Arriva l’Assegno Unico per i figli

La Legge di Stabilità ha previsto una grande novità per il sostegno economico delle famiglie. A decorrere dal prossimo 3 luglio verrà introdotto l’Assegno Unico per i Figli che andrà a sostituire gli assegni familiari, le detrazioni Irpef e altre misure dedicate alle famiglie.

L’assegno unico sarà una grande novità, introdotta dalla legge di Bilancio per il sostegno economico delle famiglie, e che coinvolgerà circa 11 milioni di persone.

Sarà rivolto a:

  • genitori lavoratori dipendenti, autonomi e incapienti;
  • verrà riconosciuto dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni di ciascun figlio;
  • sarà composto da una quota fissa e una variabile calcolata in base al numero dei figli ed alla loro età e che terrà conto del valore ISEE.
  • le famiglie con figli disabili avranno diritto a una maggiorazione del sostegno nella misura minima del 3o% fino a un massimo del so%.

All’introduzione dell’assegno unico per i figli seguirà il graduale superamento/soppressione delle seguenti prestazioni bonus:

  • Assegno al nucleo familiare ANF
  • Detrazioni Irpef figli a carico
  • Assegno di natalità o Bonus Bebè
  • Premio alla nascita o Bonus Mamma Domani
  • L’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori, erogati dai Comuni

Tenuto conto dell’ampia platea destinataria della misura consigliamo di richiedere già l’attestazione ISEE 2021 necessaria alla richiesta dell’assegno unico.

Tutti coloro che sono in possesso dell’identità elettronica (SPID) possono richiedere l’Isee direttamente dal sito dell’INPS, anche nella versione precompilata.

Per chi non fosse in possesso della SPID, o preferisse utilizzare la procedura tradizionale, i CAAF CGIL sono a disposizione di chiunque ne facesse richiesta.

Prenota subito la tua pratica ISEE 2021, rivolgiti al CAAF CGIL o al tuo rappresentante sindacale FISAC CGIL

Fonte: Fisac BPER Banca




Proroga del bonus bebè anche per il 2021?

Si rinnova anche nel 2021 l’assegno di natalità a favore dei bimbi nati, adottati o in affidamento preadottivo tra il 1° gennaio ed il 31 dicembre 2021.

Lo prevede l’articolo 65 della Legge di Bilancio per il 2021 che conferma modalità ed importi previsti a normativa vigente.

Proroga Bonus Bebé nel 2021?

Per la proroga della misura vengono stanziati 340 milioni di euro per l’anno 2021 e 400 milioni di euro per l’anno 2022, a cui si provvede mediante corrispondente riduzione dell’autorizzazione di spesa a valere sul “Fondo assegno universale e servizi alla famiglia”di cui all’art. 1, comma 339 della legge n. 160 del 2019.

Dal prossimo 1° luglio la misura dovrebbe comunque essere assorbita nel nuovo assegno unico universale.

Che cos’è il Bonus Bebé?

L’assegno spetta a partire dal mese di nascita o di ingresso in famiglia del figlio adottato o affidato. La domanda deve essere presentata entro 90 giorni dalla nascita oppure dalla data di ingresso del minore nel nucleo familiare, a seguito dell’adozione o dell’affidamento preadottivo.

Se l’assegno non può più essere concesso al genitore richiedente (perché, ad esempio, decaduto dalla potestà genitoriale o perché il figlio è stato affidato in via esclusiva all’altro genitore), l’altro genitore può subentrare nel diritto all’assegno presentando una nuova domanda entro 90 giorni dall’emanazione del provvedimento del giudice, che dispone la decadenza dalla potestà o l’affidamento esclusivo all’altro genitore.

In questo caso l’assegno spetta al nuovo genitore richiedente dal mese successivo a quello di emanazione del provvedimento giudiziario.

Attualmente la misura spetta per una durata di 12 mesi con riferimento alle nascite, adozioni o affidamenti preadottivi avvenuti tra il 1° gennaio ed il 31 dicembre 2020 in misura pari a:

  • 1.920 euro (160 euro al mese) qualora il nucleo familiare di appartenenza del genitore richiedente l’assegno sia in una condizione economica corrispondente a un valore dell’ISEE minorenni non superiore a 7.000 euro annui;
  • 1.440 euro (120 euro al mese) qualora il nucleo familiare di appartenenza del genitore richiedente l’assegno sia in una condizione economica corrispondente a un valore dell’ISEE minorenni superiore alla soglia di 7.000 euro e non superiore a 40.000 euro;
  • 960 euro (80 euro al mese) qualora il nucleo familiare di appartenenza del genitore richiedente l’assegno sia in una condizione economica corrispondente a un valore dell’ISEE minorenni superiore a 40.000 euro.


