Alleanza: ancora in stato d’agitazione


Si è svolto l’incontro tra RLS e responsabili aziendali, durante il quale sono state comunicate le ultime modifiche al protocollo antiCovid.

Le OO.SS. scriventi hanno lamentato l’impostazione stessa dell’incontro, durante il quale l’azienda si è limitata ad informare i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza di quanto aveva già stabilito e diffuso precedentemente alla rete. Pertanto, non si è svolto un incontro preventivo e non sono state ascoltate le rimostranze o i suggerimenti forniti dagli RLS.

Durante l’incontro gli RLS hanno ribadito la necessità di riapertura degli Ispettorati agenziali per consentire ai lavoratori di incontrare la clientela in uffici sanificati, in cui si rispettino tutti i protocolli antiCovid, invece che a casa degli assicurati o in locali pubblici.
Reputiamo molto più pericoloso per il diffondersi del virus e per la salute dei lavoratori recarsi a casa dei clienti, piuttosto che riceverli in ufficio.

L’azienda era molto in difficoltà rispetto a quanto da noi richiesto ed è riuscita solo ad articolare vaghe giustificazioni.

Abbiamo denunciato nuovamente che i lavoratori remotizzati non possono operare esclusivamente con il tablet che  “non può rappresentare lo strumento di lavoro principale perché non rispetta i requisiti minimi previsti dal decreto 81 del 2008” senza monitor idonei o sedie ergonomiche, senza strumenti idonei a tutelare la salute, come invece previsto dalla legge.
A nostro avviso Alleanza mette a rischio la salute dei propri lavoratori, mentre il virus continua ad essere presente ed a diffondersi. Nel Lazio, ad esempio, si è registrata anche una nuova vittima Covid tra i dipendenti.

Nel frattempo, i vertici aziendali hanno convocato le OO.SS. per il prossimo giovedì 10 dicembre per fornirci un’informativa in riferimento all’art. 109 del CCNAL, che tratta delle modifiche al sistema provvigionale e sul cui esito vi informeremo puntualmente.

Anche questo mese l’azienda ha dichiarato di avere realizzato il migliore mese dell’anno come risultati, ma nessuna risposta è arrivata sulle tante problematiche da noi denunciate negli ultimi mesi e durante le assemblee. Proseguono, infatti, le pressioni commerciali, l’aumento dei carichi di lavoro, le problematiche informatiche e tecniche, la mancanza di rispetto del contratto e degli orari di lavoro (con riunioni convocate agli orari più inopportuni).

BASTA!

Siamo stanchi di lavorare a ritmi insostenibili, realizzando risultati eccezionali, operando in tempi di pandemia, con la preoccupazione e la paura del contagio, a casa dei clienti o nei bar, in assenza della sicurezza che potremmo avere nei nostri ispettorati che l’azienda continua a tenere chiusi, incurante del fatto che solo in uffici sanificati e dotati di tutti i DPI ci sono le condizioni di massima sicurezza. E’ molto grave l’indifferenza che i vertici aziendali continuano a dimostrare di fronte al grido di dolore proveniente dalla rete, soprattutto per quei manager che grazie proprio alla rete sono diventati grandi, vantando gli eccellenti risultati ottenuti con grande abnegazione dai lavoratori in un periodo così difficile.

Queste OO.SS. restano in agitazione sindacale e metteranno in campo tutte le azioni a tutela della salute dei lavoratori e del futuro dell’azienda!

Italia, 9 dicembre 2020. 


I Coordinamenti Nazionali delle RSA
FISAC/CGIL – FNA – SNFIA – UILCA

image_pdfScarica PDF di questo articoloimage_printStampa articolo