Serve ancora scioperare nel 2023?


Questa domanda ci viene rivolta spesso.

Scioperi, cortei, manifestazioni: hanno ancora un senso? Ci sentiamo accusare di seguire rituali vecchi, non più adeguati al mondo moderno. E far capire che non è così a volte ci riesce difficile, perché non troviamo le parole giuste per convincere gli interlocutori.

Poi arriva Daniele Silvestri, col suo bellissimo brano “A bocca chiusa“. E risponde come forse non riusciremmo mai a fare.

“Io oggi canto in mezzo all’altra gente
perché ce credo, o forse per decenza
che partecipazione certo è libertà,
ma è pure resistenza”

Non è questo lo scopo ultimo dell’arte? Dare le risposte che le parole comuni non riescono a trovare.
Fatece largo che …
passa domani, che adesso non si può
oggi non apro , perché sciopererò
e andremo in strada co’ tutti gli striscioni
a fare come sempre la figura dei fregnoni
a me de questo sai, non me ne importa niente
io oggi canto in mezzo all’altra gente
perché ce credo o forse per decenza
che partecipazione certo è libertà
ma è pure resistenza
e non ho scudi per proteggermi
né armi per difendermi
né caschi per nascondermi
o santi a cui rivolgermi
ho solo questa lingua in bocca e forse
un mezzo sogno in tasca
e molti , molti errori brutti ,

io però li pago tutti.

Fatece largo che …
passa il corteo,
se riempiono le strade
via Merulana, così pare un presepe,
e semo tanti che quasi fa paura
o solo tre sfigati come dice la questura
e le parole, si lo so, sò sempre quelle
ma è uscito il sole e a me me sembrano più belle
scuola e lavoro, che temi originali
se non per quella vecchia idea de esse tutti uguali

e senza scudi per proteggermi
né armi per difendermi
né caschi per nascondermi
né santi
a cui rivolgermi
ho solo questa lingua in bocca
e se mi tagli pure questa
io non mi fermo, scusa, canto pure
… a bocca chiusa
guarda quanta gente c’è
che sa rispondere dopo di me…
a bocca chiusa

 

Guarda il video su youtube

image_pdfScarica PDF di questo articoloimage_printStampa articolo