Gruppo Bper: raggiunto accordo su esodi e assunzioni

3 - Fisac Cgil

COORDINAMENTI SINDACALI GRUPPO BPER


Nuove assunzioni, esodi e proroga tutele

Dopo alcuni giorni di intense trattative, nella notte fra venerdì e sabato scorso abbiamo definito l’accordo che regola l’uscita volontaria e incentivata tramite l’adesione al fondo esodi di ulteriori 540 colleghe e colleghi, l’assunzione di almeno 350 persone, la conferma e la proroga di alcuni previsioni di tutela complessiva.

PER CHI ESCE
L’accordo prende origine dal piano industriale Bper 2022/2025 presentato lo scorso 10 giugno che ha previsto un’ulteriore manovra del personale: quanto convenuto è pertanto da considerarsi in continuità con l’accordo del 28/12/2021. Avranno la possibilità di accedere al Fondo esodi 540 lavoratrici/lavoratori che avevano già presentato la domanda per l’accesso all’inizio dello scorso hanno e che sono rimasti esclusi.
Sono confermati i criteri di accesso e gli incentivi già concordati, mentre le finestre di uscita saranno le seguenti:

Maturazione della decorrenza di pensione Uscita dal lavoro
Sino al 1/1/2028 30/09/23
Da 1/2/2028 A 1/1/2029 31/12/23
Da 1/2/2029 A 1/7/2029 30/06/24
Da 1/8/2029 A 1/1/2030 31/12/24

Entro il 1/6/2023 i colleghi in graduatoria verranno contattati dalla banca e, entro il 30/6/2023, avranno la possibilità di segnalare eventuali variazioni rispetto ai dati personali e previdenziali in possesso dell’Azienda (ad esempio riscatti, ricongiungimenti, recuperi contributivi, lg. 104, ecc.) fornendo la relativa documentazione.

Entro il 31/7/2023 si terrà l’incontro di verifica.

PER CHI ARRIVA
Sempre in continuità con l’accordo del 28/12/2021, le uscite saranno bilanciate da un massiccio piano di assunzioni per un totale di almeno 350 nuovi ingressi (comprensivi della stabilizzazione di almeno 80 colleghe/colleghi in somministrazione).
Le assunzioni verranno effettuate direttamente sui territori dove usciranno le persone, in correlazione temporale con le stesse e privilegiando le aree d’Italia con maggior difficoltà dal punto di vista dell’occupazione.

PER CHI RIMANE
Per gestire in modalità sostenibile le iniziative del piano industriale abbiamo previsto:

♦ l’attenzione a tutti i territori con l’impegno aziendale a incontri preventivi in caso di trasferimenti di lavorazioni e a limitare la mobilità delle persone anche attraverso la creazione di ulteriori centri di lavorazione (poli);
♦ la proroga al 31/12/2025 (data di scadenza del piano industriale) di quanto definito dall’accordo del 28/12/2021 su:
mobilità territoriale (trasferimenti);
part time, prevedendo anche per coloro adibiti dal 1/1/2023 ed entro il 31/12/2025 a strutture dove sono previsti orari su turni, di ripristinare o mantenere le condizioni in essere al momento dell’assegnazione/trasferimento fatti salvi esclusivamente gli eventuali adeguamenti di orario che si rendano necessari a causa del mutato orario di lavoro applicato presso la struttura di assegnazione, nella misura massima di 30 minuti relativi all’orario di ingresso e/o uscita.

La trattativa, e l’accordo, hanno cercato di individuare le soluzioni per conciliare:
♦ la giusta aspettativa di colleghe/i che attendono di uscire;
♦ maggiori opportunità per la stabilizzazione di coloro che lavorano, o hanno lavorato, in somministrazione;
♦ le condizioni di lavoro delle migliaia di persone che rimarranno.

Già a partire dalle prossime settimane proseguiranno gli incontri sui temi già individuati (fra cui percorsi professionali, condizioni bancarie, Filiali on line) oltre a quelli sul premio aziendale nelle altre aziende del Gruppo (dopo la positiva soluzione trovata in capogruppo): parallelamente si terranno le assemblee per il rinnovo del contratto nazionale, cui, fin da ora vi invitiamo a partecipare numerosi.

