Gruppo Intesa: approfondimento sull’accordo relativo ad assunzioni ed esodi

Ieri, 16 novembre 2021, è stato sottoscritto un accordo che prevede fino a un massimo di ulteriori 2.000 uscite volontarie per pensionamento o accesso alle prestazioni straordinarie del Fondo di solidarietà, stabilendo nel contempo (al raggiungimento delle 2.000 uscite) 1.100 nuove assunzioni. Tenendo conto delle precedenti intese, le assunzioni concordate complessivamente diventano così 4.600.

Attraverso l’accordo abbiamo continuato a perseguire il nostro obiettivo di nuova e buona occupazione, prevedendo (a fronte del raggiungimento delle 2.000 uscite) 1.100 nuove assunzioni complessive da realizzarsi entro il 2025. Qualora non fosse raggiunto il numero di 2.000 uscite le assunzioni avverranno secondo un criterio di proporzionalità (1 assunzione ogni 2 uscite).

Nella nota che vi forniamo qui di seguito, trovate una sintesi dei contenuti dell’accordo con riferimento alle uscite, anche per consentire alle colleghe e ai colleghi potenzialmente interessati una prima valutazione: per maggiori approfondimenti rinviamo alla Guida FISAC CGIL che verrà aggiornata a breve.

Qui la nota in pdf

 

Dal sito Fisac Intesa Sanpaolo




ISP: 1.100 assunzioni e 2.000 uscite volontarie, sottoscritto un positivo accordo

3 - Fisac Cgil

Nella serata di ieri, 16 novembre, è stato raggiunto un importante accordo di ricambio generazionale nell’ambito del Gruppo.

L’accordo sottoscritto risponde all’esigenza di nuove assunzioni, nonché all’impatto derivante dalla progressiva digitalizzazione e dalle necessità di riconversione/riqualificazione professionale che ne potrebbero derivare.

Il primo punto è infatti: “Politiche attive per l’occupazione e solidarietà generazionale”.

Sono previste sino a 1.100 assunzioni a tempo indeterminato al raggiungimento delle 2.000 uscite stabilite come soglia massima.

A fronte del mancato raggiungimento del limite di 2.000 uscite sarà garantita la proporzionalità di 1 assunzione ogni 2 uscite.

Tenuto conto delle precedenti intese, il numero complessivo di assunzioni, da realizzare entro il 30 giugno 2025, sarà di 4.600.

Le nuove assunzioni saranno effettuate avendo attenzione anche al supporto della Rete, alle zone svantaggiate del Paese ed al Mezzogiorno, valutando inoltre l’inserimento dei lavoratori del settore collocati nel Fondo Emergenziale.

La possibilità di aderire alle nuove uscite è riservata a coloro che non abbiano già presentato una domanda valida ai sensi dei precedenti accordi.

L’accordo prevede:

Personale che ha maturato o maturerà il “diritto” a pensione entro il 31.12.2023 

  • Possibilità di adesione volontaria al pensionamento entro il 31 gennaio 2022 con uscita al 28.02.2022 per chi ha già maturato la finestra pensionistica o all’ultimo giorno del mese antecedente alla maturazione della stessa.

L’incentivo è pari:

    • per le pensioni anticipate e di vecchiaia al preavviso contrattuale (2 mensilità per le aree professionali, 4 per i quadri direttivi, 6 per i dirigenti); qualora l’adesione pervenga entro il 24.12.2021 è prevista l’erogazione di un premio aggiuntivo di tempestività pari a 2/12 della RAL.
    • per le pensioni “quota 100” al preavviso contrattuale (2 mensilità per le aree professionali, 4 per i quadri direttivi, 6 per i dirigenti) aumentato di un importo determinato dal 1,5% della RAL per ogni mese tra il 7° e il 18° di distanza dal requisito della pensione anticipata e dal 2% della RAL per ogni mese a partire dal 19°; la somma complessiva non potrà comunque superare il 75% della RAL oltre all’eventuale premio di tempestività di 2/12 della RAL;
    • per le pensioni con “opzione donna” al 75% della RAL oltre all’eventuale premio di tempestività di 2/12 della RAL.

