Muta ancora la geografia bancaria nella Regione Abruzzo

Lunedì 22 febbraio c’è stato il passaggio di oltre 600 filiali ex UBI Banca e Banca Intesa in BPER, a livello nazionale, che ha coinvolto 7 filiali, in Abruzzo e Molise, oltre alla Banca On-line di Chieti.
Questa prima operazione ha interessato circa 100 lavoratrici e lavoratori nella nostra regione, assorbiti alle dipendenza della Banca Popolare dell’Emilia Romagna, come già accaduto, in passato, per i colleghi delle ex banche abruzzesi Carispaq, Bls e Serfina Banca.

Il 12 aprile prossimo, l’operazione continuerà con la “razionalizzazione” dell’intera rete nazionale degli sportelli UBI Banca, accorpate a Banca Intesa. In Abruzzo saranno coinvolte 51 filiali, con 437 dipendenti. Non è ancora definita la riallocazione di tutto il personale ma sicuramente tutto ciò porterà a chiusure di sportelli bancari. I Sindacati, hanno più volte lanciato l’allarme occupazionale e di desertificazione dell’attività bancaria nei territori più svantaggiati, ponendo “l’attenzione più ai rischi sociali che alla riduzione dei costi”. Banca Intesa ha assicurato che non chiuderà gli sportelli nei comuni più piccoli, ma si limiterà a riorganizzare le filiali in sovrapposizione.

A far data dal 22 maggio, si affronterà l’ultimo, e più delicato, passaggio di 18 filiali e minisportelli a Banca Popolare di Puglia e Basilicata, che si insedierà nella provincia di Chieti imposto dall’Antitrust.
A preoccupare la Fisac Cgil territoriale è sicuramente la doppia migrazione, un duplice disagio per i colleghi ma anche per la clientela, che vedrà passare i rapporti bancari, prima a Banca Intesa, in aprile, e successivamente a Banca Popolare di Puglia e Basilicata, a fine maggio. Le conseguenze di tale disagio potrebbero vanificare l’obiettivo dell’indirizzo delle disposizioni dell’Antitrust, con previsione di perdita di clientela e relativa masse amministrate e, quindi, la tenuta occupazionale.
La BPPB ha una forte vocazione localistica e di sostegno alle piccole realtà produttive. Per attuare tale politica, anche in Abruzzo, occorrerà sviluppare un forte confronto con le parti sociali e un coinvolgimento attivo delle lavoratrici e dei lavoratori sul territorio, sin da subito. Tanto perché l’intera operazione sia veramente un valore aggiunto per tutti le parti coinvolte.

 

Nota della Fisac-Cgil Abruzzo Molise




Intesa – UBI: l’elenco delle Filiali e dei Punti Operativi ceduti a BPER

  • E’ stato pubblicato l’elenco completo delle FIliali e dei Punti Operativi che saranno ceduti a BPER Banca a margine dell’operazione di acquisizione di UBI Banca da parte di Intesa Sanpaolo.

E’ possibile consultare gli elenchi completi a questi link:

Lista Filiali e Punti Operativi UBI Banca

Lista Filiali e Punti Operativi Intesa Sanpaolo

 

Fonte: Sito istituzionale BPER Banca




Intesa Sanpaolo Area Abruzzo-Molise: la filiale dei miei sogni

Stanotte ho fatto un sogno bellissimo:

“La mia filiale era diventata un posto in cui io mi sentivo al sicuro, dove al primo posto c’è sempre la mia salute e quella dei miei colleghi, nessuno escluso.

Lavoravo in filiale a giorni alterni, i clienti entravano solo su appuntamento e non dovevo uscire per visitarli, poi la postazione era solo mia: ci sentivamo al sicuro tutti, noi che lavoriamo e anche i clienti.

Il plexiglass era montato in tutte le postazioni: accoglienza, cassa, scrivania, box gestori, salottino, perché la mia Banca ci tiene alla mia salute e a quella dei clienti.

 

Gli spazi di coworking erano delle giuste dimensioni, avevano il giusto distanziamento con i miei colleghi e le barriere di protezione, perché la mia Banca ci tiene alla mia salute e a quella dei miei colleghi.

