Banca Popolare di Bari: verso lo sciopero

3 - Fisac Cgil

 

Circa 20 assemblee, centinaia di colleghi e colleghe da tutte le filiali e direzioni generali della banca, un unico responso: continuare la mobilitazione, arrivare allo sciopero.

La dirigenza BPB non può continuare a far finta che tutto vada nella direzione prevista del rilancio della banca, ignorare il profondo disagio operativo ed economico delle lavoratrici e dei lavoratori, a non ascoltare il grido di allarme e di denuncia lanciato già da tempo dalle OO.SS aziendali in varie circostanze.

La banca non può continuare ad ignorare, sistematicamente, regole che, leggi, contratti e accordi le impongono; nascondere la testa sotto la sabbia dando illusione che tutto vada bene, non serve a nessuno, tantomeno ai dipendenti ed al mercato.
Allora, avviamolo stato di agitazione e le formalità per la proclamazione dello sciopero.

Stato di agitazione vuol dire anche che non si fa più straordinario – tanto non lo pagano! -, vuol dire che alle 16:45 (o alle 16:15) “cade la penna” e si va a casa, non si risponde più al cellulare personale per motivi di lavoro, si esce da tutte le chat aziendali!

I dati di bilancio di recente pubblicazione relativi all’esercizio 2022, rafforzano la consapevolezza che i sacrifici dei dipendenti della BPB non sono stati gestiti nella direzione auspicata, ovvero il rilancio della banca. Vi terremo informati.

Bari, 16 marzo 2023

 

Segreterie di Coordinamento FABI-FIRST CISL-FISAC CGIL-UILCA -UNISIN
Banca Popolare di Bari -Gruppo Mediocredito Centrale




AdER: dichiarato lo stato di agitazione

3 - Fisac Cgil


Indetto lo stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori 

Nelle prime ore della giornata odierna è stato approvato in Commissione Bilancio della Camera un emendamento del Governo alla Legge di bilancio attraverso il quale si dà il via libera al trasferimento di servizi ed attività di Agenzia delle entrate – Riscossione a SOGEI SpA. La norma, qualora venisse approvata definitivamente, consentirà di trasferire entro il 31 dicembre 2023 le attività relative all’esercizio dei sistemi ICT tramite cessione del ramo di azienda con modalità applicative che verranno stabilite con un successivo decreto ministeriale.

L’emendamento prevede che il personale assegnato alle specifiche unità, che comporranno il ramo di azienda al momento della cessione, sia trasferito senza soluzione di continuità, con applicazione della contrattazione collettiva di primo e secondo livello applicata presso SOGEI SpA e con salvezza delle eventuali differenze retributive specificatamente riscontrate con riferimento ai soli trattamenti minimi previsti dai CCNL applicati.

Oggi abbiamo con forza e determinazione respinto metodo e merito di tale gravissima iniziativa che non ha precedenti e che consideriamo un attacco a tutta la Categoria.
Non consentiremo operazioni a spese dei lavoratori!

Proclamiamo lo stato di agitazione del personale con immediata sospensione degli straordinari di tutti i dipendenti di Agenzia delle entrate – Riscossione come prima iniziativa di un percorso vertenziale che prevederà successive azioni tempo per tempo definite e comunicate.

Siamo di fronte all’ennesima battaglia che si rende necessaria in difesa dei diritti della Categoria.

Roma, 21 dicembre 2022

 

Le Segreterie Nazionali

 

Leggi anche

https://www.fisaccgilaq.it/esattoriali/riscossione-no-allemendamento-per-cessione-ict.html




Gruppo Generali: inaccettabile lo stato delle relazioni sindacali in Alleanza

Oggi pomeriggio, in modalità remota, le Segreterie Nazionali e i Coordinatori di
Gruppo Generali scriventi hanno incontrato il Gruppo Generali.
L’incontro era stato richiesto dalle Segreterie Nazionali a seguito sollecitazione
formale dei Coordinamenti di Alleanza per un intervento politico sul Gruppo Generali
relativamente alla situazione delle Relazioni Sindacali in Alleanza.

