Bcc: al via iter per rinnovo contratto 36 mila lavoratori del credito cooperativo


Partono le assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori del Credito cooperativo sulla piattaforma per il rinnovo del contratto. Dopo l’approvazione della piattaforma rivendicativa per il rinnovo del Ccnl degli oltre 36 mila addetti del Credito Cooperativo da parte degli organismi della Fisac Cgil e delle altre organizzazioni, si è svolto oggi l’attivo unitario, alla presenza dei dirigenti sindacali delle organizzazioni di categoria, per dare avvio alle assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori. A darne notizia è la Fisac Cgil.

In estrema sintesi la piattaforma che sarà poi, dopo la validazione da parte delle lavoratrici e dei lavoratori, alla base del confronto con Federcasse, prevede: “Oltre al fondamentale recupero salariale – commentano Fabrizio Petrolini, coordinatore nazionale Fisac Cgil Bcc, e Riccardo Sanna, segretario nazionale Fisac Cgil – ovvero 435 euro a regime per la figura media e la rivalutazione di tutte le voci retributive, oltre a due scatti di anzianità e altre richieste economiche, prosegue la volontà di aggiornamento, adeguamento e innovazione che da sempre ha caratterizzato l’impegno delle organizzazioni sindacali verso le peculiarità della cooperazione di credito. I risultati molto positivi del credito cooperativo consentono di svolgere a pieno la trattativa”.

In tal senso, proseguono i due dirigenti sindacali, “i punti qualificanti sono: la stabilità occupazionale, lo sviluppo professionale, l’ampliamento dell’area contrattuale, la limitazione della esternalizzazione di rami aziendali al fine di difendere la specificità e professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori della categoria, le politiche di genere, la centralità della persona e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, l’attenzione alla sostenibilità sociale e ambientale, la realizzazione della transizione digitale e generazionale con gli adeguati strumenti, a partire dalla formazione continua e certificata e dal riconoscimento di adeguati profili professionali. Oggi più che mai occorre fare bene e fare presto, questa è la sfida che lanciamo a Federcasse ribadendo che anche attraverso la contrattazione collettiva nazionale passa l’affermazione dell’interesse comune, dell’identità e dei principi della cooperazione di credito. Ora la parola passa alle lavoratrici e ai lavoratori chiamati a esprimere il loro parere durante le assemblee unitarie”, concludono Petrolini e Sanna.


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