisivo e fa strame del lavoro sindacale faticoso ma improntato al senso di responsabilità che ci ha sin qui contraddistinto.

Questa banca ha bisogno di una gestione delle risorse umane diversa e più competente. Una gestione che dia prova di conoscere quello di cui parla. E che agisca di conseguenza.

Siena, 15 maggio 2020

 

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