Alleanza: ne rimarrà soltanto uno!

Care/i iscritte/i,

L’azienda va sempre #avantiveloci, nonostante le grida di sofferenza che si stanno alzando da tutta Italia. Sorda ad ogni richiesta di ascolto, continua a mettere in secondo piano la sua preziosa rete vendita. Ormai la sensazione è che siamo un fastidioso “orpello” da limare e ridurre.

Ieri ci hanno comunicato la variazione del sistema remunerativo per i prodotti della linea risparmio dal mese di luglio prossimo.
Il timore è che anche questo sia solo un primo passo!
L’azienda prevede delle garanzie economiche per la fase iniziale e per rendere il “boccone” meno indigesto, ma sono supporti che non cambiano il punto di arrivo. Questa modifica alle quote va a sommarsi a tutte quelle succedutesi negli ultimi anni e che hanno portato ad una evidente decurtazione delle quote provvigionali, costringendo i lavoratori ad aumentare vertiginosamente i ritmi lavorativi per concludere un numero di contratti esorbitante rispetto al passato per realizzare gli obiettivi mensili (ciò che prima si otteneva con 10 pezzi al mese oggi richiede 20/30 ed anche 40 pezzi conclusi ogni mese) con un aggravio della mole di lavoro, dello stress e delle pressioni commerciali sulla rete di vendita.

Alleanza ha creato le quote di bonus per supportare i lavoratori, peccato che questi bonus non portano reale guadagno alla rete, ma servono esclusivamente a fare scattare i rappel mensili ed aiutare l’azienda a dimostrare alla capo gruppo che si fanno i budget. La realtà è che i guadagni di tutta la rete si stanno abbassando ed il mix tra obbiettivi sempre più alti e prodotti che pagano sempre meno si sta rivelando fatale per i consulenti.
Senza dimenticare le continue pressioni per raccogliere soprattutto polizze investimenti e danni, prodotti dove però la quotizzazione è molto bassa.
Ormai, l’ #avantiveloci sembra avere un chiaro obiettivo: ridurre le provvigioni a tutta la rete.

Allo stesso tempo assistiamo alla messa in terra del progetto Jabber per tutte le agenzie, con la chiusura delle linee telefoniche fisse, nonostante il pilota abbia evidenziato grosse difficoltà. Questo, come già detto nei nostri precedenti comunicati, rischia di causare un grosso disagio a clienti, consulenti ed agenzie. Ricordiamo che non sono, inoltre, previsti accessori utili alla telefonia tramite tablet (come cuffie, docking o adattatori) e che la wi-fi di agenzia già oggi causa numerosi malfunzionamenti e non è in grado di supportare il lavoro agenziale. Il rischio è quello di aumentare i reclami che incidono sugli indici di safe clock e, di conseguenza, sui guadagni dimolte figure professionali e di aggravare ulteriormente la mole di lavoro per la rete.

Un paio di settimane fa abbiamo inviato una lettera aperta al nostro C.E.O. #davidepassero e, pur apprezzando la volontà di risposta ricevuta, non c’è stato riscontro concreto sui temi da noi evidenziati.
Riteniamo non sia stato compreso l’estremo bisogno di dialogo con la rete sui problemi che la affliggono.

Le Agenzie continuano a svuotarsi ed il peso delle assenze ricade sulle spalle di chi rimane, che si vede costretto a recuperare gli obiettivi agenziali. Questo sta portando ad un effetto domino con colleghi che, stremati e vessati, se ne vanno.

Consigliamo alla direzione l’hastag #nerimmarrasoltantouno, frase che è diventato il mantra di chi è ancora in struttura.
Chiediamo di riportare la rete al centro dei progetti aziendali con reali processi di crescita economica, di far cessare le pressioni commerciali, di aumentare le quote provvigionali e di migliorare ed accrescere le offerte di prodotti danni, soprattutto concorrenziali o almeno in linea con le altre aziende del gruppo.

Italia, 31maggio2023

 

Il Coordinamento Nazionale delle RSA
FISAC/CGIL Alleanza




Generali. Aggiornamento rappel: non è un regalo di Natale

Non siamo soddisfatti del confronto e dei modi con cui questo viene agito dall’Azienda.

Non siamo soddisfatti che i bonus per aver bene operato nel 2021 vengano aboliti nel 2022.

Non siamo soddisfatti che il reddito dell’organizzazione produttiva sia sempre più difficile da raggiungere, con la parte variabile, per non intaccare i guadagni di altri.

Siamo stanchi di un interlocutore che non comprende l’impegno richiesto dal prendersi cura della clientela ogni giorno gratuitamente, la difficoltà di acquisire clientela nuova con le limitazioni dovute alla pandemia, la fatica di lavorare con strumenti che spesso non funzionano ed una reportistica fallace, il fastidio di essere spinti a fare una mera vendita di prodotto e la responsabilità’ legata alle attività svolte in digitale.