Lavoravo con la mascherina ma durante l’incontro con il cliente non dovevo indossare la visiera con cui non riesco a leggere il video perché tutto è organizzato affinché la distanza di 2 metri venga sempre rispettata e con le adeguate protezioni divisorie.

Dopo ogni incontro potevo igienizzare la mia postazione e il tablet con il mio kit personale, tutto era a portata di mano.

Nessuno mi faceva fretta tra un appuntamento e l’altro, nessuno mi chiedeva di fare 5, 6, 7,8,10 appuntamenti al giorno perché per la mia Banca la salute viene prima del business!

A fine giornata, a filiale chiusa, all’igienizzazione quotidiana di tutta la mia filiale ci pensava la mia Banca.

MA POI….MI SONO SVEGLIATO ED ERA SOLO UN SOGNO, MOLTO DIVERSO DALLA REALTA’ CHE VIVO TUTTI I GIORNI, ED E’ RICOMINCIATO IL MIO INCUBO!”

FISAC CGIL INTESA SANPAOLO AREA ABRUZZO MOLISE




Alleanza: il 16/10 l’assemblea (online) per i lavoratori Abruzzesi


COMUNICATO ALLEANZA 2/10/2020

 

Le assemblee dei lavoratori sono proseguite in Emilia Romagna, dopo quelle dell’I.R. Puglia e degli I.R. Liguria/Sardegna e Toscana/Umbria, con un enorme successo di presenze e di partecipazione.

Le richiesta dei presenti riguardano, soprattutto, la riapertura degli Ispettorati Principali, il budget del 4° trimestre, il premio per gli impiegati amministrativi, la risoluzione delle problematiche informatiche e tutto quanto da noi denunciato negli ultimi mesi.

La prossima assemblea è prevista per lunedì 12 ottobre dalle 10.30 alle 12.30 per gli I.R. LazioSud/Campania e CampaniaSud/Basilicata, il 16 ottobre nella stessa fascia oraria per gli I.R. del Lazio e di Marche/Abruzzo/Molise, il 21 ottobre per gli I.R. del Triveneto Ovest e Triveneto Est, il 22 ottobre per gli I.R. della Sicilia e Calabria/Sicilia orientale.

Nel frattempo, martedì pomeriggio si è svolto il secondo incontro con l’azienda per il programma delle “Agenzie 3.0” (il prossimo appuntamento è previsto per giovedì 8 ottobre), senza che si possa registrare alcun elemento rassicurante per i lavoratori poiché, a fronte di affermazioni come quella che <<non c’è un piano di chiusura degli ispettorati>>, durante la call di martedì si dice che <<Alleanza sta rivedendo con agenzie 3.0 un nuovo e diverso modo di lavorare>>. I lavoratori, invece, chiedono la riapertura degli Ispettorati, così come i clienti, accomunati tutti dalla necessità di avere a disposizione più punti vendita sui territori.

I lavoratori sono in difficoltà, con un forte aggravio dei costi per sviluppare l’attività, costretti spesso ad incontrare i clienti nei luoghi meno opportuni. Il Covid non giustifica la mancata riapertura degli uffici, resta solo una banale “scusa”, gli ispettorati possono essere riaperti con l‘adozione delle necessarie misure di sicurezza, come già avvenuto per i 71 I.A. riattivati prima dell’estate.

Ricordiamo nuovamente che l’aumento degli obiettivi produttivi sull’ultimo quadrimestre rischia di affamare centinaia di lavoratori, soprattutto nelle zone più fragili del paese, dove la crisi economica si aggiunge alle debolezze storiche e territoriali, in un contesto sanitario in peggioramento a causa dell’incremento costante dei contagi. Alleanza non può fingere di non vedere e di non sentire, pretendendo solo risultati a qualsiasi costo, riprendendosi le poche decurtazioni di budget concesse durante il lockdown, mentre i lavoratori si impegnavano ad imparare ad operare da remoto, contribuendo fattivamente allo sviluppo del fatturato aziendale.