COORDINAMENTI SINDACALI del GRUPPO BPER
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

Modena, 8 maggio 2023

scarica l’accordo




Unicredit: proroga scadenza domande di adesione al piano di esodo incentivato

Proroga al 20.05.2022 della possibilità di adesione alla “Fase 2” del piano di esodo incentivato accordo 27.01.2022

Vi informiamo che è stata pubblicata oggi sul portale My Unicredit una news, concernente la proroga al 20.05.2022 della scadenza per la presentazione, da parte dei/delle Lavoratori/Lavoratrici interessati/e, delle domande di adesione al piano di esodo incentivato attraverso l’accesso alle prestazioni del Fondo di Solidarietà Straordinario, per quanto riguarda la cosiddetta “Fase 2” (finestra pensionistica dal 1° febbraio 2025 al 1° aprile 2028 ), prevista dall’Accordo 27.01.2022 sul Piano Strategico “Unicredit Unlocked”.

L’azienda ci ha rappresentato le ragioni di tale proroga in relazione alla necessità di permettere, ai/alle Lavoratori/Lavoratrici interessati, di completare gli approfondimenti ancora in svolgimento in merito alle proprie posizioni previdenziali, in funzione di una eventuale presentazione della domanda di adesione all’esodo relativa alla “Fase 2”

29/04/2022

Le Segreterie di Coordinamento di Gruppo delle OO.SS. di Unicredit
Fabi – First/Cisl – Fisac/Cgil – Uilca – Unisin

 

dal sito www.fisacunicredit.eu

 




Tassazione esodati: problema risolto!

2 - First Cisl 3 - Fisac Cgil 6 - Uilca Unisin nuovo logo

Nel Decreto Sostegni Bis confermato assegno straordinario di settore

Alla luce dell’entrata in vigore del Decreto Sostegni bis, nel cui articolato è previsto che l’assegno straordinario per il settore del credito e del credito cooperativo debba continuare ad essere erogato senza prevedere alcuna riliquidazione, confermiamo che nulla è più dovuto alla Agenzia delle Entrate.

Siamo in attesa delle modalità di rimborso che sarà nostra cura comunicare appena possibile.

 

Le Segreterie Nazionali
FABI – FIRST CISL – FISAC CGIL – UILCA – UNISIN




Avvisi dal fisco agli esodati: il 20/5 riunione online per fare il punto

Lunedì scorso avevamo pubblicato la notizia degli avvisi bonari inviati dal fisco agli ex bancari che nel 2016 ricevevano l’assegno straordinario di accompagnamento alla pensione erogato dal Fondo di Solidarietà per il sostegno del reddito del personale del credito.

https://www.fisaccgilaq.it/banche/bancari-esodati-sorpresa-dal-fisco-chieste-altre-imposte-per-il-2016.html

Auspichiamo che nei prossimi giorni possano arrivare chiarimenti decisivi per risolvere il problema. Intanto riteniamo opportuno informare gli interessati in merito alla situazione attuale.

Per questo motivo, la Fisac/Cgil Abruzzo Molise ha organizzato, unitamente alla First/Cisl ed alla Uilca, una riunione aperta a tutti che avrà luogo il giorno 20 maggio, dalle ore 10.30 alle 12.

La riunione si svolgerà in remoto utilizzando la piattaforma Google Meet.

Per partecipare alla riunione è sufficiente fare click su questo link: https://meet.google.com/zpe-otbf-gjt
Oppure aprire Meet e inserire questo codice: zpe-otbf-gjt

 

 




Bancari esodati, sorpresa dal fisco: chieste altre imposte per il 2016

Centinaia di avvisi bonari sugli assegni di cinque anni fa. I dubbi dei sindacati.


 

Trenta giorni per decidere se pagare o no l’integrazione alle imposte chiesta dal Fisco con avviso bonario inviato il 30 aprile. E’ quanto dovranno decidere gli ex bancari che, nel 2016, ricevevano l’assegno straordinario di accompagnamento alla pensione erogato dal Fondo di Solidarietà per il sostegno del reddito del personale del credito. Cinque anni fa – dati INPS – erano 11.021 le persone che ricevevano l’assegno e, secondo stime sindacali , almeno il 70% (quasi 8mila) dovrebbe aver ricevuto l’avviso dell’Agenzia delle Entrate. L’ammontare da pagare è in media di circa 2mila euro (sull’anno).

Il caso
Perché il Fisco ha inviato gli avvisi bonari? Spieghiamo subito che i bancari che anticipano l’uscita grazie al Fondo di solidarietà ricevono, per un massimo di 5 anni, l’equivalente di quanto prenderanno come pensione al netto delle imposte. A versare l’assegno straordinario è l’INPS che a sua volta riceve il denaro dalla banche. All’assegno, come per il TFR, viene applicata la tassazione separata che è un tipo di imposizione agevolata rispetto alla ordinaria Irpef: la tassazione separata impedisce che, nell’anno in cui vengono percepiti, i redditi maturati in più anni si sommino agli altri redditi del lavoratore.

