Banca Fucino: riorganizzazione rete aziendale

Federazione Italiana Sindacale Assicurazioni Credito
Comitato Aziendale di Coordinamento
Banca del Fucino S.p.A.

 

A tutte le Lavoratrici
e a tutti i Lavoratori
del Gruppo Igea

Oggetto: incontro con azienda su riorganizzazione rete territoriale

Roma, 28 Settembre 2020

Care Lavoratrici, cari Lavoratori,

abbiamo svolto un incontro con i rappresentanti aziendali (il Vice Direttore Generale Giacomo Vitale ed il Responsabile Risorse Umane, Giorgio Mieli) riguardo la riorganizzazione della rete delle filiali, come previsto dalle norme del Contratto Nazionale.

In tale incontro abbiamo chiesto diversi chiarimenti sul documento fornitoci dall’azienda.
In particolare ci è stato spiegato che la riorganizzazione sta entrando nella seconda fase, che prevede la creazione di cinque Aree con la nomina dei rispettivi Responsabili (3 su Roma, uno in Abruzzo e uno in Sicilia). Per il momento i capi Area non svolgeranno un ruolo direzionale o deliberativo, ma di coordinamento assieme al Responsabile Commerciale e ai capi Hub. Successivamente l’azienda intende affrontare la terza fase che prevede l’eliminazione dell’attuale modello Hub e Spoke ed un passaggio ad un modello più semplice con le Filiali direttamente alle dipendenze dei Capi Area.
Ovviamente prima di attuare la terza fase si darà luogo insieme alla nostra Organizzazione sindacale alla procedura prevista dal contratto.

Nel corso dell’incontro abbiamo comunque chiesto chiarimenti sia sul ruolo che andrebbero a ricoprire gli attuali Responsabili Hub, sia sulle modalità con cui saranno configurate le singole Filiali. Ci è stato risposto che tutte le Filiali torneranno ad avere la propria autonomia e che pertanto saranno gestite da un Direttore, con un Sostituto e con le figure professionali necessarie (Gestori, Addetti ecc.). Inoltre in linea di massima agli attuali Responsabili Hub verrebbero affidate le Filiali più rilevanti. Ci è stato inoltre detto che, proprio per consentire una adeguata autonomia gestionale alle filiali, si provvederà ad incrementare ulteriormente il personale dislocato nelle stesse attraverso nuove assunzioni.
Infine abbiamo concordato, come già scritto nell’Accordo da noi stipulato lo scorso Luglio, che alla luce di tali riorganizzazioni si dovranno definire i percorsi professionali di tutte le figure. Abbiamo infatti esplicitato che tutti e tutte debbono avere pari opportunità di crescita, senza che si creino canali preferenziali dal momento che tale atteggiamento, se praticato, porterebbe a risultati deleteri per il clima lavorativo. A tale scopo abbiamo altresì chiesto una maggiore trasparenza e velocità nelle comunicazioni delle assunzioni, delle promozioni, degli spostamenti.

La filiale di Milano sarà rinforzata ed ampliata nei servizi offerti alla clientela e diventerà pertanto filale retail e private.

Abbiamo ritenuto di esprimere in linea generale un giudizio positivo sugli obiettivi legati alla riorganizzazione in corso, purché ciò che ci è stato sin qui declinato venga attuato nelle modalità emerse e cioè: un reale ampliamento del personale nelle filiali, una adeguata collocazione per gli attuali Responsabili Hub, una reale autonomia delle Filiali, in modo da consentire percorsi di crescita per tutti (dagli attuali responsabili Spoke, ai Gestori e agli Addetti), il conseguente adeguamento delle Famiglie Professionali ed una concreta trasparenza nella gestione delle risorse umane con pari opportunità di sviluppo per tutti.

Tutto ciò sarà in ogni caso oggetto di ulteriori approfondimenti nel momento in cui l’azienda darà corso alla terza fase della riorganizzazione già sopra menzionata.

La Fisac-Cgil continuerà a svolgere il proprio ruolo di sindacato più rappresentativo, come già avviene da anni e come confermato dalla chiusura di un ottimo accordo a luglio scorso, nell’interesse di tutti i lavoratori e le lavoratrici del Gruppo.

Saluti fraterni

Fisac CGIL Roma Centro Ovest Litoranea
Il Segretario

RSA Fisac CGIL Banca del Fucino S.p.A.




Banca Fucino: ricevuta sintesi del piano industriale

Care Lavoratrici, cari Lavoratori,

in data 11 giugno abbiamo svolto un ulteriore incontro con l’Azienda, nel corso del quale ci è stata consegnata una sintesi del Piano industriale.
In esso non abbiamo ravveduto particolari novità in confronto a quanto via via espostoci nei precedenti incontri; a tal proposito faremo le nostre valutazioni in merito.

Abbiamo chiesto esplicitamente se ci saranno esternalizzazioni o cessioni di lavorazioni all’esterno, con ricadute sull’organico; l’Azienda ha risposto che non ci sono problemi di esuberi, che le attività delle Banche oggetto di fusione sono fra di loro complementari e le sovrapposizioni sono di trascurabile entità e che quindi non sono previsti esuberi, anzi, sono preventivate ulteriori assunzioni.