Personale che maturerà il requisito pensionistico tra il 01.01.2024 e il 31.12.2024

Possibilità di adesione entro il 31 gennaio 2022 alternativa tra:

    • pensione anticipata o di vecchiaia, con incentivo e premio di tempestività come sopra indicati (preavviso contrattuale, pari a: 2 mensilità per le aree professionali, 4 per i quadri direttivi, 6 per i dirigenti + qualora l’adesione pervenga entro il 24.12.2021 2/12 della RAL)
    • Fondo di solidarietà.

Personale che maturerà il requisito tra il 01.01.2025 ed entro il 31.12.2028

    • Possibilità di adesione al Fondo di solidarietà entro il 31 gennaio 2022.
    • Uscita prevista entro il 31 marzo 2025, con facoltà della banca di anticipare al 30 giugno e 31 dicembre 2022, 31 dicembre 2023, 31 marzo, 30 giugno e 31 dicembre 2024.

Le date del 30 giugno e 31 dicembre 2022 saranno adottate per i colleghi che matureranno il requisito pensionistico entro il 2024.

Durante il periodo di permanenza nel Fondo di solidarietà verranno garantite:
Copertura sanitaria del personale in servizio, condizioni creditizie ed agevolate, erogazione dell’assegno per familiari con handicap, assunzione del coniuge/figlio in caso di premorienza.
Verrà riconosciuta l’attualizzazione della contribuzione aziendale al fondo pensione per i mesi di esodo erogata con le spettanze di fine rapporto.

Nel caso di adesioni superiori alle 2.000 previste verrà redatta una graduatoria unica sulla base della data di maturazione del diritto a pensione con priorità:

  • ai titolari della L.104 in situazione di gravità per sé;
  • al Personale disabile con invalidità non inferiore al 67%.

L’accordo prevede per i part-time che accederanno al Fondo di solidarietà la possibilità di richiedere il rientro a tempo pieno nel mese precedente all’uscita.

Come OO.SS. valutiamo positivamente l’accordo sottoscritto e le assunzioni ottenute e al tavolo negoziale abbiamo ribadito la necessità che esse siano realizzate avendo attenzione alla Rete, alle aree svantaggiate del Paese e al Mezzogiorno.

Milano, 17 novembre 2021

 

Delegazioni Trattanti Gruppo Intesa Sanpaolo
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN




Gruppo BPER: avviato il ricambio generazionale

Gruppo BPER: avviato un percorso per ottimizzare gli organici e
favorire il ricambio generazionale

Il CDA di BPER Banca, riunitosi in data odierna, ha deliberato l’avvio di un percorso volto a dare attuazione ad un ricambio generazionale e professionale, congiuntamente a una
riduzione della forza lavoro del Gruppo, nell’ambito delle linee guida che caratterizzeranno il futuro Piano industriale 2022-2024 attualmente in fase di definizione.

Gli interventi deliberati, da attuarsi entro il 2024 anche tramite il ricorso al Fondo di Solidarietà, consentiranno di ottimizzare la forza lavoro riducendo in modo strutturale gli oneri del personale. L’ottimizzazione degli organici prevede da un lato l’uscita di circa 1.700 risorse e dall’altro un piano di ingressi.

La manovra, il cui costo è previsto essere spesato nel Bilancio dell’esercizio 2021, verrà attuata previo espletamento della procedura sindacale di settore e nel rispetto delle normative vigenti.

Modena – 23 settembre 2021

 

Fonte: sito istituzionale Bper

 




Fondo Solidarietà: come ottenere i rimborsi delle imposte versate

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Con riferimento agli assegni straordinari del Fondo di solidarietà del credito ordinario e di quello cooperativo, l’approvazione del Decreto Sostegni bis ha – con una specifica norma interpretativa – definitivamente escluso la riliquidazione degli importi a favore delle esodate e degli esodati.
Pertanto, nulla è dovuto su tali somme e l’Agenzia delle Entrate provvederà all’annullamento formale degli avvisi bonari inviati in precedenza e provvederà altresì al rimborso delle somme pagate dalle esodate e dagli esodati che hanno scelto la rateizzazione. Si precisa che per coloro che hanno scelto la rateizzazione degli importi in precedenza richiesti nessuna altra rata in scadenza è dovuta.