In apertura d’incontro le Segreterie Nazionali unitariamente hanno ripercorso le
vicende che hanno portato allo stallo delle Relazioni Sindacali limitate, a differenza di
tutto il resto del Gruppo, a un fatto di meri adempimenti di obblighi contrattuali.
Le Segreterie Nazionali hanno dichiarato che questo non è accettabile e pertanto hanno
chiesto con forza che in Alleanza si ripristinino Relazioni Sindacali coerenti con il resto
del Gruppo.

Il Gruppo Generali ha preso atto delle dichiarazioni delle Segreterie Nazionali e ha
dichiarato che, pur non smentendo le posizioni di merito assunte finora dall’Azienda
Alleanza e la necessità che il Sindacato assuma un approccio sui temi di merito più
costruttivo, si impegnerà ad avviare un riflessione profonda con Alleanza per verificare
le condizioni per un rilancio delle Relazioni Sindacali su basi diverse e più avanzate.

Il Gruppo Generali darà riscontro di questo passaggio in un prossimo incontro con le
Segreterie Nazionali e i Coordinatori di Gruppo.

31 marzo 2022

 

FIRST CISL FISAC CGIL F.N.A. SNFIA UILCA
Segreterie Nazionali
Coordinamenti Nazionali Gruppo Generali
Coordinamenti Nazionali Alleanza Assicurazioni




BNL: verso la rottura definitiva


 

COMUNICATO STAMPA

BANCHE: BNL, SINDACATI VERSO LA ROTTURA DEFINITIVA
Le segreterie nazionali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin contro la cessione dei lavoratori:
«Senza una inversione di rotta radicale, la procedura si chiuderà senza accordi, continueranno le
vertenze e si darà avvio alla stagione delle cause»

 

Roma, 16 febbraio 2022.

«Dopo cinque giorni di inutili riflessioni, l’azienda si è ripresentata al tavolo delle trattative con lo stesso provocatorio atteggiamento che ha tenuto fin dall’inizio di questa incresciosa vicenda, proponendo ancora una volta al sindacato il superamento, se non la violazione, di norme, di leggi e di contratto, finalizzato a mascherare con un fittizio distacco quella che resta una cessione di lavoratori sempre osteggiata dal sindacato, che ha cercato in tutti i modi di trovare una soluzione alternativa alla cessione dei lavoratori: strada possibile attraverso l’uso di un distacco reale che avrebbe consentito la realizzazione della partnership mantenendo i lavoratori all’interno del perimetro aziendale. Si va, pertanto, verso la rottura definitiva».
Lo scrivono in un comunitario unitario le segreterie nazionali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin. «Ma l’unico vero scopo per Bnl è snaturare del tutto l’istituto del distacco al fine di impedire o depotenziare le legittime azioni legali dei lavoratori espulsi dal gruppo. Azioni legali che, con questo atteggiamento di Bnl, una volta di più appaiono inevitabili e che oltre a Bnl, impatteranno fortemente su Accenture» continuano i sindacati.

«La volontà di ricorrere all’articolo 8 del decreto “Sacconi” con l’applicazione, per la prima volta nel settore, dei contratti di prossimità, rende evidente il malcelato fine di Bnl. Il rifiuto, inoltre, di parlare di un riconoscimento al personale per i sacrifici di tanti anni, un piano industriale mai condiviso che impatta pesantemente sul lavoro, il tentativo di impedire il ricorso alle vie legali anche per i lavoratori dell’IT ceduti a Capgemini, stanno mettendo una autentica pietra tombale ad una trattativa che, fin dall’inizio, è stata motivo di scontro sul piano dell’impatto economico, organizzativo, commerciale, e, da parte aziendale, anche ideologico e culturale. Il sindacato non può che rispedire ancora una volta al mittente tutta l’operazione ritenendola irricevibile e offensiva per i lavoratori di BNL e di tutto il settore. Senza una inversione di rotta radicale, la procedura si chiuderà senza accordi, continueranno le vertenze e si darà avvio alla stagione delle cause, non solo in Bnl ma anche in tutte le aziende coinvolte» osservano Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin.




