Le sparano: arrestata per aver perso il bambino. È questo il mondo che vogliamo?


Marshae Jones è una ragazza afroamericana di 27 anni.

Lo scorso mese di dicembre ha avuto una violenta lite con un’altra donna all’uscita del supermercato. La lite è degenerata al punto che la sua rivale ha preso una pistola e le ha sparato 5 colpi. Marshae è sopravvissuta, ma il feto di 5 mesi che portava in grembo non ce l’ha fatta.

La ragazza vive negli Stati Uniti, nazione presa a modello dai leghisti e dai tanti aspiranti sceriffi che vivono nel nostro Paese. Un paese all’avanguardia in materia di “Legittima difesa”, non come l’Italia dove nonostante gli sforzi di Salvini ci si ostina a processare per omicidio chi si affaccia al balcone e spara nella schiena ad un uomo che sta scappando.
Lì il concetto di legitttima difesa è portato all’estremo: “Abbiamo litigato, ma hai cominciato tu. Quindi avevo il diritto di spararti: mi sono difesa”.
Può sembrare una follia, ma è proprio così che funzionano le norme negli USA. Infatti la sparatrice è stata prosciolta da qualsiasi accusa.

Se il racconto finisse qui, sarebbe una storia dolorosa che ha visto una madre perdere il suo bambino, rischiare la morte, soffrire per le terribile ferite che le sono state inferte mentre la giustizia è dalla parte della sua feritrice.
Una storia indegna di un paese che pretenda di essere considerato anche solo lontanamente civile.

Ma il peggio deve ancora arrivare.

Perché Marshae ha la sfortuna di vivere in Alabama: uno stato fortemente integralista, dove magari la vita di un essere umano (specie se di colore) vale poco o nulla, ma quella di un feto è sacra ed intoccabile, tanto da aver recentemente varato una legge che prevede il carcere fino a 99 anni per i medici che praticano interruzioni di gravidanza.

Il feto è sacro e il ruolo della donna è portare a termine la gravidanza. Quindi una donna incinta che se ne va in giro a litigare non ha svolto fino in fondo il suo dovere di proteggere il nascituro e dev’essere punita.
Sembra irreale, ma i fatti dicono che Marshae Jones è stata arrestata, e dovrà essere processata con il rischio di subire una condanna che può arrivare a 20 anni di reclusione.

E’ tutto talmente assurdo da sembrare la sceneggiatura di un filmetto di serie B.
Invece è l’effetto delle idee folli di estrema destra, abbinate all’integralismo cristiano dei movimenti Pro-family: un mondo da incubo.

E’ questo il mondo che vogliamo creare anche in Italia?

 

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