Tutti i lavoratori presenti alle assemblee hanno denunciato una forte demotivazione, conseguenza delle tante problematiche irrisolte che l’azienda scarica loro addosso e da noi innumerevoli volte denunciate. Altroché “arancione”, i dipendenti non riescono più ad indentificarsi in quest’azienda interessata esclusivamente all’utile degli azionisti e della capogruppo.

Mentre queste OO.SS. chiedono il rispetto dell’orario di lavoro, il diritto alla disconnessione e regole chiare per una remotizzazione che non può continuare ad essere “selvaggia“, i vertici aziendali parlano addirittura di rendere disponibili i sistemi 24 ore al giorno per 7 giorni su 7!!!!! Siamo veramente alla follia!

Dove sono finiti i contratti di lavoro???? E le leggi????

Non tollereremo nessuna copertura digitale h. 24, sarebbe una gravissima violazione contrattuale, Alleanza dovrebbe invece preoccuparsi di fare funzionare bene i sistemi durante le otto ore giornaliere di lavoro previste dal nostro CCNAL, che invece registrano continui e quotidiani malfunzionamenti.

 

Questa…..non è MERAVIGLIA!!!!!!!

Queste OO.SS. restano in stato di

AGITAZIONE SINDACALE

 

Attendiamo una convocazione urgente da parte dell’azienda, per risolvere le gravissime problematiche, in assenza della quale vareremo nuove e più importanti azioni di protesta e di lotta.

Invitiamo nuovamente TUTTI i lavoratori a partecipare, ognuno deve fare la propria parte se vogliamo salvare quest’Azienda ed i nostri posti di lavoro.

Italia, 2 ottobre 2020.

 

I Coordinamenti Nazionali delle RSA FISAC/CGIL – FNA – SNFIA – UILCA




BCC Abruzzo Molise: firmato accordo per il premio di risultato 2020

 

ABRUZZO MOLISE

PREMIO DI RISULTATO 2020
FIRMATO L’ACCORDO PER L’EROGAZIONE
BILANCIO ESERCIZIO 2019

In data odierna, presso la Federazione Abruzzo e Molise BCC è stato sottoscritto l’accordo che consentirà l’erogazione del “premio di risultato” 2020, relativo all’esercizio 2019.

La liquidazione del PDR avverrà con la busta paga del mese di ottobre al personale in servizio nel mese di erogazione e che abbia prestato attività lavorativa nel corso dell’anno di misurazione 2019.
Nel caso di inizio del rapporto di lavoro durante l’ anno di misurazione il premio di risultato verrà erogato in proporzione ai mesi di servizio prestati, considerando come mese intero l’eventuale frazione superiore ai 15 giorni.

Per quanto riguarda la metodologia di calcolo è stata adottata la stessa degli anni precedenti ed in particolare quella dello scorso anno.

Inoltre è stata confermata la possibilità di optare, in luogo dell’erogazione in busta paga di tutto o in parte e comunque su base volontaria, per il rimborso di prestazioni sostenute a titolo di Welfare prevedendo, in tal caso, la maggiorazione dell’importo del premio di risultato 2020 di un 15% a carico dell’azienda.
I titolari di un reddito di lavoro dipendente non superiore ad euro 80.000, con riferimento a quanto percepito nell’anno 2019, sconteranno un’aliquota agevolata IRPEF di tassazione pari al 10% fino a un importo di premio massimo pari ad Euro 3.000.
Per i dipenderti con reddito di lavoro dipendente superiore alla soglia indicata gli importi fruiti in modalità Welfare saranno assoggettati a tassazione ordinaria.
Le spese oggetto del rimborso posso essere esclusivamente quelle sostenute nel 2020.

Entro il giorno 15 ottobre ogni dipendente dovrà effettuare la scelta Welfare comunicandolo al proprio Ufficio del Personale,con le seguenti possibilità:

  • Conversione totale del premio in Welfare con limite massimo a 2.550 Euro

  • Conversione parziale del premio in Welfare (indicando l’importo)

Seguiranno comunicazioni sui termini e sulle modalità di presentazione della documentazione, a carico dell’Azienda.
Nel caso in cui non venga effettuata alcuna scelta, l’intero importo sarà automaticamente erogato come premio di risultato con il cedolino paga del mese di ottobre 2020 .
In caso di scelta Welfare, l’importo definito a titolo di premio di risultato sarà maggiorato del 15 % a carico dell’azienda da cui il limite massimo di Euro 2.550 Euro poiché la soglia di detassazione rimane attestata ad Euro 3.000.
L’importo destinato a Welfare, comprensivo di maggiorazione, dovrà essere completamente assorbito dai rimborsi presentati.

