Alleanza: incontro per il rinnovo del CCNAL

3 - Fisac Cgil

Carissime/i Lavoratrici/ori,

Martedì 9 abbiamo incontrato nuovamente l’azienda sul tema del rinnovo del CCNAL.

Visto che i vertici Alleanza, con quello che ci è sembrato come un assenso da parte delle altre OO.SS., continua a voler discutere solo della sua contro piattaforma, abbiamo presentato con grande senso di responsabilità le nostre modifiche al documento inviatoci nelle scorse settimane, anche se ribadiamo la nostra assoluta contrarietà sia nella forma che nella sostanza a questo tipo di impostazione.

In apertura dei lavori abbiamo dovuto respingere un tentativo scorretto dei vertici aziendali di discutere solo del documento inviato anticipatamente ad Alleanza dalle altre tre OO.SS. senza consentirci di presentare le nostre modifiche e richieste. Infatti, le altre sigle avevano spedito nei giorni precedenti l’incontro il loro documento all’azienda. Noi abbiamo preferito, invece, presentare le nostre modifiche e richieste, come accade normalmente durante i rinnovi contrattuali, per poterle argomentare dettagliatamente e tecnicamente.

Abbiamo superato questo sgradevole momento, ricordando ai vertici Alleanza che non abbiamo mai assistito a scorrettezze simili nel Gruppo Generali e che continuano a dare un’impostazione anomala senza precedenti allo svolgimento delle trattative.

Abbiamo, di conseguenza, respinto le richieste di peggioramento degli art. 87 e 156 bis del CCNL Ania concernenti la produttività, le performance individuali ed i tempi di passaggio a ruoli superiori poiché irricevibili sia perché non possiamo modificare un testo definito su altri tavoli e sia perché scorretto e peggiorativo per i lavoratori di Alleanza.

Per quanto riguarda le modifiche all’art. 80 in merito ai doveri degli impiegati amministrativi, visto che l’azienda vuole aggiungere la partita delle verifiche, abbiamo dichiarato una disponibilità sul tema poiché gli impiegati svolgono già di fatto questa attività se l’azienda arriverà finalmente a fornire risposte sulla nostra piattaforma, ma eliminando la richiesta di registrazione delle telefonate poiché quest’ultimo tema è oggetto di un accordo già stipulato tra le parti due anni fa per le acquisizioni produttive e solo se ci verrà dettagliato esattamente a quale inquadramento inserire la modifica (visto che non si possono mettere le verifiche genericamente per tutto l’art. 80 che disciplina le figure impiegatizie dall’agente generale passando per gli I.A. fino agli uscieri). Su questo tema abbiamo anche preteso il mantenimento delle mansioni per i produttori che svolgono attività di verifica e conservazione del portafoglio ancora oggi in organico e l’eliminazione di una nota a verbale che l’azienda vorrebbe inserire poiché la rimozione di questa figura professionale non ha nulla a che vedere con i cambiamenti tecnologici.

Accesa è stata la discussione sulla richiesta aziendale di peggiorare i doveri dei produttori all’art. 105. Alleanza, infatti, vorrebbe inserire la norma contenuta nel regolamento Ivass n. 40/2018 all’art. 54. Le altre OO.SS. hanno dichiarato la loro disponibilità, noi invece non siamo d’accordo poiché l’azienda vorrebbe inserire nel nostro CCNAL una norma già scritta sui regolamenti Ivass e non comprendiamo per quale motivo dovrebbe essere messa nel nostro Contratto di Lavoro, visto che non è mai accaduto in passato e certo non si possono fare simili operazioni ogni volta che Ivass emana un regolamento, così come non è mai successo in Ania o per i nostri colleghi produttori del Gruppo Generali. Inoltre, questa norma risulta contraddittoria col comma 2 dello stesso art. 105 che stabilisce che il produttore deve seguire le direttive ed i programmi impartiti dai responsabili. Abbiamo anche ricordato a tutti che ciò sarebbe in contrasto con l’accordo di Gruppo del dicembre 2020 che, oltre ad introdurre per la prima volta il premio di produttività, tutela i lavoratori in tema di responsabilità civili e penali. Di conseguenza, non può oggi Alleanza tentare di scaricare le proprie responsabilità d’impresa sui dipendenti.

Nel nostro documento, infine, abbiamo inserito la parte che riguarda le richieste contenute nella nostra piattaforma di aumento dell’assegno ad personam per i CSA e dell’indennità territoriale per gli IPA. Abbiamo anche puntualizzato all’azienda che la sua “apertura” sul piano assunzioni, accordo a latere del nostro rinnovo contrattuale, non è “scambiabile” con un peggioramento dei doveri dei lavoratori e soprattutto, sul tema, abbiamo ricordato che in piattaforma abbiamo chiesto il ritorno a tre mesi per il passaggio dei neo-assunti da PrimoAsa a CSA così com’era prima del 2018, visto che gli attuali 18 mesi significano “affamare” i nuovi dipendenti.

Invece, la partita degli aumenti economici tabellari per tutti i lavoratori, e che Alleanza continua a vantare come una grande apertura, è dovuta dall’azienda proprio per la parificazione economica che abbiamo al CCNL Ania dal 2008 e che è stata già quantificata in Ania e pagata ai lavoratori del settore dall’inizio dello scorso anno, soldi che fino ad oggi per i dipendenti Alleanza sono rimasti nelle tasche dell’azienda a fruttare interessi.

Come se non bastasse, ricordiamo che il Gruppo Generali e Alleanza macinano utili vertiginosi, mentre l’azienda continua a tagliare provvigioni sistematicamente al grido di “è l’Ivass che ce lo chiede”.

La piattaforma sindacale, che evidentemente qualcuno ha dimenticato, è stata fatta in modo responsabile contenendo richieste esigue al solo scopo di accelerare il rinnovo contrattuale e concedere un po’ di ristoro alle fasce più deboli e penalizzate come ASA, CSA e IPA.

