Assenze per malattia: istruzioni per l’uso


Cosa devo fare se mi ammalo?

Devo darne tempestivamente comunicazione al datore di lavoro, di norma entro l’orario di inizio della giornata lavorativa. Preferibilmente con comunicazione scritta ( ad es. mail, sms). Comunicherò inoltre il numero di protocollo del certificato medico digitale, trasmesso dal medico curante all’Inps e da quest’ultimo messo a disposizione dell’azienda.
Se mi trovo presso un domicilio diverso da quello conosciuto dal datore di lavoro lo devo comunicare.
Per il CCNL ANIA il certificato va prodotto per malattie che si protraggano oltre il secondo giorno, per il CCNL ABI valgono le prassi aziendali.

Quali altri obblighi ho?

Ho l’obbligo di essere reperibile, per l’eventuale visita fiscale, presso il mio domicilio o presso quello che ho eventualmente comunicato; per i nostri settori
le fasce orarie vanno dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19.

Quindi dopo la visita fiscale posso uscire?

No, perché è possibile ricevere anche due visite fiscali nello stesso giorno; quindi il fatto che sia passato il medico dell’Inps non giustifica un’uscita di casa prima della fine della reperibilità.

Ma anche il sabato e la domenica o nei giorni festivi devo
rispettare la reperibilità?

Certamente, perché è possibile ricevere la visita fiscale anche nei giorni festivi o il sabato.

Che succede se non vengo trovato in casa alla visita fiscale?

Che il datore di lavoro mi può chiedere di giustificare i motivi della mia assenza con una specifica contestazione disciplinare.

Posso giustificarmi adducendo una motivazione qualsiasi?

No, per giustificare la mia assenza devo indicare motivi di urgenza e improcrastinabilità: ad esempio dire di essersi recati in farmacia, dal proprio medico curante per una visita ordinaria, che il citofono non funzionava o la
mancanza della targhetta del nome e cognome, non costituiscono, di solito, motivazioni adeguate.

Ma fuori delle fasce di reperibilità posso fare quello che
voglio?

Si e No; posso uscire di casa quando la reperibilità è terminata, ma a patto di non svolgere attività che possano pregiudicare la mia guarigione.
Come detto prima, durante la malattia non posso uscire fuori dagli orari di reperibilità. Successivamente sono relativamente libero di fare quel che voglio, a condizione però che questo non rallenti la guarigione. Ad esempio, se sono in malattia per una bronchite non posso andare a fare il bagno al mare in pieno inverno o partecipare a un torneo di calcetto. Se ho un problema di ernia del disco non posso sollevare pesi in giardino.

Ma il datore di lavoro mi può fare controllare anche al di fuori
delle fasce di reperibilità?

Si, purché si mantenga nell’ambito di controlli volti ad accertare miei comportamenti non corretti sempre inerenti all’attività lavorativa (cd. controlli difensivi), anche mediante l’utilizzo di un investigatore.
Potrebbe pure utilizzare elementi dei quali è venuto accidentalmente a conoscenza, ad esempio, filmati o foto che io ho postato sui social network.

E se mi ammalo durante le ferie?

Lo comunico al datore di lavoro, con le stesse modalità che abbiamo detto sopra, e gli comunico dove mi trovo per consentire l’eventuale visita fiscale. La comunicazione di malattia interrompe le ferie.

 

Maurizio Mancuso – Consulta Giuridica Fisac/Cgil

 

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