Alleanza Assicurazioni: mercoledì 18 novembre si concluderà la fase delle assemblee


Il prossimo mercoledì 18 novembre si concluderà la fase delle assemblee con quella di Lombardia e Piemonte, prevista sempre per le ore 10.30.

Come vi abbiamo più volte comunicato, le assemblee hanno registrato un enorme successo di adesioni e di partecipazione, oltre alla piena condivisione delle problematiche da noi denunciate ed alle istanze da noi avanzate ad Alleanza.

Abbiamo inviato una nuova richiesta all’azienda per la riapertura degli Ispettorati periferici, visto che con la crescente diffusione del Coronavirus è ancora più pericoloso per i lavoratori recarsi a casa dei clienti ed è indiscutibilmente meno rischioso riceverli nei nostri uffici puliti e sanificati, nel rispetto di tutti i dispositivi e delle distanze di sicurezza.

Ricordiamo, inoltre, che “il tablet non può rappresentare lo strumento di lavoro principale perché non rispetta i requisiti minimi previsti dal decreto 81 del 2008“, così come la stessa azienda ammette nel corso di formazione “Sicurezza Specifica dei Lavoratori“ in webcorsi.generali.net, situazione che contesteremo per iscritto ad Alleanza sia tramite gli RLS sia durante l’incontro con la direzione e gli RLS previsto per il 20 novembre, quando chiederemo nuovamente il numero dei contagiati da Covid 19 e se esistono eventuali responsabilità o inadempienze aziendali.

L’azienda sta mettendo a rischio la salute dei propri dipendenti. I lavoratori sono costretti ad operare da casa a proprie spese (acqua, luce, gas, telefono, internet, ecc.), utilizzando l’iPad o dotandosi a loro carico di un computer e di una stampante, mentre è dovere dell’azienda farli operare in postazioni ergonomiche e con monitor a norma di legge.

A tal proposito, si è svolto un primo incontro con Generali per il rinnovo dell’accordo sullo Smart Working per tutti i dipendenti del Gruppo ed abbiamo chiesto un contributo per tutti i lavoratori che operano da remoto, inclusi i produttori. I produttori di Alleanza non possono essere considerati sempre di serie B, fanno parte del Gruppo e devono avere pari dignità rispetto a tutti gli altri dipendenti. Il prossimo appuntamento è previsto per lunedì 18 novembre.

Non dimentichiamo che anche nel 2019, come nel 2018 (quando i milioni di euro erano oltre i 300), Alleanza ha girato alla capogruppo circa 600 milioni di euro di utili dal proprio bilancio.

I vertici aziendali continuano a ripetere che va tutto bene, che l’azienda fa i risultati, addirittura numeri record, e che viviamo tutti felici e contenti.

NON E’ COSI’!!!!!!!

I LAVORATORI SONO ESASPERATI!!!!!!!!

Se l’azienda ascoltasse le OO.SS. e la smettesse di fare monologhi, trincerandosi dietro alla propria arroganza, scoprirebbe che sono lievitate le patologie causate dallo stress, dall’aumento dei carichi di lavoro, dalle pressioni commerciali, dall’operatività senza postazioni ergonomiche, oltre a quelle oculistiche dovute all’uso di schermi non a norma.

Senza bisogno di ricordare nuovamente tutte le altre problematiche che continuiamo a denunciare da mesi (vi rimandiamo ai nostri precedenti comunicati) e sulle quali stiamo ancora aspettando risposte alle nostre richieste, ma il silenzio di Alleanza è ASSORDANTE.

BASTA! I lavoratori sono stanchi di ascoltare solo chiacchiere, l’azienda deve dimostrare nei fatti attenzione e rispetto verso i lavoratori, non solo verso gli azionisti e la capogruppo. E non basta certo il bonus montequote e correntizzazione su novembre.

Queste OO.SS. restano in stato di

AGITAZIONE SINDACALE

Se, alla fine delle assemblee, non verranno accolte le nostre richieste per risolvere le gravissime problematiche da noi denunciate, vareremo nuove e più importanti azioni di protesta e di lotta, così come ci hanno richiesto i lavoratori.

