Alleanza: bugie, bugie, bugie.


 


Ciò che avevamo denunciato dallo scorso anno e che i vertici Alleanza avevano smentito, continuando a dichiarare che non avevano ancora deciso nulla, si è rivelato assolutamente ESATTO e FONDATO.

L’azienda ieri ha comunicato alle OO.SS. che verranno chiusi definitivamente oltre il 40% cioè 265 dei 610 Ispettorati Agenziali, quelli distanti meno di 15 chilometri o 20 minuti dalle sedi agenziali.

L’Azienda ha dichiarato che questo programma era già stato preparato prima della pandemia e che è stato accelerato dal diffondersi del Covid e dalla sperimentazione delle nuove modalità di lavoro insieme all’evoluzione tecnologica.

Addirittura, 120 dei 375 I.A. che resteranno aperti, saranno “multipoint”, cioè uniranno più ispettorati insieme, anche di Agenzie Generali diverse!

In compenso, i vertici di Alleanza hanno dichiarato che procederanno alla ristrutturazione entro 3 anni di tutti gli uffici, secondo il nuovo layout, con locali comuni nei quali ognuno potrà eventualmente collegare il proprio tablet, senza stanze singole o postazioni personali e gli IPA diventeranno preposti oltreché addetti al primo soccorso. Per stessa ammissione di Alleanza, in 10 anni l’azienda non ha completato la modernizzazione delle Agenzie ( solo l’80% è stato rifatto).

Si chiudono subito gli Ispettorati, poi si rifaranno le agenzie!

A nulla sono valse le nostre proteste: abbiamo esplicitato che si tratta di un mero taglio dei costi, che gli uffici chiusi negli ultimi anni hanno causato gravi disservizi ai lavoratori ed alla clientela, che queste nuove chiusure aggraveranno i disagi che peggioreranno ulteriormente quando si tornerà alla normalità, che è impensabile “ammassare” 12.000 persone, tra dipendenti e collaboratori in 700 uffici da 100 mq medi, che invece di comprare nuovi tablet, che la legge proibisce di utilizzare come strumento preponderante di lavoro, potevano fornire un portatile ai lavoratori oppure dare loro un ristoro per comprarselo da soli, che aumenteranno i costi per gli spostamenti dei lavoratori e che mentre l’azienda taglia e risparmia i dipendenti avranno un aggravio di costi e di responsabilità. Nel frattempo, Generali approva lo stacco della “supercedola” agli azionisti.

Le uniche risposte ottenute sono state che i lavori di restyling questa volta verranno completati entro 3 anni. Per il resto solo l’arroganza di ripetere che l’azienda decide e fa ciò che vuole, con il placet anche di qualche OO.SS.

Si perde la capillare presenza sul territorio, da sempre un punto di forza della nostra azienda, ci si allontana fisicamente dai clienti che preferiscono sempre il contatto personale, perché il contatto remoto è solo residuale, si lasciano senza una sede fisica, al lavoro per strada come piazzisti, centinaia di professionisti che da sempre sono il fulcro e il motore di Alleanza!

Cari lavoratori ed iscritti, stiamo assistendo al definitivo smantellamento della “GRANDE” Alleanza che abbiamo amato, per un’azienda che finge di voler evolvere mentre in realtà si preoccupa solo di tagliare i costi e di non rispettare i lavoratori e le lavoratrici. Senza dimenticare le continue violazioni del contratto di lavoro, con call che proseguono a qualsiasi orario, oltre a quelle in presenza con decine di persone che già oggi si ammassano negli uffici. Mentre il nostro AD pontifica sui social vantandosi delle donne in azienda, donne che sono il 50% dei lavoratori ma solo ai livelli più bassi e mai a quelli alti della scala gerarchica.

Queste OO.SS. restano in stato di agitazione e vi invitiamo a proseguire con le azioni di protesta (siete stati numerosissimi) e di lotta non collegandoci al webinar del martedì e condividendo su facebook ed instagram l’hastag #nonèunlavorodabar.

Italia, 11 marzo 2021.

 

I Coordinamenti Nazionali delle RSA FISAC/CGIL – UILCA

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