Susy Esposito: «Stipendi adeguati agli utili delle banche»

La segretaria generale della Fisac Cgil fa il punto sulla contrattazione del settore


La segretaria generale della Fisac Cgil, Susy Esposito, dal palco dell’Arena del Sole di Bologna, ha fatto il punto sullo stato dell’arte della contrattazione per i settori bancario e assicurativo, ricordando che “la copertura contrattuale è al 97% con una sindacalizzazione al 75%” e spiegando che per i rinnovi “l’approccio è partire dal contratto precedente e tentare di fare avanzamenti. Bisogna arrivare a risultati simili tra loro, considerando anche la natura delle controparti talvolta anche in concorrenza tra loro“.

Esposito ha puntato poi l’attenzione sulla “parte meno tutelata dei lavoratori del settore, sulla sfida dei velocissimi cambiamenti dati dalla digitalizzazione. Cambiamenti che hanno provocato la desertificazione bancaria e una forte spinta anche all’utilizzo del lavoro agile“.
Il venire meno della presenza fisica sui posti di lavoro porta quindi al tema della rappresentanza: “Vengono meno alcuni gli insediamenti, oppure ne abbiamo di molto piccoli, motivo per il quale all’ordine del giorno della trattativa con l’Abi c’è proprio la rappresentanza sindacale“. 

La piattaforma contrattuale con Abi ha come slogan il rispetto per il lavoro, ma anche la valorizzazione del lavoro stesso“, ha ricordato la segretaria generale della Fisac, arrivando poi a uno dei nodi fondamentali dell’attività sindacale degli ultimi tempi: “Nel 2019 è stato firmato l’ultimo contratto con l’Abi, da allora a oggi ci sono stati la pandemia, la guerra, l’innalzamento dell’inflazione, ma la remunerazione del settore ha continuato a lievitare. Questi utili delle banche sono stati alti grazie alle lavoratrici e ai lavoratori, non grazie agli investimenti. Per questo non deve stupire e non stupisce la nostra richiesta di un adeguamento delle retribuzioni dei lavoratori di 435 euro medie lorde”.

Esposito ha ribadito l’esigenza che la piattaforma unica tenga insieme salario e tutele per la trasformazione del settore. Di qui anche la proposta della riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore a parità di salario: “Perché è tempo di richiedere tempo per le lavoratrici e i lavoratori, per governare un contratto che abbia attenzione alla qualità della vita”.

Altro tema – ha proseguito – è quello dell’inclusività: oltre alle internalizzazioni, alle partite Iva, vi sono piccoli settori nei quali i grandi asset assicurativi hanno di fatto determinato la presenza di piccoli padroncini, con contratti pirata. Per questo è necessaria una sinergia tra la Fisac, le altre categorie sindacali, Apiqa e i lavoratori a partita Iva“. Esposito ha poi toccato il temi della funzione di un salario minimo e, in chiusura, ha lanciato la manifestazione della Fisac, il 28 e 29 settembre a Napoli, dal titolo “Sud in credito“, durante la quale sarà presentata la proposta del sindacato per un credito più attivo nel sostegno del Mezzogiorno.

 

Fonte: collettiva.it

 




Bancari, il negoziato per il rinnovo del contratto riparte il 21 settembre

Riparte il negoziato per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei bancari. La presidente del Casl di Abi, Ilaria Maria Dalla Riva ha convocato i sindacati (Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin) per il 21 settembre a Roma.


Le parti riprenderanno le fila del dialogo sospeso per la pausa estiva con l’ultimo incontro di fine luglio, quando è stata decisa la sospensione dei termini del contratto scaduto a fine 2022, fino al 31 dicembre di quest’anno. Una decisione valutata positivamente dai sindacati e segnale della volontà di arrivare a una chiusura del negoziato entro la fine dell’anno. Il negoziato ripartirà però con qualche incognita e qualche tema in più sul tavolo.

Come la possibile introduzione di una tassa sugli extraprofitti su cui il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, ha già preso posizione, spiegando che non dovrà impattare sugli aumenti contrattuali dei lavoratori, soprattutto per il contributo che hanno dato ai risultati del settore, dove di trimestrale in trimestrale si vede un miglioramento dei risultati pressoché generalizzato. I sindacati, nella loro piattaforma chiedono un aumento di 435 euro per il livello medio di riferimento, oltre al ripristino della base di calcolo del Tfr e ad alcuni miglioramenti sull’orario di lavoro e sulle tutele per lo smart working.