 

Italia, 12 novembre 2020. 

 

I Coordinamenti Nazionali delle RSA
FISAC/CGIL – FNA – SNFIA – UILC




Alleanza: oltre 1500 Lavoratori presenti alle assemblee



Durante tutti gli incontri fatti f
ino ad oggi, le assemblee hanno registrato un enorme successo di adesioni e di partecipazione, oltre alla piena condivisione delle problematiche da noi denunciate ed alle richieste da noi avanzate ad Alleanza.

Nel frattempo, mercoledì 21 ottobre si è svolto il secondo incontro con l’azienda per il programma delle “Agenzie 3.0 (il prossimo appuntamento è previsto per lunedì 26 ottobre), senza che abbiamo ricevuto alcuna rassicurazione per i lavoratori, anzi l’impressione che ne ricaviamo è che sia tutto già “stabilito” e che noi siamo lì a fare da spettatori, mentre continuiamo a ripetere la nostra richiesta di riapertura degli uffici periferici, nell’interesse dei clienti e dei lavoratori, costretti a vagabondare senza un punto di appoggio (visto che le agenzie non sono in grado di accogliere tutti), oltre al maggiore rischio per la salute dei collaboratoriche vanno a casa dei clienti, o a incontrare assicurati e collaboratori al bar, in spregio della tanto decantata professionalità, dimostrando nei fatti che la vicinanza ai clienti non esiste, e senza dimenticare l’aggravio dei costi a carico di tutti i produttori.

Queste motivazioni le abbiamo ripetute ai vertici aziendali, durante l’incontro di giovedì pomeriggio, insieme a tutte le altre problematiche che abbiamo già segnalato e rilevato durante le assemblee: dall‘ incremento degli obiettivi dell’ultimo quadrimestre (ne abbiamo richiesto la diminuzione, oltre al varo di nuove incentivazioni su tutte le linee di prodotto), alle anticipazioni provvigionali pagate a marzo (abbiamo chiesto che l’azienda dichiari di non recuperarle), dalle violazioni del contratto di lavoro (ne abbiamo preteso il rispetto a tutti i livelli), alla remotizzazione “selvaggia” (ne abbiamo chiesto una disciplina), dalle riunioni ed email inviate a tutte le ore (devono essere proibiti), al diritto alla disconnessione (che deve essere previsto), dai problemi informatici e di sistema (devono essere risolti immediatamente), alla decurtazione del sistema premiante degli impiegati amministrativi (abbiamo chiesto gli stessi importi distribuiti lo scorso anno sia per il 2019 che per il 2020), dall’aumento dei carichi di lavoro per TUTTE le figure professionali (BASTA!), alla mancanza di trasparenza nella distribuzione degli obiettivi e dei silos, dal rispetto dell’orario di lavoro, alle valorizzazioni, senza dimenticare che ancora non sappiamo che fine farà il budget di marzo. I vertici aziendali hanno dichiarato che nelle prossime settimane vareranno un piano per la valorizzazione dei I°ASA meritevoli a CSA, senza ulteriori dettagli circa la discrezionalità dell’operazione. Su tutto il resto,

NON ABBIAMO RICEVUTO NESSUNA RISPOSTA!

L’azienda continua a trincerarsi dietro ad una dichiarata <<volontà di dialogo>>, smentita immediatamente dai fatti, soppiantati solo dalle chiacchiere. Alleanza ha enumerato le azioni messe in atto dallo scorsomarzo, dichiarando che la rete realizza i risultati e che va tutto bene, come se non ci fosse nessun problema. Ci è stato anche detto di non <<alzare i toni, vista la situazione>> di pandemia, come a dire che il Covidesiste solo quando fa comodo all’azienda. Per la riapertura degli ispettorati o per la diminuzione degli obiettivi, il COVID PER ALLEANZA NON ESISTE.

E’ SCANDALOSO!

Anche ieri l’azienda ha confermato la propria arroganza, interessata solo a portare utili agli azionisti.

BASTA con le chiacchiere, è ora che Alleanza dimostri nei fatti attenzione e rispetto verso i lavoratori.