Abbiamo inoltre ribadito la necessità di una proroga del Cia, ormai prossimo alla scadenza, a causa delle necessità aziendali, per procedere con le opportune disponibilità di tempo e di spazio ad una trattativa di rinnovo che tenga conto della giusta armonizzazione dei Lavoratori attualmente di Igea Banca, ma a brevissimo facenti parte dell’unica realtà post fusione. Ricordiamo, peraltro, che tale intento di armonizzazione di tutti i Lavoratori era già stato espresso dalle nostre OO.SS. nella piattaforma di rinnovo proposta diversi mesi or sono all’Azienda.

Nel prossimo incontro si comincerà a lavorare su alcuni aspetti contrattuali di più agevole trattazione, al fine di equiparare quanto più possibile tutti i Lavoratori della nascente realtà aziendale, ma da parte nostra, resteremo fermi nel pretendere, al tempo stesso, l’estensione di validità del Cia, come garanzia a tutela di tutti.

Vi terremo tempestivamente informati sugli ulteriori sviluppi e vi salutiamo con un fraterno abbraccio.

C.A.C. Fisac Cgil – R.S.A. UILca
Banca del Fucino S.p.A.

 

Sullo stesso argomento

https://www.fisaccgilaq.it/banche/banca-fucino/banca-fucino-non-fornisce-copia-del-piano-industriale.html




Banca Fucino non fornisce copia del piano industriale

Banca del Fucino S.p.A.

Spett.le Banca del Fucino S.p.A.
C.A. del Presidente
Dott. Mauro Masi

C.A. del Vice-Presidente
Dott. Francesco Maiolini

C.A. del Vice Direttore Vicario
Dott. Andrea Colafranceschi

C.A. del Responsabile Risorse Umane
Dott.ssa Roberta Pennacchietti

e p.c.
a tutte le Lavoratrici e a tutti i Lavoratori
della Banca del Fucino

Roma, 4 giugno 2020

 

OGGETTO: RISPOSTA ALLA VS. DEL 26 MAGGIO 2020

 

 

Egregi Signori,

in riferimento alla Vs. del 26 maggio u.s. evidenziamo quanto segue.
Benché voi sottolineiate che non sussista alcun obbligo per l’Azienda di consegnare il piano industrlale, è tuttavia uso generalmente invalso nelle relazioni industriali (nonché segno di trasparenza e rispetto del ruolo sindacale) fornire copia della documentazione richiesta dalle OO.SS., anche e soprattutto in ordine al piano industriale.
In caso di fusione tra due istituti, poi, si tratta di un atto dovuto. E’ fin troppo ovvio infatti che una relazione orale o la consegna di un documento sintetico in ordine allo stesso, possono essere omissivi di alcuni aspetti.

Quanto poi alla proroga del CIA in scadenza, affermate che l’Azienda è disponibile ad affrontare il discorso entro quella data. Ricordiamo che nel primo incontro svolto è stato proprio il Dott Maiolini ad affermare la necessità di una proroga ad autunno inoltrato, stante l’impossibilità di condurre trattative in questo periodo (emergenza Covid e fusione in corso). Cosa significa ora che l’Azienda vorrebbe discutere la proroga? Premesso che è l’Azienda che ha tutto da guadagnare a posticipare la data per il rinnovo del contratto, la proroga non si discute: si fa o non si fa. La discussione, semmai, attiene alla trattativa di rinnovo, che non può essere affrontata (a detta anche dell’Azienda) nell’imminenza delle complesse operazioni societarie da svolgersi entro il 30 giugno.

Abbiamo pertanto l’impressione che l’Azienda stia temporeggiando nell’accogliere quanto richiesto dalle OO.SS., mentre quello che sembra stare veramente a cuore alla dirigenza è ottenere l’accordo per un esodo dei Lavoratori, che però, come è noto, necessita dell’approvazione delle OO.SS.
Una procedura di concertazione non nasce sotto i migliori auspici se una parte pretende di portarla avanti unilateralmente, secondo i propri desiderata.

Riassumendo: le OO.SS. hanno chiesto il piano industriale e l’Azienda non ha nessuna intenzione di consegnarlo. Le OO.SS. hanno inoltre chiesto la formalizzazione della proroga del CIA, sulla quale (a parole) l’Azienda si è detta d’accordo, ma che di fatto continua a rinviare. D’altro canto, vuole portare a casa, a “costo zero” l’accordo sull’esodo, con l obiettivo di sfoltire l’organico (e qui il pensiero corre ai due licenziamenti in Igea Banca di qualche mese fa, in splendida solitudine nel sistema bancario).
Noi abbiamo una sola priorità: ottenere garanzie sull’occupazione e salvaguardia dei diritti di tutti i Lavoratori
. Non vorremmo trovare brutte sorprese nel piano industriale che non ci volete far vedere, come cessioni di ramo di Azienda (esternalizzazioni). Saremo sempre disponibili al dialogo costruttivo e rispettoso del riconoscimento reciproco delle parti, viceversa, qualora dovesse permanere un atteggiamento ostruzionistico da parte vostra, non potremo che prenderne atto, chiudendo la procedura di fusione. In assenza della consegna del piano industriale, la procedura sarebbe soltanto una farsa. In tal caso daremo avvio alla fase di rinnovo del contratto integrativo aziendale.

In attesa di riscontro scritto, porgiamo distinti saluti.


C.A.C. Fisac Cgil – R.S.A. UILca

Banca del Fucino S.p.A.