BNL: il re è nudo


3 - Fisac Cgil

L’azienda dichiara conclusa la procedura relativa alla cessione dei 7 rami del back office senza alcun accordo.

Consapevoli della propria inadeguatezza a gestire anche questa trattativa, i vertici di BNL e i consulenti cui si sono affidati cercano goffamente di scaricarne sul Sindacato l’esito.

  • Il tentativo di svuotare di contenuto e di diritti anche l’istituto del distacco, da noi richiesto per evitare la cessione, unitamente alla volontà di ricorrere ad una previsione normativa (art. 8 del Decreto Sacconi) con il duplice scopo di camuffare le cessioni da distacchi e di evitare le cause;
  • l’intento, reiterato, di impedire ai lavoratori ceduti di far valere in giudizio i propri diritti;
  • la goffa inettitudine nello svolgimento dell’iter procedurale con cui hanno cercato di delegittimare gli organismi sindacali aziendali:

queste sono le vere cause del fallimento nella ricerca di ogni possibile soluzione condivisa.

Ancora una volta più attenti a rifuggire dalle proprie responsabilità che a ricercare soluzioni reali per le colleghe ed i colleghi coinvolti dalle decisioni dell’azienda, nonostante tali scelte aziendali siano state fin da subito da noi denunciate e contrastate in quanto scellerate nei loro intenti e nei loro esiti sul personale, questo gruppo dirigente tenta di “salvare la faccia” attraverso una narrazione faziosa di quanto avvenuto nel corso della trattativa.

Sarà cura di queste Organizzazioni Sindacali rendere conto del proprio operato alle lavoratrici ed ai lavoratori di BNL, con precisione, senza omissioni, allusioni o mistificazioni, assumendosi le proprie responsabilità ed incontrandoli al più presto nelle assemblee.

Roma, 25/02/2022

 

 

Segreterie di Coordinamento Nazionale Gruppo BNL
FABI – FIRST CISL – FISAC CGIL – UILCA – UNISIN

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