Queste OO.SS. restano in stato di AGITAZIONE SINDACALE

Se non verranno accolte le nostre richieste per risolvere le gravissime problematiche da noi denunciate, vareremo nuove e più importanti azioni di protesta e di lotta.

Italia, 23 ottobre 2020.    


I Coordinamenti Nazionali delle RSA FISAC/CGIL – FNA – SNFIA – UILCA




Alleanza: il 16/10 l’assemblea (online) per i lavoratori Abruzzesi


COMUNICATO ALLEANZA 2/10/2020

 

Le assemblee dei lavoratori sono proseguite in Emilia Romagna, dopo quelle dell’I.R. Puglia e degli I.R. Liguria/Sardegna e Toscana/Umbria, con un enorme successo di presenze e di partecipazione.

Le richiesta dei presenti riguardano, soprattutto, la riapertura degli Ispettorati Principali, il budget del 4° trimestre, il premio per gli impiegati amministrativi, la risoluzione delle problematiche informatiche e tutto quanto da noi denunciato negli ultimi mesi.

La prossima assemblea è prevista per lunedì 12 ottobre dalle 10.30 alle 12.30 per gli I.R. LazioSud/Campania e CampaniaSud/Basilicata, il 16 ottobre nella stessa fascia oraria per gli I.R. del Lazio e di Marche/Abruzzo/Molise, il 21 ottobre per gli I.R. del Triveneto Ovest e Triveneto Est, il 22 ottobre per gli I.R. della Sicilia e Calabria/Sicilia orientale.

Nel frattempo, martedì pomeriggio si è svolto il secondo incontro con l’azienda per il programma delle “Agenzie 3.0” (il prossimo appuntamento è previsto per giovedì 8 ottobre), senza che si possa registrare alcun elemento rassicurante per i lavoratori poiché, a fronte di affermazioni come quella che <<non c’è un piano di chiusura degli ispettorati>>, durante la call di martedì si dice che <<Alleanza sta rivedendo con agenzie 3.0 un nuovo e diverso modo di lavorare>>. I lavoratori, invece, chiedono la riapertura degli Ispettorati, così come i clienti, accomunati tutti dalla necessità di avere a disposizione più punti vendita sui territori.

I lavoratori sono in difficoltà, con un forte aggravio dei costi per sviluppare l’attività, costretti spesso ad incontrare i clienti nei luoghi meno opportuni. Il Covid non giustifica la mancata riapertura degli uffici, resta solo una banale “scusa”, gli ispettorati possono essere riaperti con l‘adozione delle necessarie misure di sicurezza, come già avvenuto per i 71 I.A. riattivati prima dell’estate.

Ricordiamo nuovamente che l’aumento degli obiettivi produttivi sull’ultimo quadrimestre rischia di affamare centinaia di lavoratori, soprattutto nelle zone più fragili del paese, dove la crisi economica si aggiunge alle debolezze storiche e territoriali, in un contesto sanitario in peggioramento a causa dell’incremento costante dei contagi. Alleanza non può fingere di non vedere e di non sentire, pretendendo solo risultati a qualsiasi costo, riprendendosi le poche decurtazioni di budget concesse durante il lockdown, mentre i lavoratori si impegnavano ad imparare ad operare da remoto, contribuendo fattivamente allo sviluppo del fatturato aziendale.

Tutti i lavoratori presenti alle assemblee hanno denunciato una forte demotivazione, conseguenza delle tante problematiche irrisolte che l’azienda scarica loro addosso e da noi innumerevoli volte denunciate. Altroché “arancione”, i dipendenti non riescono più ad indentificarsi in quest’azienda interessata esclusivamente all’utile degli azionisti e della capogruppo.

Mentre queste OO.SS. chiedono il rispetto dell’orario di lavoro, il diritto alla disconnessione e regole chiare per una remotizzazione che non può continuare ad essere “selvaggia“, i vertici aziendali parlano addirittura di rendere disponibili i sistemi 24 ore al giorno per 7 giorni su 7!!!!! Siamo veramente alla follia!

