19 anni fa la “Macelleria messicana” di Genova


Carlo Giuliani.
Ucciso da un carabiniere venerdì 20 luglio del 2001.

E poi la Diaz

Sui giornali di oggi, 19 anni fa, Carlo Giuliani è immediatamente e subdolamente etichettato come ragazzo instabile:

aveva lasciato la famiglia…
viveva di elemosina nel centro storico con i suoi amici e i loro cani…
aveva piccoli precedenti penali…
forse era tossicodipendente”

Intanto le immagini fanno il giro del mondo. Un ragazzo ucciso da un altro ragazzo. Uno con un estintore e l’altro con la pistola.

Giuliano Giuliani, il padre, dice poche ore dopo:
Non me ne intendo, ma mi dicono che perché ci sia legittima difesa bisogna che il pericolo sia altrettanto grave” e appare evidente a tutti che un estintore può sfasciare il vetro della camionetta sulla quale viaggiava il ragazzo in divisa, ma una pistola può essere letale.
Difficile dire il contrario visto che è morto il ragazzo con l’estintore e non quello con la pistola.

Le immagini si moltiplicano. Per la prima volta non sono solo i giornalisti delle grandi televisioni, delle grandi agenzie a inviare video. Ora tutti hanno una videocamera. E mentre i fantomatici Black Bloc si aggirano indisturbati, le forze dell’ordine spazzano i manifestanti a colpi di manganelli e lacrimogeni. Ma il colpo più forte sta per arrivare. Non sono ancora stati celebrati i funerali per il ragazzo ucciso che le forze dell’ordine fanno irruzione nella scuola Diaz e si dedicano a un

indiscriminato e assolutamente ingiustificabile pestaggio di quasi tutti gli occupanti”.

Parole della sentenza.

I ragazzi che avevano vent’anni all’inizio del millennio erano figli di una generazione che non passerà alla storia. Quella del riflusso che aveva celebrato il disimpegno degli anni ’80 e ’90. Ragazzi cresciuti con la televisione di Berlusconi, i giornali che si svuotavano di contenuti e si riempivano di gadget.
Faticosamente quei giovani si stavano liberando dal distacco e dall’indifferenza con i quali erano stati alimentati per due decenni. Avevano cercato di dare un senso alle lotte studentesche, avevano fatto correre la Pantera nelle università, contestavano la globalizzazione come i loro nonni avevano contestato il Vietnam… o almeno ci avevano provato.

In questi giorni di 19 anni fa portavano in piazza a Genova una rabbia nuova e anche gioiosa.

Uno schiaffo violento li ha storditi. Ci ha storditi.

 

Pubblicato da Ascanio Celestini sul suo profilo Facebook

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