Fonte: www.lente pubblica.it

 




Bonus bebè 2020, più soldi per il secondo figlio

A fornire chiarimenti su questa casistica è una recente Circolare fornita dall’INPS: arriverà una maggiorazione sul secondogenito.


Bonus Bebè 2020 per il secondo figlio: con la pubblicazione della circolare INPS n. 26 del 14 febbraio debutta il nuovo assegno di natalità senza limiti e con condizioni agevolate per le famiglie con ISEE basso.

La novità maggiore diventa una prestazione universalistica, riconosciuta anche ai contribuenti che superano il limite di valore del modello ISEE di 25.000 euro, soglia prevista fino allo scorso anno.

E in particolare sul secondo figlio c’è la possibilità di ottenere una maggiorazione sugli importi predefiniti.

Scopriamo come funziona e quali sono le novità.


Bonus Bebè 2020 per il secondo figlio

La circolare INPS n. 26 del 14 febbraio 2020 rende operative le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2020 che, oltre ad aver eliminato il limite di valore del modello ISEE quale requisito per fare domanda, ha rimodulato l’importo dell’assegno di natalità in tre scaglioni:

  • 160 euro al mese (1.920 euro all’anno) per le famiglie con Isee fino a 7.000 euro;
  • 120 euro al mese (1.440 euro all’anno) per le famiglie con Isee  non superiore ai 40 mila euro;
  • 80 euro al mese (960 euro all’anno) per le famiglie con Isee superiore a 40 mila euro euro.

Per quanto riguarda la questione secondo figlio gli importi cambiano: infatti in questi casi, l’importo verrà aumentato del 20%. Quindi nel caso di famiglie con Isee fino a 7 mila euro, l’assegno quindi sarà di 192 euro, e 144 euro per chi ha un reddito non superiore ai 40 mila euro.

In caso di parto gemellare, o di adozione multipla nello stesso anno, spetterà invece un assegno per ciascun figlio.

La legge di Bilancio 2020, oltre a prorogare il bonus, ha anche ampliato il beneficio per tutti i bimbi nati e adottati nel corso del 2020 (fino al 31 dicembre compreso).


Le novità del Bonus previste per quest’anno

Nello specifico, si riepilogano le novità e principi generali che continuano a trovare applicazione:

  • Corresponsione dell’assegno su domanda presentata da uno dei genitori entro 90 giorni dalla nascita oppure dalla data di ingresso del minore nel nucleo familiare a seguito dell’adozione o dell’affidamento preadottivo avvenuti tra il 1° gennaio 2020 ed il 31 dicembre 2020.
  • Status giuridico dei richiedenti (cittadinanza italiana, comunitaria)
  • Residenza in Italia del genitore richiedente e convivenza con il minore;
  • Importo dell’assegno in base al valore dell’ISEE, in particolare dell’ISEE minorenni del bambino per il quale l’assegno è richiesto
  • Previsioni di spesa riferite alle mensilità in scadenza nei singoli anni solari e non al solo anno in cui si è verificato l’evento che ha dato origine alla prestazione
  • L’assegno spetta anche in caso di affidamento preadottivo del minore (legge n. 184/1983) disposto nel periodo dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020. Questo fino al compimento del primo anno dall’ingresso in famiglia a seguito dell’affidamento medesimo;
  • Nei casi di nascita, adozione o affidamento preadottivo del minore che ricade nel 2020 e successivo affidamento temporaneo a persone singole o famiglie (art. 5, comma 6, del D.P.C.M. del 27/02/2015), la domanda di assegno può essere presentata dall’affidatario dopo quella del genitore o in luogo del genitore (cfr. il messaggio n. 261/2017 e la circolare n. 93/2015);
  • In ipotesi di genitore minorenne o incapace di agire, la domanda può essere presentata dal legale rappresentante in nome e per conto del genitore;
  • La domanda deve essere corredata dal modulo “SR163”, denominato “Richiesta di pagamento delle prestazioni a sostegno del reddito”, reperibile nella sezione “Tutti i moduli” del sito www.inps.it;
  • L’assegno di natalità non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini IRPEF.

