Rinnovo CCNL BCC – “Stallo” sulla partita economica

Nella notte tra il 28 e il 29 giugno, dopo due intense giornate di confronto, si rimanda alla data dell’8 luglio il negoziato sul rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Credito Cooperativo, iniziato lo scorso 21 marzo, tra le Segreterie Nazionali delle Organizzazioni Sindacali del settore e la Delegazione di Federcasse.

Decisione maturata a seguito delle distanze, ancora troppo ampie e non accoglibili, sulla partita economica degli arretrati e delle diverse tranche di erogazione degli adeguamenti tabellari.

Quest’ultima settimana aveva prodotto intese significative su altri importanti temi quali:

  • La riduzione dell’orario di lavoro settimanale di mezz’ora, a parità di retribuzione, a decorrere dal 1° luglio 2025.
  • L’individuazione di una nuova indennità di “cash-less” di 90,00 euro.
  • La previsione di una contribuzione datoriale alla Banca del Tempo Solidale del 30% rispetto a quanto versato volontariamente dalle Lavoratrici e dai Lavoratori.
  • La destinazione, per due anni, della contribuzione dedicata al Fondo di Sostegno al Reddito al Fondo Occupazione Credito Cooperativo, alla Cassa Mutua Nazionale e alla premorienza.
  • L’individuazione di permessi dedicati al tema delle molestie e violenze di genere.

Tuttavia, le richieste economiche già presenti in piattaforma ed approvate con larghissimo mandato dalle Lavoratrici e dai Lavoratori che erano altrettanto note da tempo, come più volte ricordato e sollecitato durante tutti i precedenti incontri, avrebbero dovuto essere allineate a quelle ottenute dalle Lavoratrici e dai Lavoratori del credito ordinario.

La nuova data calendarizzata per l’8 luglio permetterà “auspicabilmente” a Federcasse di rivedere il mandato politico con il dichiarato e irrinunciabile obiettivo di raggiungere un accordo complessivo, compresa la parte economica.

Riteniamo assolutamente che, con il senso di responsabilità che ha sempre contraddistinto questo tavolo negoziale, si possa giungere a un accordo che soddisfi le prerogative e le aspettative di una categoria che si è sempre distinta per il proprio senso di appartenenza, poi tradotto in risultati produttivi molto positivi quanto altrettanto tangibili e concreti.

Il valore umano ha sempre rappresentato uno dei principi fondanti del Credito Cooperativo, valori che sicuramente saranno al centro dell’Assemblea annuale di Federcasse in programma per il prossimo 18 luglio.

Noi non mancheremo di far sentire la voce di tutte le Lavoratrici e i Lavoratori.

Roma, 1° luglio 2024

 

LE SEGRETERIE NAZIONALI
FABI FIRST/CISL FISAC/CGIL UGL CREDITO UILCA

 

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BCC: Rinnovo Contratto Collettivo Nazionale, la trattativa prosegue




BCC: Rinnovo Contratto Collettivo Nazionale, la trattativa prosegue

Si è conclusa la prima delle tre giornate di incontri dedicati al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Credito Cooperativo tenutasi, in presenza a Roma, tra le Segreterie Nazionali delle Organizzazioni Sindacali del settore e la Delegazione di Federcasse e dei Gruppi.


 

Si è conclusa la prima delle tre giornate di incontri dedicati al rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Credito Cooperativo tenutasi, in presenza a Roma, tra le Segreterie Nazionali delle Organizzazioni Sindacali del settore e la Delegazione di Federcasse e dei Gruppi.

In apertura, le Organizzazioni Sindacali hanno evidenziato l’assoluta e ferma necessità di conoscere la complessiva posizione di Federcasse sui punti principali non ancora affrontati, poiché, a questo stadio del negoziato , essi rappresentano un elemento assolutamente determinante per la positiva prosecuzione del confronto.

In risposta a questo, Federcasse ha dichiarato che il recupero salariale non è in discussione seppur sarà necessario confrontarsi sui tempi e sull’ammontare degli arretrati, mentre resta molto problematica la posizione in merito alla riduzione dell’orario di lavoro settimanale.