Il ricalcolo mai applicato
Fin qui tutto abbastanza logico. Al Fisco e al legislatore italiano non piacciono però le cose semplici. Nella tassazione separata, il datore di lavoro (in questo caso le banche) infatti applica una trattenuta fiscale “provvisoria” sul Tfr e sugli assegni straordinari: successivamente viene ricalcolata dall’Agenzia delle Entrate quella definitiva detta “riliquidazione”. Qui non ci addentriamo nelle contorte questioni fiscali. E’ sufficiente sapere che non tutti ricevono la richiesta di ulteriori imposte e il Fisco non può, come noto, spingersi oltre i cinque anni.
Tornando agli ex bancari, questi ultimi si aspettano le richieste di ricalcolo dell’Agenzia delle Entrate su Tfr. Invece, fino ad oggi (il Fondo di solidarietà esiste dal 2000), il Fisco non aveva mai richiesto la riliquidazione sugli assegni.

Sindacati in campo
Gli ex bancari e le associazioni pensionati che li rappresentano a fine aprile si sono subito attivati. Tanto che il 3 maggio è stato diffuso il primo comunicato sindacale sul caso dalle cinque principali sigle sindacali: Fabi, First/Cisl, Fisac/Cgil, Uilca e Unisin hanno annunciato il loro impegno a chiarire subito la situazione. A distanza di 8 giorni, il secondo comunicato sindacale congiunto dove si spiega che “in stretto contatto con l’ABI” (l’Associazione Bancaria Italiana) “l’iniziativa di chiarimento prosegue”. In allegato al Comunicato c’è il documento INPS dove si spiega che “sono in corso approfondimenti sulla questione fra l’Istituto, in qualità di sostituto d’imposta, e l’Agenzia delle Entrate.”

Tempi, soluzioni e futuri esodi
I tempi stringono. Il 30 maggio, giorno di scadenza dell’avviso, è vicino. Sindacati e ABI non commentano “in attesa di evidenze” da parte di Inps e Agenzia. A quanto emerge. però, non è chiaro se ci sia stato un errore tecnico nei codici di comunicazione INPS o una diversa interpretazione del Fisco dopo vent’anni.
Secondo indiscrezioni, gli ex bancari si sono rivolti agli avvocati per capire come agire per le vie legali: ma potrebbero esserci problemi anche per i futuri esodi. Gli accordi erano stati stipulati su cifre che non prevedevano l’ulteriore aggravio emerso nei giorni scorsi. Cos’accadrà ora?

 

Articolo di Vitaliano D’Angelo su “Il Sole 24 Ore” del 15/05/2021




Intesa Sanpaolo: le previsioni di uscita per esodo e pensionamenti

Il piano cronologico di uscite per esodi e pensionamenti

Nel corso dell’incontro odierno l’azienda ha informato sulle previsioni di uscita per esodo e pensionamenti che saranno previste nelle varie finestre dell’accordo 29/9/2020.

Finestra di uscita Per chi matura il diritto
pensionistico entro il
Persone coinvolte
(dato approssimato)
31.3.21 31.1.24 900 persone
30.6.21 31.8.24 1.000 persone
31.12.21 31.12.24 900 persone
30.6.22 31.5.25 1.000 persone
31.12.22 30.11.25 900 persone
30.6.23 31.5.26 800 persone
31.12.23 Requisiti successivi
al 31.05.26

 

Come risulta evidente dai numeri, le uscite previste nel 2021, a cui vanno sommate le 464 già perfezionate il 31.12.20, ammonteranno a oltre 2.300 persone. E’ imprescindibile che l’azienda proceda con un correlato e adeguato piano di assunzioni, come da accordo sindacale.

Sono ancora in corso di verifica 450 richieste, i numeri dichiarati comprendono anche i Dirigenti, mentre non sono compresi i colleghi ceduti per i quali provvederà BPER.

 

dal sito Fisac Intesa Sanpaolo




Intesa Sanpaolo – UBI: incontro su uscite volontarie e assunzioni


Intesa Sanpaolo e UBI: primo incontro
su uscite volontarie e assunzioni

 

Nella giornata odierna si è svolto il primo incontro in merito alle 5.000 uscite volontarie che riguarderà tutto l’attuale perimetro del Gruppo Intesa Sanpaolo e UBI: rispettivamente 61.172 e 19.609 persone.

Ai sensi degli accordi precedenti sottoscritti nei due Gruppi, ci sono ancora da perfezionare le uscite di 536 persone, di cui 307 pensionamenti e 229 esodi; per questi ultimi l’azienda ha comunicato di volerne anticipare l’uscita al 31/12 del corrente anno.