L’Agenzia delle Entrate, presumibilmente dal prossimo mese di settembre, avvierà la procedura automatica per l’accredito dei rimborsi direttamente sul conto corrente delle esodate e degli esodati dei quali è già in possesso del codice IBAN.
Coloro che invece non hanno in precedenza comunicato all’Agenzia delle Entrate il proprio codice IBAN dovranno comunicarlo, al più presto, collegandosi a questo indirizzo: www.agenziaentrate.gov.it

Occorre digitare “Area riservata” ed accedere ad “Entratel/Fisconline”. Per l’identificazione si può utilizzare SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta di Identità Elettronica), CNS (Carta Nazionale dei Servizi). Quando si è entrati nell’Area riservata, sulla sinistra dello schermo appare un menù, nel quale occorre seguire il percorso: Servizi Fisconline – Servizi per – Richiedere – Accredito rimborso e altre somme su c/c. L’IBAN comunicato sarà utilizzato dall’Agenzia delle entrate per effettuare i rimborsi.

Infine, per coloro che non hanno comunicato e non comunicheranno il proprio codice IBAN tramite le modalità di cui sopra, potranno comunicare l’IBAN su cui fare accreditare il rimborso delle somme pagate utilizzando il modello allegato, compilato in tutte le sue parti e contenente i dati relativi a un conto corrente intestato al soggetto beneficiario del rimborso, che può essere presentato a un qualsiasi Ufficio Territoriale dell’Agenzia delle Entrate esibendo un documento d’identità in corso di validità.

Roma, 9 agosto 2021

 

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Popolare di Bari: riapertura dei termini di adesione all’Accordo del 10/6/2020


Ieri, 25 gennaio 2021, dopo una trattativa molto intensa ed impegnativa, svoltasi da remoto per alcuni giorni, si è concluso un ciclo d’incontri con l’Azienda, rappresentata dall’Amministratore Delegato con l’assistenza della Funzione Risorse Umane e la Delegazione Sindacale aziendale e nazionale.

Gli incontri si sono svolti, a partire dal 15 gennaio, per la verifica, prevista dall’accordo del 10.06.2020, dei risultati delle adesioni alle modalità di accompagnamento alla pensione, di esodo incentivato e per le valutazioni circa l’adozione di ulteriori misure volte a conseguire gli obiettivi dell’Accordo.

Le misure individuate, nella piena consapevolezza dei disagi e delle esigenze che avevano determinato i risultati delle adesioni raccolte, hanno incontrato, complessivamente, il reciproco gradimento delle parti trattanti.

Queste Organizzazioni Sindacali auspicano che le condizioni concordate possano favorire la massima adesione possibile all’esodo, contribuendo alla serenità dei lavoratori in uscita e alla prospettiva di un futuro per chi rimane.

Di seguito sintetizziamo le novità che integrano l’accordo del 10 giugno 2020:

  • Per tutti i dipendenti che maturano il requisito pensionistico AGO entro il 31/12/2029 sarà possibile accedere alle prestazioni straordinarie del Fondo di Solidarietà (art. 5 dell’accordo del 10 giugno 2020) per una durata massima di 60 mesi, in luogo del limite di 36 mesi precedentemente fissato. Le adesioni dovranno essere presentate entro il 19 febbraio 2021, con le modalità (semplificate) che verranno indicate dalla Banca. I colleghi che hanno già presentato l’adesione alle prestazioni straordinarie del Fondo di Solidarietà (Fondo) per una permanenza inferiore a 60 mesi potranno, a loro discrezione, presentare una nuova domanda per la maggiore durata, in sostituzione della precedente.
  • Viene sospesa la misura di cui all’art. 5.7 dell’Accordo, pertanto per i colleghi e le colleghe che hanno già aderito e/o aderiranno, non si procederà alla trasformazione del rapporto da full-time a part-time. Per coloro che hanno già presentato la domanda in data antecedente al verbale in parola, è fatta salva la possibilità di richiedere il mantenimento della precedente previsione.
  • Un’importante agevolazione ottenuta riguarda l’estensione dei benefici delle polizze assicurative per i casi di invalidità permanente e morte al personale che ha avuto e avrà accesso alle prestazioni straordinarie del Fondo, con erogazione rateale, agli stessi termini e condizioni dei dipendenti in servizio.
  • È stata inoltre esplicitata la “clausola di salvaguardia” in ipotesi di interventi legislativi che modifichino i requisiti legali per l’accesso al trattamento previdenziale, la previsione di uno specifico impegno dell’azienda a riassumere i dipendenti interessati.