 

Fonte: Il Sole 24 Ore




CCNL ABI: proroga al 31 dicembre 2023

3 - Fisac Cgil


Si è svolto oggi a Palazzo Altieri a Roma il secondo incontro negoziale per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Credito, tra le Organizzazioni Sindacali e la delegazione del Casl Abi, comprensiva dei rappresentanti di Intesa San Paolo.

Le Organizzazioni Sindacali hanno ribadito la necessità che la controparte formalizzi in forma scritta le risposte alle rivendicazioni presentate nella piattaforma approvata dal 99,5% delle lavoratrici e dei lavoratori.

Le Parti hanno convenuto la proroga della sospensione dei termini del CCNL al 31 dicembre 2023. Le Organizzazioni Sindacali hanno espresso la necessità che, come ribadito nel documento sottoscritto, resti comunque ferma ed impregiudicata la decorrenza al 1° gennaio 2023 per gli effetti degli eventuali accordi che saranno sottoscritti al termine della trattativa.

Occorre sottolineare positivamente l’impegno dichiarato dalla Presidente del Casl Abi a nome della delegazione datoriale di cercare di raggiungere un accordo entro la fine dell’anno. Verificheremo concretamente tale disponibilità nei prossimi incontri.

Roma, 26 luglio 2023

 

Le Segreterie Nazionali
FABI – FIRST CISL – FISAC – UILCA – UNISIN

Scarica il verbale di accordo




CCNL ABI: primo incontro a Roma

3 - Fisac Cgil

 

Oggi alle ore 11:00 nella sede Abi di Palazzo Altieri a Roma, le Organizzazioni Sindacali hanno illustrato la Piattaforma unitaria per il rinnovo del CCNL del Credito, approvata dal 99,5% delle lavoratrici e dei lavoratori nelle assemblee, alla delegazione del Casl ABI, comprensiva dei rappresentanti di Intesa Sanpaolo.

La Presidente del Casl Ilaria Dalla Riva, dopo un breve saluto, lascia la parola alle Organizzazioni Sindacali.

Avendo inviato la piattaforma in precedenza e partendo da un’analisi condivisa del contesto e dai risultati straordinari del settore, le Organizzazioni Sindacali hanno sottolineato alcuni punti: 

  • l’aumento delle retribuzioni a fronte delle dinamiche inflattive, della redditività e produttività; 
  • contrattazione collettiva d’anticipo necessaria per gestire i cambiamenti; 
  • partecipazione dei lavoratori;
  • qualità e quantità dell’occupazione per invertire la rotta della riduzione degli organici, la chiusura delle filiali e l’abbandono di molti territori; 
  • orari, flessibilità e benessere lavorativo; profili professionali e sviluppo di carriera; 
  • welfare e diritti. 

Le Organizzazioni Sindacali hanno anche ribadito la centralità del CCNL.

Inoltre, è stata sottolineata la necessità di chiudere in tempi brevi l’accordo sul CCNL. 

 

Le Segreterie Nazionali
FABI – FIRST CISL – FISAC CGIL – UILCA – UNISIN


 

“C’è bisogno di un contratto che guardi al futuro, che si cali nelle grandi trasformazioni che attraversano il settore bancario. Un contratto nazionale che sia forte e che, soprattutto, riconosca alle lavoratrici e ai lavoratori il contributo offerto in questi anni segnati da risultati straordinari in termini di redditività e produttività per le banche”. Così la segretaria generale della Fisac Cgil, Susy Esposito, sull’avvio della trattativa in Abi per il rinnovo del contratto nazionale del settore del credito e che interessa circa 280 mila lavoratrici e lavoratori.

In questa fase, aggiunge la dirigente sindacale, “che ha registrato per il settore bancario una produttività più alta dell’inflazione e dove la redditività del sistema ha generato, solo per lo scorso anno, utili complessivi superiori ai 14 miliardi, è un dovere per la nostra controparte rispondere ai bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori, a partire dalla richiesta salariale. Abbiamo bisogno di un contratto che sia legato ai tempi che stiamo vivendo, così come abbiamo bisogno di un sistema bancario che abbia un’idea forte su quale ruolo giocare per lo sviluppo del paese”.

