Alleanza: ripresa delle relazioni sindacali con due nuovi incontri

3 - Fisac Cgil

Le organizzazioni sindacali hanno incontrato l’azienda per due volte, una lo scorso mese ed un’altra il 6 luglio, dopo quasi 2 anni di interruzione delle relazioni sindacali a seguito del riuscitissimo sciopero del settembre 2021.

Durante il primo appuntamento Alleanza ci ha comunicato l’intenzione di riaprire 30 ispettorati in tutta Italia (10 per INT).

Abbiamo manifestato la nostra convinzione che il numero fosse esiguo in confronto alle 224 chiusure effettuate nel 2021 ed al reale bisogno manifestato dai lavoratori e che le riaperture avverranno presumibilmente a 3 o anche 4 anni di distanza, un tempo indiscutibilmente enorme rispetto alla celerità con cui vennero chiusi.

L’azienda durante l’ultimo incontro ci ha comunicato di avere deciso la riapertura di 45 nuovi uffici, i primi 30 entro ottobre 2024 ed i restanti 15 in un tempo ancora da definire e distribuiti nella misura di 3 per IR e che, quasi sicuramente, si tratterà di multipoint. Non ci è stato comunicato esattamente dove saranno ubicati gli I.A.

Durante l’incontro di giugno i vertici aziendali ci avevano anche informato sul nuovo sistema provvigionale che è appena partito per i prodotti del ramo risparmio. Alleanza ha motivato questi cambiamenti con richieste pervenute da Ivass al fine di tutelare la clientela. Rimangono alcuni aspetti che riteniamo di forte criticità e che avevamo chiesto di trattare rapidamente, come: il parametro qualitativo che verrà inserito dal prossimo anno per fare scattare le garanzie economiche ma che, ad oggi, non è stato ancora comunicato ai lavoratori; le problematiche che potrebbero scaturire dall’applicazione degli storni per 5 anni, soprattutto in caso di trasferimento. L’azienda ha negato che si trattasse di un cambio del sistema provvigionale, sottolineando che comunque le OO.SS. non possono contrattualmente trattare tale tema, ma di fatto comunque le modifiche avranno un impatto notevole su quest’aspetto così rilevante, benché al momento economicamente tutelato.

Le scriventi OO.SS. hanno evidenziato che affinché la ripresa delle relazioni sindacali risulti concreta, come accade per il resto del gruppo, bisogna affrontare tutti gli altri temi, e non ridurli solo a quello della chiusura degli Ispettorati Agenziali. Restano, infatti, sul tavolo molti problemi che necessitano di un confronto rapido come: le pressioni commerciali divenute insostenibili; il continuo aumento dei budget e la costante diminuzione dei silos; la desertificazione delle figure professionali all’interno delle agenzie; la modifica dei sistemi incentivanti con l’inserimento di nuovi parametri come quello della raccolta netta dopo quattro mesi dall’inizio dell’anno e con un nuovo obiettivo che rischia di causare altre decurtazioni economiche; l’aumento spropositato dei carichi di lavoro su tutte le figure dal TSIE fino all’Agente passando per i nostri SQS oberati di mansioni ed incombenze.

Purtroppo, negli ultimi anni abbiamo assistito ad una lenta ed inesorabile diminuzione delle quote di acquisizione pagate alla rete (ultimo esempio la nuova Alleata). Gli obiettivi che prima si realizzavano con 3/4 contratti al mese e qualche adeguamento, oggi possono richiedere anche 20/30 pezzi in un mese. Di conseguenza, aumentano le pressioni e lo stress per i produttori. Le iniziative messe in atto dall’azienda con il sistema dei bonus non sono sufficienti, visto che si tratta di quote aggiuntive che non vengono retribuite economicamente, ma servono esclusivamente a fare scattare rappel e mix. Questo sistema comporta una sensibile diminuzione dei guadagni di tutta la struttura (un TS a parità di risultato, con i bonus perde tra i 150 ed i 250 € mensili in proporzione al risultato). Bisogna trovare soluzioni a lungo termine, che consentano ai produttori di arrivare a fine mese.