Sono in sospeso 1.197 adesioni (925 ISP e 272 UBI) in quanto non rientranti nelle graduatorie dei precedenti accordi, poiché in supero ai numeri delle uscite previste.

L’Azienda comprenderebbe nella platea interessata tutti coloro che maturano il “diritto” a pensione (anticipata o di vecchiaia) entro il 31/12/2026. In base ai dati oggi in possesso dell’Azienda, i colleghi sarebbero 7.522 (5.888 ISP e 1.634 UBI) oltre alle suddette 1.197 adesioni in sospeso.
Anche questi 1.197 colleghi, trattandosi di un nuovo accordo, dovranno ripresentare – se ancora interessati – la domanda per l’uscita. Abbiamo ribadito la richiesta di inserire nell’accordo un criterio di priorità per queste posizioni.

Le prime indicazioni fornite dall’Azienda riguarderebbero:

chi matura il “diritto” a pensione (compreso Quota 100 e Opzione donna) entro il 31/12/2021, possibilità di adesione al pensionamento incentivato

chi matura il “diritto” a pensione dal 1/1/2022 al 31/12/2022, possibilità di adesione al pensionamento incentivato o al Fondo Esuberi

chi matura il “diritto” a pensione dal 1/1/2023 al 31/12/2026, possibilità di adesione al Fondo Esuberi. La data di uscita è prevista al 31/12/2023 con possibili anticipi semestrali in base alle esigenze organizzative aziendali (la Banca ha specificato che, indicativamente, prevederebbe una permanenza media nel Fondo di 36 mesi).

Per quanto riguarda le 2.500 assunzioni, abbiamo nuovamente ribadito che dovranno essere effettuate in tempi rapidi e in prevalenza nella Rete, estremamente sofferente, nonché nel Sud e nelle Aree svantaggiate del Paese.

La trattativa proseguirà nei giorni 29 e 30 settembre.

Milano, 21 settembre 2020

 

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA -UNISIN
Gruppo Intesa Sanpaolo e UBI




Mps: esodi e assunzioni – siglato l’accordo

1 - Fabi 2 - First Cisl 3 - Fisac Cgil 6 - Uilca Unisin nuovo logo

Si è oggi conclusa la procedura di confronto sindacale avviata ai sensi degli artt.20 e 21 del CCNL, in tema di riduzione degli organici nel Gruppo MPS. Abbiamo ottenuto l’importante risultato di mantenere tutte le garanzie già previste nei precedenti Accordi in materia di esodi.
Questi in sintesi i punti principali dell’Accordo:

Uscita al 1° novembre 2020 di 500 colleghi, che maturino i requisiti per il diritto ai trattamenti pensionistici AGO entro il 1/1/2025;
• Adesioni solo su base volontaria;
• La domanda di adesione dovrà essere presentata a partire dal 24/8/2020 e non oltre il 13/9/2020;
• Mantenimento per tutto il periodo di permanenza nel Fondo di Solidarietà, delle coperture assistenziali (Rimborso Spese Mediche) e delle agevolazioni creditizie, condizioni e servizi tempo per tempo vigenti per il personale in servizio;
• Assunzione del coniuge o figlio in caso di decesso durante il periodo di adesione al Fondo;
• Mantenimento posizione accesa presso i Fondi previdenziali aziendali;
• Possibilità di continuare a beneficiare dei servizi previsti dalla Cassa Mutua;
• Impegno a ricercare possibili soluzioni condivise con il Sindacato in caso di modifiche normative sui requisiti di accesso alla pensione AGO.

Con il fondamentale obiettivo di salvaguardare la tenuta organizzativa e operativa del Gruppo MPS, abbiamo anche ottenuto l’impegno aziendale a realizzare nel biennio 2020-2021 un numero complessivo di assunzioni pari a 1 entrata ogni 2 uscite determinate dall’adesione al Fondo di Solidarietà.

Le assunzioni, le cui modalità saranno come di consueto oggetto di confronto sindacale, avverranno già a partire da gennaio 2021 e saranno prioritariamente indirizzate al rafforzamento della Rete Commerciale.

Riteniamo sicuramente positivo il risultato raggiunto con questo negoziato che, pur in coerenza con gli obiettivi del Piano 2017-2021 riguardanti il ridimensionamento delle strutture organizzative del Gruppo, ha tenuto conto sia delle legittime aspettative di uscita anticipata dei colleghi, che dell’esigenza di intervenire sulle conseguenti inevitabili scoperture di ruoli e funzioni professionali e nondimeno ha creato un’importante opportunità di nuova occupazione in un contesto di crisi socio-economica epocale per il nostro Paese.

