Gruppo UBI: un accordo che promuove il ricambio generazionale e la buona occupazione


COMUNICATO STAMPA

  • 215 nuovi accessi al fondo di solidarietà
  • Almeno 72 nuove assunzioni
  • Stabilizzazione di lavoratori precari

Mercoledì 27 marzo è stato raggiunto nel Gruppo UBI un nuovo accordo che consentirà l’uscita attraverso il Fondo di solidarietà di settore (c.d. Fondo esuberi) di 215 dipendenti che avevano già presentato domanda di esodo a seguito dell’accordo del 26 ottobre 2017.

L’accordo prevede, inoltre, misure di incentivazione all’uscita di 80 colleghi tra quanti matureranno il diritto a pensione entro il 1° gennaio 2020.

A fronte di questi interventi di riduzione del numero dei dipendenti sono state definite:

  • l’assunzione, entro il 2020, di un numero minimo di 72 lavoratori (di cui almeno la metà a tempo indeterminato);
  • la stabilizzazione di circa 60 colleghi già presenti nel Gruppo UBI con contratti a termine (con l’esclusione delle posizioni con carattere strettamente temporaneo).

Questi interventi sanciscono un’operazione di ricambio generazionale dall’elevata valenza sociale e non solo una misura di riduzione degli organici e di contenimento dei costi.

Esprimiamo soddisfazione per il risultato conseguito che da un lato dà la possibilità a ulteriori 215 lavoratori di accedere al Fondo, dall’altro torna a promuovere la nuova e buona occupazione nel Gruppo UBI” hanno dichiarato i coordinatori delle sigle sindacali firmatarie (Paolo Citterio, Fabi – Eliana Rocco, First-Cisl – Pierangelo Casanova, Fisac-Cgil – Claudia Dabbene, Uilca-Uil – Natale Zappella, Unisin).

“Inoltre”, continuano i sindacalisti, “ribadiamo la validità del Fondo di solidarietà di settore che, senza costi per la collettività, garantisce una gestione degli esuberi su base volontaria e senza ricadute sociali”.

Bergamo, 27 marzo 2019

Fabi First-Cisl Fisac-Cgil Uilca-Uil Unisin
Coordinamenti di Gruppo UBI

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