Per queste ragioni, prosegue la segretaria generale della Fisac Cgil, “il contratto dovrà agire sul tema della qualità e della quantità dell’occupazione, per sovvertire un processo di continuo restringimento. E sarà necessario confrontarsi sui temi della riduzione dell’orario, sull’introduzione di nuove flessibilità e sul benessere lavorativo, fornendo risposte anche su profili professionali e sviluppi di carriera. Il cambiamento è in atto, il sindacato è pronto alla sfida”, conclude Esposito.

 

 




Approvata a larghissima maggioranza la Piattaforma per il rinnovo del CCNL ABI

3 - Fisac Cgil

 

Approvata a larghissima maggioranza la Piattaforma per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del settore Creditizio e Finanziario

Si è conclusa con il mese di giugno la presentazione, la consultazione e la votazione della Piattaforma rivendicativa unitaria per il rinnovo del Contratto Nazionale del settore Creditizio e Finanziario. Le Lavoratrici ed i Lavoratori del settore l’hanno approvata a larghissima maggioranza nel corso delle oltre 1000 assemblee organizzate e svolte in maniera capillare in tutta Italia nelle aziende e nei territori.

Questi i risultati della consultazione:

  • 99,5% di voti favorevoli
  • 0,2% di voti contrari
  • 0,3% di astensioni

Forti di questa partecipazione e di questo risultato, siamo dunque pronti a presentare ufficialmente la Piattaforma ad ABI per iniziare, da subito, il confronto negoziale sostenuti compattamente da Lavoratrici e Lavoratori del Settore che rivendicano per il nuovo CCNL il governo delle trasformazioni, adeguate retribuzioni, diritti, tutele, ed occupazione.

È su questi punti distintivi della Piattaforma unitaria che dovrà svilupparsi un confronto serio e costruttivo con ABI. Auspichiamo che ABI raccolga la sfida e che si faccia interprete delle parole spese, nel corso della sua Relazione all’Assemblea ABI del 5 luglio, dal Presidente Patuelli, che considera determinante l’impegno per il nuovo CCNL dei 280 mila Lavoratrici e Lavoratori del Credito, affinché le relazioni industriali siano “costruttive e lungimiranti”.

Si avvii al più presto il negoziato sul nuovo CCNL, non si perda tempo in inutili tatticismi e/o divisioni di principio: lo vuole un Sindacato unitario e fortemente rappresentativo, lo vogliono Lavoratrici e Lavoratori del settore, è necessario per il Paese.

Roma, 6 luglio 2023

 

I Segretari Generali

FABI Lando Maria Sileoni       FIRST CISL Riccardo Colombani       FISAC CGIL Susy Eposito       UILCA Fulvio Furlan       UNISIN Emilio Contrasto   

 




Piattaforma per il rinnovo del CCNL ABI: concluse le assemblee in Abruzzo e Molise

Con l’assemblea cittadina svoltasi ieri all’Aquila si è conclusa la tornata di assemblee nelle quali le lavoratrici e i lavoratori del comparto ABI sono stati chiamati a pronunciarsi in merito alla piattaforma di rinnovo del CCNL.

Tra il 19 maggio e il 26 giugno si sono svolte complessivamente 13 assemblee, 10 in Abruzzo e 3 in Molise, che hanno visto la partecipazione di 1.188 persone.

La piattaforma ha avuto il voto favorevole del 99,83% dei presenti, con solo due astenuti e senza nessun voto contrario, a riprova del fortissimo apprezzamento per il lavoro svolto unitariamente dalle Organizzazioni sindacali.

Entro il mese di giugno si concluderanno le assemblee su tutto il territorio nazionale. Nei primi giorni di luglio la piattaforma approvata dalle assemblee sarà presentata alla controparte per l’avvio della trattativa per il rinnovo.

Sarà nostra cura informarvi tempestivamente sugli sviluppi.




Intesa Sanpaolo, Carlo Messina: giusti gli aumenti di stipendio nel nuovo contratto dei bancari

Per il banchiere gli istituti di credito devono riconoscere ai lavoratori incrementi salariali consistenti


Le banche italiane hanno fatto molti profitti negli ultimi trimestri grazie al rialzo dei tassi. Per questo i dipendenti hanno diritto a consistenti aumenti di stipendio. Ne è convinto il ceo di Intesa Sanpaolo Carlo Messina, intervenuto lunedì 12 giugno al 22esimo congresso della Fabi.