Alleanza: il presidio in Piazza Tre Torri del 15/7

8 - Fna 6 - Uilca

Giovedì 15 luglio alle ore 11 si è celebrata una meravigliosa giornata di orgoglio sindacale che ha visto presenti in Piazza Tre Torri a Milano i rappresentanti di tutte le 5 Sigle per manifestare contro l’atteggiamento prepotente dell’Azienda, sorda agli appelli e alle legittime sollecitazioni dei lavoratori.

Un numero simbolico ma significativo di rappresentanti di tutte le OO.SS. si è ritrovato all’ombra della Torre Generali in un clima di piena solidarietà ed unità, sostenuti dal supporto dei colleghi connessi in streaming, i presenti hanno dato vita ad una manifestazione di protesta caratterizzata da alto senso civico e correttezza, benché rumorosa e colorata da tante bandiere sventolanti.

Nonostante le RSA abbiano rispettato le norme, la vigilanza privata dell’azienda ha mostrato i muscoli, diffidando i manifestanti arrivati per primi dall’avvicinarsi alla sede aziendale. A metà mattina sono, addirittura, arrivati poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa!!!!!

Al termine della giornata registriamo un risultato di assoluta e grande soddisfazione:

  • tanti sono stati i cittadini che si sono avvicinati al presidio, chiedendo spiegazioni e significando il loro pieno appoggio;
  • la diretta Facebook è stata seguita da diverse migliaia di utenti che nei commenti hanno espresso il loro pieno sostegno all’iniziativa;
  • ogni post pubblicato su Linkedin e sugli altri social è stato visualizzato centinaia di volte e ampiamente commentato;
  • i video della manifestazione pubblicati hanno superato le 4.200 visualizzazioni.

Più di tutto, abbiamo sentito il sostegno di migliaia di lavoratori che ci hanno chiesto con forza di proseguire su questa strada, in difesa dei diritti di TUTTI.

E ora, per affermare ulteriormente il valore delle nostre idee, prepariamoci allo sciopero del 23 settembre, che ci vedrà nuovamente a Milano, questa volta ben più numerosi!!!

Vi aspettiamo tutti in piazza Tre Torri per lo

SCIOPERO del 23 SETTEMBRE con MANIFESTAZIONE A MILANO sotto la sede di ALLEANZA E GENERALI

 

Italia, 16 luglio 2021.

 

I Coordinamenti Nazionali delle RSA
FISAC/CGIL – FNA – SNFIA – UILCA




Alleanza: presidio in piazza il 15/7 e sciopero il 23/9.

8 - Fna 6 - Uilca

Lo scorso 30 giugno si è svolto l’incontro richiesto dai vertici Alleanza per comunicare alle OO.SS. le modifiche al sistema provvigionale in ottemperanza all’art. 109 del CCNAL. I cambiamenti dettati dall’azienda si riferiscono agli incentivi di produzione, in riferimento ai quali verrà applicata una decurtazione del 10% del monte quote in presenza di una correntizzazione inferiore al 96% sul trimestre e non più sul mese. Inoltre, per il trimestre estivo, pur restando invariate le tre piste Mix, il premio verrà corrisposto al 50% se risulterà raggiunta una delle piste protection o investimenti. Viene rinnovato per luglio il bonus protection ed il 50% di quanto maturato a luglio verrà fatto risalire anche su agosto.

Oltre a queste comunicazioni, l’azienda ha dichiarato di essere disponibile alla riapertura di altri 10 Ispettorati Agenziali su istanza sindacale, a dimostrazione di volontà di dialogo.
In realtà, più che dialogo questa sembra una presa in giro: Alleanza chiude 265 uffici periferici e ci offre la riapertura di 10 I.A.!
Abbiamo ribadito che gli uffici devono essere riaperti TUTTI e che l’azienda deve FERMARE questa ristrutturazione che toglie ai lavoratori una sede presso la quale operare, costringendoli a lavorare da casa o per strada o ammucchiandosi nelle Agenzie aperte senza rispetto né per loro né per la clientela ed obbligandoli ad operare senza considerare gli standard minimi previsti dalla legge per la sicurezza con nocumento per la salute. Sono aumentate, infatti, le segnalazioni per peggioramento della vista, problemi muscolo-scheletrici e malattie psichiche dovute allo stress causato da questa nuova modalità di lavoro e dalle inaccettabili pressioni commerciali ad essa correlate, insieme al non rispetto degli orari di lavoro.

