Unipol Banca: accordo per le filiali in chiusura


Il 18 aprile scorso l’Azienda ha avviato con le scriventi OO.SS.AA la procedura prevista dall’Art. 17 del CCNL vigente a seguito della individuazione di 5 filiali in chiusura (su un totale di 10 previste nell’attuale Piano Industriale 2018-2020). Tale iniziativa è stata inquadrata dall’Azienda nell’ambito della “prosecuzione del processo di razionalizzazione della rete commerciale”.

Nella giornata di ieri le parti, al termine del confronto, hanno sottoscritto l’accordo a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori delle filiali in chiusura, esaurendo di fatto l’iter della procedura.

In sede di confronto, le OO.SS.AA. hanno sottolineato all’Azienda le forti criticità derivanti dalla progressiva riduzione del numero delle filiali e, segnatamente, alle ricadute sociali sulle lavoratrici e i lavoratori coinvolti, in particolare per quanto riguarda la conciliazione dei tempi di vita\lavoro.
E’ infatti evidente il forte disagio causato, soprattutto in certi territori, dalla mobilità verso un nuovo luogo di lavoro a distanze, in alcuni casi, più che considerevoli. A questo si aggiunge la preoccupante contrazione nella rete del numero di addetti, elemento che incide pesantemente sui ritmi di lavoro e sulla operatività.

Per i motivi esposti le OO.SS.AA. hanno voluto inserire, in premessa all’accordo, un esplicito richiamo alla necessità che il processo di “razionalizzazione della rete”, prevedendo ulteriori chiusure, non prescinda da una indispensabile attenzione alla condizione delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti e, in tal senso, orienti l’azienda verso scelte che implichino il minor impatto possibile sulla vita e sul quotidiano delle lavoratrici e dei lavoratori.

Venendo ai contenuti, l’accordo prevede le seguenti nuove misure di tutela, proprio per il particolare disagio che tale tornata di chiusura comporterà per i colleghi interessati, in aggiunta alle altre già individuate nelle precedenti chiusure:

  • in merito alle nuove collocazioni del personale proveniente dalle filiali in chiusura, l’Azienda agirà nell’ottica di determinare il minor disagio possibile in termini di mobilità territoriale, per cui di norma sarà possibile un “pendolarismo” giornaliero senza comportare il cambiamento di residenza o domicilio e senza generare di norma ulteriore “mobilità a scorrimento” nelle filiali di destinazione;
  • la disponibilità dell’Azienda, tenuto conto della rilevante distanza fra alcune filiali in chiusura e le sedi di destinazione dei colleghi, a riconoscere trattamenti integrativi, a titolo di concorso spese, eccedenti le previsioni dell’Art.13 del Testo Unico (Mobilità);
  • l’accoglimento di tutte le eventuali richieste di Part Time e/o flessibilità dell’orario di lavoro;
  • la disponibilità dell’Azienda, nel caso in cui successivamente all’adozione degli istituti sopra descritti permangano situazioni di non risolta criticità, di valutare ulteriori possibili soluzioni al fine di affrontare situazioni individuali particolarmente problematiche.

I colleghi, inoltre, potranno richiedere l’assistenza di un rappresentante sindacale di fiducia nella fase individuale di definizione delle prerogative sopra descritte.

Crediamo di avere raggiunto il miglior accordo possibile, dando la possibilità ai colleghi interessati di ottenere il riconoscimento di istituti che contribuiscono a limitare il disagio che dovranno sopportare e ponendo le basi per la tutela anche dei colleghi che saranno coinvolti nelle prossime chiusure.

Bologna, 4 maggio 2018.

COORDINAMENTI e R.S.A. di UNIPOL BANCA
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UIL C.A. UNIPOL BANCA S.P.A.

Scarica il volantino accordo chiusura filiali giugno 2018

Il testo dell’accordo

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