Abbiamo, inoltre, chiesto ai vertici aziendali di intervenire economicamente a seguito del mancato pagamento compiutamente del PRV per i produttori, decurtato di 30€ e, soprattutto, privato del vantaggio della tassazione agevolata poiché l’azienda ha sbagliato nella scelta del parametro a cui legare il premio di produttività, nonostante l’accordo con il Gruppo prevedesse la definizione di target in grado di “garantire” la fruizione piena del premio con tassazione agevolata e non ordinaria da parte dei produttori. Il premio è scattato appieno e con la tassazione agevolata per i produttori di Generali, ma non per quelli di Alleanza (al danno si è aggiunta anche la beffa dell’errore nel pagamento avvenuto sullo stipendio di giugno con trattenuta per il mese successivo). A seguito delle nostre proteste, per il prossimo anno il Gruppo ha parzialmente rivisto i parametri per Alleanza.

Abbiamo anche chiesto un deciso intervento di Alleanza a supporto di clienti e lavoratori delle zone duramente colpite dall’ultima alluvione in Emilia Romagna, interventi non solo ad personam ma per tutti coloro che operano nelle agenzie colpite, così come effettuato anche in Generali Italia.

Su tutte queste importanti tematiche attendiamo risposte e, soprattutto, richiediamo con forza tavoli di discussione paritari dove trovare con HR soluzioni condivise ai problemi che affliggono la rete, così come avviene per le altre aziende del Gruppo e per i produttori della casa madre.

Senza dimenticare, infine, il rinnovo del CCNAL scaduto e per il quale avvieremo a breve le assemblee dei lavoratori per approvare la piattaforma preparata dalle OO.SS., in linea con la parificazione economica e normativa al CCNL Ania prevista dal nostro contratto.

Italia, 18 luglio 2023

 

I Coordinamenti Nazionali delle RSA FISAC/CGIL – FNA




Alleanza silente: avanti con lo sciopero del 23 settembre

2 - First Cisl 3 - Fisac Cgil 8 - Fna 6 - Uilca

Alleanza silente: proseguiamo con le iniziative per lo sciopero del 23 settembre

A seguito del presidio dello scorso 15 luglio, durante il quale tutte le OO.SS unitariamente hanno dimostrato il proprio dissenso verso le scelte attuate dai vertici aziendali negli ultimi anni, Alleanza è rimasta silente e, di conseguenza, proseguiamo con le iniziative che ci porteranno allo sciopero del 23 settembre.

Grazie a tutti i lavoratori che hanno seguito e diffuso l’evento di luglio, possiamo affermare che il successo è stato superiore a qualsiasi aspettativa.

Ricordiamo brevemente i motivi che hanno portato queste OO.SS. a proclamare il prossimo sciopero:

  • Riapertura di tutti gli Ispettorati Agenziali;
  • Eliminazione delle pressioni commerciali;
  • Riduzione degli obiettivi e reinserimento dei bonus mensili su più piste, non solo su quella danni ed alle stesse condizioni del terzo quadrimestre 2020;
  • Ripristino degli obiettivi annuali e non più semestrali, insieme al ricalcolo dei rappel;
  • Avvio della possibilità di acquisire in Offline;
  • Eliminazione delle due piste Mix a favore di una sola;
  • Rispetto del contratto di lavoro;
  • Riduzione dei carichi amministrativi in capo ai produttori;
  • Riduzione dei carichi di lavoro per gli Impiegati Amministrativi e ripristino delle provvigioni acquisitive nella stessa misura precedentemente prevista;
  • Implemento dei silos di supporto alla rete o, comunque, reintegro nella stessa misura dello scorso anno, con utilizzo solo per spese attinenti all’agenzia, escludendo quelle in capo alla Direzione (come i ristori per gli amministrativi) ed in armonia con le circ. (v. premi per CF);
  • Ritiro del progetto di inserimento dei Senior Advisor (CF presi da altre Sim/Banche da inserire direttamente in carico all’Agenzia, pagati meglio di Account e TS, ed a cui affidare i migliori clienti e tutte le scadenze da togliere ai settori) e reimpiego delle risorse già stanziate a favore dei lavoratori in essere o per l’inserimento di collaboratori nei settori;
  • Regolamentazione della remotizzazione selvaggia a cui abbiamo assistito dal diffondersi della pandemia, con il pagamento di “ristori” per tutti (come avviene per i produttori Generali) e dotazione di supporti ergonomici ed elettronici per eliminare le conseguenze patologiche del lavoro da casa;
  • Ripristino della percentuale di correntizzazione solo sulle provvigioni o, in alternativa, riconoscimento anche sugli incentivi dei meccanismi bonus/malus previsti per la correntizzazione.