In conclusione dei lavori, a fronte di tutto questo dibattito i vertici di Gruppo hanno dichiarato che l’azienda si prenderà qualche giorno in più per valutare meglio tutti i documenti presentati dalle diverse OO.SS. e le richieste sindacali.

Ci attendiamo, quindi, dal prossimo incontro le risposte che tanto auspichiamo.

Ci scusiamo se il comunicato è più lungo del solito, ma abbiamo valutato di entrare maggiormente nel dettaglio dei temi trattati durante l’incontro, per rispondere alle numerose richieste pervenuteci.

Milano, 15 aprile 2024

 

I Coordinamenti Nazionali delle RSA FISAC/CGIL – FNA




Unipol: approvato l’accordo ponte CIA di Gruppo

3 - Fisac Cgil

21 marzo 2024

 

Care Colleghe e cari Colleghi,

siamo lieti di comunicarvi che, dopo aver avuto ancora una volta una significativa partecipazione alle Assemblee, abbiamo registrato una partecipazione ancora più importante al Referendum (votanti 6.577 su circa 8.400 dipendenti, pari al 78,2%), che ha decretato a larga maggioranza l’approvazione dell’Accordo ponte Cia Gruppo Unipol 2022-2024:

  • VOTI FAVOREVOLI: 5.494 (83,5%)
  • VOTI CONTRARI: 929 (14,1%)
  • ASTENUTI: 154 (2.3%)

Ringraziamo le tantissime colleghe e i tantissimi colleghi che hanno espresso liberamente il loro voto al Referendum, confermando la ritrovata vitalità e la voglia di partecipare e incidere sulle decisioni collettive.

Proseguiremo unitariamente sulla strada che stiamo tracciando insieme, ripartendo da una base più solida per l’azione sindacale futura e per i prossimi confronti.

Grazie a tutti, continueremo a lavorare per unire e per far valere le nostre ragioni, in modo che anche l’Azienda colga il senso di questa straordinaria partecipazione: il senso di appartenenza è fondato sul giusto riconoscimento per il lavoro svolto.

 

 

Le Rappresentanze Sindacali del Gruppo Unipol
First/CISL – Fisac/CGIL – FNA – SNFIA – Uilca/UIL




Alleanza: irricevibili le richieste presentate nella contro-piattaforma aziendale


 

Venerdì scorso abbiamo incontrato nuovamente l’azienda sul tema del rinnovo del CCNAL.

Ancora una volta dobbiamo rammaricarci nel constatare che le “regole di ingaggio” siano state ignorate, con l’azienda che pretende unicamente di parlare delle proprie proposte, non rispondendo sui temi della piattaforma presentata dalle OO.SS. a tutela delle figure professionali più deboli.

Continuiamo a ritenere che le richieste di modifica al normativo presentate nella contro-piattaforma aziendale siano irricevibili, questo non solo per le ricadute sui lavoratori, ma anche per questioni propriamente tecniche:

Abbiamo, infatti, ribadito ai vertici di Alleanza quanto dettagliato già nel nostro precedente comunicato e che siamo assolutamente contrari sia nella forma che nella sostanza alle loro richieste e all’impostazione che vogliono dare alla trattativa, ma per senso di responsabilità e per non dividere ulteriormente il tavolo viste le disponibilità fornite da altri abbiamo deciso comunque di rivedere il documento aziendale eliminando o modificando tutti gli aspetti pericolosi o peggiorativi per i lavoratori ed inserendo nuovamente le nostre richieste.

Abbiamo motivato tecnicamente e puntualmente tutte le nostre “eliminazioni”, visto che ad esempio l’azienda ci chiedeva addirittura di modificare degli articoli del CCNL Ania, che non possono essere trattati in questa sede in quanto il CCNL (non il CCNAL di Alleanza) è un contratto che trova la sua genesi in Ania e solo lì può essere modificato o, per quanto concerne la richiesta aziendale di inserire i parametri di qualità e produttività per i produttori, abbiamo ricordato a tutti che esiste già l’accordo di Gruppo del 2020 che, oltre ad introdurre per la prima volta il premio di produttività, tutela i lavoratori in tema di responsabilità civili e penali. Di conseguenza, non può oggi Alleanza tentare, invece, di scaricare le proprie responsabilità d’impresa sui dipendenti.

Sulla volontà aziendale di inserire nel CCNAL le mansioni di verifica e conservazione del portafoglio clienti per gli impiegati amministrativi abbiamo rilevato le contraddizioni di Alleanza, che non specifica nemmeno come intende riclassificarli dal punto di vista degli inquadramenti.

Auspichiamo che nel prossimo incontro (ancora non sappiamo la data) possano esserci finalmente dei concreti passi in avanti da parte dell’azienda, visto che abbiamo rimesso sul tavolo le nostre richieste di piattaforma a cui Alleanza non può più evitare di dover rispondere.

Abbiamo, inoltre, letto che durante l’incontro ci sarebbero stati interventi simili ai nostri, ma probabilmente ci siamo distratti perché non li abbiamo sentiti.

Come Fisac/Cgil e FNA siamo dalla parte dei lavoratori e non intendiamo avallare proposte che peggiorino le condizioni di lavoro, già pesanti, dei dipendenti. Ricordiamo a tutti che sia l’azienda che il Gruppo stanno macinando utili ECCEZIONALI.

 

Milano, 6 marzo 2024

 

I Coordinamenti Nazionali delle RSA FISAC/CGIL – FNA

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CCNL Alleanza: piattaforma e contro-piattaforma




Stress in ufficio? Il datore di lavoro risponde per danni

Per rintracciare la responsabilità in capo al datore basta l’adozione di comportamenti, anche colposi, che possano ledere la personalità morale del lavoratore


Il datore di lavoro risponde per i danni alla salute prodotti sul dipendente da un ambiente lavorativo troppo stressante anche se gli atti che hanno causato la lesione non sono qualificabili come mobbing. La Cassazione ribadisce (sentenza 2084/2024 del 19 gennaio scorso) che la tutela della salute dei dipendenti non si limita alla prevenzione del mobbing ma si estende a tutte le situazioni di stress da lavoro.