Restano invariate, nei termini (riaperti) e nelle modalità di accesso, le altre misure contemplate dall’accordo agli articoli 3, 4, 6 e 7, vale a dire le uscite riguardanti “Pensione quota 100”, “Opzione donna”, l’accesso alla sezione emergenziale Fondo e le uscite volontarie (esodo incentivato). Per quanto riguarda invece l’accesso alla sezione emergenziale del Fondo, le cessazioni avverranno entro il 31 marzo 2021.

Confermata anche la previsione di accoglimento delle domande di riscatto della laure, tramite Fondo, per coloro che matureranno i requisiti pensionistici negli anni 2030 e 2031, a condizione che il costo complessivo per l’Azienda non ecceda il costo di 60 mesi di prestazioni straordinarie di permanenza nel Fondo.

Con riferimento alla misura di cui al primo alinea dell’art. 10.3 dell’Accordo del 10 giugno 2020 la Banca ha confermato la validità degli accordi aziendali del 29/09/2012 (art. 16) e del 19/07/2016 (art. 3).

La Banca conferma altresì che le forme di accompagnamento alla pensione previste dall’accordo del 10 giugno 2020 trovano applicazione anche per i lavoratori ceduti a Credit Management che ne hanno fatto e/o faranno richiesta, in virtù delle garanzie contenute nell’accordo di cessione di ramo d’azienda del 29/11/2017, sottoscritto con la Società.

Un ulteriore momento di confronto con l’Azienda, per la verifica delle adesioni agli strumenti di esodo individuati e integrati, partirà dal 26/02/2021 per terminare entro il 19/03/2021, con le stesse priorità di eventuali interventi previste nell’Accordo del 10 giugno scorso, cui si rinvia per tutto quanto non espressamente menzionato nel verbale di incontro del 25.01.2021 di cui si è trattato.

Bari, li 26 gennaio 2021

 

Segreterie OdC Gruppo Banca Popolare di Bari
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

 

scarica il Verbale di Incontro




Intesa Sanpaolo assume 3.500 persone a fronte di 7.200 uscite volontarie

Centrati i target dell’accordo sindacale, il gruppo recluta ulteriori mille persone rispetto alle previsioni iniziali. Messina: «Ricambio generazionale decisivo»



Intesa Sanpaolo procederà a ulteriori mille assunzioni, in aggiunta alle 2.500 già previste dall’accordo sindacale del 29 settembre 2020 sottoscritto con Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca Uil e Unisin, finalizzato a un ricambio generazionale senza impatti sociali e alla valorizzazione delle persone del Gruppo Intesa Sanpaolo risultante dall’acquisizione di Ubi Banca, con il quale si è data la possibilità ad almeno 5mila persone di richiedere l’uscita volontaria per pensionamento o Fondo di Solidarietà.

Il progetto di ricambio generazionale

Il gruppo bancario, facendo seguito alla verifica svolta con le organizzazioni sindacali in merito al raggiungimento delle almeno 5milauscite volontarie, intende infatti accogliere tutte le oltre 7.200 adesioni volontarie validamente pervenute e procedere di conseguenza, come chiesto dai sindacati, a 3.500 assunzioni complessive che saranno perfezionate entro il primo semestre 2024. Il tutto sulla base dell’accordo sindacale sottoscritto il 30 dicembre 2020 in merito ai trattamenti riguardanti le 5.107 persone incluse nel ramo d’azienda da cedere a Bper Banca. Nelle prossime settimane sarà avviata la procedura sindacale in relazione alla fusione per incorporazione di Ubi Banca nella capogruppo Intesa Sanpaolo.

