Covid: aiutiamo Cuba che aiutò l’Italia


La Cgil lancia un’iniziativa di sostegno alla popolazione dell’isola, piegata dall’emergenza sanitaria. L’obiettivo è inviare un aereo con materiali sanitari entro la fine di agosto. Attivo un conto corrente. “È il momento di mostrare la nostra solidarietà”: il ricordo dei 61 medici cubani che vennero in soccorso dell’Italia quando esplose la pandemia


 

Cuba è in piena emergenza e ha bisogno di aiuto. Travolti dal Covid-19 e dalla crisi economica, gli ospedali e la popolazione dell’isola hanno bisogno dei più basilari materiali sanitari. Per curare. Per sopravvivere. Da questa necessità, e urgenza, nasce l’iniziativa lanciata dalla Cgil in coordinamento con la Ctc (la centrale sindacale cubana), in collaborazione con la Fp Cgil e il Sindicato nacional de trabajadores de la salud de Cuba, e con l’Aicec (l’Agenzia di interscambio culturale ed economico con Cuba).

L’obiettivo è raccogliere fondi per l’acquisto dei beni e spedire il tutto all’Avana con un aereo entro la fine di agosto. “L’aereo dovrebbe partire da Madrid – ci spiega Sergio Bassoli dell’area internazionale Cgil – ma, se la campagna funzionerà, stiamo ragionando anche sull’invio di un container via mare, in un secondo momento. Si tratta di una iniziativa umanitaria non solo italiana, ma in cui stiamo coinvolgendo anche altri sindacati europei. Le Comisiones Obrerasspagnole hanno già aderito, e arriveranno risposte anche dall’Ugt, dal Portogallo, dalla Francia, dal Belgio, solo per citare le prime organizzazioni contattate”.

Ieri ci avete aiutato voi, oggi tocca a noi. Questo lo slogan della campagna. Che richiama un ricordo preciso e vivido. Poco più di un anno fa, quando l’Italia era travolta dalla prima ondata del Coronavirus, furono i cubani a mobilitarsi. “È il momento di mostrare la nostra solidarietà al popolo cubano, come fu per noi, durante la prima ondata della pandemia, quando la brigata sanitaria Henri Reeve, con 61 operatori sanitari, venne in Italia, precisamente a Crema e Torino, fornendo la propria esperienza in materia di malattie infettive, coadiuvando il nostro personale sanitario nell’assistenza alle prime vittime del virus”. Lo spiegano la segretaria confederale Ivana Galli e Susanna Camusso, responsabile delle politiche europee e internazionali Cgil, in una lettera in cui invitano tutte le strutture della confederazione a mobilitarsi, a “promuovere iniziative nei luoghi di lavoro e nelle sedi sindacali, quanto prima possibile”.

La Cgil ha ricevuto una richiesta di aiuti dal sindacato cubano. Un elenco di beni di prima necessità e soccorso medico:

Siringhe da 2ml, 5ml, 10ml, 20ml. Monitor di sorveglianza per pazienti critici. Cotone idrofilo. Regolatori di ossigeno. Garze. Mascherine. Cerotti. Antibiotici Rocefin. Saturimetri. Guanti chirurgici e da visita. Ventilatori polmonari ad alte prestazioni e non invasivi. Termometri.

Le donazioni saranno raccolte nel conto corrente (IBAN: IT22W0103003201000002777900), intestato a CGIL Nazionale. La causale da indicare è Cgil Cuba.

 

Fonte: www.collettiva.it

 

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