Carichieti: la fine dei fatti


Il caso della Banca Carichieti, oggi Banca Teatina e, tra alcuni mesi, UBI Banca, è stato citato, per la sua particolarità, come una vicenda unica in Italia. Si è giunti a tale situazione per la crisi, per le scelte sbagliate, per mancanza di idee e proposte per lo sviluppo economico e sociale sul territorio ma anche, e soprattutto, a seguito di comportamenti poco chiari.

La profondità e la complessità del mutamento di tale realtà creditizia hanno avuto un impatto negativo sullo sviluppo, sulle imprese, sulle lavoratrici e i lavoratori, sulle famiglie e i pensionati e tale crisi bancaria, benché oggi abbia trovato una soluzione con un importante gruppo bancario – UBI -, continuerà ad avere, per molto tempo, ricadute negative sull’intero Abruzzo.

In ragione di ciò, si è giunti alla conclusione che occorreva ricostruire quanto è avvenuto, nel dettaglio, nella Banca Carichieti, negli ultimi 7 anni.
Per questo, lo scorso 7 dicembre è stato presentato il libro: “La fine dei fatti. Libro bianco Carichieti”.
Alla conferenza stampa, svoltasi a Pescara, erano presenti i curatori dell’opera: Francesco Trivelli della Fisac-Cgil, Claudio Bellini della First-Cisl e Domenico Avitto della Fabi,

L’opera si pone l’obbiettivo di lasciare una memoria storica sugli accadimenti, nell’ultima banca autonoma sul territorio Abruzzese.
In sintesi, è una ricostruzione dei fatti effettuata con documenti sindacali e non, articoli di quotidiani locali e pubblicazioni varie, a cui potrà essere data un’attenta lettura, gratuitamente, grazie ad una pubblicazione on-line da poter sfogliare e leggere ovunque.

Il libro ripercorre, in modo analitico e senza commenti o giudizi, quanto accaduto in Carichieti dal 2010 al 2017 La documentazione contenuta nel volume può essere consultata anno per anno.

L’intero volume è consultabile gratuitamente cliccando su questo link

 

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