MPS: comunicato su contest


Lanciando i due “contest” pubblicati ieri 13/11, la Banca opta una volta ancora per politiche remunerative divisive, non condivise, non oggettive e sicuramente di pessimo impatto sul clima aziendale complessivo, considerato anche l’irriverente slogan con cui l’iniziativa è stata comunicata ai Lavoratori.

Resta priva di risposte la diffusa e stringente esigenza di un riconoscimento duraturo, chiaro e contrattualmente definito allo straordinario impegno e alla grande professionalità che tante colleghe e colleghi hanno profuso e profondono nella fase più complessa della storia di Monte dei Paschi.

Prevale ulteriormente la logica miope del “contest”: una strategia di breve respiro temporale, basata su risultati isolati, episodici e spesso aleatori e pertanto del tutto inefficace ai fini di quel recupero motivazionale e di senso di appartenenza che in tutta la Banca si avverte come una esigenza assoluta.

L’introduzione di elementi qualitativi ai fini della valorizzazione delle performances – ci riferiamo in particolare al Contest + clienti operativi 2018 – nulla sottrae alla smaccata personalizzazione dell’iniziativa e della conseguente eventuale erogazione del premio.

Sorprende – a maggior ragione se rapportata alla rigidità delle misure di contenimento dei costi che tuttora gravano su lavoratrici e lavoratori di MPS – la grande elasticità applicata a una materia similmente delicata: gioverà ricordare, e lo sanno bene i tanti colleghi che hanno “spontaneamente” usufruito della recente, massiccia e fulminea “campagna di formazione” su Mifid II, che le modalità di remunerazione dell’attività di intermediazione finanziaria sono esse stesse governate da regole sempre più stringenti.

Singolare ci è parsa la coincidenza fra questa iniziativa aziendale e il pressante invito rivolto unitariamente ad ABI, dalle Segreterie nazionali di settore, per l’effettivo rispetto del Protocollo Politiche Commerciali del 26/2/18. In MPS – in perfetta coerenza col settore – quegli stessi impegni integralmente ripresi ed assunti nell’Accordo aziendale del 26 febbraio 2018, risultano tuttora largamente inevasi.

Ribadiamo pertanto la nostra ferma e assoluta contrarietà a qualsiasi tipo di remunerazione ed incentivo unilaterale, non trasparente e controproducente e chiediamo all’Azienda di avviare con la massima urgenza un tavolo di discussione che riconduca le politiche retributive e remunerative all’interno di un percorso negoziale oggettivo e strutturato.

Siena, 14 novembre 2018

LE SEGRETERIE

 

https://www.fisaccgilaq.it/banche/stop-alle-pressioni-commerciali-la-dignita-di-lavoratori-e-lavoratrici-viene-prima.html

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