BCC-COVID19: 3° incontro Commissione nazionale – Avvio “fase2”


Si è svolto in data 28 aprile 2020, l’ultimo incontro della Commissione nazionale che, lo rammentiamo, ha il compito di monitorare costantemente l’effettiva applicazione di tutte le misure per la sicurezza nei luoghi di lavoro definite nel Protocollo del Credito Cooperativo sottoscritto  da Federcasse e le Organizzazioni Sindacali in data 24 marzo u.s.
Tale monitoraggio avviene, periodicamente, oltre che sulla base dei dati forniti dalle Capogruppo (vedi allegato), anche per tramite delle informazioni che vengono raccolte, ove possibile congiuntamente, tra parte datoriale ed RSA/RLS in sede di Comitati aziendali, nelle c.d. “check-list”.
Ma, dalla mera lettura dei soli dati pervenuti (peraltro parziali), si potrebbe complessivamente dedurre che nei luoghi di lavoro delle aziende del Credito Cooperativo non si evidenzino particolari criticità per la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori. Effettivamente molto è stato fatto nelle nostre aziende per fronteggiare questa emergenza, ma sicuramente c’è molto ancora da fare, anche e soprattutto alla luce dell’avvio della “fase 2”, nell’ottica di prevenzione del rischio di contagio e per scongiurare l’insorgenza di nuovi focolai epidemici.
Per questo motivo durante l’incontro, come Fisac-CGIL, oltre che rappresentare le maggiori criticità tutt’ora presenti e a cui porre rimedio urgente nelle diverse realtà (dotazione costante e ricambi idonei di tutti i Dispositivi di Protezione Individuale, pulizie e sanificazioni, impianti di aereazione, lavoratori fragili, ruolo del medico competente, Smart Working, Ferie, ecc…), abbiamo sottolineato la necessità di rafforzare una modalità di relazione realmente, e non solo formalmente, “partecipata” tra parti datoriali e rappresentanze dei lavoratori (RSA ed RLS) poiché soltanto così si potranno ottenere risultati efficaci sulla messa in sicurezza dei luoghi di lavoro in cui ci sarà un sempre maggiore afflusso.
Nel merito, abbiamo evidenziato che in questa fase la sorveglianza sanitaria è, e deve restare, ECCEZIONALE!
E siccome la sorveglianza sanitaria della nostra categoria passa attraverso l’applicazione delle misure previste nel Protocollo del Credito Cooperativo, questo deve essere prioritariamente adeguato nell’ottica del recepimento immediato delle previsioni dettate dalle ultime disposizioni legislative (DPCM 26 aprile 2020 e Protocollo 24 aprile 2020), e tra queste:
  • I DVR (Documento di Valutazione del Rischio) devono essere integrati in tutte le aziende con l’implementazione di tutti i dati riconducibili al rischio COVID19
  • La Check list predisposta dalla Commissione nazionale per il monitoraggio sulle misure di sicurezza adottate nelle singole aziende, va anch’essa adeguata e possibilmente semplificata al fine di poter meglio intercettare eventuali situazioni di criticità
  • La costituzione dei Comitati aziendali, come organismi paritetici, è di fondamentale rilevanza ai fini della sicurezza dei luoghi di lavoro, nell’ottica del coinvolgimento imprescindibile tra parti datoriali e sindacali; e poiché la sicurezza passa anche attraverso l’organizzazione del lavoro (rimodulazione spazi, orario di lavoro e turnazioni, processi produttivi, lavoro agile, gestione delle assenze), i due temi possono essere affrontati congiuntamente
  • La funzione del medico competente, anche con riferimento a particolari situazioni di fragilità e ad eventuali rientri di casi positivi al covid19, è strategica ai fini del contenimento della diffusione del virus
Da ultimo, pur comprendendo la necessità, del Paese e del nostro settore, di uscire dal lock down al più presto seppure ancora in emergenza sanitaria, riteniamo che questo ritorno ad una pseudo-normalità debba avvenire gradualmente assicurando sempre e comunque la sicurezza piena nei luoghi di lavoro. Dunque anche alcuni degli strumenti sin qui attuati (Smart working, formazione a distanza, accesso solo su appuntamenti, ecc.) non devono essere incautamente abbandonati in modo repentino, ma al contrario possono servire ad attuare una più che opportuna programmazione ragionata per il ritorno alla normalità in sicurezza.
Guai ad abbassare la guardia proprio nella fase che richiede ancor più cautela di prima!
Se ancora oggi, in cui l’afflusso in banca è cmq inferiore rispetto alla normalità, la sicurezza dei luoghi di lavoro (vedi gestione accessi, pulizie specifiche e sanificazioni, idonea manutenzione degli impianti di aereazione ecc.) non si può definire ineccepibile, come si può pensare di affrontare la “fase 2”?
La risposta è solo una: INSIEME,
con grande impegno e senso di responsabilità, individuale e collettiva!
Per quanto attiene alla responsabilità individuale, ognuno deve infatti fare la sua parte, dentro e fuori dalle aziende, utilizzando in modo regolare e perentorio tutti i dispositivi di protezione individuale a disposizione. Segnalare puntualmente eventuali criticità che compromettano la piena sicurezza nei luoghi di lavoro, è da intendersi come un dovere preciso di ciascuno a salvaguardia propria, di tutti i colleghi e delle rispettive famiglie.
Relativamente alla sopra citata responsabilità collettiva, riteniamo sia un preciso compito del Sindacato e noi come Fisac CGIL, a maggior ragione in una fase così drammatica, ce lo assumiamo appieno con l’impegno e la serietà di sempre.
Il monitoraggio attento e costante, per tutta la durata dell’emergenza, delle misure di sicurezza che le aziende DEVONO adottare in tutti i luoghi di lavoro, avrà per noi la massima priorità. Come pure intervenire tempestivamente laddove si riscontrino criticità ed inadempienze.
_______
All.to
Gruppi
dipendenti
smart working
Assenze retrib. (ferie/permessi)
Malattie
Quarantene
Covid-19
nr. fil. chiuse
ICCREA perim. industr.
3130
2890
182
58
1
2
ICCREA Banche (136)
9481
3058
2956
898
120
48
92
totali
12611
5948
3138
956
121
50
CCB Solo azienda
520
474
nd
nd
2
0
CCB Banche (79)
9366
1775
107
29
20
totali
9886
2249
0
0
109
29
RAIFFEISEN
1739
186
28
6
NESSUNO DEVE RESTARE DA SOLO
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I Componenti Fisac-CGIL della Commissione nazionale sicurezza BCC

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