A questo link il testo completo della Circolare.


fonte: www.lentepubblica.it




Bonus Bebè 2019: requisiti, come fare domanda e i paletti

Bonus Bebè 2019: requisiti.

L’Inps fornisce le istruzioni attuative della misura rimodulata dal 1° gennaio 2019 dal Dl 119/2018. Per i bimbi nati o adottati fino al 15 marzo 2019 la domanda va prodotta entro il 13 Giugno.

Cresce l’assegno di natalità in favore delle famiglie. Nel 2019 i genitori potranno ottenere da 96 a 192 euro al mese per ogni figlio successivo al primo nato o adottato tra il 1° gennaio 2019 ed il 31 dicembre 2019. Il bonus per il “primo figlio” nato o adottato tra il 1° gennaio ed il 31 dicembre 2019 resta confermato nella misura prevista sino al 31 dicembre 2018 (tra 80 e 160 euro al mese). Lo rende noto l’Inps nella Circolare numero 85/2019 pubblicata ieri nella quale l’Istituto detta le regole applicative del cd. bonus bebe’ dopo il rinnovo operato con l’art.1, del d.l. n. 119/2018, convertito in legge n.136/2019. Per le nascite, adozioni o affidamenti avvenuti tra il 1° gennaio e il 15 marzo 2019, le domande devono essere presentate entro il prossimo 13 giugno per godere dell’assegno sin dal 1° gennaio 2019.

 

L’identikit della misura

Il bonus bebè è riconosciuto alle donne gestanti o alle madri residenti in Italia, cittadine italiane, comunitarie o extracomunitarie a condizione, in tale caso, che godano del permesso Ue per i soggiornanti di lungo periodo oppure la carta di soggiorno per familiare o la carta di soggiorno permanente per familiare di cui agli artt. 10 e 17 del decreto legislativo n. 30/2007. Il beneficio è attribuibile a condizione che il nucleo familiare di appartenenza del genitore richiedente l’assegno sia in una condizione economica corrispondente a un valore dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a 25.000 euro annui.

Nello specifico dal 1° gennaio 2019, per effetto del Dl 119/2018, l’importo dell’assegno risulta così graduato:

  1. nel caso in cui il valore dell’Isee  non sia superiore a 25 mila euro annui, l’importo ammonta a 80 euro al mese per un massimo di 12 mesi (960 euro annui); ove sia applicata la maggiorazione (20%) l’importo complessivo è di 96 euro al mese per un massimo di 12 mesi (1.152 euro annui);
  2. nel caso in cui il valore dell’Isee  non sia superiore a 7.000 euro annui, l’importo ammonta a 160 euro al mese per un massimo di 12 mesi (1.920 euro annui); ove sia applicata la maggiorazione (20%), l’importo mensile è di 192 euro al mese per un massimo di 12 mesi (2.304 euro annui). La durata massima di erogazione dell’assegno è di 12 mensilità.

 

Bonus Bebè 2019 requisiti. Spettanza della maggiorazione del 20%

Come detto la principale novità da quest’anno rispetto al passato è la maggiorazione del 20% dell’importo dell’assegno, in caso di figlio successivo al primo, nato o adottato tra il 1° gennaio 2019 ed il 31 dicembre 2019.

A questo riguardo il documento Inps chiarisce che il beneficio viene riconosciuto per ogni figlio successivo al primo del genitore richiedente l’assegno, purché sia rispettato il requisito della convivenza tra richiedente e figlio; non spetta, invece, per i minorenni in affidamento preadottivo e quelli in affidamento temporaneo in quanto detta maggiorazione è stata prevista solo in base di rapporti di “filiazione”.

Per i parti gemellari l’Inps conferma che la maggiorazione, se si tratta di primo evento (ovvero se il genitore richiedente in precedenza non ha avuto figli neanche adottivi), è riconosciuta in favore di tutti i gemelli meno uno (ad esempio in caso di tre gemelli il bonus sarà erogato nella misura maggiorata per due e nella misura ordinaria per uno); se non si tratta di primo evento (cioè se il genitore ha già uno o più figli) la maggiorazione è riconosciuta per tutti i gemelli.