Gli importi relativi ai rimborsi Welfare saranno evidenziati come voce figurativa nel cedolino di ottobre.

A titolo indicativo le prestazioni assoggettabili a rimborso riguardano:

  • Rette, tasse, iscrizioni asili/scuole/università comprese le mense scolastiche;

  • Campus estivi ed invernali;

  • Testi scolatici/universitari;

  • Assistenza anziani o non autosufficienti:

  • Contributo al fondo pensione.

Pescara, 21 settembre 2020

Le Segreterie Regionali

Scarica l’accordo




La mappa delle filiali cedute da UBI a BPER

Sul sito istituzionale del Gruppo BPER è stato pubblicato il report di presentazione del bilancio semestrale al 30/6.

Fra le varie slides è presente anche la rappresentazione grafica dell’operazione di acquisto delle filiali che UBI dovrà cedere seguendo le indicazioni dell’Antitrust.

  • La prima figura indica il numero di filiali BPER attualmente presenti in ogni singola regione.
  • La seconda riporta il numero di filiali che entreranno a far parte del Gruppo BPER.
  • La terza rappresenta la situazione una volta completate le operazioni di cessione.

 

Fonte: Sito istituzionale BPER




Le Segreterie Abruzzo Molise scrivono a Prefetti per pagamento pensioni e CIG

Al Prefetto di Pescara
[email protected]

Al Prefetto dell’Aquila
[email protected]

Al Prefetto di Chieti
[email protected]

Al Prefetto di Teramo
[email protected]

Al Prefetto di Campobasso
[email protected]

Al Prefetto di isernia
[email protected]

Oggetto: Richiesta di presidio per rischio contagio COVID-19 in prossimità di filiali di Aziende di Credito, in occasione delle prossime scadenze di pagamento delle pensioni e cassa integrazione.

Ill.mo Sig. Prefetto,

le scriventi Organizzazioni Sindacali del settore del Credito sono a rappresentarLe con la presente la preoccupazione derivante dal prossimo pagamento delle pensioni e della cassa integrazione presso gli sportelli bancari della Sua Provincia, quanto a rischio di grande affluenza ed attese in coda di clientela in genere, ed anziana in particolare.

Le recenti disposizioni previste da ABI e rivolte a tutte le aziende di credito associate, dopo intensa trattativa con le controparti sindacali di settore, prevedono l’invito ai clienti a recarsi fisicamente in banca solo per compiere operazioni indifferibili e urgenti e comunque previo appuntamento. Trattasi di modalità di relazione sicuramente nuove e non ancora del tutto metabolizzate da gran parte della clientela tradizionale e/o anziana, non del tutto avvezza all’utilizzo di strumenti di monetica o di internet banking; le prossime scadenze tecniche di cui all’oggetto, quindi, rappresentano certamente un concreto rischio di assembramenti di persone al di fuori degli ingressi delle agenzie con conseguente possibile contagio da COVID-19.
A questa evidente criticità si somma la carenza presso gran parte della rete bancaria della Provincia di adeguati dispositivi di igiene e protezione individuale, nella disponibilità del personale bancario addetto e della clientela, aumentando sensibilmente il rischio epidemiologico della diffusione virale.

Dunque, al fine ultimo di mitigare quanto più possibile ogni rischio sanitario derivante da tali possibili assembramenti di utenza, chiediamo il Suo autorevole intervento volto a porre in essere ogni misura di monitoraggio della situazione quanto a rispetto della normativa vigente in materia di COVID-19, al fine ultimo di garantire al meglio la salute pubblica e l’incolumità di tutti.