La soddisfazione di Messina

«Con l’assunzione di mille persone che si aggiungono alle 2.500 già programmate – commenta Carlo Messina, ceo del gruppo bancario – diamo ulteriore impulso al ricambio generazionale e al sostegno dell’occupazione. Intesa Sanpaolo continua a investire sui giovani, punto di forza del Paese. In un contesto di notevole complessità vogliamo dare un segnale concreto improntato all’ottimismo verso il futuro. Le persone di Intesa Sanpaolo sono il nostro asset principale, saremo più forti grazie a questi giovani. Ringrazio le sigle sindacali con cui i rapporti continuano a essere di stima, rispetto e proficua collaborazione, sempre a servizio della crescita di Intesa Sanpaolo. Continuiamo – aggiunge Messina – ad assumere a dimostrazione della solidità di un gruppo che, con un’accresciuta attrattività per nuovi talenti e maggiori opportunità di crescita professionale e di carriera, conferma il suo ruolo di leadership a livello italiano ed europeo».

 

Fonte: Il Sole 24 Ore

 

 




Intesa – UBI: 5.000 uscite volontarie e 2.500 assunzioni

2 - First Cisl 3 - Fisac Cgil 6 - Uilca Unisin nuovo logo

Nella serata del 29/9 è stato raggiunto l’ ”Accordo per l’avvio dell’integrazione del Gruppo UBI Banca nel Gruppo Intesa Sanpaolo” che prevede 5.000 uscite volontarie entro il 31 dicembre 2023 nell’attuale perimetro del Gruppo Intesa Sanpaolo e UBI.

L’intesa prevede l’assunzione, con attenzione alla Rete e alle zone svantaggiate del Paese, di 2.500 persone a tempo indeterminato anche attraverso la stabilizzazione dei colleghi a tempo determinato, valutando inoltre l’inserimento dei lavoratori del settore collocati nel Fondo Emergenziale.

L’accordo stabilisce:

Personale che ha maturato o maturerà il “diritto” a pensione (compreso Quota 100 e Opzione donna) entro il 31/12/2021 – Possibilità di adesione volontaria al pensionamento centro il 9 novembre 2020, con uscita al 31 dicembre 2020 per chi ha già maturato la finestra pensionistica o all’ultimo giorno del mese antecedente alla maturazione della stessa.
L’incentivo:

  • per le pensioni anticipate e di vecchiaia è pari al preavviso contrattuale (2 mensilità per le Aree Professionali, 4 per i Quadri Direttivi, 6 per i Dirigenti);qualora l’adesione pervenga entro il 20 ottobre 2020 è prevista l’erogazione di un premio aggiuntivo di tempestività pari a 2/12 della RAL
  • per le pensioni “Quota 100” è pari al preavviso contrattuale aumentato di un importo determinato dal 1,5% della RAL per ogni mese tra il 7° e 18° di distanza dal requisito della pensione anticipata e dal 2% della RAL per ogni mese a partire dal 19°; la somma complessiva non potrà comunque superare il 75% della RAL oltre all’eventuale premio di tempestività;
  • per le pensioni con “Opzione Donna”, pari al 75% della RAL oltre all’eventuale premio di tempestività.

Personale che maturerà il “diritto” a pensione tra il 1° gennaio 2022 e il 31/12/2022 – Possibilità di adesione entro il 9 novembre 2020 alternativa tra:

  • pensione anticipata o di vecchiaia, con incentivo e premio di tempestività come sopra indicati
  • Fondo di Solidarietà.

Personale che maturerà il “diritto” a pensione tra il 1° gennaio 2023 e il 31/12/2026 – Possibilità di adesione al Fondo di Solidarietà entro il 9 novembre 2020. La data di uscita è prevista al 31/12/2023 con possibili anticipi in base alle esigenze organizzative aziendali alle seguenti date: 31 dicembre 2020, 31 marzo -30 giugno
-31 dicembre 2021, 30 giugno -31 dicembre 2022, 30 giugno 2023 (con una permanenza media nel Fondo di 36 mesi).
Durante il periodo di permanenza nel Fondo di Solidarietà verranno garantite: copertura sanitaria del personale in servizio, condizioni creditizie e agevolate, erogazione dell’assegno per familiari con handicap, assunzione del coniuge/figlio in caso di premorienza.