Al momento appaiono ancora carenti, quindi, gli elementi necessari a valutare la reale portata complessiva di questo rinnovo.

La giornata è proseguita nel tentativo di trovare un’intesa sui temi oggetto degli ultimi incontri con parziali reciproci avvicinamenti.

Resta in sospeso la valutazione sindacale sulla costituzione del FOCC e sulle modifiche statutarie relative al Fondo di Sostegno al Reddito in quanto la materia è di tale ampiezza e delicatezza che necessita una sessione di confronti dedicati non necessariamente compressi negli auspicabili tempi di chiusura di questo rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.

Il confronto proseguirà nei giorni 27 e il 28 giugno.

Roma, 26 giugno 2024

 

LE SEGRETERIE NAZIONALI
FABI FIRST/CISL FISAC/CGIL UGL CREDITO UILCA




BCC Abruzzi e Molise aprirà due nuove filiali a Pescara e Vasto

Nel 1903 era stata la prima Cassa Rurale in Abruzzo e Molise, che fino al 1963 erano un’unica Regione. Oggi, dopo due cambi di nome e tre operazioni di fusione e aggregazione, e a distanza di poco più di tre anni dall’ultimo cambio di nome (BCC Sangro Teatina), la Banca di Credito Cooperativo di Abruzzi e Molise è l’istituto di credito più antico del territorio.

Quartier generale nella storica sede di Atessa, 16 filiali, all’interno delle quali operano 69 collaboratori, con una competenza in oltre 100 comuni nelle province di Chieti, Campobasso e Isernia; 4mila soci e 25mila clienti che, nel 2023, hanno garantito una raccolta di 509 milioni e consentito 197 milioni di impieghi netti, con il 95% che resta nel territorio rispettando da 121 anni il mandato di essere banca dì comunità.

Non utilizziamo il sudore della nostra gente per finanziare attività speculative: – sottolinea il Direttore Generale, Fabrizio Di Marco sosteniamo giovani, famiglie e imprese locali creando un effetto moltiplicatore, non solo economico ma anche sociale”.

Nel corso dell’anno è migliorata anche la qualità del credito e le sofferenze nette sono scese allo 0,33%: l’utile d’esercizio ha toccato quota 5 milioni ed è stato destinato in via prioritaria a rafforzare il patrimonio (in crescita del 19% rispetto all’anno precedente, con Cet1 capital ratio al 23,49&), “per assicurare un’adeguatezza prospettica fondamentale per il sostegno all’operatività del territorio e la crescita sostenibile della banca”, aggiunge il DG.

Indici patrimoniali che attestano la buona salute, una robustezza patrimoniale e finanziaria della nostra banca”, rimarca il Presidente Vincenzo Pachioli, secondo cui il ruolo della BCC Abruzzi e Molise è di “condividere anche il destino economico delle comunità locali, così da esserne integrati e parte integrante”. Comunità che possono contare anche su BCChannel, la piattaforma multimediale della banca, nata 10 anni fa e dedicata a raccontare le imprese, le giovani idee, la cultura e le potenzialità del territorio.

”Per noi ogni giorno è un’occasione unica: siamo l’inizio di molte avventure”, dice Di Marco. E la prossima potrebbe aprire nuovi scenari: nell’ultima assemblea dei soci, infatti, Pachioli ha annunciato l’apertura di due nuove filiali entro il prossimo triennio: nasceranno a Pescara e a Vasto, rispettivamente il primo e sesto comune dell’Abruzzo per numero di abitanti, che soprintendono anche un bacino economico particolarmente vivace.

 

Da Il Sole 24 Ore del 21/6/2024




Gruppo CCB: definito il premio di produttività 2024

 

3 - Fisac Cgil

Valore di produttività aziendale.
Definito il premio 2024 (bilanci 2023) del Gruppo Cassa Centrale Banca

 

Oggi si è concluso positivamente l’incontro, tra le Delegazioni Sindacali di Gruppo e la Delegazione di Cassa Centrale Banca, presieduta dalla Presidente Enrica Cavalli, con la sottoscrizione del Verbale di verifica per la quantificazione del Valore di Produttività Aziendale (ex PDR) per l’anno 2024 e relativo all’esercizio 2023.

