ANNI 2009-2010: SINTESI DEI FATTI
Secondo la stampa, e soprattutto secondo la Banca d’Italia, è caso unico in Italia il fatto che un dipendente con mansioni di autista assuma de facto l’amministrazione di una azienda bancaria.
Fino al 2009 le diverse sigle sindacali rappresentavano circa il 75% delle lavoratrici e dei lavoratori; tale equilibrio tra le forze sindacali ha retto nel tempo nonostante l’avvicendarsi di ben 5 Direttori Generali (D’Antonio, Melena, Vitacolonna, Donini, Di Tizio) e ha permesso, nel tempo, di raggiungere diversi obiettivi, tra cui C.I.A., polizza sanitaria, fondo pensione autonomo, ticket pasto, ricalcolo della scala mobile sul premio di rendimento.
Nel giro di due settimane l’azienda comunica la cancellazione, all’improvviso, di oltre 350 iscritti (fonte Fabi); in poco tempo una sola sigla sindacale, la Falcri, ottiene la quasi totalità degli iscritti.
Tutto ciò avviene con una regia preordinata al fine di creare un unico sindacato di riferimento.
- 16 Marzo 2010: la Falcri/Unisin, nella sua assemblea organizzativa, nomina nella segreteria, nel comitato direttivo e tra i probiviri, tra gli altri, i sigg. Francesco Di Domizio (futuro responsabile interregionale Falcri/Unisin), Roberto Sbrolli (futuro Direttore Generale Carichieti), Claudio Scollo (dirigente, futuro responsabile Servizio Finanza Carichieti), Giovanni Zacconi (dirigente, futuro Vice Direttore Generale Carichieti), Bruno Presidente (Dirigente, All’epoca Direttore Commerciale e Vice-Direttore Centrale Carichieti), Rosaria Terzano (responsabile del Servizio Personale Carichieti fino al 2016 e successivamente di nuovo adibita allo stesso servizio), Nicola Di Fabrizio (figlio del famoso autista, attuale dirigente nazionale Falcri/Unisin)
(Fonte: Falcri/Unisin- Comunicazione organi sociali della Falcri Chieti)