Ci è stato comunicato anche che l’obiettivo produttivo per il secondo semestre sarà di 4 miliardi e 935 milioni di quote che, sommate a quelle del primo semestre (il cui risultato non viene minimamente preso in considerazione), fanno crescere il budget annuale del 6,44% rispetto a quello del 2020!

Per i soggetti fragili, l’incentivazione prevista per giugno/luglio/settembre, verrà pagata ugualmente al 50% anche per coloro che non dovessero raggiungere gli obiettivi a cui l’incentivazione è legata. Non è assolutamente ciò che queste OO.SS. hanno richiesto: noi vogliamo fare un accordo, come per i produttori di Generali Italia per i quali è stato previsto, per TUTTI i lavoratori non solo quelli fragili, un indennizzo dall’inizio della pandemia ad oggi, non un premio legato ai risultati di soli tre mesi.

L’azienda, in sostanza, aldilà delle solite dichiarazioni formali e nonostante gli utili eccezionali, procede in modo SORDO ed AVIDO per la sua strada confermando una ristrutturazione che avrà anche delle ripercussioni sui posti di lavoro, visto che Alleanza ci ha convocato per il 27 luglio ad un tavolo tecnico sugli improduttivi e se quest’incontro segue lo stesso iter di quello sugli ispettorati periferici non promette nulla di buono.

Queste Organizzazioni Sindacali, di conseguenza, restano in stato di AGITAZIONE SINDACALE

ED ATTUANO AZIONI DI LOTTA INVITANDO TUTTI I LAVORATORI A NON PARTECIPARE ALLE CALL DEL MARTEDI’, A NON COMPILARE MODULISTICA ED ORGANIZZANO UNITARIAMENTE

UN PRESIDIO IN PIAZZA TRE TORRI IL 15 LUGLIO

E PROCLAMERANNO UNA

GIORNATA DI SCIOPERO IL 23 SETTEMBRE.

Verrà data ampia diffusione alle iniziative su media, stampa e social.
DOBBIAMO LOTTARE TUTTI UNITI PER SALVARE ALLEANZA ED I POSTI DI LAVORO.

Italia,5 luglio 2021.

 

I Coordinamenti Nazionali delle RSA
FISAC/CGIL–FNA –SNFIA –UILCA




Rottura delle relazioni sindacali nel Gruppo BNL

2 - First Cisl 3 - Fisac Cgil 6 - Uilca Unisin nuovo logo

Richiesta d’incontro urgente con l’AD Elena Goitini • Stato di agitazione dei lavoratori BNL

L’azienda non smentisce le voci di cessione di lavoratori BNL

Le Organizzazioni sindacali ritengono di essere state fin troppo pazienti con la controparte aziendale, in merito alle indiscrezioni circolate su cessioni importanti di lavoratrici e lavoratori del gruppo.

La settimana scorsa le scriventi Organizzazioni hanno fatto formale richiesta di incontro urgente con l’Amministratrice Delegata allo scopo di richiedere chiarimenti sulle ambiguità delle comunicazioni aziendali.

Con spirito costruttivo abbiamo atteso con pazienza e fiducia che ci venisse comunicata la data di questo fondamentale momento di ascolto reciproco.

Nella giornata di ieri è invece arrivata una proposta che, anziché un incontro in tempi brevi con il massimo responsabile del nostro istituto e Country Manager, prevede la realizzazione un “calendario di incontri” che FORSE a fine luglio avrebbe potuto portare all’incontro richiesto. Proposta che i rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori, oggi in forte apprensione per la propria sorte, hanno deciso di respingere.

Le Organizzazioni Sindacali di BNL ritengono la risposta aziendale inadeguata alla gravità degli argomenti in discussione e la proposta frutto di una drammatica sottovalutazione da parte aziendale delle aspettative dei lavoratori di questa centenaria azienda. Per tali motivazioni i Sindacati della BNL hanno deciso di interrompere le relazioni sindacali con l’azienda, ripetono con FORZA la richiesta di un incontro URGENTE con l’Amministratrice Delegata e proclamano lo stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori per predisporre ogni strumento di pressione utile a scongiurare lo smembramento dell’azienda ed “il sacrificio” dei suoi lavoratori.




