Gruppo BPER: primi passi del nuovo piano industriale


Negli incontri che si sono tenuti a Modena in questi giorni, sono stati mossi “i primi passi” del nuovo piano industriale.

L’azienda, riepilogando numeri e iniziative del Piano, ha comunicato che sono in corso i cosiddetti “affinamenti” necessari per passare dai numeri “macro” alla definizione più puntuale di quante persone saranno impegnate nella “banca del 2021”. Ha perciò comunicato che, per questo motivo, la relativa informativa dettagliata arriverà al sindacato a fine maggio – inizio giugno.

Solo a quel punto, pertanto, potrà iniziare la trattativa per definire gli strumenti e le modalità per la gestione della riduzione del Personale prevista dal Piano: quante persone andranno in pensione, quante potranno aderire al Fondo di prepensionamento, che durata avrà lo stesso, la decorrenza della loro uscita da lavoro ecc.. A tal proposito abbiamo ribadito alla delegazione aziendale che riteniamo insufficienti le assunzioni previste dal Piano, sia alla luce delle croniche carenze che quotidianamente segnaliamo, sia per abbassare l’età media che nel Gruppo si attesta sui 48 anni.

Al fine di conoscere con maggiore certezza la platea dei colleghi interessati all’operazione di riduzione del personale, analogamente ai passati Piani Industriali, abbiamo sottoscritto un accordo che prevede che tutti i colleghi nati sino a tutto il 1964 trasmettano alla banca la propria posizione contributiva.

Nei prossimi giorni verrà emanata una apposita circolare contenente precise indicazioni sulle modalità con cui i colleghi potranno presentare la documentazione. Sarà anche possibile delegare la banca per tale incombenza.

Questo è il primo atto che porterà auspicabilmente a definire un accordo che dovrà:

  • dare adeguate garanzie ai colleghi interessati alla manovra;
  • permettere la stabilizzazione dei tanti giovani ancora precari;
  • consentire, utilizzando tutte le opportunità, le assunzioni, con particolare attenzione a quelle di giovani e donne, nei territori maggiormente svantaggiati del Paese;
  • confermare maggiori investimenti in tecnologie e procedure di lavoro;
  • creare opportunità di lavoro decentrando lavorazioni e proseguendo un percorso che già nei precedenti piani ha dato ottimi riscontri consentendo di limitare la mobilità territoriale;
  • favorire una migliore qualità della vita in banca per i tanti che continueranno nel loro lavoro quotidiano.

Inoltre, le OO.SS. hanno elaborato una proposta inerente il tema delle registrazioni relative alle attività del Contact Center che l’azienda si è riservata di esaminare.

Vi terremo puntualmente informati sul prosieguo dei lavori.

Modena, 29 marzo 2019

 

LE SEGRETERIE DI COORDINAMENTO DEL GRUPPO BPER
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

 

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