Banca del Fucino: introdotto un sistema incentivante

Care Lavoratrici e cari Lavoratori, come a voi noto, l’Azienda ha recentemente deliberato l’introduzione di un sistema incentivante. E’ il primo anno in cui viene introdotto un meccanismo premiante in base ai risultati; andrà pertanto valutato dopo il primo anno di applicazione, verificandone, insieme ai lavoratori e alle lavoratrici, le ricadute positive e negative.

Il confronto era iniziato lo scorso gennaio, quando la Banca, come previsto dalle norme contrattuali, ci ha fornito l’informativa sul sistema, riferito in via esclusiva al solo personale della rete commerciale.

Abbiamo quindi dapprima verificato che i contenuti del sistema incentivante indicassero obiettivi raggiungibili concretamente, attuando una proporzionata distribuzione dei premi e salvaguardando i lavoratori da indebite pressioni commerciali.

Abbiamo poi evidenziato alla controparte che un sistema incentivante, per essere equo e non divisivo, deve necessariamente tener conto anche dei contributi indiretti apportati dalle Lavoratrici e dai Lavoratori degli uffici interni e delle società controllate.

Come potete immaginare, si tratta di una operazione tutt’altro che semplice, stante la difficoltà di introdurre un criterio di misurazione oggettivo del contributo apportato.

Proprio per l’estrema complessità di creare un sistema equo, bilanciato e oggettivo, ad oggi, in tutto il sistema Bancario nazionale, non ci risultano presenti sistemi incentivanti che comprendano anche gli uffici centrali e le controllate, nonostante il Contratto Nazionale sancisca il fatto che debba esser riconosciuto il contributo indiretto al raggiungimento dei risultati.

Poiché riteniamo che l’unità dei lavoratori sia un principio imprescindibile per il successo di una Azienda, che dovrebbe sempre conformare le sue politiche di gestione del personale a criteri di giustizia, trasparenza ed equità, abbiamo insistito perché tutte le Lavoratrici e tutti i Lavoratori fossero presi in considerazione, pur nel rispetto dei diversi ruoli e contributi.

L’Azienda ha accolto parzialmente la nostra proposta, inserendo, nel perimetro del sistema incentivante, gli uffici centrali di cui all’allegato elenco ⇒ SCARICA

Per i restanti uffici, e per le due società controllate, la Banca non ha voluto attuare l’estensione del sistema incentivante, fornendo motivazioni legate al rispetto delle politiche di remunerazione o ai compiti di controllo svolti da parte di questi uffici che avrebbero potuto creare un conflitto di interesse.
Pur non comprendendo e non condividendo tale posizione aziendale, abbiamo comunque ottenuto l’impegno a ricercare, insieme alle nostre OOSS, idonee soluzioni anche per le strutture di direzione e per le Società controllate del gruppo (Igea Digital Bank e Fucino Finance), allo stato attuale non destinatarie del sistema.

Allo stesso tempo, però, non essendoci i tempi per poter varare un sistema aggiuntivo valido per l’anno in corso, abbiamo insistito ed ottenuto che la Banca, al momento della attuazione concreta dei risultati derivanti dall’applicazione del sistema, valuti la possibilità di adottare riconoscimenti economici al personale attualmente non ricompreso, con l’obiettivo di perseguire criteri di equità, fornendo alle OO.SS. scriventi informazioni sulle soluzioni che intenderanno adottare.

Riteniamo di aver concluso un’ottima intesa, innovativa sul piano delle relazioni industriali, che introduce un criterio di solidarietà e collaborazione tra tutte le Lavoratrici e i Lavoratori dal gruppo, tenendo conto del fatto che su questa materia le aziende possono decidere anche in assenza di accordo sindacale.
Resta ovviamente salva la nostra ferma intenzione di attuare per il prossimo futuro un sistema incentivante omnicomprensivo e legato ad obiettivi anche qualitativi.

Un caro saluto a tutte e tutti.

Segretario Generale Fisac CGIL Roma C.O.L.
Segretario C.A.C. Banca del Fucino
Daniele Canti

Segretario RSA Fisac CGIL Banca del Fucino
Luigi Giannini

Segretario aggiunto Fisac CGIL Banca del Fucino
Delegato all’Assemblea del Fondo Previgen
Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza
Alessandro Bevini

Segretario aggiunto Fisac CGIL Banca del Fucino
Alessandro Aversa

Segretario RSA UILCA Banca del Fucino
Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza
Alessio Carboni




Banca Fucino: prossima fusione con Banca Igea?

Care Colleghe, cari Colleghi di Igea Banca,

verosimilmente a marzo del nuovo anno si realizzerà la fusione tra Igea Banca e Banca del Fucino, con la nascita di un nuovo gruppo bancario.
Come a voi noto, la Banca del Fucino era giunta sull’orlo del fallimento a seguito di una politica creditizia dissennata da parte della proprietà e del management. Si è inopinatamente continuato a concedere credito nell’ambito dei settori merceologici immobiliare e delle costruzioni, estremamente rischiosi, conducendo in tal modo la Banca al dissesto. Mentre tutti ignoravano la polveriera sulla quale eravamo seduti, la Fisac Cgil ha denunciato la gravità di tale comportamento, ed ha richiesto ufficialmente alla proprietà e al Cda che venisse sufficientemente patrimonializzata la banca, prima ancora che lo imponesse l’Organo di Vigilanza.
L’azienda ha dapprima reagito negando qualsiasi problema. Invece, successivamente all’ispezione della Banca d’Italia che confermava l’analisi effettuata dalla Cgil, la proprietà ha tentato di illudere i Lavoratori, promettendo aumenti di capitale mai realizzati.