Credo sia arrivato il momento di far valere in modo più netto il valore della nostra professionalità e delle nostre competenze.

 

Elisabetta Masciarelli
Coordinatrice Nazionale OP Fisac Generali Italia


 

 

COMUNICATO

Nella mattinata del 22 dicembre si è svolta in videoconferenza la seconda riunione a tema Rappel 2022.

Nell’alveo dell’accordo siglato tra le Parti l’incontro è la diretta conseguenza dell’invio all’Azienda da parte delle OO.SS. di un documento unitario contenente valutazioni e controproposte in merito alla presentazione delle meccaniche Rappel 2022 avvenuto lo scorso 13 dicembre.

Come già dichiarato le nuove incentivazioni presentate dall’Azienda durante lo scorso incontro erano state giudicate dalle OO.SS. irricevibili.
In particolare il piano datoriale prevedeva forti aumenti dei programmi mensili soprattutto nei danni per la maggior parte dei livelli, un peggioramento di tutti i parametri e nessuna previsione strutturale a favore di Categorie Protette e Fragili.
L’Azienda ha così proceduto a rispondere punto per punto alle proposte sindacali, arrivando a definire per intero quelle che saranno le meccaniche del prossimo anno.

L’azione propositiva delle OO.SS. ha sostanzialmente permesso di ottenere un generale abbassamento delle iniziali richieste aziendali su programmi mensili e parametri di qualità.
Rispetto alle numerose altre proposte sindacali non recepite e agli altri aspetti lasciati invariati dall’incontro del 13.12, l’Azienda ha opposto vincoli legati alla sostenibilità e alle esigenze di indirizzo commerciale della Rete OP. In particolare da stigmatizzare il peggioramento di alcuni bonus, scelte attuate senza considerare le difficoltà quotidiane dei Produttori a svolgere serenamente la propria attività di acquisizione e cura della clientela.
Sempre nel merito, va comunque registrata un’apertura dell’Azienda sulla possibilità di includere nei Rappel 2022 una tutela più ampia dei “fragili” e delle Categorie Protette: in questo senso le OO.SS. richiedono fortemente un ampliamento del novero dei primi a situazioni di certificata inabilità temporanea, ai fruitori di L.104 e alla neo-genitorialità e la definizione di un programma dedicato permanente per le seconde.
L’Azienda ha anche recepito la proposta di rendere maggiormente fruibili le meccaniche sottostanti al Rappel 2022 tramite la creazione di un video tutorial da mettere a disposizione della Rete OP anche se non ha preso l’impegno di rendere la reportistica Rappel più precisa ed affidabile.
Inoltre registriamo una timida apertura sulla richiesta di ampliamento del perimetro dei prodotti vendibili e su una riforma premiante per il ruolo del Tutor. Rispetto a queste proposte l’Azienda si è resa disponibile a confrontarsi dopo il consolidamento dei nuovi percorsi di carriera, ma giova ricordare che questi temi furono proposti e condivisi nei razionali già lo scorso anno e quindi non è ulteriormente procrastinabile una decisione in merito.

Per quanto riguarda le modalità di attuazione del rafforzamento del confronto sui sistemi provigionali in base all’accordo del dicembre 2020, ritenuto dal Sindacato vincolante per tutte le componenti aziendali, sottolineiamo che, pur nel rispetto delle prerogative dell’Azienda, un reale cambio di passo rispetto al passato risiede nella necessità di confrontarsi anche sui razionali che determinano le scelte di Gestione e Controllo Rete e Direzione Vendite.
Diversamente, si tratta di rendere meno impattanti alcune decisioni aziendali, ma non è semplicisticamente questo che l’Accordo e il mandato ricevuto dai Colleghi iscritti ci impone come Organizzazioni Sindacali.
Rimangono ancora aperti numerosi temi pendenti del Tavolo Tecnico per i quali le OO.SS. hanno chiesto di riprendere i consueti incontri alla prima data utile già a partire da gennaio.

Le OOSS ritengono insoddisfacente l’esito del confronto avvenuto in un contesto di pandemia in continuo peggioramento in cui l’Azienda ha teso solo a mitigare le sue scelte ignorando i contributi proposti dalle rappresentanze dei lavoratori.
Reputiamo che a fronte dell’affermazione netta da parte aziendale di non prevedere una nostra condivisione sul Rappel, componente significativa del reddito, si debba rispondere con forza da parte dei lavoratori.

23 dicembre 2021

 

Le RSA Produttori di Generali Italia
FIRST/CISL FISAC/CGIL FNA UILCA




Generali Italia: misure urgenti per l’Organizzazione Produttiva

Nel pomeriggio di lunedì 30 marzo 2020 le RSA dei Produttori di Generali Italia sono state convocate per una nuova conferenza telefonica rivolta alla pianificazione di misure urgenti per l’Organizzazione Produttiva.

Le OO.SS. pur apprezzando l’impegno che la Compagnia sta mettendo nel cercare soluzioni a sostegno dei Produttori anche raccogliendo suggerimenti dei Sindacati non ha ancora individuato soluzioni per compensare i minori redditi, legati alla congiuntura sanitaria ed economica, che non siano legati alla parte variabile.

L’Azienda ha così presentato i seguenti provvedimenti:

  • introduzione di un sovracomputo sulla produzione raccolta e sulle basi incentivabili, tramite il quale il programma di produzione si adegua di un terzo (-33%);
  • ulteriore facilitazione di accesso all’incentivo rappel con abbassamento della soglia “vita” di 15 punti percentuali;
  • previsione di un meccanismo di salvaguardia basato sul rapporto con la propria media personale rappel dell’anno precedente, liquidato a giugno, solo ad adesione facoltativa e con chiarimento ex ante della normativa di compensazione;
  • sospensione per due mesi dei prestiti auto (per i mesi di marzo e aprile) e per tre mesi di altri prestiti di Cassa Mutua (da aprile a giugno);
  • sostituzione della gara del secondo trimestre una sovraprovvigione senza target a partire dal primo euro.

Le OO.SS. unitariamente hanno richiesto:

  • anticipo ad aprile della provvigione aggiuntiva CCNL ex art. 161, tradizionalmente pagata a luglio. Su questo punto l’Azienda ha dato piena disponibilità ad approfondirne la fattibilità;
  • una cifra fissa di almeno 20 euro al giorno per ogni giorno di lavoro ‘agile’ o da remoto per tutta la rete dei Produttori come sostegno economico parallelo alla retribuzione tabellare;
  • erogazione dei 150 euro per l’utilizzo dei propri strumenti nel lavoro da remoto, analogamente ad amministrativi, per uso propri computer e telefono;
  • chiarimenti su come si comporterà l’Azienda nei confronti dei Colleghi Produttori assunti con contratti a tempo determinato e i CLA in attesa di consolidamento;
  • la fine delle pressioni commerciali e del ripetuto uso di reportistica atta allo scopo;
  • l’interruzione dello sviluppo dell’applicazione MyG;
  • innalzamento della profilazione OP nell’accesso ed uso di tutte le funzionalità della piattaforma “Comunica” e di quella di “Front end agenziale”, questa operazione deve essere attuata dalla Compagnia e non a discrezione delle Agenzie. Solo tramite questo innalzamento infatti il Produttore può essere messo nelle condizioni di operare con la clientela con gli stessi strumenti che avrebbe avuto sui thin client agenziali.
  • che venga fornito un aggiornamento settimanale alle RSA dell’andamento della rete OP così da poter intervenire con prontezza e correttivi contingenti.

Le OO.SS. ritengono che un pieno sostegno all’Organizzazione Produttiva non possa risolversi esclusivamente con i provvedimenti sopra citati, l’attuale congiuntura e le difficoltà dell’attività da remoto produrranno forti riduzioni di produttività e conseguentemente nei prossimi mesi ingenti contrazioni delle buste paga di ogni Produttore. Pertanto in conseguenza dell’evolversi della situazione le OO.SS. proporranno quanto necessario per dare un vero sostegno ai Produttori.

 

Le RSA di Generali Italia
FIRST/CISL – FISAC/CGIL – FNA – SNFIA – UILCA

 




Gruppo Generali: provvedimenti assolutamente non sufficienti

Le RSA dei Produttori di Generali Italia sono state convocate nel pomeriggio di venerdì 20 marzo 2020 per una conferenza telefonica su provvedimenti legati alla rete OP.

L’Azienda ha sottolineato come la situazione complessa che si sta vivendo in queste settimane necessita di una implementazione del lavoro a distanza che già era utilizzato dalla rete. Consapevole dei rallentamenti che ci saranno sulla produzione, oltre agli interventi già comunicati sulle gare di periodo del 1° quadrimestre e sulle agevolazioni sulle meccaniche di calcolo rappel, l’Azienda ha presentato alcuni provvedimenti per i Produttori:

  • Una maggiorazione per il 2° bimestre di computi e base incentivabili per le polizze emesse e perfezionate con processo di vendita digitale e tradizionale
  • Una clausola di salvaguardia per gli incentivi rappel maturati nel 2° bimestre 2020 che vada a mitigare eventuali scostamenti negativi rispetto al rappel medio 2019 del singolo OP, il tutto in forma di anticipo liquidato nella busta paga di giugno.

