Carige ceduta a Bper, nasce il terzo polo bancario italiano


Il Fondo interbancario accetta l’offerta del gruppo emiliano. Il closing entro il 30 giugno, dopo l’ok della Bce.


La notizia era nell’aria ed è arrivata a mercati aperti: Bper Banca ha acquistato Banca Carige, confermandosi così sotto la regia del Gruppo Unipol, come la più convinta candidata all’edificazione di un terzo grande polo bancario italiano, a fianco di Intesa e Unicredit.

L’istituto modenese, assistito da Mediobanca e Rothschild, ha raggiunto un accordo per rilevare dal Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd) l’80% dell’istituto di credito genovese. I valori dell’operazione restano quelli già delineati nell’offerta preliminare dello scorso 10 gennaio: Carige verrà pagata un euro, previa ricapitalizzazione a carico del Fitd per 530 milioni. Seguirà l’offerta pubblica di acquisto degli emiliani sul restante 20% del capitale a 0,8 euro per azione, prezzo a cui si è allineato il titolo a Piazza Affari.

La chiusura dovrà arrivare entro il 30 giugno, così da permettere a Bper di avvalersi degli incentivi fiscali del Governo. L’acquisto della banca genovese, affermano i vertici del gruppo emiliano guidato da Piero Montani ex Carige, presenta una “forte valenza strategica ed industriale” e consentirà “di crescere in territori”, come la Liguria e il Nord della Toscana.

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci hanno espresso l’auspicio che venga “tutelata la territorialità” di Carige, che – sottolineano – deve restare “centrale” anche dal “punto di vista occupazionale”.

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