Alleanza Assicurazioni: il covid esiste?



Durante la call di martedì scorso , dopo aver perso tempo lavorativo per apprendere quali registi maggiormente aggradino al nostro A.D., ci è stato ripetuto, con un certo fastidio, che gli ispettorati principali sono chiusi a causa del covid, quindi prendiamo nuovamente atto che il covid per l’azienda esiste.

Però il covid in Alleanza non esiste per riconoscere ai produttori un ristoro per l’uso dei propri dispositivi a casa, ristoro riconosciuto ai colleghi produttori di Generali.

Il covid non esiste per gli obiettivi, portati a livelli molto superiori a quelli dello scorso esercizio: per molte agenzie sono stati aumentati in misura spropositata, anche superiori al 20% rispetto al 1° semestre 2020.

Il covid non esiste per le incentivazioni mix del 2021 che sono state modificate in senso peggiorativo, per tutte le figure di rete, con l’obbligo di raggiungere almeno due piste per il pagamento, era una sola pista nello scorso esercizio, ora diventa più difficile essere retribuiti pur raggiungendo risultati superiori rispetto alla situazione prepandemica, per gli agenti il mix non verrà retribuito in caso di agenzia high risk, parametro che è fortemente dipendente dagli effetti della pandemia ( riscatti, prestiti, arretrati e decadenze).

Il covid non esiste per il taglio delle incentivazioni: è stato mantenuto il solo bonus protection da cui è stato eliminato l’incentivo di 2.000 quote per ogni nuovo cliente, sostituito da un maggiorazione del mix non equivalente alle quote eliminate, perché sostituisce quote certe con quote eventuali.

Il covid non esiste per gli incentivi di produzione legati alle decadenze, diminuite al 5,5% semestrali, dopo la tragica impennata del 2020, conseguenza della pandemia e ulteriormente tagliati, rispetto al passato, se si riceve più di un reclamo commerciale a semestre.

Il covid non esiste per la scelta extraperformance, che non può essere revocata per il primo semestre, nonostante l’incertezza insita nelle conseguenze anche finanzarie della pandemia.

Quindi il covid esiste solo per la chiusura degli ispettorati!

Li si dovrebbe riaprire per far operare in sicurezza i lavoratori, con tutti i DPI e ricevere i clienti, che oggi a causa del covid incontriamo al loro domicilio, senza gli schermi di plexiglas e la sanificazione degli ambienti che si ha negli uffici o, peggio, nelle regioni dove è possibile, nei bar quando i clienti non vogliono riceverci al loro domicilio, ma costerebbe e la nostra azienda ha deciso la chiusura definitiva della maggior parte degli ispettorati proprio per tagliare i costi e garantire così maggiori compensi all’azionista Generali, a cui nel 2019 Alleanza ha dato quasi il doppio dell’utile prodotto.

Questa è una scelta spregiudicata e inaccettabile: si è utilizzata la pandemia per chiudere gli ispettorati, sopportando il rischio di non far lavorare le persone nella massima sicurezza pur di fare cassa e tagliare le spese.

Contro tutto questo vi invitiamo a partecipare alle azioni di protesta e di lotta non collegandoci alla webinar dal prossimo martedì e condividendo su facebook e instagram l’hastag #nonèunlavorodabar che partirà questa settimana.

QUESTE ORGANIZZAZIONI RIMARRANNO IN AGITAZIONE SINDACALE FINO A QUANDO ALLEANZA NON ADOTTERA’ COMPORTAMENTI IN LINEA CON LA NECESSITA’ DI SICUREZZA DEI LAVORATORI E DEI CLIENTI E FINO A QUANDO SI CONTINUERA’ A VARARE PROVVEDIMENTI CHE DANNEGGIANO ECONOMICAMENTE I LAVORATORI.

Italia,12 gennaio 2021.


I Coordinamenti Nazionali delle RSA FISAC/CGIL – UILCA

 

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