Alleanza: verso lo sciopero


 

Si è svolto l’incontro con i responsabili delle relazioni sindacali di Gruppo Generali, richiesto dalle scriventi OO.SS., a seguito della comunicazione da parte dei vertici di Alleanza della chiusura del 41% degli Ispettorati Agenziali, come da nostro comunicato dell’11 marzo scorso.

Abbiamo chiesto al Gruppo di sospendere, come già facemmo quando venimmo consultati dall’azienda, quella che è una vera e propria ristrutturazione aziendale in Alleanza con ripercussioni gravissime sui lavoratori e sulla clientela.
Abbiamo sottolineato nuovamente che l’azienda fa utili eccellenti e che questa riorganizzazione risulta un  ulteriore taglio dei costi, che è impensabile di potere “ammassare” migliaia di persone in così pochi uffici (visto  che hanno parlato di ristrutturare quelli che resteranno aperti, ma le chiusure sono già partite, i lavori no)  compromettendo la Salute e la Sicurezza. Ogni giorno passiamo ore in formazione e nelle call, i lavoratori degli  ispettorati chiusi dovranno farlo da casa, senza sedie ergonomiche e schermi a norma, con gravi danni fisici!

Alleanza non si interessa della salute dei propri lavoratori!

Il Gruppo Generali ha dichiarato di non avere intenzione di entrare nel merito della questione, che per loro è “faccenda”  aziendale e che l’unica cosa che faranno sarà quella di esortare Alleanza ad un confronto più articolato e dettagliato con le OO.SS.

Abbiamo ricordato a Generali che, in occasione di analoghe ristrutturazioni in altre aziende del gruppo il confronto con  le OO.SS. ha portato al recepimento delle richieste sindacali arrivando fino ad un accordo tra le parti, abbiamo  sottolineato che Generali non può fingersi “Ponzio Pilato”, visto che Alleanza è un’azienda del Gruppo al quale  contribuisce in modo importate per risultati ed utili.
Non ci servono ulteriori spiegazioni da parte di Alleanza, abbiamo capito perfettamente che verranno chiusi 265  Ispettorati Agenziali su 610 e che 120 di quelli che resteranno aperti ospiteranno più I.A. anche di altre Agenzie.
Il punto è che questa riorganizzazione decisa dai vertici aziendali è sbagliata e va interrotta: la digitalizzazione  non giustifica tutte le problematiche che questa riorganizzazione scaricherà sui lavoratori.

Il contatto da remoto è solo residuale, si lasciano senza una sede fisica, al lavoro per strada come piazzisti, centinaia di professionisti.
Inoltre, siamo venuti a conoscenza che l’Azienda ha già inviato svariate raccomandate di disdetta ai proprietari degli immobili degli Ispettorati, senza avvisare i lavoratori della chiusura delle loro sedi di lavoro, in totale spregio di ogni elementare buonsenso e rispetto professionale.

Nel frattempo, però, proseguono le pressioni commerciali, aggravate da quelle per fruire dei contenuti e partecipare alle riunioni di “Stile Alleanza”, attraverso email con allegati i nominativi e le percentuali di fruizione di tutti i  collaboratori, anche di quelli in malattia, insieme ai Codici Fiscali (violando le norme in materia di privacy per cui stiamo preparando un esposto al Garante della Privacy, se l’azienda non risponderà alle nostre richieste di bloccare questi comportamenti), oltre alle continue pressioni con telefonate e riunioni da parte di Agenti/IR/INT/Focal Point.
Ricordiamo che la stessa azienda ha ammesso che non si tratta di formazione obbligatoria e che le ore dedicate a “Stile Alleanza” non sono retribuite e levano tempo all’attività produttiva.
Si aggravano le problematiche conseguenti alla pandemia come la remotizzazione “selvaggia”, senza rispetto del Contratto di lavoro o degli orari lavorativi, con riunioni a tutte le ore, soprattutto quelle dei pasti.
Chiediamo di fornire ristori ai lavoratori fragili, già concessi ai colleghi di Generali e Genertel.
I vertici aziendali si preoccupano solo dei “Tour”, durante i quali pilotano anche le domande, pretendendo di conoscerle prima affinché siano assolutamente in linea con i desiderata dell’A.D.

QUESTE OO.SS. PERMANGONO IN STATO DI AGITAZIONE SINDACALE ED INVITANO I LAVORATORI A PROTESTARE BOICOTTANDO LE RIUNIONI DEL MARTEDI’ E A NON PARTECIPARE ALLE CALL ORGANIZZATE FUORI DAGLI ORARI LAVORATIVI.
IN ASSENZA DI RIPENSAMENTI DA PARTE DELL’AZIENDA PROCLEMEREMO UNO SCIOPERO CON MANIFESTAZIONE A MILANO APPENA LA SITUAZIONE PANDEMICA LO PERMETTERA’.

Italia, 30 aprile 2021.

 

I Coordinamenti Nazionali delle RSA FISAC/CGIL – UILCA

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