Appello contrario

La controversia riguarda un lavoratore che ha portato in giudizio il datore per ottenere il risarcimento delle sofferenze psichiche subite in ufficio. La richiesta risarcitoria era stata accolta in primo grado ma poi rigettata dalla Corte d’appello, che non ha riscontrato negli atti e nei comportamenti del datore quel «comune intento persecutorio» che rappresenta l’elemento costitutivo del mobbing.
Secondo la Corte d’appello, tali attive potevano, al massimo, essere qualificabili come carenze gestionali e organizzative, ma mancavano di quell’intento persecutorio necessario perché si possa parlare di mobbing.

Ribaltamento in Cassazione

La Cassazione ribalta questa decisione, partendo dalla considerazione che la violazione da parte del datore del dovere di sicurezza (articolo 2087 del Codice civile) ha natura contrattuale e, dunque, il rimedio esperibile dal dipendente è quello della responsabilità contrattuale. La tutela dell’integrità psico-fisica del lavoratore, prosegue la Corte, non ammette sconti: fattori quali l’ineluttabilità, la fatalità, la fattibilità economica e produttiva non giustificano cedimenti delle misure di tutela e prevenzione.
Pertanto, secondo la Cassazione, per rintracciare una responsabilità in capo al datore non è necessaria, come si richiede nel caso del mobbing, la presenza di un «unificante comportamento vessatorio»: basta l’adozione di comportamenti, anche colposi, che possano ledere la personalità morale del lavoratore, come la tolleranza di condizioni di lavoro stressogene.

Condotte esorbitanti anche se non vessatorie

Alcune condotte, quindi, pur non essendo vessatorie, possono risultare esorbitanti o incongrue rispetto all’ordinaria gestione del rapporto, soprattutto se sono continue e ripetute nel tempo: queste condotte, conclude la Corte, violano l’articolo 2087 del Codice civile qualora contribuiscano alla creazione di un ambiente logorante e produttivo di ansia, e come tali generano un pregiudizio per la salute che deve essere risarcito.
Questa interpretazione conferma la tendenza della Cassazione a rifiutare letture riduttive delle responsabilità datoriali in tema di sicurezza; un approccio severo che tuttavia non deve giungere inaspettato in tema di stress da lavoro, essendo fenomeno questo già al centro delle politiche di prevenzione dei danni alla salute (è obbligatoria la valutazione del cosiddetto “stress da lavoro correlato”).

 

Fonte: Il Sole 24 Ore

 




Unipol: Fisac, rinnovato integrativo, avanzamenti salariali

3 - Fisac Cgil

Care Colleghe e cari Colleghi, nel pomeriggio di ieri è stata sottoscritta l’ipotesi di Accordo CIA ponte (che alleghiamo), che verrà illustrato e discusso nelle assemblee durante la prossima settimana (in basso il calendario).

Nonostante le difficoltà incontrate pensiamo di aver raggiunto un buon risultato, che ci permette di recuperare velocemente una buona parte del potere d’acquisto perduto e di proiettarci fin da subito nel prossimo imminente rinnovo – col quale contiamo di arricchire ancora di più l’impianto generale – partendo da una base ulteriormente migliorata.

In attesa d’incontrarci in Assemblea, ci preme sottolineare quelli che, a nostro giudizio, rappresentano i punti di valore di questo accordo:

Rafforzamento del Percorso Unitario

Non bisogna dimenticare che lo scorso rinnovo del 2021 aveva segnato una divisione dolorosa fra le Sigle Sindacali, dalla quale sono poi derivate le conseguenze negative degli anni successivi che tutti noi conosciamo.

Stare uniti non è sempre facile, a volte è faticoso, ma consente di raggiungere con più certezza risultati migliori, passo dopo passo.

Risultato Economico:

pur consapevoli che non si sia recuperato completamente il potere d’acquisto perduto negli ultimi 2 anni, riteniamo sufficientemente adeguata la cifra complessiva ottenuta (1.550 euro fra UT, Credito Welfare e aumento PAV, legato ad obiettivi facilmente raggiungibili, per un IV livello FT, da riparametrare ), oltre all’arrotondamento del Buono Pasto a 9 euro e all’aumento del Contributo Aziendale al Fondo Pensione al 5,50%, retroattivo dal 1° gennaio 2024, anche perché ottenuta in tempi rapidi e con l’impegno delle parti a contrattare a breve ulteriori adeguamenti.

Riconoscimento Inquadramento Amministrativo Call Center

Primi nel settore, abbiamo finalmente ratificato quando già concordato nel 2021, per cui dal prossimo aprile le nostre colleghe e colleghi dei Call Center del Gruppo avranno il pieno riconoscimento della loro indiscutibile professionalità, ulteriore tappa di un percorso di miglioramento, partito oltre 20 anni fa, che continuerà nei prossimi mesi e anni.

Nuove Basi

Abbiamo intenzione di presentare la nuova Piattaforma CIA entro il prossimo mese di giugno per poi iniziare la trattativa subito dopo l’estate, partendo dai buoni risultati di questo accordo ponte e con l’intenzione di recuperare strutturalmente sia ulteriore potere d’acquisto sia tutte quelle altre tematiche che non hanno trovato spazio in questa trattativa, come un sistema più moderno ed efficace di flessibilità e di modalità lavorativa.

In definitiva, pensiamo che questo risultato, anche per i tempi e modi attraverso i quali è arrivato, ci permetterà di guardare con più fiducia alle prossime e più impegnative sfide – il prossimo CIA sarà sicuramente più complesso da affrontare – partendo da una base più solida e da rapporti migliorati.

Ricordiamo inoltre che in attesa di affrontare la materia nel suo complesso nella prossima trattativa CIA, nelle more della discussione, le flessibilità estese e la sperimentazione sulle nuove forme di flessibilità (Lavoro Agile) verranno prorogate.