Per tutte queste ragioni e per ritornare a vestire la maglia di Alleanza e a lavorare con orgoglio e soddisfazione, riducendo quello stress che oggi ci sta facendo ammalare, invitiamo tutti a partecipare allo sciopero del 23 settembre ed alla manifestazione che si svolgerà a Milano sotto alle Torri dove hanno sede Alleanza e Generali, che ricordiamo fanno utili record ogni anno. Non esistono solo gli azionisti, ma anche i lavoratori.

Nessuno può tirarsi indietro, basta con lamentele ed insoddisfazioni, è il momento di dimostrare all’azienda che è finito il tempo delle chiacchiere ed è arrivato il momento dei FATTI.

Ci vediamo in piazza Tre Torri a Milano GIOVEDI’ 23 SETTEMBRE alle ore 11.00. Rivolgetevi alle RSA sul territorio, che stanno organizzando i trasporti per arrivare a Milano.




Alleanza: il presidio in Piazza Tre Torri del 15/7

8 - Fna 6 - Uilca

Giovedì 15 luglio alle ore 11 si è celebrata una meravigliosa giornata di orgoglio sindacale che ha visto presenti in Piazza Tre Torri a Milano i rappresentanti di tutte le 5 Sigle per manifestare contro l’atteggiamento prepotente dell’Azienda, sorda agli appelli e alle legittime sollecitazioni dei lavoratori.

Un numero simbolico ma significativo di rappresentanti di tutte le OO.SS. si è ritrovato all’ombra della Torre Generali in un clima di piena solidarietà ed unità, sostenuti dal supporto dei colleghi connessi in streaming, i presenti hanno dato vita ad una manifestazione di protesta caratterizzata da alto senso civico e correttezza, benché rumorosa e colorata da tante bandiere sventolanti.

Nonostante le RSA abbiano rispettato le norme, la vigilanza privata dell’azienda ha mostrato i muscoli, diffidando i manifestanti arrivati per primi dall’avvicinarsi alla sede aziendale. A metà mattina sono, addirittura, arrivati poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa!!!!!

Al termine della giornata registriamo un risultato di assoluta e grande soddisfazione:

  • tanti sono stati i cittadini che si sono avvicinati al presidio, chiedendo spiegazioni e significando il loro pieno appoggio;
  • la diretta Facebook è stata seguita da diverse migliaia di utenti che nei commenti hanno espresso il loro pieno sostegno all’iniziativa;
  • ogni post pubblicato su Linkedin e sugli altri social è stato visualizzato centinaia di volte e ampiamente commentato;
  • i video della manifestazione pubblicati hanno superato le 4.200 visualizzazioni.

Più di tutto, abbiamo sentito il sostegno di migliaia di lavoratori che ci hanno chiesto con forza di proseguire su questa strada, in difesa dei diritti di TUTTI.

E ora, per affermare ulteriormente il valore delle nostre idee, prepariamoci allo sciopero del 23 settembre, che ci vedrà nuovamente a Milano, questa volta ben più numerosi!!!

Vi aspettiamo tutti in piazza Tre Torri per lo

SCIOPERO del 23 SETTEMBRE con MANIFESTAZIONE A MILANO sotto la sede di ALLEANZA E GENERALI

 

Italia, 16 luglio 2021.

 

I Coordinamenti Nazionali delle RSA
FISAC/CGIL – FNA – SNFIA – UILCA




Alleanza: presidio in piazza il 15/7 e sciopero il 23/9.

