Fisac, su contratto no a “contro piattaforma” Abi, partire da nostre rivendicazioni


“Non abbiamo alcuna intenzione di discutere di una ‘contro piattaforma’ di Abi. Il solo documento in campo è la Piattaforma sindacale unitaria, validata dalle lavoratrici e dai lavoratori, e sulla quale esigiamo risposte. Rispediamo al mittente questa anomalia della prassi e pretendiamo risposte sulle nostre rivendicazioni”. Così la segretaria generale della Fisac Cgil, Susy Esposito, in occasione del terzo incontro del tavolo di trattativa per il rinnovo del contratto del credito.

“Il documento che ci ha presentato il Casl dell’Abi – aggiunge Esposito -, e che ha ‘preteso’ fosse la base della discussione, oggi e dei prossimi tavoli convocati l’11 e il 12 ottobre, è un’anomalia nella prassi delle nostre relazioni e va rispedito al mittente. Ci aspettavamo, e ora pretendiamo, una risposta invece sulla nostra Piattaforma, un documento che vuole misurarsi con il contesto economico complessivo del Paese, sull’andamento del settore e sulle risposte da dare alle lavoratrici e ai lavoratori, sul fronte dei diritti, delle tutele e del salario”.

Ma soprattutto, prosegue la segretaria generale della Fisac Cgil, “esigiamo che ci siano risposte da parte di Abi sul ruolo che le aziende bancarie intendono svolgere, ora e nel futuro, a sostegno del Paese e delle future generazioni. La stessa vicenda della tassazione degli extra profitti mostra la mancanza da parte di Abi di una posizione autorevole e trasparente. Vogliamo chiarezza, anche e soprattutto sul tema dei Fringe benefit che stanno letteralmente piegando le lavoratrici e i lavoratori del settore. È il momento che Abi faccia sentire la sua voce, e intervenga sulla politica delle banche di sola riduzione dei costi, e giochi un ruolo attivo a sostegno del paese e nel rinnovo di un contratto che metta al centro le lavoratrici e i lavoratori bancari”, conclude Esposito.


Giorgio Saccoia
Ufficio Stampa Fisac Cgil Nazionale
335.63.88.949

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