BNL: la flessibilità che vogliamo


First, Fisac, Uilca, Ugl ed Unisin hanno sottoscritto un accordo che introduce due importanti novità in tema di orari di lavoro: delle elasticità orarie, in prospettiva nelle strutture di Direzione Generale previo un periodo di sperimentazione nella D.IT; e un’agevolazione per chi fruisce della riduzione di orario per allattamento nelle strutture di Rete.

La Commissione Welfare ha lavorato per oltre un anno in maniera assidua e costante producendo una proposta molto articolata, discussa in una serie di riunioni per esplorare la possibilità di effettuare un intervento complessivo per riuscire a conciliare al meglio i tempi di lavoro con le singole necessità personali delle lavoratrici e dei lavoratori. Nonostante la chiusura iniziale da parte datoriale – soprattutto sulle elasticità – da quel progetto complessivo si è deciso di estrapolare 2 aspetti che potevano essere concretizzati in breve tempo per dare ai lavoratori un primo risultato.

Si è giunti, quindi, a prevedere che:

nella Direzione IT viene istituito un regime sperimentale di modulazione dell’orario che garantirà ai colleghi una migliore conciliazione dei tempi di vita/tempi di lavoro, esclusivamente con la propria adesione volontaria ed in accordo con l’azienda, salvaguardando così anche la possibilità di mantenere l’attuale orario di lavoro, in caso di disaccordo tra lavoratore e Azienda.
Il/la lavoratore/lavoratrice potrà scegliere i seguenti orari di lavoro:
  • 07:00 – 15:30
  • 07:30 – 16:00
  • 08:00 – 16:30
  • 08:30 – 17:00
  • 09:00 – 17:30
  • 09:30 – 18:00
  • 10:00 – 18:30

mantenendo la pausa pranzo e il regime di elasticità effettuati nel sito in cui sarà applicato (esempio in Aldobrandeschi, dove c’è una elasticità di 45 minuti e una pausa pranzo sempre di 45 minuti, l’ingresso alle ore 7:00 significherà possibilità di ingresso fino alle 7:45 con uscita dopo 8 ore e 15 minuti).

La fase sperimentale inizierà ad ottobre, dopo le modifiche su SAP fatte dalla DIT, e terminerà il 31 dicembre 2018. Dopo questa fase le parti si incontreranno per valutare
l’esito della sperimentazione ed, in caso di valutazione congiunta favorevole, l’applicazione ad altri uffici delle Funzioni Centrali.
E’ mantenuto intatto l’orario giornaliero (7 ore e 30) e settimanale (37 ore e 30).

 

Per le/i lavoratrici/lavoratori della Rete che usufruiscono di permessi per allattamento (2 ore) – art. 39, 40 e 41 del D.Lgs n.151/2001 – sarà superata la prassi che ad oggi prevede il rientro in azienda, tenuto conto degli orari di lavoro in agenzia e della pausa pranzo. I 20 minuti (di norma dalle 14:40 alle 15:00) saranno coperti dalla Banca del Tempo Solidale consentendo, di fatto, di lasciare i locali aziendali 3 ore e 20 minuti prima della chiusura degli uffici di rete (cioè alle 13:40). Tale previsione prevede anche l’erogazione di un buono pasto equivalente a quello erogato ai lavoratori part-time (5
euro e 30).
L’accordo – sempre a carattere sperimentale – sarà attivato dal 1° gennaio 2019.

Con nostro grande stupore e rammarico, l’accordo, incomprensibilmente, non è stato sottoscritto dalla Fabi Bnl, benché la delegazione di questa Organizzazione abbia partecipato fattivamente ai lavori della Commissione Welfare.

First, Fisac, Uilca, Ugl ed Unisin hanno fatto e continueranno a fare il possibile per salvaguardare l’unità sindacale, senza per questo abdicare al proprio dovere di responsabilità nei confronti dei lavoratori tutti.

Roma, 09/07/2018

Segreterie di Coordinamento Nazionale Gruppo BNL

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