Dove sono finiti i contratti di lavoro???? E le leggi????

Non tollereremo nessuna copertura digitale h. 24, sarebbe una gravissima violazione contrattuale, Alleanza dovrebbe invece preoccuparsi di fare funzionare bene i sistemi durante le otto ore giornaliere di lavoro previste dal nostro CCNAL, che invece registrano continui e quotidiani malfunzionamenti.

 

Questa…..non è MERAVIGLIA!!!!!!!

Queste OO.SS. restano in stato di

AGITAZIONE SINDACALE

 

Attendiamo una convocazione urgente da parte dell’azienda, per risolvere le gravissime problematiche, in assenza della quale vareremo nuove e più importanti azioni di protesta e di lotta.

Invitiamo nuovamente TUTTI i lavoratori a partecipare, ognuno deve fare la propria parte se vogliamo salvare quest’Azienda ed i nostri posti di lavoro.

Italia, 2 ottobre 2020.

 

I Coordinamenti Nazionali delle RSA FISAC/CGIL – FNA – SNFIA – UILCA




Alleanza: stato di agitazione sindacale, cominciano le assemblee


COMUNICATO ALLEANZA 18/09/2020

BASTA                            BASTA                            BASTA

I LAVORATORI ED I CLIENTI CHIEDONO L’IMMEDIATA RIAPERTURA DEGLI ISPETTORATI
AGENZIALI, nel rispetto di tutte le norme di sicurezza previste per la prevenzione ed il contenimento della diffusione del Covid.

Alleanza dichiara di non avere ancora definito il programma delle Agenzie 3.0 , mentre al contrario ha già avviato la chiusura definitiva di numerosi Ispettorati Agenziali, PRESIDI INDISPENSABILI SUL TERRITORIO e l’accorpamento di alcune Agenzie Generali, accelerando un programma che queste OO.SS. denunciavano da anni e che l’azienda aveva sempre negato.

Durante i monologhi in diretta tenuti dai vertici aziendali tutti gli utenti hanno ascoltato e compreso l’intenzione di Alleanza di non riaprire tutti gli uffici periferici ed i lavoratori saranno costretti a gestire le conseguenze di queste decisioni: lamentele quotidiane della clientela, insoddisfazione e crollo della fiducia negli assicurati che non comprendono le motivazioni del protrarsi di queste chiusure, mentre tutte le altre aziende e compagnie
assicurative hanno regolarmente riaperto i loro punti vendita sui territori.
Si spinge su una remotizzazione esasperata, incontrollata e senza regole a spese dei lavoratori.
Mercoledì 23 p.v. alle 15, Alleanza ha convocato i sindacati per presentare questo programma delle Agenzie 3.0 e vi informeremo immediatamente su quanto ci verrà illustrato.

BASTA

L’azienda si trincera dietro la scusa del cambiamento per giustificare l’evidente smantellamento della nostra struttura organizzativa, solo per abbattere i costi.
Alleanza/Generali stanno utilizzando il Covid, la modernità, la digitalizzazione solo come paravento per portare avanti le loro decisioni, senza rispetto per i lavoratori o i loro rappresentanti e, spesso, nemmeno per le norme contrattuali. Chi non si allinea in silenzio viene definito con disprezzo “giallo“, mentre le OO.SS. vengono denigrate come “corvi”con una madornale caduta di stile da parte dell’A.D.

VERGOGNA

Quest’azienda conferma l’intolleranza e l’arroganza verso chiunque non sia allineato alla volontà del manager di turno.
Il vertice di Alleanza dimostra, ancora una volta, un totale spregio verso l’ETICA tanto cara al Gruppo Generali, che oggi è assolutamente silente per quanto riguarda l’operato del management di Alleanza tanto solerte nel sanzionare i lavoratori.

Queste OO.SS. NON HANNO PAURA di dire ciò che pensano e di tutelare i diritti dei lavoratori e di opporsi allo SMANTELLAMENTO di Alleanza.