Alleanza: grazie per la partecipazione alla protesta


 

GRAZIE GRAZIE GRAZIE

Grazie a tutti coloro che hanno scelto di protestare non collegandosi all‘ultimo webinar di martedì scorso. Sappiamo che in tanti non abbiamo partecipato e la cosa ha dato molto fastidio ai vertici aziendali.

Vi invitiamo a proseguire con le azioni di protesta e di lotta non collegandoci al webinar della convention 2021 il prossimo martedì e condividendo su facebook ( uilcaalleanza e fisaccgilalleanza ) ed instagram ( uilca_alleanza e fisac_alleanza) l’hastag #nonèunlavorodabar.

Ricordiamo a tutti che Alleanza non ha voluto riconoscere ai produttori un ristoro per l’uso dei propri dispositivi personali per operare da casa (l‘Ipad non può essere strumento di lavoro esclusivo, comportando problemi per vista e postura), ristoro riconosciuto ai colleghi produttori di Generali e previsto dall‘accordo sullo smart working di Gruppo.

Ricordiamo che gli obiettivi sono stati aumentati nel 2021, come se la pandemia non esistesse.

Ricordiamo che gli Ispettorati Agenziali restano chiusi e che risulta palese come l‘azienda abbia operato una scelta definitiva sopportando il rischio di non far lavorare le persone nella massima sicurezza pur di fare cassa e tagliare le spese, garantendo così maggiori compensi all’azionista Generali, a cui nel 2019 Alleanza ha dato quasi il doppio dell’utile prodotto (circa 1 miliardo di euro negli ultimi due anni).

Ricordiamo che le incentivazioni mix del 2021 sono state modificate in senso peggiorativo con l’obbligo di raggiungere almeno due piste, contrariamente alla pista unica prevista nello scorso esercizio.

Ricordiamo che è stato mantenuto il solo bonus protection ed eliminati tutti gli altri, eliminato anche l‘incentivo di 2.000 quote per ogni nuovo cliente.

Ricordiamo le difficoltà di lavorare da casa a proprie spese.

Ricordiamo i continui problemi tecnici e rallentamenti di sistema.

Ricordiamo le costanti e pesanti pressioni commerciali che subiscono i produttori, peggiorate dall‘aumento degli obiettivi e da un nuovo INT che pretende altri aggiuntivi report quotidiani che non sono monitoraggi ma pressioni commerciali perché la maggior parte dei dati richiesti sono già consultabili su Mya.

Ricordiamo tutte le problematiche da noi denunciate nell‘ultimo anno.

Contro tutto ciò QUESTE ORGANIZZAZIONI RIMARRANNO IN AGITAZIONE SINDACALE FINO A QUANDO ALLEANZA NON ADOTTERA’ COMPORTAMENTI IN LINEA CON LA NECESSITA’ DI SICUREZZA DEI LAVORATORI E DEI CLIENTI E FINO A QUANDO SI CONTINUERA’ A VARARE PROVVEDIMENTI CHE DANNEGGIANO ECONOMICAMENTE I LAVORATORI.

Italia, 22 gennaio 2021.

I Coordinamenti Nazionali delle RSA FISAC/CGIL – UILCA




Alleanza: ancora in stato d’agitazione

Si è svolto l’incontro tra RLS e responsabili aziendali, durante il quale sono state comunicate le ultime modifiche al protocollo antiCovid.

Le OO.SS. scriventi hanno lamentato l’impostazione stessa dell’incontro, durante il quale l’azienda si è limitata ad informare i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza di quanto aveva già stabilito e diffuso precedentemente alla rete. Pertanto, non si è svolto un incontro preventivo e non sono state ascoltate le rimostranze o i suggerimenti forniti dagli RLS.