8 - Fna 6 - Uilca

Lo scorso 30 giugno si è svolto l’incontro richiesto dai vertici Alleanza per comunicare alle OO.SS. le modifiche al sistema provvigionale in ottemperanza all’art. 109 del CCNAL. I cambiamenti dettati dall’azienda si riferiscono agli incentivi di produzione, in riferimento ai quali verrà applicata una decurtazione del 10% del monte quote in presenza di una correntizzazione inferiore al 96% sul trimestre e non più sul mese. Inoltre, per il trimestre estivo, pur restando invariate le tre piste Mix, il premio verrà corrisposto al 50% se risulterà raggiunta una delle piste protection o investimenti. Viene rinnovato per luglio il bonus protection ed il 50% di quanto maturato a luglio verrà fatto risalire anche su agosto.

Oltre a queste comunicazioni, l’azienda ha dichiarato di essere disponibile alla riapertura di altri 10 Ispettorati Agenziali su istanza sindacale, a dimostrazione di volontà di dialogo.
In realtà, più che dialogo questa sembra una presa in giro: Alleanza chiude 265 uffici periferici e ci offre la riapertura di 10 I.A.!
Abbiamo ribadito che gli uffici devono essere riaperti TUTTI e che l’azienda deve FERMARE questa ristrutturazione che toglie ai lavoratori una sede presso la quale operare, costringendoli a lavorare da casa o per strada o ammucchiandosi nelle Agenzie aperte senza rispetto né per loro né per la clientela ed obbligandoli ad operare senza considerare gli standard minimi previsti dalla legge per la sicurezza con nocumento per la salute. Sono aumentate, infatti, le segnalazioni per peggioramento della vista, problemi muscolo-scheletrici e malattie psichiche dovute allo stress causato da questa nuova modalità di lavoro e dalle inaccettabili pressioni commerciali ad essa correlate, insieme al non rispetto degli orari di lavoro.

Ci è stato comunicato anche che l’obiettivo produttivo per il secondo semestre sarà di 4 miliardi e 935 milioni di quote che, sommate a quelle del primo semestre (il cui risultato non viene minimamente preso in considerazione), fanno crescere il budget annuale del 6,44% rispetto a quello del 2020!

Per i soggetti fragili, l’incentivazione prevista per giugno/luglio/settembre, verrà pagata ugualmente al 50% anche per coloro che non dovessero raggiungere gli obiettivi a cui l’incentivazione è legata. Non è assolutamente ciò che queste OO.SS. hanno richiesto: noi vogliamo fare un accordo, come per i produttori di Generali Italia per i quali è stato previsto, per TUTTI i lavoratori non solo quelli fragili, un indennizzo dall’inizio della pandemia ad oggi, non un premio legato ai risultati di soli tre mesi.

L’azienda, in sostanza, aldilà delle solite dichiarazioni formali e nonostante gli utili eccezionali, procede in modo SORDO ed AVIDO per la sua strada confermando una ristrutturazione che avrà anche delle ripercussioni sui posti di lavoro, visto che Alleanza ci ha convocato per il 27 luglio ad un tavolo tecnico sugli improduttivi e se quest’incontro segue lo stesso iter di quello sugli ispettorati periferici non promette nulla di buono.

Queste Organizzazioni Sindacali, di conseguenza, restano in stato di AGITAZIONE SINDACALE

ED ATTUANO AZIONI DI LOTTA INVITANDO TUTTI I LAVORATORI A NON PARTECIPARE ALLE CALL DEL MARTEDI’, A NON COMPILARE MODULISTICA ED ORGANIZZANO UNITARIAMENTE

UN PRESIDIO IN PIAZZA TRE TORRI IL 15 LUGLIO

E PROCLAMERANNO UNA

GIORNATA DI SCIOPERO IL 23 SETTEMBRE.

Verrà data ampia diffusione alle iniziative su media, stampa e social.
DOBBIAMO LOTTARE TUTTI UNITI PER SALVARE ALLEANZA ED I POSTI DI LAVORO.

