Bper: fuori in 60 secondi


La scorsa settimana i lavoratori di tutti i territori interessati hanno ricevuto un’email nella quale venivano informati del cambio di appalto relativo alla pulizia di filiali ed uffici.

Non siamo al corrente delle condizioni alle quali la nuova azienda si è aggiudicata l’appalto a livello nazionale. In effetti, se non fossimo stati informati dai colleghi non saremmo stati al corrente neanche dell’avvenuto avvicendamento; e questo nonostante l’articolo 19 del CCNL imponga all’Azienda la comunicazione della stipula di nuovi contratti alle OO.SS., che devono essere messe in condizione di verificare che l’appaltatore garantisca, per i suoi dipendenti, il rispetto di tutte le norme contrattuali, previdenziali ed antinfortunistiche.

BPERBanca è venuta meno a questo adempimento.

Non conosciamo, quindi, le condizioni pattuite con la nuova impresa di pulizie, ma conosciamo le conseguenze che queste condizioni hanno prodotto. In questi giorni abbiamo avuto modo di ascoltare il racconto dei lavoratori che fino alla fine del 2021 si occupavano della pulizia dei nostri ambienti di lavoro, raccogliendo testimonianze tra il drammatico e il grottesco. Qualcuno ci ha mostrato un orario settimanale ridotto da 23 a 7 ore. Qualcun altro ci ha raccontato del tempo concesso per la pulizia di una singola filiale ridotto a 15 minuti: un tempo insufficiente anche solo per la pulizia di un gabinetto. Il caso più paradossale è quello di un lavoratore al quale è stato proposto un orario giornaliero che va dalle 16.45 alle 17.

Per tutti, l’impossibilità di continuare a vivere con il proprio lavoro.

A questo si affianca il taglio drastico dei prodotti messi a disposizione degli addetti, di fatto limitati a poco più che scope e strofinacci. Alcuni lavoratori riferiscono di aver comprato i detersivi di tasca propria.

Probabilmente chi ha ottenuto un appalto tagliando in modo così drastico i costi sarà elogiato. Magari riceverà anche un premio. Premiato per aver contribuito a mettere sul lastrico decine di famiglie.
Sono questi i reali valori a cui si ispira la Bper, che pure in tutte le occasioni pubbliche vanta la sua grande attenzione al sociale?

Non si può affermare che l’attenzione che la Banca mostra verso i propri dipendenti sia maggiore.

L’attuale fase della pandemia è caratterizzata da una diffusione rapidissima ed incontrollata del virus SARS-CoV 2, tanto da essere considerato da molti scienziati il virus più contagioso della storia.

Alla luce di ciò, ci si aspetterebbe che un’azienda che ha a cuore la salute delle sue “risorse umane” prenda tutte le precauzioni possibili per contenere i rischi, a partire da un miglioramento delle condizioni igieniche con sanificazioni frequenti ed approfondite degli ambienti di lavoro. A maggior ragione, sarebbe normale aspettarsi queste attenzioni da chi tanto pomposamente si definisce “Top Employer”.

E quindi, proprio in questo preciso momento storico, la Bper decide di… tagliare drasticamente i costi per la pulizia.

Di solito a questo punto arriva la domanda di rito: ma il sindacato dov’è?

La Cgil, tramite la Filcams, il comparto che segue i lavoratori dei servizi, sta assistendo a livello nazionale i dipendenti dell’impresa uscente, destinati ad essere rilevati dalla nuova azienda. C’è stato un incontro nel quale doveva essere regolamentato il passaggio, concluso con il rifiuto da parte della Filcams di firmare l’accordo, considerando le condizioni proposte inaccettabili. Nei prossimi giorni verranno avviate vertenze a livello locale presso gli Ispettorati Provinciali del Lavoro.

Per quanto riguarda la Fisac, stiamo scrivendo all’Azienda evidenziando la mancata informativa, ribadendo che è comunque dovere della Bper garantire livelli igienici e sanitari accettabili per lavoratori e clienti, e chiedendo di provvedere immediatamente ad adottare i provvedimenti necessari al contenimento dei rischi.

Da qualunque parte si guardi, siamo di fronte ad una pessima figura, e ad una bruttissima pagina scritta dalla Bper. Il nostro auspicio è che i vertici aziendali vogliano strappare la pagina, prendendo atto degli errori commessi, e riscriverla da capo.

Modena, 05/01/2022

Fisac/Cgil Bper Banca

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