Queste OO.SS. sono in stato di AGITAZIONE SINDACALE

A far data da lunedì 21 settembre alle ore 10.30 inizieranno le Assemblee: prima tappa IR Puglia, seconda tappa IR Toscana/Liguria/Sardegna mercoledì 23 sempre alle 10.30.
Ogni settimana riceverete un comunicato su singole tematiche ed il calendario delle assemblee previste per la settimana successiva.

Invitiamo TUTTI i lavoratori a partecipare, ognuno deve fare la propria parte se vogliamo salvare quest’Azienda ed i nostri posti di lavoro.

Italia, 18 settembre 2020.

 

I Coordinamenti Nazionali delle RSA FISAC/CGIL – FNA – SNFIA – UILCA

 

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Alleanza: proclamato lo Stato d’Agitazione


COMUNICATO ALLEANZA 11/09/2020

 

BASTA
Le scriventi OO.SS., gli iscritti ed i lavoratori che rappresentiamo sono stanchi dell’arroganza e prepotenza di Alleanza/Generali e delle politiche scellerate che continuano a portare avanti.

Ieri sono state ufficializzate e diffuse le “iniziative” per l’ultimo quadrimestre che prevedono la redistribuzione del 50% del budget che era stato ridotto nei mesi di aprile/maggio/giugno.

VERGOGNA
Con la crisi sanitaria ed economica senza precedenti che sta sconvolgendo il pianeta, l’azienda invece di ridurre gli obiettivi per favorire i lavoratori che comunque le hanno fatto realizzare a tutto luglio un incremento del 107%, aumenta gli obiettivi redistribuendo ciò che ha tolto durante il lockdown e fino a giugno. Nulla si sa ancora sulle anticipazioni di marzo.
Il mercato si ridimensiona, le altre aziende del settore riducono i budget anche del 30/40% ed Alleanza lo riduce, sull’anno, del 2,65%, che è inferiore all’incremento minimo che aveva imposto a fine 2019 per il 2020, quando ancora non si era diffuso il Covid e non si sapeva nulla delle disastrose conseguenze che sta causando.

L’ultimo quadrimestre è quello con gli obiettivi più alti dell’anno (se si esclude gennaio) ed oggi i TS si ritrovano con un ulteriore inaccettabile incremento.

VERGOGNA
L’AZIENDA VUOLE TIRARE IL COLLO ALLA PROPRIA ORGANIZZAZIONE, STROZZANDOLA O
RIDUCENDOLA IN ALTERNATIVA ALLA FAME.

Nel frattempo, Alleanza parte con le “Agenzie 3.0”, chiudendo definitivamente gli Ispettorati Agenziali, PRESIDI INDISPENSABILI SUL TERRITORIO, ed accorpando le Agenzie Generali, accelerando un programma che queste OO.SS. denunciavano da anni e che Alleanza aveva sempre negato. L’azienda sta esasperando la digitalizzazione e la remotizzazione del lavoro incontrollata e senza regole, tra pressioni commerciali, minacce, favoritismi, mancato rispetto degli orari di lavoro, del Codice Etico, della tanto decantata meritocrazia, aggravio dei carichi di lavoro per gli Impiegati Amministrativi (per i quali si attendono risposte sul
premio annuale), appesantimento delle mansioni amministrative per la rete di vendita con incarichi produttivi, ecc.
Senza dimenticare tutte le altre problematiche denunciate da queste OO.SS. negli ultimi mesi.

BASTA
L’AZIENDA NON PUO’ PIU’ NEGARE ciò che ormai è evidente a tutti: lo smantellamento della nostra struttura organizzativa.
Non poche sono le norme contrattuali disattese dall’Azienda in questo momento; non per ultimo il fatto che le OO.SS. vengono solo informate delle decisioni già prese ed attuate da un management completamente avulso dalla realtà, ignorando le nostre richieste di incontro sui gravissimi problemi della Rete.

Queste OO.SS. proclamano
lo stato di AGITAZIONE SINDACALE

vi comunichiamo che dai prossimi giorni avvieremo una serie di Assemblee Unitarie su tutte le regioni per coinvolgere ulteriormente i lavoratori e proseguiremo con ogni tipo di mobilitazione finché Alleanza/Generali non fermeranno questi loro propositi scellerati e non si ritornerà al rispetto delle regole, delle persone e delle norme contrattuali.