Intesa Sanpaolo, ha spiegato Messina, accetterà la richiesta economica fatta dai sindacati nella piattaforma per il rinnovo del contratto di lavoro: 435 euro. La banca «non farà nessun tipo di approccio negoziale sulle richieste economiche» dei sindacati. Secondo il ceo inoltre in un momento in cui la redditività delle banche torna a crescere «non è accettabile non dare ai lavoratori un incremento consistente».

Per Messina, viste le attuali condizioni difficili, «400 euro» fanno la differenza per un dipendente bancario. Il banchiere ha ricordato inoltre di aver fatto tutta la sua carriera in banca dove ha iniziato da «impiegato di prima» con una retribuzione che oggi sarebbe di 500 euro.

 

Le scelte in Abi

Messina ha commentato anche la scelta di uscire dal comitato sindacale dell’Abi, annunciata nei mesi scorsi. «Siamo il più grande datore di lavoro privato in Italia. Abbiamo come priorità quella di tutelare le 70 mila persone che lavorano nella nostra banca per realizzare un contratto che possa essere considerato il migliore che possa essere firmato. È una scelta che deriva dalla nostra dimensione aziendale», ha spiegato il ceo, aggiugendo che «ci siano percorsi di convergenza da realizzare in futuro è ragionevole che possa accadere».

Fonte: Milano Finanza

 




Rinnovo CCNL ABI: il calendario completo delle assemblee in Abruzzo e Molise

E’ stato completato il calendario delle assemblee di piazza unitarie convocate per la discussione e la votazione della piattaforma per il rinnovo del CCNL ABI.
In alcune banche cercheremo di convocare assemblee aziendali. Le date saranno comunicate agli interessati appena stabilite.
Il calendario è soggetto a variazioni in seguito ad eventuali indisponibilità impreviste delle sedi; provvederemo ad informarvi tempestivamente in caso di modifiche.
ABRUZZO
  • 19/5  Sulmona – Sede UIL
  • 22/5  Pineto – Sala Polifunzionale Largo Fava
  • 23/5  Chieti Scalo – Sala Parrocchiale del SS Crocifisso
  • 6/6    Lanciano – Hotel Villa Medici
  • 7/6    Vasto – Sala Parrocchiale Santa Maria del Sabato Santo
  • 20/6  Pescara – Teatro Giovanni Paolo II
  • 21/6  Teramo – Sala Polifunzionale della Provincia
  • 22/6  Avezzano – Sede Cgil
  • 26/6  L’Aquila – Università Ex San Salvatore
MOLISE
  • 1/6   Campobasso – Sala Parrocchia San Pietro
  • 8/6   Termoli – Sala Curia Vescovile
  • 9/6   Isernia – Parrocchia del Sacro Cuore



Piattaforma per il rinnovo del CCNL ABI: partono le assemblee

Nei prossimi giorni partiranno le assemblee per l’illustrazione, la discussione e la votazione della piattaforma per il rinnovo del CCNL ABI.

Il calendario è in via di completamento: di seguito riportiamo le date delle prime assemblee programmate, che provvederemo ad integrare ed aggiornare man mano che altre se ne aggiungeranno.

Richiamiamo l’attenzione di tutte le lavoratrici ed i lavoratori sull’importanza di partecipare alle assemblee. La trattativa per il rinnovo del contratto si presenta piuttosto complessa: una massiccia partecipazione alle assemblee serve anche per dare un segnale di forte compattezza, e rafforzare il potere contrattuale della delegazione trattante.

ABRUZZO

  • 19/5 Sulmona – Sede UIL Via Papa Giovanni XXIII n. 71
  • 22/5 Pineto – Sala Polifunzionale Largo Fava
  • 23/5 Chieti Scalo – Sala Parrocchiale del SS. Crocifisso Via Avezzano 1

MOLISE

  • 1/6 Campobasso – Sala Parrocchiale San Pietro Via Basilicata 1

 

Scarica il testo della piattaforma in PDF e versione digitale




Banche. Report Fisac Cgil: utili alle stelle, stipendio Ceo come 86 lavoratori

Esposito: “2022 anno record, ora con rinnovo contratto redistribuire al lavoro”