Stesso discorso vale nei casi diadozioni plurime cioè ove i genitori procedano all’adozione contestuale di più minorenni. 

 

La domanda

Il documento Inps informa che la domanda di assegno deve essere presentata da uno dei genitori entro 90 giorni dalla nascita oppure dalla data di ingresso del minore nel nucleo familiare a seguito di adozione avvenuti tra il 1° gennaio 2019 e il 31 dicembre 2019. In presenza di tutti i requisiti, la prestazione è riconosciuta a decorrere dal giorno di nascita o di ingresso nel nucleo familiare del minore. Se la richiesta è presentata oltre il termine di 90 giorni, l’assegno decorre dal mese di presentazione della domanda. Il termine di 90 giorni si computa secondo il calendario comune: non si computa il giorno iniziale e il termine si perfeziona con lo spirare dell’ultimo istante del giorno finale. Se il termine scade in un giorno festivo, è prorogato di diritto al giorno seguente non festivo.

 

Eventi fino 15 marzo 2019

Al fine di evitare un eventuale pregiudizio ai potenziali beneficiari, per le nascite, adozioni o affidamenti avvenuti tra il 1° gennaio e il 15 marzo 2019 l’Inps stabilisce che il termine di 90 giorni per la presentazione della domanda decorre dal 15 marzo 2019. Pertanto, per tali domande, il termine di per presentare la domanda e godere del bonus bebè a partire dalla data di nascita o ingresso del neonato/minore in famiglia è scaduto il 13 giugno. Le domande possono essere presentate anche tardivamente, ossia oltre il 13 giugno, ma in tal caso l’assegno decorrerà dalla data di presentazione della domanda.

Inps, Circolare numero 85/2019 

Fonte: www.lentepubblica.it




Bonus bebè, nel 2019 aumento del 20% a partire dal secondo figlio

Ok alla proroga del bonus bebè anche per i figli nati o adottati nel 2019. Il Governo ha presentato ieri in Commissione Finanze del Senato un emendamento alla legge di conversione del decreto legge fiscale che dispone una nuova proroga del bonus bebè con riferimento ai bimbi nati o adottati tra il 1° gennaio ed il 31 dicembre 2019 (in precedenza era previsto che la misura scadesse il 31 dicembre 2018).

Invariate le modalità di concessione. Il contributo, erogato per il primo anno di vita del bambino o per le adozioni nel primo anno di ingresso del bimbo in famiglia, resta confermato a 960 euro l’anno (80 euro al mese) per le famiglie con Isee fino a 25 mila euro, con l’assegno che raddoppia in caso di Isee sotto i 7 mila euro. C’è tuttavia una novità: a partire dal secondo figlio (sempre nato o adottato nel 2019) il bonus viene incrementato del 20% passando pertanto, da 80 a 96 euro al mese (dovrebbe crescere da 160 a 192 euro se l’Isee è inferiore a 7mila euro). Resta pure confermata la spettanza del bonus solo per un anno dalla nascita o dall’adozione del minore (sino al 2017 l’erogazione temporale del bonus era più vantaggiosa perchè copriva i primi tre anni di vita del bimbo).

Altre misure sul fronte natalità potrebbero arrivare con l’esame alla Camera della manovra. La Lega, in particolare, sostiene con un budget di 40 milioni di euro la proroga del congedo obbligatorio di 4 giorni per i padri (anch’esso previsto in scadenza quest’anno), l’istituzione del ‘Fondo di sostegno per le crisi familiari’ (10 milioni di euro all’anno), il raddoppio – da 400 a 800 euro – delle detrazioni fiscali per i figli con disabilità; la proroga del bonus baby sitting in alternativa al congedo parentale ed alcune misure sul fronte degli asili nido.
C’è anche la proposta per le mamme di scegliere se accedere a un periodo di tre mesi di maternità retribuita al 60% oppure di sei mesi retribuita al 30%. Infine, il fondo politiche per la famiglia – potenziato a 300 milioni di euro per il 2019-2021 (e di 100 milioni per ogni anno successivo) – è stato indirizzato con un forte orientamento alla promozione del welfare aziendale.

 

Fonte: www.pensionioggi.it