Intesa Sanpaolo, Carlo Messina: giusti gli aumenti di stipendio nel nuovo contratto dei bancari


Per il banchiere gli istituti di credito devono riconoscere ai lavoratori incrementi salariali consistenti


Le banche italiane hanno fatto molti profitti negli ultimi trimestri grazie al rialzo dei tassi. Per questo i dipendenti hanno diritto a consistenti aumenti di stipendio. Ne è convinto il ceo di Intesa Sanpaolo Carlo Messina, intervenuto lunedì 12 giugno al 22esimo congresso della Fabi.

Intesa Sanpaolo, ha spiegato Messina, accetterà la richiesta economica fatta dai sindacati nella piattaforma per il rinnovo del contratto di lavoro: 435 euro. La banca «non farà nessun tipo di approccio negoziale sulle richieste economiche» dei sindacati. Secondo il ceo inoltre in un momento in cui la redditività delle banche torna a crescere «non è accettabile non dare ai lavoratori un incremento consistente».

Per Messina, viste le attuali condizioni difficili, «400 euro» fanno la differenza per un dipendente bancario. Il banchiere ha ricordato inoltre di aver fatto tutta la sua carriera in banca dove ha iniziato da «impiegato di prima» con una retribuzione che oggi sarebbe di 500 euro.

 

Le scelte in Abi

Messina ha commentato anche la scelta di uscire dal comitato sindacale dell’Abi, annunciata nei mesi scorsi. «Siamo il più grande datore di lavoro privato in Italia. Abbiamo come priorità quella di tutelare le 70 mila persone che lavorano nella nostra banca per realizzare un contratto che possa essere considerato il migliore che possa essere firmato. È una scelta che deriva dalla nostra dimensione aziendale», ha spiegato il ceo, aggiugendo che «ci siano percorsi di convergenza da realizzare in futuro è ragionevole che possa accadere».

Fonte: Milano Finanza

 

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