Per quanto riguarda la previdenza complementare verrà riconosciuta l’attualizzazione della contribuzione aziendale al fondo pensione per i mesi di esodo.

Nel caso di adesioni superiori alle 5.000 uscite previste, verrà redatta una graduatoria unica sulla base della data di maturazione del diritto a pensione con priorità:

  • al personale che aveva già aderito agli accordi stipulati nei due Gruppi ed escluso dalle precedenti graduatorie e che si avvale in questa nuova adesione del medesimo requisito pensionistico
  • ai titolari della L. 104 in situazione di gravità per sé
  • al personale disabile con invalidità non inferiore al 67%.

L’Azienda si è impegnata a comunicare individualmente l’esito delle domande presentate sulla base dei precedenti accordi, sia alle 536 persone in graduatoria sia alle 1.197 persone escluse (quest’ultime dovranno ripresentare domanda in base al nuovo accordo, qualora ancora interessate). Per quanto riguarda le uscite, l’Azienda ha dichiarato la volontà di inserirle nelle finestre del 31 dicembre 2020 e 31 marzo 2021.

L’accordo prevede per i Part time che accederanno al Fondo di Solidarietà la possibilità di richiedere il rientro a tempo pieno nel mese precedente all’uscita.

L’intesa raggiunta sancisce inoltre il diritto all’uscita anche ai colleghi che rientreranno nel perimetro delle cessioni di ramo d’azienda, quali la cessione a BPER, assicurando pari diritti a tutto il personale del nuovo Gruppo.

Valutiamo positivamente questo primo accordo di integrazione del Gruppo UBI in Intesa Sanpaolo e riteniamo importante aver assicurato volontarietà per le uscite e solidarietà intergenerazionale con 2.500 nuove assunzioni, ribadendo l’attenzione al supporto delle filiali e alle zone svantaggiate del Paese.

Scarica il testo dell’accordo

 




Intesa Sanpaolo – UBI: incontro su uscite volontarie e assunzioni


Intesa Sanpaolo e UBI: primo incontro
su uscite volontarie e assunzioni

 

Nella giornata odierna si è svolto il primo incontro in merito alle 5.000 uscite volontarie che riguarderà tutto l’attuale perimetro del Gruppo Intesa Sanpaolo e UBI: rispettivamente 61.172 e 19.609 persone.

Ai sensi degli accordi precedenti sottoscritti nei due Gruppi, ci sono ancora da perfezionare le uscite di 536 persone, di cui 307 pensionamenti e 229 esodi; per questi ultimi l’azienda ha comunicato di volerne anticipare l’uscita al 31/12 del corrente anno.

Sono in sospeso 1.197 adesioni (925 ISP e 272 UBI) in quanto non rientranti nelle graduatorie dei precedenti accordi, poiché in supero ai numeri delle uscite previste.

L’Azienda comprenderebbe nella platea interessata tutti coloro che maturano il “diritto” a pensione (anticipata o di vecchiaia) entro il 31/12/2026. In base ai dati oggi in possesso dell’Azienda, i colleghi sarebbero 7.522 (5.888 ISP e 1.634 UBI) oltre alle suddette 1.197 adesioni in sospeso.
Anche questi 1.197 colleghi, trattandosi di un nuovo accordo, dovranno ripresentare – se ancora interessati – la domanda per l’uscita. Abbiamo ribadito la richiesta di inserire nell’accordo un criterio di priorità per queste posizioni.

Le prime indicazioni fornite dall’Azienda riguarderebbero:

chi matura il “diritto” a pensione (compreso Quota 100 e Opzione donna) entro il 31/12/2021, possibilità di adesione al pensionamento incentivato

chi matura il “diritto” a pensione dal 1/1/2022 al 31/12/2022, possibilità di adesione al pensionamento incentivato o al Fondo Esuberi

chi matura il “diritto” a pensione dal 1/1/2023 al 31/12/2026, possibilità di adesione al Fondo Esuberi. La data di uscita è prevista al 31/12/2023 con possibili anticipi semestrali in base alle esigenze organizzative aziendali (la Banca ha specificato che, indicativamente, prevederebbe una permanenza media nel Fondo di 36 mesi).