Banchieri con stipendi alle stelle, pari in media a 86 volte la retribuzione di un addetto del settore. Azionisti lautamente remunerati per oltre 10,5 miliardi, in ragione dell’impennata della redditività registrata nel passato biennio. Continua e inesorabile desertificazione sul fronte lavoro con la contrazione di filiali (-3,6%) e dipendenti bancari (-4,3%). È in sintesi quanto emerge da un report dell’Ufficio studi della Fisac Cgil Nazionale sui risultati di bilancio 2022 dei primi 7 gruppi bancari nazionali che porta la segretaria generale della categoria, Susy Esposito, a sostenere: “Lo scorso è stato un anno record, per utili, dividendi e stipendi dei manager. Ora tocca al lavoro: serve, col rinnovo del contratto, una forte operazione di redistribuzione a favore di lavoratrici e lavoratori. Tanto più in presenza di un progressivo rialzo dei tassi Bce che sta generando nuovi guadagni per gli istituti di credito”.

Utili e dividendi record – Un rapporto, quello dell’Ufficio studi Fisac Cgil, frutto di elaborazioni condotte sui dati di bilancio dei primi 7 gruppi bancari italiani, che sottolinea come l’utile netto di questi nel 2022 si attesta a 13,33 miliardi, in aumento del 60,5% rispetto al 2021. In questo quadro oltre 5,7 miliardi di euro verranno distribuiti agli azionisti, con un aumento pari a più di un miliardo di euro rispetto al 2021 (+23,2%).

Considerando le operazioni di buyback, inoltre, dopo il cambio di politica della Bce post pandemia, la remunerazione totale per gli azionisti, sia diretta che indiretta, risulta essere pari ad oltre 10,5 miliardi di euro, in crescita di 3,333 miliardi (+46,2%) rispetto al 2021. “Risulta evidente – osserva Esposito – che la ricchezza prodotta ora va redistribuita alle lavoratrici e ai lavoratori, anche alla luce dei grandi sacrifici operati in pandemia. È giunto il momento di riconoscere loro i giusti meriti, a partire dalla rivendicazione di carattere salariale contenuta nella piattaforma che come Fisac Cgil, assieme alle altre organizzazioni sindacali, abbiamo approntato”.

Stipendi d’oro – Il report accende un faro anche sulle retribuzioni dei top manager, raffrontandole a quelle degli addetti del settore. La retribuzione media lorda annua dei primi 5 top manager delle banche italiane nel 2021 è stata pari a 3,8 milioni di euro, ovvero come 86 tra lavoratrici e lavoratori prendendo come riferimento il salario medio lordo annuo di un’area professionale che nel 2021 era pari a 44.475 euro.

Numeri che ci dicono che è ora di redistribuire – commenta la segretaria generale della Fisac Cgil -. I bancari chiedono con forza non soltanto un aumento salariale, capace di minimizzare l’impatto dell’inflazione sui salari reali nell’ultimo biennio, ma anche di vedersi riconosciuta la giusta quota dello straordinario aumento di redditività e produttività del settore, attraverso l’incremento degli scatti d’anzianità per più giovani e i futuri bancari, una riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, una maggiore attenzione alla conciliazione vita-lavoro”.

Dipendenti e Filiali in calo – Considerando gli effetti dell’acquisizione di Carige da parte di Bper, risulta essere molto marcata la flessione di dipendenti e sportelli. In un anno il campione dei 7 gruppi ha ridotto il numero dei dipendenti per una cifra pari a 7.909 unità (-4,3%), così anche gli sportelli si sono ridotti del 3,6% rispetto al 2021 (-427 unità). In sostanza, l’equivalente di due banche delle dimensioni della ex Carige (che vantava 3.200 dipendenti) e di una per sportelli (Carige ne aveva 382) sono letteralmente scomparse in un solo anno. “L’altro lato della medaglia è la continua contrazione di dipendenti e filiali – rileva Esposito -. Insieme al rinnovo del contratto Abi, e al giusto riconoscimento che le lavoratrici e i lavoratori meritano, servirà invertire questa tendenza per dare al paese e ai suoi territori una presenza fatta di lavoratrici e di lavoratori bancari funzionale alla crescita di tutto il sistema”, conclude.

In allegato il report dell’Ufficio studi Fisac Cgil
Bilanci 2022, utili record per i grandi gruppi bancari