Unicredit-MPS: inaccettabili le indiscrezioni di stampa


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Le insistite indiscrezioni di stampa, ancorché non smentite, circa una complessa operazione che prevederebbe, da un lato, lo scorporo di Unicredit Europa da Unicredit Italia e la conseguente acquisizione da parte di quest’ultima di Monte dei Paschi di Siena sollevano dubbi e preoccupazioni nelle lavoratrici, nei lavoratori e nelle Organizzazioni Sindacali di settore. In primo luogo, l’ipotesi di scorporare Unicredit Europa, prevedendo una quotazione in Borsa a Francoforte ed una fusione con un Gruppo bancario europeo, equivarrebbe ad un oggettivo indebolimento del sistema bancario italiano.

In secondo luogo, l’acquisizione di Monte dei Paschi, stando a quanto supposto da vari organi di stampa, comporterebbe un pesante prezzo in termini occupazionali, che graverebbe soprattutto sulla attuale Direzione del Monte a Siena.

Un taglio dell’occupazione che, fra le altre cose, si ipotizza quale principale condizione preliminare affinché Unicredit Italia possa poi procedere all’incorporazione del Monte.

I Segretari generali di FABI, FIRST, FISAC, UILCA e UNISIN considerano inaccettabile una simile eventualità: sia dal punto di vista sociale, sia perché sarebbe gravemente compromesso l’obiettivo di rilancio del Monte dei Paschi, sia – infine – per il ruolo sbagliato e rinunciatario che svolgerebbe nella vicenda lo Stato Italiano che attualmente detiene il 68,25% del capitale dell’Istituto senese e che resterebbe con un solo 5% a  fronte del fatto che dovrebbe provvedere alla preventiva ricapitalizzazione del Monte dei Paschi.

Le Organizzazioni Sindacali ribadiscono il proprio impegno e la propria determinazione ad operare per un reale rilancio del Monte dei Paschi, attraverso una presenza pubblica che sappia esserne motrice, con l’obiettivo di salvaguardare il patrimonio di professionalità e competenze presenti nella più antica Banca italiana, a partire dal mantenimento del nome e della presenza a Siena e sul territorio nazionale.
Non possono essere le lavoratrici e i lavoratori del Monte dei Paschi a pagare per gli errori gravissimi che negli anni sono stati compiuti dal management che si è via via succeduto.

Roma, 4 novembre 2020

I SEGRETARI GENERALI
Nino Baseotto – FISAC CGIL
Lando Maria Sileoni – FABI
Riccardo Colombani – FIRST CISL
Massimo Masi – UILCA
Emilio Contrasto – UNISIN

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