Italia,5 luglio 2021.

 

I Coordinamenti Nazionali delle RSA
FISAC/CGIL–FNA –SNFIA –UILCA




Alleanza: pronti allo sciopero!

3 - Fisac Cgil 8 - Fna 6 - Uilca

Dopo il nostro ultimo comunicato si è svolto l’incontro con l’azienda in cui sono state date risposte alle nostre richieste, quasi tutte negative.

  1. Sulla chiusura degli ispettorati principali l’azienda ribadisce la volontà di chiuderne il 41% , senza tenere in alcun conto le condizioni in cui si trovano a lavorare i TS, sotto il sole, costretti ad incontrare i clienti nei bar, senza postazioni ergonomiche e schermi a norma che porteranno a problemi di salute al sistema scheletrico ed alla vista. I nuovi multipoint saranno pronti entro settembre 2022, i TS lavorano negli ispettorati aperti con casi di 9 TS ad ufficio, senza rispetto dello spazio lavorativo minimo, in violazione della normativa sulla sicurezza. Nel frattempo le disdette per gli ispettorati chiusi sono state già inviate, senza avvertire le agenzie, che hanno saputo delle chiusure dai proprietari dei locali; il disprezzo per la salute e per le condizioni di lavoro delle persone è assoluto ed inaccettabile, la concorrenza prende in affitto i locali rilasciati da Alleanza e ci sistema i colleghi che, sempre più numerosi, lasciano Alleanza perché non vedono più un futuro nella nostra azienda!
    SI STA EFFETTUANDO UN TAGLIO DI COSTI SULLA PELLE DEI LAVORATORI
  2. Sulla seconda pista mix introdotta inizio anno l’azienda comunica che, mentre nel 1° trimestre 2019 il 49% dei TS aveva raggiunto il mix, nel primo trimestre 2021 sono scesi al 37%, nonostante volumi produttivi nettamente più alti e i conseguenti introiti per l’azienda. Si gioca con le parole dicendo che “il mix deve contenere più elementi”, con questa affermazione si tagliano i guadagni delle persone, si lavora di più e si guadagna di meno!
    QUESTO E’ SFRUTTAMENTO DEI LAVORATORI
  3. Entro luglio sarà presentato il nuovo sistema premiante per gli amministrativi. Non se ne conoscono i contenuti economici: la richiesta di ripristinare l’attività produttiva per loro è stata rigettata perché sarebbe “incompatibile con la loro attività”. In realtà si tagliano solo i costi, ancora una volta sulla pelle delle persone!
    QUESTA E’ ARROGANZA NEI CONFRONTI DEI LAVORATORI
  4. Le decadenze sono state considerate secondo i parametri pre-covid. Le persone hanno garantito un esercizio a livelli di un anno normale e l’azienda ha avuto un ottimo utile, ma ignora il legittimo diritto a essere retribuiti con parametri che tengano conto della pandemia; si accusa anzi la rete di aver lavorato male. L’azienda guadagna di più ma paga di meno i lavoratori.
    QUESTA E’ INGRATITUDINE NEI CONFRONTI DEI LAVORATORI
  5. Il problema dei PLE costretti a cambiare lettera di nomina o a lasciare Alleanza passando alla concorrenza, e dei non digitalizzati che verranno cacciati il 30 giugno, per Alleanza non è un problema perché ce ne sono solo 46 in tutta Italia; non dicono quanti ce n’erano un anno fa, nascondono la strage di persone fidelizzate, colpevoli solo di essere anziane e di avere una lettera di nomina che faceva spendere di più all’azienda.
    QUESTA E’ INGIUSTIZIA SOCIALE
  6. I lavoratori fragili che più di tutti hanno sofferto per la pandemia potranno avere un incentivo trimestrale, ma solo se faranno almeno il 70% della produzione pre-covid, minimo 120.000 quote, e se faranno il 96% di correntizzazione. In tutte le aziende del gruppo Generali gli incentivi sono stati dati a tutti, con accordi sindacali, senza condizioni.
    QUESTA E’INSENSIBILITA’ NEI CONFRONTI DEI LAVORATORI PIU’ DEBOLI
  7. Nelle call l’amministratore delegato continua a denigrare la rete accusata di reclutare raccoglitori di pomodori, gli agenti di farsi spostare la macchina dagli impiegati, i TS di acquisire senza rispetto per i clienti facendo aumentare le decadenze mentre i numeri dimostrano che le decadenze di 1° anno sono in forte diminuzione , quelle di secondo anno sono state causate dalla pandemia, non dai TS. Ci si continua a perseguitare nonostante produzione overbudget e correntizzazione ai massimi storici.
    QUESTE SONO FALSITA’
  8. Arrivano voci di forti incrementi del budget nel secondo semestre, violando la regola del 54% nel 1° semestre e 46% nel secondo; sarebbe micidiale e impedirebbe a tanti di raggiungere il bonus mix. L’azienda dice che nulla è stato ancora deciso: siamo stati convocati per mercoledì 30 giugno e sentiremo le novità

