Consulta boccia legge Fornero del 2012: va reintegrato il lavoratore licenziato senza giustificato motivo


La Corte ha ritenuto che sia irragionevole la disparità di trattamento tra il licenziamento economico e quello per giusta causa: in quest’ultima ipotesi è previsto l’obbligo della reintegra mentre nell’altra, in base alla riforma, è lasciata alla discrezionalità del giudice la scelta se reintegrare o stabilire un’indennità. Nel 2015 il Jobs Act ha escluso per tutti il diritto a riavere il posto in caso di licenziamento illegittimo.


La questione era stata sollevata dal Tribunale di Ravenna. In attesa del deposito della sentenza, l’ufficio stampa della Corte costituzionale ha fatto sapere che la questione è stata dichiarata fondata con riferimento all’articolo 3 della Costituzione in base al quale “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. La Corte ha ritenuto che sia irragionevole – in caso di insussistenza del fatto – la disparità di trattamento tra il licenziamento economico e quello per giusta causa: in quest’ultima ipotesi è previsto l’obbligo della reintegra mentre nell’altra, in base alla riforma, è lasciata alla discrezionalità del giudice la scelta tra la stessa reintegra e la corresponsione di un’indennità. Le motivazioni della sentenza saranno depositate nelle prossime settimane.

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