CALENDARIO ASSEMBLEE (tutte in modalità mista)

  • Lunedì 4 Bologna ed Emilia-Romagna (con assemblee mattino e pomeriggio), Torino e Piemonte
  • Martedì 5 Firenze e Toscana, Verona e Veneto
  • Mercoledì 6 Milano e Lombardia
  • Giovedì 7 Roma (con video collegamento per tutte le altre sedi rimanenti).

Successivamente l’Ipotesi di Accordo sarà sottoposta all’approvazione di tutte le lavoratrici e i lavoratori, tramite un Referendum on line, che si terrà nei giorni 18-19-20 marzo.

Le Rappresentanze Sindacali del Gruppo Unipol
First/CISL Fisac/CGIL FNA SNFIA Uilca/UIL

SCARICA L’ACCORDO


Il giudizio della Fisac

Firmato l’accordo ponte del Contratto integrativo aziendale in Unipol.

Dopo un’intensa e serrata trattativa, fa sapere la Fisac Cgil, è stato firmato in Unipol un importante accordo unitario che aumenta le condizioni salariali degli 8.500 dipendenti del gruppo, in vista del rinnovo complessivo del contratto aziendale che sarà discusso a partire dal prossimo autunno.

I punti dell’accordo

Questo accordo, con validità 2024, prosegue la Fisac Cgil, porterà ai colleghi già dal mese di aprile, dopo le assemblee e l’approvazione tramite referendum, i seguenti importi, riferiti a un IV livello:

  • una tantum di 1.000 euro;
  • credito welfare di 200 euro;
  • aumento del premio variabile di 350 euro al raggiungimento di due obiettivi (fruizione delle ferie e formazione obbligatoria);
  • aumento di 0,25% sulla previdenza che arriverà a 5,50; aumento di 0,50 euro sul buono pasto che arriverà a 9 euro;
  • viene infine sancito il riconoscimento dell’inquadramento amministrativo per tutti gli operatori dei Contact Center.

Una base di partenza


Questa ipotesi di accordo, spiega il segretario responsabile Fisac Cgil del gruppo Unipol, Giovanni Gabbiani, “oltre a rappresentare da subito un significativo segnale sulla parte economica di secondo livello, che era al centro della piattaforma sindacale, costituisce la base indispensabile per la costruzione di un nuovo modello di relazioni industriali nel gruppo Unipol. Un modello che dovrà essere rafforzato e che dovrà accompagnarci nei prossimi appuntamenti che ci vedranno impegnati col rinnovo organico del contratto aziendale in parallelo con il nuovo piano industriale d’impresa”.

Le assemblee

Tutti questi temi saranno affrontati nelle assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori che saranno svolte già nei prossimi giorni, a loro spetterà democraticamente il giudizio su questa ipotesi di accordo tramite un referendum che sarà indetto al termine del giro di assemblee. “È fondamentale – aggiunge il segretario nazionale della Fisac Cgil, Francisco Genre – che anche e soprattutto in un periodo di cambiamento di un Gruppo importante come Unipol, proseguano le tradizionali buone pratiche di relazioni industriali. Questo è un patrimonio non solo del Gruppo, ma del settore assicurativo e contribuisce a creare le condizioni per la costruzione di un percorso unitario di stesura della piattaforma rivendicativa per il prossimo Ccnl”, conclude Genre.

Giorgio Saccoia
Ufficio Stampa Fisac Cgil Nazionale

 




Unipol incorpora UnipolSai

Il gruppo Unipol ha approvato un progetto di razionalizzazione societaria «da realizzarsi mediante la fusione per incorporazione di UnipolSai in Unipol Gruppo». Nell’ambito dell’operazione, si legge in una nota, è previsto il lancio di un’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria di Unipol su UnipolSai al prezzo di di 2,7 euro ad azione.

Il progetto prevede la fusione per incorporazione in Unipol di UnipolSai Assicurazioni, nonché di Unipol Finance S.r.l., UnipolPart I S.p.A. e Unipol Investment S.p.A., società interamente partecipate da Unipol che detengono partecipazioni in UnipolSai, con un rapporto di cambio determinato dai cda di Unipol e UnipolSai in 3 azioni Unipol per ogni 10 azioni UnipolSai.

All’esito dell’operazione Unipol Gruppo assumerà la denominazione di Unipol Assicurazioni. Il corrispettivo dell’Opa incorpora un premio pari al 12,6% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni UnipolSai alla data del 15 febbraio 2024 e del 16,3% rispetto alla media aritmetica ponderata dei prezzi ufficiali registrati da UnipolSai negli ultimi sei mesi.
L’offerta, che verrà finanziata da Unipol con risorse proprie, riguarderà massime 417.386.600 azioni UnipolSai, pari al 14,75% del capitale sociale, e il corrispettivo sarà ’cum dividendo’, ossia inclusivo delle cedole relative ad eventuali dividendi distribuiti da UnipolSai.

Per gli azionisti che non volessero concorrere alla fusione ci sarà la possibilità di esercitare il recesso a 5,27 euro ad azione.

L’operazione, spiega Unipol, si pone gli obiettivi di «razionalizzare la struttura societaria del Gruppo Unipol, semplificando nel contempo i processi decisionali di direzione unitaria e governo del gruppo stesso. La società risultante dalla fusione sarà una delle principali compagnie assicurative italiane, quotata nei mercati regolamentati, che rivestirà anche il ruolo di capogruppo del gruppo Unipol, in linea con le migliori practice nazionali e internazionali e con le aspettative del mercato». Inoltre l’operazione contribuirà a «ottimizzare il profilo di cassa e di funding di Unipol Gruppo», a «conseguire alcune sinergie di costo connesse all’ottimizzazione delle strutture centrali e delle relative attività» e a «ottimizzare la solida posizione di solvibilità di gruppo, anche in chiave prospettica».

