BCC: la sicurezza non è per tutti


Le scriventi Organizzazioni Sindacali hanno incontrato il 14 gennaio 2022 la delegazione Federcasse per affrontare lo scenario dell’emergenza sanitaria in atto e i provvedimenti normativi emanati recentemente.
L’incontro, richiesto dalle stesse Organizzazioni Sindacali nei giorni scorsi, nasce dall’esigenza di condividere la forte preoccupazione di fronte alla recente pesante ondata di contagi Covid, tanto più sentita tra le Lavoratrici e i Lavoratori bancari, come categoria a stretto contatto con il pubblico.
Le Organizzazioni sindacali hanno rappresentato a Federcasse una serie di proposte concrete per fronteggiare l’attuale situazione pandemica e per gestire le recenti disposizioni normative. In particolare, è stato richiesto un rafforzamento delle misure di protezione e di contrasto alla diffusione del virus: utilizzo delle mascherine FFP2 (fornite dalle banche), distanziamento a due metri, ricorso al lavoro agile – soprattutto con attenzione alle fragilità sanitarie – accesso della clientela solo tramite prenotazione, sospensione della formazione in presenza e delle trasferte, proroga dell’accordo per le assemblee a distanza.
Particolare importanza riveste la normativa che prevede l’ingresso della clientela in banca con il Green pass: riteniamo che l’incombenza dei controlli in entrata non debba e non possa ricadere sulle Lavoratrici e sui Lavoratori, ma vada affidata a società esterna, anche in considerazione della tipologia frammentaria e snella della rete nel Credito Cooperativo, con il personale ridotto già ai minimi termini per poter sostenere un ulteriore incombenza, tanto più gravosa se non previsto l’ingresso contingentato e su appuntamento.
Altro punto focale, il problema impattante anche dal punto di vista economico delle assenze per quarantena da contatto stretto, che ora per legge non vengono più equiparate a malattia; questo gap va sicuramente superato a favore delle Lavoratrici e dei Lavoratori che si dovessero trovare in tali condizioni, con una misura di sostegno e con interventi specifici, ad esempio l’attivazione dello smart working o formazione da remoto.
Federcasse, a fronte dei tanti temi posti, ha dichiarato che i protocolli già in essere nel Credito Cooperativo sono sostanzialmente adeguati anche alla situazione attuale, evidenziato come il contesto pandemico sia sì preoccupante dal punto di vista dei contagi, ma sostanzialmente migliorato per la presenza del vaccino. Pur nella disponibilità a valutare le proposte delle Organizzazioni Sindacali, Federcasse ha comunque rimandato il confronto, ritenendo necessari ulteriori approfondimenti, in particolare sulla questione del Green Pass della clientela, che dovrebbe registrare a breve un ulteriore chiarimento normativo.
Ci troviamo nostro malgrado a dover prendere atto che l’incontro attuale non ha portato a quelle risposte chiare e tempestive di cui hanno bisogno oggi le Lavoratrici e i Lavoratori, su temi di stretta attualità e di forte rilevanza: la sicurezza non è materia negoziale, ma principio inderogabile, in cui Sindacato e Azienda dovrebbero fare fronte comune senza esitazioni e inutili tatticismi di controparte.
Riteniamo necessario  che Federcasse assuma un altro passo su questi argomenti, per dare un indirizzo univoco alle associate, anche attraverso i Gruppi, indirizzo che diradi le “zone grigie” e gli atteggiamenti attendisti che non reputiamo consoni al valore che il Credito Cooperativo dovrebbe riconoscere ai propri “collaboratori”.
Roma, 17/01/2022
LE SEGRETERIE NAZIONALI
FABI FIRST/CISL FISAC/CGIL UGL CREDITO UILCA 
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