Invitiamo TUTTIi lavoratori a partecipare, ognuno deve fare la propria parte se vogliamo salvare quest’Azienda ed i nostri posti di lavoro.

Italia, 11 settembre 2020.

 

I Coordinamenti Nazionali delle RSA FISAC/CGIL – FNA – SNFIA – UILCA/UIL




Coronavirus. Sindacati: bancari non protetti, via a mobilitazione e sciopero

I sindacati bancari Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin preparano la mobilitazione della categoria, a partire da domani, e minacciano lo sciopero: i dipendenti del settore, tra i quali si registrano molti casi di positività al Coronavirus, non operano in condizioni di sicurezza. Ciò perché i dispositivi individuali (mascherine chirurgiche) necessari a proteggere le lavoratrici e i lavoratori non sono stati distribuiti né sono disponibili gel igienizzanti e guanti.

«Preso atto dei provvedimenti governativi, che comprendono tra i servizi che restano garantiti i “servizi bancari e finanziar”, ma “nel rispetto delle norme igienico-sanitarie», Vi dichiariamo che ci riserviamo ogni iniziativa di tutela collettiva, fino allo sciopero» scrivono i segretari generali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin – Lando Maria Sileoni, Riccardo Colombani, Giuliano Calcagni, Massimo Masi ed Emilio Contrasto – in una lettera spedita questa mattina all’Abi, a Federcasse, a tutte le banche, e, per conoscenza, al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, oltre che alle rappresentanze sindacali aziendali e di gruppo.
In mancanza di urgente positivo riscontro, da parte Vostra e/o direttamente da ciascuna Associata, ci riterremo liberi di assumere, a partire dalla giornata di martedì 24 marzo, ogni necessaria iniziativa di tutela dei nostri rappresentati» si legge nella lettera firmata dai segretari generali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin.
Vi abbiamo espresso una forte e unitaria richiesta di chiusura, per almeno 15 giorni, di tutti gli sportelli bancari, che oggi rappresentano purtroppo punti di diffusione del contagio; a tale richiesta ci avete risposto negativamente» aggiungono Sileoni, Colombani, Calcagni, Masi e Contrasto.

«Abbiamo sottoscritto con ABI un Protocollo” contenente «misure di prevenzione, contrasto e contenimento della diffusione del virus Covid-19 nel settore bancario», che impegna ABI e quindi le Associate a garantire standard di sicurezza adeguati alla gestione dell’emergenza. Nel Protocollo si è condiviso che “la prosecuzione delle attività produttive può infatti avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino alle persone adeguati livelli di protezione”. Il decreto “Cura Italia” definisce ulteriori e necessari strumenti di protezione individuale, prevedendo, all’art. 16, che in mancanza di presidii organizzativi che garantiscano la distanza di sicurezza minima, i lavoratori siano dotati dei dispositivi di protezione individuati dalla stessa legge. Le “mascherine chirurgiche” rientrano tra questi dispositivi di protezione individuali necessari; dispositivi che, insieme a gel igienizzante e guanti, sono peraltro già da tempo in uso generalizzato nei supermercati, ma a tutt’oggi non sono in dotazione dei lavoratori del nostro settore, che pertanto non operano in condizioni di sicurezza. Ne è conferma il numero di operatori bancari già contagiati.

Il Presidente del Consiglio non ha accolto la nostra istanza, conseguente al Vostro diniego, di provvedere per via legislativa alla sospensione dell’attività delle filiali bancarie; anzi nel DPCM di ieri 22 marzo ne ha confermato l’operatività, rendendo necessario, per la gestione della emergenza, questa nostra ulteriore iniziativa, anch’essa emergenziale, di tutela delle lavoratrici e dei lavoratori» osservano le organizzazioni sindacali.

Roma, 23 marzo 2020

 

I Segretari Generali
Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Uilca – Unisin
Lando Maria Sileoni – Riccardo Colombani – Giuliano Calcagni – Massimo Masi – Emilio Contrasto