I conti di Unipol

Il cda del gruppo Unipol ha inoltre dato il via libera ai conti del 2023, chiusi con un risultato netto consolidato a 1,331 miliardi di euro (da 866 milioni nell’anno precedente, +53,7%). Il risultato, si legge in una nota, risente positivamente per 267 milioni di euro del “badwill” iscritto per effetto del consolidamento della partecipazione nella Popolare di Sondrio (in seguito all’acquisizione di una quota del 10,2% della banca, che ha portato la partecipazione complessiva del gruppo al 19,7%). Il risultato netto, escludendo tale partita straordinaria, è pari a 1,064 miliardi.

Cresce inoltre la raccolta diretta assicurativa a 15,1 miliardi di euro (+10,4% rispetto al 2022), con Danni a 8,7 miliardi di euro (+4,2%) e Vita a 6,4 miliardi di euro (+20,0%). Il combined ratio a fine 2023 è pari al 98,2% (dal 98,6% di settembre 2023), mentre l’indice di solvibilità, sempre alla fine dell’anno scorso, risulta al 200% (in linea con il valore al 31 dicembre 2022) e tiene conto dei dividendi attesi e del consolidamento della Banca Popolare di Sondrio.Sale, infine, il dividendo a 0,38 euro per azione (per un “dividend yield” al 6,6%) contro gli 0,37 euro nel 2022. Quanto al futuro, si stima «un andamento reddituale della gestione consolidata per l’anno in corso in linea con gli obiettivi fissati nel Piano Strategico 2022-2024».

«Chiuso un percorso»

«Questa operazione chiude, anche fisicamente, un percorso iniziato più di 10 anni fa, iniziato nel 2012 con l’acquisizione di FondiariaSai e tutte le operazioni successive che sono intervenute in questi anni». Così il presidente del gruppo Unipol, Carlo Cimbri, presentando l’opa su UnipolSai. «Chi c’era all’epoca ricorderà una struttura molto più complessa e articolata» e ora si arriva «all’ultimo tassello di questo progetto» con «una semplificazione attesa dal mercato».

«Mps non è nei programmi di Bper»

A proposito del risiko bancario, Cimbri ha affermato che «Mps non è nei programmi di Bper». Secondo il manager «Bper ha un suo programma che sta andando avanti, noi non abbiamo avuto interlocuzioni di questo tipo, per quanto ci compete neanche Bper non ha avuto interlocuzioni di questo tipo con Mps che peraltro sta conseguendo nella sua veste stand alone sotto la guida di Luigi (Lovaglio, ceo di Mps, ndr) degli ottimi risultati».

 

«Difenderemo Bper e Sondrio»

«Senza fare il processo alle intenzioni, faremo le nostre mosse, se dovesse servire, e penso che saranno sufficienti». Così Cimbri, a chi gli chiedeva quali reazioni se dovessero arrivare offerte ostili su Bper o sulla Popolare di Sondrio. Visto che su questi due istituti, aggiunge, «stiamo investendo, ci attrezziamo affinché il governo di queste banche rimanga in un ambito di sfera di collaborazioni con noi, piuttosto che di altri gruppi bancari».

Fonte: Il Sole 24 Ore

 

 




CCNL Alleanza: piattaforma e contro-piattaforma

3 - Fisac Cgil

Nei giorni scorsi abbiamo incontrato l’Azienda per la terza volta sul tema del rinnovo del CCNAL.

Purtroppo, come vi avevamo anticipato nel nostro precedente comunicato del 17 gennaio Alleanza ha presentato alle OO.SS. la sua “contropiattaforma”, chiedendo di inserire nel contratto parametri di FLESSIBILITA’, QUALITA’ DISTRIBUTIVA E PRODUTTIVITA’.

Troviamo impossibile recepire le richieste aziendali di modifiche normative che potrebbero avere ripercussioni negative e penalizzanti per tutti i lavoratori.

Risulta palese l’intenzione di Alleanza di trasferire il rischio di impresa dall’Azienda ai lavoratori, come già operato con le nuove incentivazioni e le modifiche ai piani provvigionali partite da gennaio 2024, dove questi temi sono stati ampiamente inseriti accompagnati da bonus e malus.

Tra l’altro il tentativo di scaricare le responsabilità d’impresa sui lavoratori risulta in evidente contrasto anche con l’accordo di Gruppo Generali del 2020, che oltre ad introdurre il premio di produttività per i produttori, li tutelava anche sotto il profilo proprio delle responsabilità oggettive.

Inoltre, affrontare tematiche normative richiederebbe tempi lunghissimi visto che, allora, non si potrebbe prescindere dai tanti anacronismi presenti sul nostro CCNAL, come: l’eliminazione della clausola del 25% delle provvigioni considerate come rimborso spese, il riconoscimento dell’aggravio del lavoro amministrativo che non viene retribuito ai produttori, l’eliminazione dei sottoinquadramenti per colmare le differenze con ANIA e con i colleghi del gruppo, l’introduzione dei nuovi ruoli mai ufficialmente riconosciuti e normati come IFS/FOCAL/DGL/SMILER.

Le OO.SS. hanno, al contrario, presentato una piattaforma snella con richieste circoscritte proprio per accelerare i tempi di rinnovo e dare un ristoro economico rapido ai lavoratori in difficoltà.
Alleanza ed il Gruppo Generali si ostinano, invece, a tentare di allungare i tempi con pretese provocatorie a danno dei dipendenti, senza fornire risposte alla piattaforma sindacale.

L’unica disponibilità riscontrata è quella sugli aumenti economici, come previsto dalla nostra parificazione ad Ania e già messi in conto dall’azienda da quando il contratto è scaduto nel 2018 e rinnovato per il resto della categoria nel 2023.

Non possiamo leggere come un avvicinamento la disponibilità offerta da Alleanza ad assumere 300 nuovi dipendenti nei prossimi 4 anni, visto che si tratta di un tema a latere del CCNAL e non certo una partita contrattuale.

In questo momento, le OO.SS. dovrebbero restare unite e ferme per respingere le richieste aziendali e riportare la trattativa nei binari della normalità, pretendendo risposte concrete e celeri dall’azienda e non il contrario.