Tale situazione ha messo a serio rischio l’occupazione. Alla luce di ciò la Fisac Cgil ha intrapreso la strada che appariva più difficile e complessa da perseguire, ma in realtà l’unica realistica, che avrebbe potuto portare alla risoluzione dei problemi e alla salvaguardia dell’occupazione per tutti lavoratori della Banca del Fucino.

In primo luogo ha instaurato un rapporto dialettico con la Banca d’Italia, scrivendo più volte al governatore Ignazio Visco; ha incontrato ed intrattenuto relazioni dirette con il Responsabile della Supervisione Bancaria 2, con un monitoraggio continuo della liquidità e delle prospettive di breve e medio periodo, pungolando continuamente l’Organo di Vigilanza ad interventi immediati che non mettessero in difficoltà la Banca e, di conseguenza, i dipendenti.

La Fisac Cgil ha inoltre compreso che un ruolo determinante poteva e doveva essere giocato dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi; per tale ragione ha chiesto ed ottenuto numerosi incontri con il dr. Boccuzzi, Direttore Generale di tale struttura, spingendo per un intervento della stessa, cosa puntualmente verificatasi.

La Fisac Cgil ha inoltre individuato il fattore decisivo che poteva sbloccare la crisi: lo Stato.

Senza un intervento del Ministero dell’Economia non si sarebbe mai potuti giungere ad una risoluzione dei problemi per i lavoratori; per tale ragione ha chiesto ed ottenuto un incontro da parte dei Rappresentanti Sindacali Aziendali della Fisac Cgil, Luigi Giannini e Daniele Canti, con il Direttore Generale del Tesoro, il dottor Rivera, insistendo affinché lo Stato fosse parte attiva nella risoluzione del problema dei crediti deteriorati. Anche questo risultato è stato conseguito attraverso l’intervento della SGA, società detenuta al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

La SGA ha acquistato tutti i crediti deteriorati, permettendo così che finalmente l’operazione di salvataggio della Banca del Fucino divenisse appetibile per Igea Banca.

La Fisac Cgil, valutando solida la compagine sociale sottostante ad Igea Banca, ha iniziato immediatamente una fattiva e proficua interlocuzione con i suoi rappresentanti , Il dottor Maiolini ed il dottor Masi.

In estrema sintesi questo è quanto accaduto in questi due anni difficili, che finalmente ci siamo messi alle spalle.

È importante sottolineare che questi straordinari risultati si sono potuti raggiungere grazie al fatto che la Fisac Cgil della Banca del Fucino è la struttura sindacale più solida e forte d’Italia.

I lavoratori iscritti alla Cgil sono oltre 200 su un totale di dipendenti inferiore a 300: all’incirca il 70%. Questo ha consentito al nostro Sindacato di esercitare un ruolo determinante per l’aggregazione con Igea Banca e la tutela del posto di lavoro.

La Rappresentanza Sindacale Aziendale della Fisac Cgil della Banca del Fucino è composta da Luigi Giannini, facente parte dell’Assemblea Generale della Confederazione Cgil di Roma e Lazio, che rappresenta 320.000 lavoratori e da Daniele Canti facente parte del Direttivo Nazionale e Segretario Generale della Fisac Cgil di Roma Centro, il territorio più importante del Lazio, che conta oltre 4000 iscritti, aziende di credito ed assicurative, Esattoria, Cassa Depositi e Prestiti, nonché le Authority, Banca d’Italia, Ivass, etc.

Stiamo entrando in una fase importante del nuovo gruppo: il rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale, che interesserà sia i dipendenti della Banca del Fucino, sia i dipendenti di Igea Banca. Le condizioni di partenza sono molto differenti, in quanto i dipendenti di Igea banca non hanno alcun contratto integrativo. Il Contratto Integrativo Aziendale della Banca del Fucino rappresenta relazioni sindacali mature, che dovranno essere esportate a tutti i dipendenti del futuro gruppo.

A titolo di esempio, la previdenza integrativa per i dipendenti Igea prevede un contributo aziendale pari all’1,6% della sola paga base, mentre la previdenza integrativa per i dipendenti della Banca del Fucino prevede un contributo aziendale pari al 4,25% dell’imponibile previdenziale (un riferimento di calcolo ben più ampio della paga base)

Per Vostra conoscenza Vi alleghiamo copia del nostro attuale Contratto Integrativo Aziendale ed uno specchietto riepilogativo delle attuali differenze delle condizioni per il personale Igea e per il personale Fucino. In merito al rinnovo del CIA abbiamo già avuto un incontro con il Dottor Maiolini, il quale ha evidenziato le differenze di trattamento fra i due istituti, chiedendoci di non adottare nell’immediato per i dipendenti Igea il trattamento attualmente riservato ai dipendenti Fucino, motivando ciò in ragione delle migliori condizioni che sarebbero state pattuite al momento dell’assunzione con i dipendenti di Igea, proprio per l’assenza del Contratto Integrativo Aziendale.

In tale occasione abbiamo manifestato la nostra intenzione di estendere tutte le garanzie contenute nel CIA Fucino anche ai lavoratori di Igea Banca, con i quali presto lavoreremo assieme, componendo un’unica realtà aziendale in cui saremo tutti colleghi alla pari.

Per raggiungere tale risultato abbiamo bisogno che Voi lavoratori di Igea Banca ci diate immediatamente mandato a rappresentarVi nella trattativa sul CIA, iscrivendoVi alla Fisac Cgil.

Si tratta di fare un salto di qualità e di lavorare insieme nel Sindacato che ha preso in mano le redini della Banca del Fucino, traghettandola fuori dalla crisi.

Siamo sicuri che se saremo coesi potremo ottenere gli stessi straordinari risultati già ottenuti in questi anni.

Un caro saluto.

C.A.C. Fisac Cgil
Banca del Fucino S.p.A.


ALLEGATI: