“L’Osservatorio regionale sul credito istituito dalla Regione Abruzzo, in risposta alle sollecitazioni delle organizzazioni sindacali confederali, rappresenta un risultato lungamente perseguito dalla Cgil e dalla Fisac regionali”. Così il Segretario Generale della Fisac Cgil Abruzzo e Molise, Luca Copersini, commenta l’istituzione da parte della Giunta Regionale dell’Osservatorio sull’Accesso al Credito per le imprese abruzzesi.
Tutti i grandi gruppi bancari, aggiunge Copersini, “si dicono da sempre vicini al territorio, ma i numeri evidenziano una realtà ben diversa. In 5 anni oltre un quarto delle filiali presenti in Abruzzo è stato chiuso (peggior dato in Italia dopo il Molise) e il numero degli occupati è sceso quasi del 20% (oltre il triplo della media nazionale). In oltre 6 comuni su 10 non esiste nessuno sportello bancario. Ma soprattutto, tra il 2017 e il 2023 i finanziamenti alle piccole imprese sono scesi di circa il 20%, nonostante gli oltre 2 miliardi di finanziamenti garantiti erogati nel periodo successivo al lockdown per il covid-19, senza i quali il dato sarebbe ancor più pesante. E questo fa sì che l’Abruzzo sia una delle poche regioni nelle quali il numero delle imprese artigiane cessate è superiore rispetto a quelle che nascono”.
Alla luce di questi numeri, per Copersini “l’Osservatorio servirà a fornire strumenti che agevolino l’accesso al credito delle piccole e medie imprese. Ma, soprattutto, rappresenterà un interlocutore per i grandi gruppi bancari, nel tentativo di governare e, per quanto possibile, mitigare il fenomeno della desertificazione bancaria che tanto negativamente incide sulle prospettive di crescita economica della regione”, conclude.
Giorgio Saccoia
Ufficio Stampa Fisac Cgil Nazionale
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