Ci auguriamo che al prossimo incontro del primo marzo, l’azienda si renda conto dell’impossibilità di seguirla su questa strategia suicida e ritiri la propria contropiattaforma, rispondendo alle richieste contenute nella piattaforma sindacale.

Ricordiamo che i lavoratori sono in difficoltà e non solo per la congiuntura economico-inflattiva, ma anche per le politiche aziendali che hanno peggiorato le condizioni di lavoro con aumento di stress e pressioni favorendo una disaffezione verso Alleanza, confermata dall’emorragia continua di fuoriuscite.

Nel contempo, continua in parallelo la stesura della piattaforma per il rinnovo del CIA.

Roma, 14 febbraio 2024

 

I Coordinamenti Nazionali delle RSA
FISAC/CGIL – FNA




Gruppo Allianz, rinnovato contratto integrativo


In data 16 gennaio le scriventi RSA e la Direzione hanno sottoscritto l’intesa per il rinnovo del Cia di Gruppo, frutto di un lungo lavoro di negoziazione che ha visto anche momenti aspri di confronto fino alla sospensione delle trattative.

A seguito del passaggio assembleare con le lavoratrici ed i lavoratori del Gruppo Allianz è ripartito il negoziato e, grazie al senso di responsabilità di ambo le parti, si è giunti al risultato che riteniamo soddisfacente sotto molteplici punti di vista e che sottoporremo a breve all’approvazione delle colleghe e dei colleghi nelle assemblee dedicate.

L’intesa raggiunta si caratterizza per la centralità attribuita alla parte economica, consapevoli del delicato momento che il Paese sta attraversando in termini di capacità di tenuta del potere d’acquisto. Riteniamo che il risultato rappresenti un adeguato riconoscimento dell’impegno delle lavoratrici e dei lavoratori del Gruppo Allianz, grazie al quale l’azienda ha potuto raggiungere gli obiettivi sfidanti che in questi anni si è posta.

In ordine alla parte normativa si è puntato ad aumentare gli spazi di flessibilità, di conciliazione della vita professionale con quella extra lavorativa e si è dato il giusto peso anche all’aspetto preventivo di tutela della salute.

Abbiamo inoltre introdotto l’innovativo istituto della Banca del Tempo Solidale, che pone al centro l’inclusività e affronta aspetti legati alla violenza e alla fragilità.

Di seguito vi riportiamo la sintesi delle principali modifiche:

Cap. 1 – Sfera di applicazione:

Inserimento Allianz Global Life.

Cap. 2 – Mutui e Prestiti:

Mutui:

  • Incremento contributo spese di istruttoria: euro 690 (+10%).
  • Stipula di un’ulteriore convenzione con Unicredit (per acquisto prima casa).

Prestiti:

Aumento del prestito per acquisto o ristrutturazione della prima casa che passa da euro 35.000 a euro 38.000, estendendolo anche all’acquisto della prima casa per i figli, non appena ratificato da Allianz Bank.

Cap. 6 – Orario e permessi

Viene introdotta la possibilità di fruire di permesso retribuito nel corso dell’anno per 5 sedute di psicoterapia prescritte da medico o da psicologo iscritto all’Albo.

Copertura venerdì ad ore: fermo il limite del numero complessivo di venerdì, sarà anche possibile coprire due venerdì nello stesso periodo di ferie, purché siano il primo e l’ultimo giorno di tale periodo, utilizzando prioritariamente i permessi art. 109 CCNL “Banca ore” e/o permessi art.39 CCNL (P38) e in subordine i permessi TG8.

Congedi Parentali: introdotta la possibilità di fruizione anche ad ore. Istituzione della Banca del Tempo Solidale (BDTS).

Possibilità di monetizzare la Banca Ore su base volontaria, secondo le indicazioni annuali fornite dall’Azienda.

Cap. 8 – Medicina Preventiva

Per tutta la popolazione aziendale aumento della tipologia di visite ed esami medici tra cui scegliere.

Cap. 10 e all. 2 – Indennità Speciali

Aumento dell’8%.

Cap. 11 – Buoni pasto

Incremento da euro 5.80 a euro 7.00 (euro 6.80 dal 1.03.2024, euro 7.00 da 1.1.2025).

Cap. 12 – Part time

Introduzione della flessibilità in pausa pranzo per Part Time orizzontale a 28, 30 e 33 ore: 1 ora fruibile dalle 12,30 alle 14,00.

Cap. 13 – Premio aziendale di produttività

PAP fisso

Incremento del 17% a regime, pari a euro 765 – 4° livello 7^ Classe. Così scaglionato:

  • euro 450 dal 1.3.2024,
  • euro 200 dal 1.1.2025,
  • euro 115 dal 1.1.2026.

Mensilizzazione dal 2025.

Premio di risultato variabile (ex PAP variabile)

  • Incremento del 16% del Premio di risultato (ex-Pap V) aumento da euro 620 a euro 720 – 4° livello 7^ Classe, con facoltà di conversione in servizi welfare.
  • Anticipazione erogazione nel mese di aprile dal 2025.

Cap. 14 – Personale esterno

  • Rimborso chilometrico con applicazione della tabella ACI riferita all’autovettura utilizzata.

Cap. 16 – Allianz Direct (Parte Terza)

  • Terzo elemento: incremento del 48% pari a euro 220 full time equivalent. Mensilizzazione dal 2025.

Premio di risultato:  incremento del 13% pari a euro 180 full time equivalent.

  • Aumento indennità turno: aumento del 10,0% pari a euro 82 full time equivalent.
  • Una tantum di euro 1.200 non riparametrati, erogata nel mese di marzo 2024.

Cap. 17 – Coperture assicurative

Infortuni,  aumento del reddito di riferimento: 

  • impiegati da euro 26.500 a euro 29.000
  • funzionari da euro 32.000 a euro 36.000

Collettiva Vita di Gruppo

  • Apertura finestra per adesione dal 1.04.2024 al 31.05.2024.

Mini Vita (Collegata a Previp)

  • Viene raddoppiato il capitale assicurato.