Ricordiamo che la materia del Valore di Produttività Aziendale è regolata dagli articoli 29 e 48 del CCNL, dall’allegato F dello stesso, nonché, per le BCC e le Aziende aderenti a CCB, dall’accordo sottoscritto tra le Organizzazioni Sindacali e Cassa Centrale Banca il 1° giugno 2023.

Il premio è determinato da una prima componente dell’80% relativa all’andamento del  risultato della singola BCC e da una seconda componente del 20%, determinata in relazione  all’andamento del Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca nonché alla valutazione dell’apporto della singola BCC.

Quest’anno, il premio medio per dipendente ammonta a quasi 4.600 euro, un incremento significativo rispetto ai quasi 3.000 euro erogati nel 2023 e ai 2.400 euro erogati nel 2022. (NB dato medio che varia anche in modo significativo da BCC a BCC.)

 Come previsto dal CCNL, il premio verrà erogato con la mensilità di settembre.

Un risultato straordinario che segue gli altrettanto straordinari dati di bilancio del Gruppo e premia in modo equo e trasparente il contributo tangibile e determinante di ciascun Lavoratore riflettendo adeguatamente l’impegno profuso.

 Siamo convinti che il futuro del Gruppo dipenda inevitabilmente dalla valorizzazione continua  del nostro capitale umano, quale elemento distintivo e caratterizzante.

I destinatari del premio sono le Lavoratrici e i Lavoratori:

  •  in servizio nel mese di erogazione e che hanno lavorato nel 2023;
  • che hanno lavorato nel 2023 e che non sono più in servizio nel mese di settembre che:

➢      siano passati alle dipendenze di altra Azienda del Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca

➢    abbiano lavorato  con  contratto  a  tempo  determinato  per  almeno  sei  mesi all’interno della medesima Banca/Azienda erogante, salvo i casi di dimissioni volontarie

  • con contratto di somministrazione ancora in servizio nel mese di settembre e hanno lavorato nel 2023 (all’interno della medesima Banca/Azienda erogante);
  • gli eredi in caso di decesso del dipendente.

Le Lavoratrici e i Lavoratori hanno la facoltà di destinare tutto o parte del Valore di Produttività  Aziendali al Fondo Pensione di categoria o in Welfare.

 Destinazione al Welfare

a)  il premio potrà essere convertito in welfare, nel limite di 3.000 euro con la maggiorazionedel 15%;

b)  L’opzione di conversione del VPA dovrà essere esercitata dal dipendente nella finestra temporale tra l’11.09.2024 ed il 09.2024. Le quote monetarie non convertite – e quindi destinate a pagamento a titolo di VPA – o comunque quelle eventualmente eccedenti i 3.000 euro – verranno erogate con il cedolino paga di settembre 2024.

c)  La Piattaforma di Welfare sarà accessibile agli utenti che convertiranno il loro VPA sino al termine del piano, fissato per il 30/11/2024. I rimborsi richiesti ed approvati in piattaforma saranno erogati entro dicembre 2024.

Destinazione al Fondo Pensione

Il premio può essere destinato sulla propria posizione aperta al Fondo Pensione di categoria, con beneficio di una maggiorazione del 15% rispetto al valore lordo del VPA convertito in previdenza complementare sull’importo massimo di 3.000 euro.

Nel caso in cui l’importo lordo del VPA superi i 3.000 euro lordi, la parte eventualmente eccedente versata al Fondo Pensione potrà essere tassata separatamente, secondo le previsioni normative in materia di versamenti ordinari alla previdenza complementare.

In caso di mancata fruizione del welfare per l’intero importo optato dal Lavoratore, le somme residue saranno destinate alla posizione individuale presso il Fondo Pensione, con applicazione della relativa disciplina fiscale tempo per tempo vigente.