CONTRO TUTTE QUESTE INGIUSTIZIE LE SCRIVENTI OO.SS. PROCLAMANO LO STATO DI

AGITAZIONE SINDACALE

ED ATTUANO AZIONI DI LOTTA INVITANDO TUTTI I LAVORATORI A NON PARTECIPARE ALLE CALL DEL MARTEDI’, A NON COMPILARE MODULISTICA CHE REPLICA I DATI GIA’ DESUMIBILI DA MYA, ORGANIZZANO UN

PRESIDIO IN PIAZZA TRE TORRI IL 15 LUGLIO

E PROCLAMERANNO UNA GIORNATA DI

SCIOPERO IL 23 SETTEMBRE

QUALORA GLI OBIETTIVI DEL SECONDO SEMESTRE FOSSERO INCREMENTATI PROCLAMEREMO LO SCIOPERO IMMEDIATAMENTE.

 

LAVORATORI, IL TEMPO DELLA MEDIAZIONE E’ FINITO PER COLPA DI UN’ AZIENDA SEMPRE PIU’ SORDA E AVIDA. E’ ARRIVATO IL MOMENTO DI LOTTARE TUTTI UNITI PER SALVARE IL NOSTRO LAVORO!

29 giugno 2021

 

Coordinamenti Nazionali Aziendali
FISAC CGIL, FNA, SNFIA, UILCA




Alleanza: troppi i problemi da risolvere

2 - First Cisl 3 - Fisac Cgil 8 - Fna 6 - Uilca

 