RSM

  • Estensione fino a euro 46.000 del reddito del coniuge non a carico.
  • Estensione fino a euro 30.000 del reddito del figlio non a carico.
  • Proroga fino al 29.02.2024 della finestra per adesione del dipendente e/o inserimento familiare.
  • Decorrenza dell’incremento dei massimali dal 1.01.2024 (retroattivo).
  • Incremento massimale ricoveri da euro 80.000 a euro 110.000 Incremento massimale grandi interventi da euro 100.000 a 180.000.
  • Incremento massimale chirurgia odontoiatrica (implantologia)  da euro 1.900 a euro 2.000.

Visite specialistiche: incremento dei massimali del 15%:

  • Da euro 1.518 a euro 1.746
  • Da euro 1.782 a euro 2.049
  • Da euro 2.046 a euro 2.353
  • Da euro 2.310 a euro 2.656
  • Da euro 2.574 a euro 2.960

Sub-Massimali:

  • Montatura occhiali: incremento da euro 230 a euro 300.
  • Nuova estensione visite psicologiche: euro 400.

Esami alta diagnostica: incremento numero Ecografie da 3 a 4.

  • Una Tantum Oncologica: incremento da euro 7.000 a euro 8.000.
  • Vaccino Antinfluenzale: euro 20 per assicurato.
  • Aumento del premio del 10%.

Ultrattività: aumento da 3 anni a 4 anni.

Auto e Moto

  • Rca – Tariffa in vigore con incremento dello sconto dal 40% al 50%. Ferme le regole e i premi dei rischi ARD/CVT.
  • Possibilità di assicurare un ulteriore autoveicolo con Allianz Direct con sconti dipendenti (15% RCA – 40% ARD/CVT).

Art. 18 – Previdenza integrativa

  • Il contributo aziendale passa al 6% a regime.

UNA TANTUM

  • Euro 1.150 erogato nel mese di marzo 2024 – 4° livello 7° Classe, possibilità di versamento in previdenza su base volontaria.

DECORRENZA E DURATA

  • Decorrenza dal 1.03.2024  
  • Scadenza il 31.12.2026

Infine, si è convenuto con l’Azienda di affrontare in tempi rapidi il tema della revisione dell’Accordo relativo allo Smart Working.

Milano, 17 gennaio 2024

Le RSA del Gruppo Allianz
FIRST CISL – FISAC CGIL – FNA – SNFIA – UILCA




CCNL ANIA: un 2024 di aumenti

Vi informiamo dell’imminente arrivo della seconda tranche di aumento salariale, prevista nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) ANIA per il mese di gennaio 2024.

Come ricorderete, la prima tranche di aumento è stata erogata a gennaio 2023.

Vi invitiamo a consultare le tabelle dettagliate, suddivise per tipologia ed inquadramento, che sono a disposizione anche per dispositivi mobili.

Ricordiamo che la terza ed ultima tranche di aumento è prevista per dicembre 2024.

Tutte le notizie e gli aggiornamenti sono disponibili nella nuova pagina dedicata al CCNL ANIA:




Festività soppresse anno 2024

BANCHE – ABI

EX FESTIVITA’

Il CCNL ABI prevede che i lavoratori abbiano diritto annualmente a un numero di permessi giornalieri retribuiti, a titolo di ex festività, corrispondente a quello delle giornate già indicate come festività dalla legge n. 260 del 1949 e che non sono più considerate tali per successive disposizioni legislative.

Nel 2024 le ex festività cadono nei seguenti giorni:

  • martedì 19 marzo – San Giuseppe;
  • lunedì 13 maggio – Ascensione;
  • lunedì 3 giugno – Corpus Domini;
  • sabato 29 giugno – SS. Pietro e Paolo (festivo per il comune di Roma);
  • lunedì 4 novembre – Unità Nazionale.

Il totale delle ex festività cadenti dal lunedì al venerdì è quindi pari a 4 giornate

I permessi sono riconosciuti nel caso in cui le ex festività ricorrano in giorni per i quali è prevista la prestazione lavorativa ordinaria con diritto all’intero trattamento economico, escluse quindi le giornate coincidenti, ad esempio, con aspettative,  o congedi parentali non retribuiti, giornate di sospensione volontaria. Diventa pertanto importante prendere nota delle date soprariportate ed evitare di farle coincidere con permessi non retribuiti.

Il CCNL prevede il contributo a favore del Fondo nazionale per il sostegno all’occupazione nel settore del credito (il cosiddetto FOC) fissato nella misura di una giornata lavorativa annua. Tale contributo comporta la rinuncia, per gli appartenenti alle aree professionali, a 7 ore e 30 minuti delle 23 ore di riduzione d’orario, e per i quadri direttivi e i dirigenti di una giornata di ex festività.

Alla luce di tutto ciò le giornate di permesso per il 2023 saranno:

  • 4 per le aree professionali;
  • 3 per i quadri direttivi e i dirigenti (a meno di modifiche rispetto all’attuale normativa.)

 

IMPORTANTE

Sebbene il CCNL ABI preveda la monetizzazione delle giornate di ex festività non godute, molte aziende hanno emanato disposizioni che richiedono la fruizione dei permessi entro l’anno di competenza.

Ricordiamo inoltre che, da contratto, i permessi per ex festività possono essere utilizzati tra il 16 gennaio ed il 14 dicembre di ogni anno.

 

FESTIVITA’ CIVILI CADENTI DI DOMENICA

In aggiunta alle giornate che spettano a titolo di recupero per le ex festività, viene riconosciuta una giornata di permesso retribuito qualora la ricorrenza delle festività civili (25 aprile, 1 maggio e 2 giugno) cada di domenica. Questo determinerebbe il diritto ad un ulteriore giorno di permesso o al corrispondente compenso economico. Per il 2024 questo si verificherà per la festività del 2 giugno.