Per quanto riguarda le 2.500 assunzioni, abbiamo nuovamente ribadito che dovranno essere effettuate in tempi rapidi e in prevalenza nella Rete, estremamente sofferente, nonché nel Sud e nelle Aree svantaggiate del Paese.

La trattativa proseguirà nei giorni 29 e 30 settembre.

Milano, 21 settembre 2020

 

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA -UNISIN
Gruppo Intesa Sanpaolo e UBI




MPS: accesso al Fondo di Solidarietà

1 - Fabi 2 - First Cisl 3 - Fisac Cgil 6 - Uilca Unisin nuovo logo

Si è svolto oggi il previsto incontro relativo alla verifica delle domande di adesione al Fondo esuberi previsto dall’accordo dello scorso 6 agosto.

L’attivazione del Fondo prevede l’uscita dei 500 colleghi al 1° novembre 2020.
Insieme all’Azienda abbiamo verificato che le domande di accesso alle prestazioni straordinarie del “Fondo di solidarietà” sono pervenute in numero sufficiente rispetto all’obiettivo dichiarato.

La verifica ha dato modo di stabilire che saranno accolte le richieste di tutti i Colleghi che matureranno i requisiti pensionistici entro marzo 2024 e parzialmente di coloro che li matureranno ad aprile 2024. (in base alla maggiore età anagrafica come da accordo sindacale).
Nei prossimi giorni l’Azienda comunicherà agli aventi diritto i relativI adempimenti operativi che dovranno essere perfezionati.

Siena, 16 settembre 2020




Mps: esodi e assunzioni – siglato l’accordo

1 - Fabi 2 - First Cisl 3 - Fisac Cgil 6 - Uilca Unisin nuovo logo

Si è oggi conclusa la procedura di confronto sindacale avviata ai sensi degli artt.20 e 21 del CCNL, in tema di riduzione degli organici nel Gruppo MPS. Abbiamo ottenuto l’importante risultato di mantenere tutte le garanzie già previste nei precedenti Accordi in materia di esodi.
Questi in sintesi i punti principali dell’Accordo:

Uscita al 1° novembre 2020 di 500 colleghi, che maturino i requisiti per il diritto ai trattamenti pensionistici AGO entro il 1/1/2025;
• Adesioni solo su base volontaria;
• La domanda di adesione dovrà essere presentata a partire dal 24/8/2020 e non oltre il 13/9/2020;
• Mantenimento per tutto il periodo di permanenza nel Fondo di Solidarietà, delle coperture assistenziali (Rimborso Spese Mediche) e delle agevolazioni creditizie, condizioni e servizi tempo per tempo vigenti per il personale in servizio;
• Assunzione del coniuge o figlio in caso di decesso durante il periodo di adesione al Fondo;
• Mantenimento posizione accesa presso i Fondi previdenziali aziendali;
• Possibilità di continuare a beneficiare dei servizi previsti dalla Cassa Mutua;
• Impegno a ricercare possibili soluzioni condivise con il Sindacato in caso di modifiche normative sui requisiti di accesso alla pensione AGO.

Con il fondamentale obiettivo di salvaguardare la tenuta organizzativa e operativa del Gruppo MPS, abbiamo anche ottenuto l’impegno aziendale a realizzare nel biennio 2020-2021 un numero complessivo di assunzioni pari a 1 entrata ogni 2 uscite determinate dall’adesione al Fondo di Solidarietà.

Le assunzioni, le cui modalità saranno come di consueto oggetto di confronto sindacale, avverranno già a partire da gennaio 2021 e saranno prioritariamente indirizzate al rafforzamento della Rete Commerciale.

Riteniamo sicuramente positivo il risultato raggiunto con questo negoziato che, pur in coerenza con gli obiettivi del Piano 2017-2021 riguardanti il ridimensionamento delle strutture organizzative del Gruppo, ha tenuto conto sia delle legittime aspettative di uscita anticipata dei colleghi, che dell’esigenza di intervenire sulle conseguenti inevitabili scoperture di ruoli e funzioni professionali e nondimeno ha creato un’importante opportunità di nuova occupazione in un contesto di crisi socio-economica epocale per il nostro Paese.

Siena, 6 agosto 2020

Scarica l’accordo

LE SEGRETERIE