Da parte nostra garantiamo l’attivazione di ogni presidio sul territorio volto a segnalare eventuali situazioni di criticità alle competenti Autorità di Polizia, quanto a scelte organizzative aziendali e/o comportamenti individuali della clientela non conformi alle disposizioni di legge.

Nel ringraziarLa per l’attenzione che ci vorrà riservare, restiamo a Sua completa disposizione per ogni esigenza di chiarimento ulteriore.

Pescara, 28 marzo 2020

 

LE SEGRETERIE
FABI – FIRST CISL – FISAC CGIL – UIL C.A. – UNISIN

 

Scarica la Lettera ai Prefetti ABRUZZO MOLISE




Credito, la Fisac-Cgil: “In Abruzzo e Molise è emergenza”

La questione del credito continua a rappresentare un’emergenza per l’Abruzzo e per il Molise, regioni in cui il 90% del tessuto produttivo è composto da piccole e micro imprese che producono prevalentemente per un mercato interno asfittico e che, di conseguenza, vivono enormi difficoltà.

I temi in questione sono stati al centro del convegno “Il sistema del credito in Abruzzo e Molise” promosso dalla Cgil, dalla Fisac-Cgil Abruzzo e Molise e dalla Fisac nazionale. L’iniziativa si è svolta oggi all’Aurum di Pescara.

Ai lavori, introdotti dal coordinatore Fisac-Cgil Abruzzo Molise, Francesco Trivelli, e da Francesca Carnoso della Fisac nazionale e conclusi dal segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, hanno preso parte il segretario generale della Fisac nazionale, Giuliano Calcagni, l’amministratore delegato della Banca Popolare di Bari, Vincenzo De Bustis, il direttore del dipartimento Sviluppo economico della Regione Abruzzo, Nicola Commito, Claudio De Vincenti, già ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, il direttore della Cna Abruzzo, Graziano Di Costanzo, il presidente della Fira, Alessandro Felizzi, e il presidente nazionale di Federconsumatori, Emilio Viafora.

In valori percentuali, il credito, nel settore delle piccole e micro imprese, in Abruzzo e Molise – sottolineano Cgil e Fisac – decresce molto di più di quanto accada a livello nazionale: negli ultimi 12 mesi la flessione è proseguita per oltre 90 milioni di euro. Tale situazione sta diventando una vera e propria emergenza a tutti i livelli. La politica regionale, che dovrebbe adottare misure adeguate alle necessità del momento, di fatto è inesistente“.

Persistono, inoltre – proseguono i promotori del convegno – forti disomogeneità nella ripresa delle due regioni: il Prodotto interno lordo, nel periodo 2008-2018, è pari al -5,2% in Abruzzo e al -20,3% in Molise. Come se non bastasse, l’Abruzzo viene indicato come una delle zone d’Italia più colpita dal fenomeno dell’usura. L’intero settore bancario, in particolare in Abruzzo e Molise, è in profondo mutamento. La complessità del cambiamento coinvolge tutti gli attori economici, politici e sociali poiché tutto ciò ha un impatto sullo sviluppo, sulle imprese, sul mondo del lavoro, sui risparmiatori, sulle famiglie e sui pensionati”.

Occorre far convergere il sistema del credito e il comparto infrastrutturale a beneficio del territorio; le banche possono fungere da volano per la realizzazione di investimenti e per concludere opere di interesse pubblico” ha dichiarato il segretario generale della Fisac Cgil Nazionale, Giuliano Calcagni.

Il convegno ha riguardato prevalentemente l’importanza del credito alle micro e piccole imprese, vera emergenza regionale; occorre ripensare l’organizzazione dei Confidi  in Abruzzo, per metterli in condizioni di allargare il sostegno alle imprese; occorre procedere alla riorganizzazione della FIRA SPA (finanziaria regionale), lavorare meglio sui bandi comunitari; per fare tutto ciò, occorre attivare con immediatezza un osservatorio sul credito. La politica deve interessarsi ai mutamenti che intervengono il sistema bancario, per tutelare le lavoratrici e i lavoratori e per le conseguenze che possono avere sullo sviluppo e sulle imprese” ha affermato il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri.

Fonte: news-town.it