CCNL Alleanza: piattaforma e contro-piattaforma


3 - Fisac Cgil

Nei giorni scorsi abbiamo incontrato l’Azienda per la terza volta sul tema del rinnovo del CCNAL.

Purtroppo, come vi avevamo anticipato nel nostro precedente comunicato del 17 gennaio Alleanza ha presentato alle OO.SS. la sua “contropiattaforma”, chiedendo di inserire nel contratto parametri di FLESSIBILITA’, QUALITA’ DISTRIBUTIVA E PRODUTTIVITA’.

Troviamo impossibile recepire le richieste aziendali di modifiche normative che potrebbero avere ripercussioni negative e penalizzanti per tutti i lavoratori.

Risulta palese l’intenzione di Alleanza di trasferire il rischio di impresa dall’Azienda ai lavoratori, come già operato con le nuove incentivazioni e le modifiche ai piani provvigionali partite da gennaio 2024, dove questi temi sono stati ampiamente inseriti accompagnati da bonus e malus.

Tra l’altro il tentativo di scaricare le responsabilità d’impresa sui lavoratori risulta in evidente contrasto anche con l’accordo di Gruppo Generali del 2020, che oltre ad introdurre il premio di produttività per i produttori, li tutelava anche sotto il profilo proprio delle responsabilità oggettive.

Inoltre, affrontare tematiche normative richiederebbe tempi lunghissimi visto che, allora, non si potrebbe prescindere dai tanti anacronismi presenti sul nostro CCNAL, come: l’eliminazione della clausola del 25% delle provvigioni considerate come rimborso spese, il riconoscimento dell’aggravio del lavoro amministrativo che non viene retribuito ai produttori, l’eliminazione dei sottoinquadramenti per colmare le differenze con ANIA e con i colleghi del gruppo, l’introduzione dei nuovi ruoli mai ufficialmente riconosciuti e normati come IFS/FOCAL/DGL/SMILER.

Le OO.SS. hanno, al contrario, presentato una piattaforma snella con richieste circoscritte proprio per accelerare i tempi di rinnovo e dare un ristoro economico rapido ai lavoratori in difficoltà.
Alleanza ed il Gruppo Generali si ostinano, invece, a tentare di allungare i tempi con pretese provocatorie a danno dei dipendenti, senza fornire risposte alla piattaforma sindacale.

L’unica disponibilità riscontrata è quella sugli aumenti economici, come previsto dalla nostra parificazione ad Ania e già messi in conto dall’azienda da quando il contratto è scaduto nel 2018 e rinnovato per il resto della categoria nel 2023.

Non possiamo leggere come un avvicinamento la disponibilità offerta da Alleanza ad assumere 300 nuovi dipendenti nei prossimi 4 anni, visto che si tratta di un tema a latere del CCNAL e non certo una partita contrattuale.

In questo momento, le OO.SS. dovrebbero restare unite e ferme per respingere le richieste aziendali e riportare la trattativa nei binari della normalità, pretendendo risposte concrete e celeri dall’azienda e non il contrario.

Ci auguriamo che al prossimo incontro del primo marzo, l’azienda si renda conto dell’impossibilità di seguirla su questa strategia suicida e ritiri la propria contropiattaforma, rispondendo alle richieste contenute nella piattaforma sindacale.

Ricordiamo che i lavoratori sono in difficoltà e non solo per la congiuntura economico-inflattiva, ma anche per le politiche aziendali che hanno peggiorato le condizioni di lavoro con aumento di stress e pressioni favorendo una disaffezione verso Alleanza, confermata dall’emorragia continua di fuoriuscite.

Nel contempo, continua in parallelo la stesura della piattaforma per il rinnovo del CIA.

Roma, 14 febbraio 2024

 

I Coordinamenti Nazionali delle RSA
FISAC/CGIL – FNA

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