Durante l’incontro gli RLS hanno ribadito la necessità di riapertura degli Ispettorati agenziali per consentire ai lavoratori di incontrare la clientela in uffici sanificati, in cui si rispettino tutti i protocolli antiCovid, invece che a casa degli assicurati o in locali pubblici.
Reputiamo molto più pericoloso per il diffondersi del virus e per la salute dei lavoratori recarsi a casa dei clienti, piuttosto che riceverli in ufficio.

L’azienda era molto in difficoltà rispetto a quanto da noi richiesto ed è riuscita solo ad articolare vaghe giustificazioni.

Abbiamo denunciato nuovamente che i lavoratori remotizzati non possono operare esclusivamente con il tablet che  “non può rappresentare lo strumento di lavoro principale perché non rispetta i requisiti minimi previsti dal decreto 81 del 2008” senza monitor idonei o sedie ergonomiche, senza strumenti idonei a tutelare la salute, come invece previsto dalla legge.
A nostro avviso Alleanza mette a rischio la salute dei propri lavoratori, mentre il virus continua ad essere presente ed a diffondersi. Nel Lazio, ad esempio, si è registrata anche una nuova vittima Covid tra i dipendenti.

Nel frattempo, i vertici aziendali hanno convocato le OO.SS. per il prossimo giovedì 10 dicembre per fornirci un’informativa in riferimento all’art. 109 del CCNAL, che tratta delle modifiche al sistema provvigionale e sul cui esito vi informeremo puntualmente.

Anche questo mese l’azienda ha dichiarato di avere realizzato il migliore mese dell’anno come risultati, ma nessuna risposta è arrivata sulle tante problematiche da noi denunciate negli ultimi mesi e durante le assemblee. Proseguono, infatti, le pressioni commerciali, l’aumento dei carichi di lavoro, le problematiche informatiche e tecniche, la mancanza di rispetto del contratto e degli orari di lavoro (con riunioni convocate agli orari più inopportuni).

BASTA!

Siamo stanchi di lavorare a ritmi insostenibili, realizzando risultati eccezionali, operando in tempi di pandemia, con la preoccupazione e la paura del contagio, a casa dei clienti o nei bar, in assenza della sicurezza che potremmo avere nei nostri ispettorati che l’azienda continua a tenere chiusi, incurante del fatto che solo in uffici sanificati e dotati di tutti i DPI ci sono le condizioni di massima sicurezza. E’ molto grave l’indifferenza che i vertici aziendali continuano a dimostrare di fronte al grido di dolore proveniente dalla rete, soprattutto per quei manager che grazie proprio alla rete sono diventati grandi, vantando gli eccellenti risultati ottenuti con grande abnegazione dai lavoratori in un periodo così difficile.

Queste OO.SS. restano in agitazione sindacale e metteranno in campo tutte le azioni a tutela della salute dei lavoratori e del futuro dell’azienda!

Italia, 9 dicembre 2020. 


I Coordinamenti Nazionali delle RSA
FISAC/CGIL – FNA – SNFIA – UILCA




Fondo di Previdenza del Settore della Riscossione, pronti alla mobilitazione

 

2 - First Cisl 3 - Fisac Cgil 6 - Uilca

Prosegue il furto legalizzato a danno delle lavoratrici e dei lavoratori della Riscossione che, a fronte di contributi versati obbligatoriamente per legge non ricevono, per contro, alcuna prestazione.

Nonostante l’impegno assunto dal Governo di risolvere definitivamente l’annosa questione del Fondo di previdenza nazionale del Settore della Riscossione e consentire l’emanazione da parte dell’INPS della circolare attuativa delle previsioni di legge, ci ritroviamo nuovamente di fronte all’assenza della soluzione del problema nel testo del DDL bilancio 2021 appena approvato dal Consiglio dei Ministri.

Le scriventi Organizzazioni Sindacali nel denunciare questa gravissima ingiustizia perpetrata a danno dei lavoratori, proclamano fin da subito lo stato di agitazione della categoria preannunciando che, nel caso in cui non dovesse arrivare la soluzione in tempi brevissimi, saranno intraprese tutte le azioni di mobilitazione e legali che si renderanno necessarie.

Roma, 17 novembre 2020

Le Segreterie Nazionali