Siena, 6 agosto 2020

Scarica l’accordo

LE SEGRETERIE




Unicredit: informazioni importanti per chi aderisce all’Esodo


Aderire ad un piano di esodo è una decisione importante, che implica un cambiamento significativo nella propria vita, e può generare delle preoccupazioni. Abbiamo pensato di produrre un piccolo vademecum per mettere a vostra disposizione delle semplici istruzioni che, almeno, rendano tecnicamente più semplice il passaggio mantenendo l’adesione a UniCA.

Qualche settimana prima dell’esodo:

– se non lo si è già fatto, è importante registrarsi sul sito: http://www.unica.previmedical.it/

Le credenziali sono le stesse dell’App Easy Unica.

Servirà per richiedere i rimborsi e le autorizzazioni una volta che non sarà più possibile accedere al portale aziendale.

È necessario anche verificare di avere inserito il numero di cellulare, che sarà indispensabile sia per ricevere le autorizzazioni, sia per un’eventuale reset della password del sito, se sarà necessario.

  • Recuperare da People Focus – Missioni il codice numerico che compare a fianco del proprio nome, simulando l’inserimento di una trasferta.

Questo codice sarà necessario, una volta in esodo, per registrarsi sul sito: https://unica.unicredit.it/it.html

Appena dopo l’esodo (prima possibile):

  • bisogna inviare una mail a [email protected] per comunicare i nuovi recapiti (mail, cellulare). Sarà anche indispensabile allegare una copia del proprio documento d’idendità. Vi consigliamo anche di chiedere conferma dell’avvenuta ricezione ed esecuzione della richiesta.
    ATTENZIONE: il successivo recepimento dei dati da parte del provider richiede qualche settimana, quindi è particolarmente importante, nel caso si abbia necessità di accedere ad autorizzazioni, avere il cellulare già correttamente inserito.
  • infine, dovrete registrarvi al sito https://unica.unicredit.it/it.html. Questa registrazione sarà necessaria nel momento dell’adesione ai piani sanitari, ma permetterà anche di verificare ed eventualmente modificare l’elenco dei familiari in copertura.

29 giugno 2020

 

La Segreteria di Gruppo




Accordo nazionale con ABI. Utilizzo Fondo Sostegno al Reddito per l’emergenza COVID

Nella mattinata odierna tra i Segretari Generali delle organizzazioni Sindacali di settore e ABI si è proceduto alla sottoscrizione di Accordo Nazionale nell’ambito delle misure messe in campo a sostegno del lavoro dal DL n° 18 del 17 Marzo 2020.

Fermo restando l’utilizzo del lavoro agile come principale misura straordinaria emergenziale, si è convenuto di utilizzare anche il ricorso alla prestazione ordinaria del Fondo di Solidarietà di settore ex art 5, co 1, lett a) punto 2 del D.I n 83486 del 2014 per tutto il personale in servizio al 23 Febbraio 2020 e su tutto il territorio nazionale.

Il ricorso alla prestazione ordinaria del Fondo di solidarietà di settore, con causale COVID- 19 Nazionale, nel rispetto nella normativa nazionale potrà essere attivata per i periodi a far data dal 23 Febbraio al 31 Agosto 2020, per un massimo di 9 settimane.

L’accordo sottoscritto ribadisce la neutralizzazione nel ricorso alla prestazione ordinaria del Fondo di tutti gli effetti sul rapporto di lavoro: a titolo esemplificativo, contribuzione previdenziale ed integrativa, fondo sanitario integrativo, non ultimo maturazione dei retei ferie etc…

Si precisa che l’accesso alla prestazione ordinaria del Fondo di Solidarietà di settore avverrà senza pregiudizio e nucomento alla retribuzione che dunque avverà senza nessun aggravio aggiuntivo a carico delle lavoratrici e dei lavoratori.

L’attivazione della procedura come da allegato al Verbale di Accordo sarà rimessa alle Aziende /Gruppi.

Ancora una volta il settore ha elaborato con senso di responsabilità e attenzione una risposta a tutela delle lavoratrici e lavoratori rispetto a questa fase inedita per tutte e tutti.

 

I Segretari Generali

Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Uilca – Unisin
Lando Maria Sileoni – Riccardo Colombani – Giuliano Calcagni – Massimo Masi – Emilio Contrasto

 

Verbale di accordo 16 4 2020

Allegato al Verbale di accordo 16 4 2020