 

GIORNATE SEMIFESTIVE

Sono considerati giorni semifestivi:

  • la Vigilia di Ferragosto
  • la Vigilia di Natale
  • il 31 dicembre
  • la festa patronale di ogni singola località
  • per i soli colleghi con orario spalmato su 6 giorni: la vigilia di Pasqua.

In queste giornate l’orario di lavoro sarà ridotto al 66,67% rispetto all’orario di lavoro ordinario; la riduzione sarà applicata in ugual misura anche ai lavoratori in part-time.

 

CREDITO COOPERATIVO

Il CCNL del Credito Cooperativo prevede, in tema di festività soppresse, che siano attribuiti annualmente giorni di ferie e/o di permesso retribuito, da usufruire nel corso dell’anno solare, anche sommandoli agli ordinari altri periodi di ferie.
Nel dettaglio:

”Ai lavoratori delle aree professionali sono attribuiti:

  • per l’anno di assunzione e fino a 5 anni di anzianità, giorni 5 di ferie (già compresi nei periodi previsti dall’art. 52);
  • con oltre 5 e fino a 10 anni di anzianità, giorni 3 di ferie già compresi nei periodi previsti dall’art. 52) e giorni 2 di permesso retribuito;
  • con oltre 10 anni di anzianità, giorni 5 di permesso retribuito

Ai lavoratori inquadrati nella prima area professionale ad orario ridotto sono attribuiti, per l’anno di assunzione e per ciascuno degli anni successivi, giorni 5 di ferie (già compresi nei periodi previsti dall’art. 52).

Ai Quadri Direttivi sono attribuiti 5 giorni di permesso retribuito.

In caso di attribuzione di permessi retribuiti gli stessi, se non fruiti in tutto o in parte nel corso dell’anno solare, verranno monetizzati sulla base dell’ultima retribuzione percepita nell’anni di competenza.

 

ESATTORIALI

Per i dipendenti dell’Agenzia delle Entrate Riscossione Il CCNL ex Equitalia prevede gli stessi permessi già riportati per il settore ABI.

Nel 2024 le ex festività cadono nei seguenti giorni:

  • martedì 19 marzo – San Giuseppe;
  • lunedì 13 maggio – Ascensione;
  • lunedì 3 giugno – Corpus Domini;
  • sabato 29 giugno – SS. Pietro e Paolo (festivo per il comune di Roma);
  • lunedì 4 novembre – Unità Nazionale.

Pertanto, per l’anno 2024 ai dipendenti A.d.E.R. spetteranno 4 giorni di permesso per ex festività.

IMPORTANTE

Anche per gli Esattoriali il periodo di fruizione previsto dal CCNL va dal 16 gennaio al 14 dicembre di ogni anno.

I permessi devono necessariamente essere utilizzati nell’anno di competenza.

Il diritto ai permessi per ex festività spetta solo qualora in quel giorno il lavoratore abbia diritto alla retribuzione piena. Bisogna pertanto evitare di richiedere permessi non retribuiti o aspettative che cadano nelle date sopra elencate per non perdere il corrispondente giorno di ex festività.

 

ASSICURATIVI – ANIA ed ALLEANZA

Per il 2024 le giornate di festività abolite sono quattro e sono riconosciute perché cadenti in un giorno lavorativo compreso tra il lunedì e il venerdì.

Queste le date delle ex festività:

  • martedì 19 marzo – San Giuseppe;
  • lunedì 13 maggio – Ascensione;
  • lunedì 3 giugno – Corpus Domini;
  • sabato 29 giugno – SS. Pietro e Paolo (festivo per il comune di Roma);
  • lunedì 4 novembre – Unità Nazionale.

 

IMPORTANTE

I permessi per festività abolite devono necessariamente essere fruiti nell’anno di competenza.

Ricordiamo che, per fruire interamente delle festività soppresse, occorre per i giorni sopraindicati avere diritto all’intero trattamento economico. Non bisogna cioè richiedere in quei giorni aspettative o permessi non retribuiti.

Sono considerati inoltre permessi retribuiti straordinari le giornate del 14 agosto (in precedenza semifestiva) e del venerdì santo, che quest’anno cade il 29 di marzo.

Sono invece giornate semifestive il 24 dicembre ed il 31 dicembre.

 

 

ASSICURATIVI – APPALTO

Le festività soppresse (art. 31 c. 4 del CCNL di settore) per l’anno 2024, religiose e civili, sono le seguenti:

  • martedì 19 marzo – San Giuseppe;
  • lunedì 13 maggio – Ascensione;
  • lunedì 3 giugno – Corpus Domini;
  • sabato 29 giugno – SS. Pietro e Paolo (festivo per il comune di Roma);

Si tratta pertanto di 3 giornate.

Il CCNL prevede per le lavoratrici ed i lavoratori delle Agenzie, per le giornate elencate (le festività soppresse religiose), la possibilità di comunicare all’Agente se per l’anno in corso (2024) si vogliono recuperare le giornate stesse sotto forma di “riposo compensativo” (i riposi possono anche essere fruiti ad ore e vengono di solito evidenziati nella busta paga alla voce “permessi” o “permessi ex festività”), oppure mediante riconoscimento di un’ indennità sostitutiva che va ad aggiungersi alla retribuzione ordinaria.

Il sistema di calcolo da adottare (art. 31 c. 7) per determinare la retribuzione aggiuntiva di uno di questi giorni è il seguente:

  • retribuzione annuale lorda/250

La giornata del 4 novembre (festività soppressa civile), invece, non dà luogo a riposo compensativo ma è solo da retribuire (art. 31 c. 5). Il sistema di calcolo per determinarne la retribuzione aggiuntiva è il medesimo evidenziato sopra.

IMPORTANTE

Perché maturi il diritto al riposo compensativo o all’indennità sostitutiva è necessario che il lavoratore abbia percepito la retribuzione per i giorni ex festivi. Per questo bisogna evitare di richiedere permessi non retribuiti o giornate d’aspettativa nei giorni sopra elencati.

Sono invece giornate semifestive il 29 marzo (Venerdì Santo), il 14 agosto, il 24 dicembre ed il 31 dicembre.