Le problematiche in Alleanza continuano a sommarsi creando una forte sensazione di malessere e disagio nella rete:
  1. La chiusura del 41% degli Ispettorati Principali. Vediamo le disdette dei contratti per gl’immobili dismessi inviate con massima celerità, mentre i lavori di adeguamento e ricerca nuove Sedi ancora in alto mare. L’Azienda ha di fatto privato di una sede fisica molti lavoratori che saranno costretti a proseguire la loro attività (anche post pandemia) operando dalle proprie abitazioni senza il rispetto delle basilari norme di sicurezza con conseguenze sulla loro salute, costringendoli all’utilizzo di pc e stampanti a proprie spese, oltre alla mancanza di linee telefoniche aziendali per produttori ed amministrativi o a lavorare in Agenzie con assembramenti, senza considerare lo svilimento dell’elevatissima professionalità della Nostra Rete costretta ad incontrare i clienti in bar o posti di fortuna.
  2. L’inserimento di una seconda pista per vedersi pagati i mix, che si tramuta in una penalizzazione certa per tante persone che, anche a causa degli obiettivi costantemente in crescita, non riescono a raggiungerli.
  3. Le incessanti e asfissianti pressioni commerciali di ogni tipo ( anche per quanto riguarda semplici info dei clienti o fermi nei pagamenti dovuti alla forte crisi economica), unitamente ai continui problemi informatici, (siamo ancora in attesa dell’OFF LINE), rendono sempre più faticosa la nostra attività creando stress da lavoro correlato .
  4. Il carico di lavoro sempre crescente e ormai insostenibile per gli amministrativi, il cui enorme impegno non è gratificato da un adeguato sistema premiante, riconosciuto al momento solo ai colleghi direzionali come “gratifica straordinaria”, e privati della possibilità di sottoscrivere contratti, utili all’azienda e alle agenzie oltre che a loro stessi.
  5. Il calcolo delle decadenze sui rappel secondo i parametri pre-covid, che ha fortemente penalizzato gli agenti, che durante la fase pandemica hanno garantito la continuità del servizio e dei risultati, mantenuti a livelli di un anno normale.
  6. L’allontanamento dei collaboratori non digitalizzati e dei PLE, che privano l’azienda e le agenzie di personale fidelizzato e dei loro risultati, con rischio che la concorrenza li accolga a braccia aperte.
  7. La mancanza di interventi per i lavoratori fragili (Alleanza è l’unica azienda del Gruppo a non aver effettuato alcun intervento economico).
  8. A fronte dell’incremento disordinato della remotizzazione l’azienda aumenta il canone per l’utilizzo dei tablet in modalità aperta mentre questa dovrebbe essere gratuita in quanto l’uso personale è limitato (dati i tempi di lavoro ) e per non pagare i collaboratori dovrebbero portarsi un proprio device intralciando la già frenetica attività lavorativa . Eventuali danni o malfunzionamenti non segnalati dovrebbero poi essere addebitati ad un costo che tenga conto dell’obsolescenza e dell’usura. In sostanza l’utilizzo dei tablet dovrebbe essere improntato più ad un rapporto di lavoro dipendente.
  9. Il mancato rinnovo dei silos costi agenziali e dislocazioni, che privano le agenzie delle disponibilità per il normale funzionamento dell’attività.
  10. La chiusura al dialogo ed al confronto con le OO.SS. è da considerarsi un grave atto di ostilità verso la RETE che in modo massivo, in Alleanza, affida alle OO.SS. la propria rappresentanza. Non ascoltare la voce e le proposte dei rappresentanti dei lavoratori è un atto di arroganza che non può essere accettato.

Questi sono solo alcuni dei problemi della Rete che l’azienda non vuole affrontare, rendendo critica una situazione che viene mistificata sulla base dei numeri che la rete continua eroicamente ad esprimere. Produrre numeri nettamente superiori al Mercato “NON VUOL DIRE CHE VA TUTTO BENE!!!” Tra le conseguenze più immediate e visibili di questa gestione non possiamo ignorare la fuga di tanti colleghi da Alleanza per passare alla concorrenza con danni gravissimi non solo alle singole Agenzie, ma soprattutto ai tanti clienti per la cui “TUTELA” tanto si fa scudo!
Le scriventi OO.SS. ritengono unitariamente indispensabile che l’azienda riprenda urgentemente il confronto affinché le problematiche vengano affrontate con la volontà di risolverle nell’interesse dei lavoratori e dell’azienda.

Roma, 11 giugno 2021

 

I Coordinamenti Nazionali Aziendali di
First/Cisl – Fisac/Cgil – Fna – Snfia – Uilca/Uil 




Alleanza: verso lo sciopero

 

Si è svolto l’incontro con i responsabili delle relazioni sindacali di Gruppo Generali, richiesto dalle scriventi OO.SS., a seguito della comunicazione da parte dei vertici di Alleanza della chiusura del 41% degli Ispettorati Agenziali, come da nostro comunicato dell’11 marzo scorso.

Abbiamo chiesto al Gruppo di sospendere, come già facemmo quando venimmo consultati dall’azienda, quella che è una vera e propria ristrutturazione aziendale in Alleanza con ripercussioni gravissime sui lavoratori e sulla clientela.
Abbiamo sottolineato nuovamente che l’azienda fa utili eccellenti e che questa riorganizzazione risulta un  ulteriore taglio dei costi, che è impensabile di potere “ammassare” migliaia di persone in così pochi uffici (visto  che hanno parlato di ristrutturare quelli che resteranno aperti, ma le chiusure sono già partite, i lavori no)  compromettendo la Salute e la Sicurezza. Ogni giorno passiamo ore in formazione e nelle call, i lavoratori degli  ispettorati chiusi dovranno farlo da casa, senza sedie ergonomiche e schermi a norma, con gravi danni fisici!