Su sollecitazione sindacale l’Azienda ha confermato l’interruzione di ogni ragionamento relativo alle lettere monitorie, ha altresì confermato la sospensione delle rate dei prestiti auto per marzo e aprile.

Le OO.SS., ascoltate le iniziative aziendali e riservatesi di formulare nei prossimi giorni proposte di revisione sui parametri presentati, ritengono tali provvedimenti assolutamente non sufficienti risultando totalmente inadeguati rispetto al contesto in cui i Produttori stanno operando e non rispecchiano l’immagine di una Compagnia votata all’attenzione e al benessere dei suoi dipendenti.
La rete OP oggi necessita di percepire la stessa fiducia che è stato chiesto di infondere nei clienti tramite provvedimenti coraggiosi, immediati e semplici a sostegno del reddito di ogni singolo OP, che nei prossimi mesi vedrà drasticamente diminuire i propri volumi d’affari e conseguentemente tutta la parte variabile della busta paga, generando non poche criticità.
I Produttori, sempre pronti a rispondere presente agli input aziendali e soggetto fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di business, oggi meritano di più. Meritano uno sforzo datoriale senza precedenti che possa mettere in sicurezza non solo da un punto di vista sanitario ma anche economico tutta la rete OP.

Le OO.SS. scriventi chiedono quindi che l’Azienda intervenga con strumenti reali a sostegno della rete OP, slegati dalla produttività, ma volti al sostentamento di una categoria che si trova e si verrà a trovare in prima linea sempre in maggiore difficoltà.

 

Le RSA di Generali Italia
FIRST/CISL FISAC/CGIL FNA SNFIA UILCA




Uno come te non può non fare Xmila euro da qui a fine mese…

La frase che dà il titolo a questo articolo non è uscita da una bocca in particolare, perché, semplicemente, l’hanno pronunciata in tanti nel corso degli anni.

Anche la X del titolo varia a seconda di quanto manca per vincere una gara, per centrare un rappel o per contribuire al raggiungimento dell’obbiettivo comune. Il problema è che questa X è seguita da “mila euro” e, in genere, ha un valore da due o tre cifre. Da qui a fine mese uno come te non può non fare 100 mila euro.
La fregatura, chiamiamola così, non sta nemmeno nella cifra in particolare, anche se si parla di target generalmente fuori da ogni logica, ma in quel fatidico “uno come te”.

Ecco la trappola: tu sei speciale, da te ci aspettiamo tanto, tantissimo, il massimo e anche di più. Bisogna essere molto attenti a non cadere nel tranello: nessun dubbio sulle capacità dei colleghi, ma nessuno di noi è un supereroe. Siamo semplicemente tutti funzionali, nella logica del tutti sono utili, ma nessuno è indispensabile, tipica di ogni azienda. Non serve  affannarsi per rispondere all’appello o, quanto meno, se scegliamo di farlo, cerchiamo di renderci conto di questo e, al limite, cambiamo approccio: non uno come me non può non farlo, ma uno come me è costretto a farlo. In questo modo, prenderemo almeno coscienza del fatto che raggiungere quello step è esclusivo interesse nostro, poiché ci permetterà di guadagnare qualcosa di più, non perché dobbiamo dimostrare qualcosa a chicchessia.

Sarebbe un passo avanti importante: a quel punto, infatti, dovremmo sostituire alla frase “uno come me”, l’espressione “uno come tanti” e questo ci dovrebbe aiutare a mutare radicalmente visione. Ci dovrebbe far capire che non siamo speciali, ma siamo tutte e tutti lavoratrici e lavoratori, ognuno con le sue peculiarità e le proprie debolezze, con i nostri sogni e le nostre legittime aspirazioni, ma parti di un insieme che non è l’azienda, in questo caso, ma l’organizzazione produttiva.

Questo è l’unico modo per conquistare diritti: solo uniti si ottengono risultati. Ce l’ha insegnato la storia: le lavoratrici e i lavoratori hanno migliorato in maniera tangibile le proprie condizioni di vita e di lavoro solo quando hanno combattuto insieme le battaglie per sostenere le proprie ragioni.
Il nostro mestiere, per sua natura, già tende a essere divisivo, perché è un lavoro commerciale: solo raggiungendo la consapevolezza di quanto sia necessaria l’unità di tutte le don- ne e di tutti gli uomini che compongono l’organizzazione produttiva potremo lottare per rivendicare ciò di cui abbiamo un enorme bisogno.

 

Fonte: Il Folagra. Mensile della Fisac/Cgil Gruppo Generali