BPER: la buona volontà non può bastare all’infinito


Mentre attendiamo l’uscita del Piano Industriale, che sembra rinviata a febbraio 2019 e che comunque a nostro avviso non sarà la panacea di tutti i mali, proviamo a fare il consuntivo sulle riunioni dei Comitati territoriali incentrate maggiormente sul dimensionamento degli organici anche in relazione ai carichi di lavoro.

Nell’incontro riepilogativo l’Azienda ha illustrato un prospetto sulla situazione del personale da cui emergerebbe addirittura un’eccedenze di 47 risorse. Peccato che per arrivare a questo risultato, si contino le teste e non gli FTE (full time equivalent) e vengano considerati anche 188 somministrati che, al momento, non fanno parte dell’organico e per i quali non smetteremo mai di chiedere la stabilizzazione.

Nel corso del dibattito con l’azienda sono state ribadite le criticità emerse nelle singole riunioni territoriali, in particolare: la carenza di organici che in alcune Direzioni Territoriali diventa addirittura drammatica, i carichi di lavoro sempre più impegnativi, le pressioni commerciali sempre più insistenti, le procedure informatiche gravemente inadeguate, la carenza di formazione/addestramento/affiancamento che espone spesso a rischi operativi e limita la capacità di interagire con una clientela sempre più competente e agguerrita nei confronti degli operatori bancari.

La situazione che abbiamo rappresentato ai vertici aziendali genera una sempre maggiore sofferenza nella rete e negli uffici di centro e semicentro con ripercussioni sullo stato di salute dei colleghi; senza dimenticare che queste criticità vanno a discapito della qualità del servizio offerto alla clientela che sempre più spesso manifesta nei confronti dei colleghi allo sportello o all’operatore del contact center di turno, insoddisfazione ed insofferenza.

Oggi, di fronte a tutto ciò, non è più tollerabile ascoltare dichiarazioni riduttive, che riconducono le difficoltà nell’ambito di casi sporadici. La soluzione non è continuare a sfruttare il senso di appartenenza, la responsabilità e la buona volontà dei lavoratori evocando esuberi. Riteniamo non più sopportabile per tanti colleghi lavorare sempre in emergenza; questo porta inevitabilmente a commettere errori ed a subire le conseguenti contestazioni disciplinari, in continuo e preoccupante aumento.

Prima di tutto chiediamo ai lavoratori di segnalare comportamenti anomali e anche pressioni commerciali, lesive della propria dignità di lavoratori, utilizzando quanto ottenuto e previsto con la recente sottoscrizione dell’accordo sulle politiche commerciali, ossia tramite la casella di posta elettronica della propria organizzazione sindacale e nel rispetto dell’anonimato.

Inoltre è indispensabile abbandonare consuetudini che non possono essere la regola, quindi: BASTA lavorare senza segnare le ore di straordinario, BASTA seguire i corsi di formazione on line fuori dall’orario di lavoro o facendo scorrere distrattamente le schermate mentre si tratta con un cliente, BASTA aprire le agenzie con un solo addetto, perché non ci sono sostituzioni, BASTA partecipare a riunioni, sovente non retribuite, indette al di fuori dell’orario di lavoro, in pausa pranzo o addirittura di sabato e spesso a distanze notevoli dai luoghi di residenza. Invitiamo i Colleghi a segnalarci qualsiasi prassi irregolare.

BASTA insomma farci del male!

Dobbiamo pensare che finché continueremo a tamponare con i nostri sacrifici carenze organizzative e di personale, l’Azienda non si preoccuperà mai di porvi rimedio.

Cambiamo passo noi per primi e l’azienda si dovrà adeguare, anche perché i lusinghieri risultati di bilancio sono merito di tutti i lavoratori!

 

COORDINAMENTI SINDACALI AZIENDALI BPER Banca
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UILCA – UNISIN

 

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