Alleanza non si interessa della salute dei propri lavoratori!

Il Gruppo Generali ha dichiarato di non avere intenzione di entrare nel merito della questione, che per loro è “faccenda”  aziendale e che l’unica cosa che faranno sarà quella di esortare Alleanza ad un confronto più articolato e dettagliato con le OO.SS.

Abbiamo ricordato a Generali che, in occasione di analoghe ristrutturazioni in altre aziende del gruppo il confronto con  le OO.SS. ha portato al recepimento delle richieste sindacali arrivando fino ad un accordo tra le parti, abbiamo  sottolineato che Generali non può fingersi “Ponzio Pilato”, visto che Alleanza è un’azienda del Gruppo al quale  contribuisce in modo importate per risultati ed utili.
Non ci servono ulteriori spiegazioni da parte di Alleanza, abbiamo capito perfettamente che verranno chiusi 265  Ispettorati Agenziali su 610 e che 120 di quelli che resteranno aperti ospiteranno più I.A. anche di altre Agenzie.
Il punto è che questa riorganizzazione decisa dai vertici aziendali è sbagliata e va interrotta: la digitalizzazione  non giustifica tutte le problematiche che questa riorganizzazione scaricherà sui lavoratori.

Il contatto da remoto è solo residuale, si lasciano senza una sede fisica, al lavoro per strada come piazzisti, centinaia di professionisti.
Inoltre, siamo venuti a conoscenza che l’Azienda ha già inviato svariate raccomandate di disdetta ai proprietari degli immobili degli Ispettorati, senza avvisare i lavoratori della chiusura delle loro sedi di lavoro, in totale spregio di ogni elementare buonsenso e rispetto professionale.

Nel frattempo, però, proseguono le pressioni commerciali, aggravate da quelle per fruire dei contenuti e partecipare alle riunioni di “Stile Alleanza”, attraverso email con allegati i nominativi e le percentuali di fruizione di tutti i  collaboratori, anche di quelli in malattia, insieme ai Codici Fiscali (violando le norme in materia di privacy per cui stiamo preparando un esposto al Garante della Privacy, se l’azienda non risponderà alle nostre richieste di bloccare questi comportamenti), oltre alle continue pressioni con telefonate e riunioni da parte di Agenti/IR/INT/Focal Point.
Ricordiamo che la stessa azienda ha ammesso che non si tratta di formazione obbligatoria e che le ore dedicate a “Stile Alleanza” non sono retribuite e levano tempo all’attività produttiva.
Si aggravano le problematiche conseguenti alla pandemia come la remotizzazione “selvaggia”, senza rispetto del Contratto di lavoro o degli orari lavorativi, con riunioni a tutte le ore, soprattutto quelle dei pasti.
Chiediamo di fornire ristori ai lavoratori fragili, già concessi ai colleghi di Generali e Genertel.
I vertici aziendali si preoccupano solo dei “Tour”, durante i quali pilotano anche le domande, pretendendo di conoscerle prima affinché siano assolutamente in linea con i desiderata dell’A.D.

QUESTE OO.SS. PERMANGONO IN STATO DI AGITAZIONE SINDACALE ED INVITANO I LAVORATORI A PROTESTARE BOICOTTANDO LE RIUNIONI DEL MARTEDI’ E A NON PARTECIPARE ALLE CALL ORGANIZZATE FUORI DAGLI ORARI LAVORATIVI.
IN ASSENZA DI RIPENSAMENTI DA PARTE DELL’AZIENDA PROCLEMEREMO UNO SCIOPERO CON MANIFESTAZIONE A MILANO APPENA LA SITUAZIONE PANDEMICA LO PERMETTERA’.

Italia, 30 aprile 2021.

 

I Coordinamenti Nazionali delle RSA FISAC/CGIL – UILCA