Trento, 20.06.2024

 

LE DELEGAZIONI DI GRUPPO
FABI FIRST/CISL FISAC/CGIL UGL CREDITO UILCA

 




Rinnovo CCNL BCC: mancano ancora i punti cardinali

3 - Fisac Cgil

Rinnovo Contratto Collettivo Nazionale BCC
Mancano ancora i punti cardinali

 

Si è svolto nella giornata di giovedì 13 giugno il sesto incontro sul rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Credito Cooperativo, tenutosi in presenza a Roma, tra le Segreterie Nazionali delle Organizzazioni Sindacali del settore e la Delegazione di Federcasse e dei Gruppi.

In apertura del confronto, le Organizzazioni Sindacali hanno illustrato le modifiche e le implementazioni al testo proposto da Federcasse nel corso del precedente incontro del 30 maggio, con l’obiettivo di innovare il contratto per affrontare sia i cambiamenti in atto che quelli futuri.
Uno dei nostri compiti è anche quello di identificare le aree che richiedono maggiormente l’introduzione di elementi qualificanti, al fine di rimanere al passo con l’evoluzione del settore, del mercato del lavoro e delle nuove tecnologie.

Le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto una cogente risposta politica chiara e certa anche su altri temi cardinali e portanti quali:

➢  Recupero dell’adeguamento tabellare;
➢  Recupero arretrati;
➢  Secondo avanzamento di carriera;
➢  Riduzione orario di lavoro;
➢  Enti bilaterali;
➢  Sezione F.O.C.C.;
➢  Pressioni commerciali;
➢  Salute e sicurezza (stress lavoro correlato);
➢  Partecipazione.

La prima risposta di Federcasse alle modifiche proposte dalle Organizzazioni Sindacali è apparsa ancora lontana da una piena condivisione con qualche residuale avvicinamento e molte, a nostro avviso immotivate, distanze.

Il confronto è poi proseguito nella piena concretezza e nel rispetto della volontà dichiarata di una prossima e positiva chiusura del negoziato.

Sul tema della desertificazione bancaria, siamo ancora convinti che, per trovare soluzioni efficaci, manca ancora una completa ed esaustiva “visione” di sistema, lungimirante e inclusiva che non si limiti a scaricare il problema sulle spalle delle Lavoratrici e dei Lavoratori.

Verso la chiusura dell’incontro Federcasse ha sinteticamente illustrato una proposta su due temi di cruciale importanza strategica per il nostro settore, ovvero il Fondo di Solidarietà e il Fondo di Sostegno al Reddito.

Le prossime 3 date calendarizzate sono il 25, 27 e il 28 giugno nelle quali si entrerà nel merito anche delle altre tematiche, tra cui la complessiva partita economica.

Roma, 14 giugno 2024

 

LE SEGRETERIE NAZIONALI
FABI FIRST/CISL FISAC/CGIL UGL CREDITO UILCA




BCC: approvazione Contratto Integrativo Gruppo Iccrea: il calendario delle assemblee online

Riportiamo il calendario delle assemblee nel corso delle quali i lavoratori e le lavoratrici del Credito Cooperativo in Abruzzo e Molise saranno chiamati a discutere e votare l’ipotesi di accordo per il primo Contratto Integrativo di Gruppo Iccrea.

Tutte le assemblee si svolgeranno in modalità remota, durante l’orario pomeridiano.

  • 4/6    BCC Cappelle sul Tavo
  • 11/6  BCC dell’Adriatico Teramano
  • 14/6  BCC Castiglione M.R. e Pianella
  • 17/6  BCC di Basciano
  • 18/6  BCC di Pratola Peligna
  • 19/6  BCC Valle del Trigno
  • 20/6  BCC di Gambatesa

In caso di variazioni provvederemo tempestivamente ad aggiornare il calendario.

 

Scarica il testo dell’ipotesi di accordo CIG BCC ICCREA 19 aprile 2024

 


 

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BCC: contratto integrativo Gruppo ICCREA, la parola a lavoratrici e lavoratori

 




BCC: Trattativa per il rinnovo del CCNL Federcasse… eppur si muove!

Si è svolto venerdì 24 maggio il programmato incontro tra le Segreterie Nazionali delle Organizzazioni Sindacali del settore e la Delegazione di Federcasse, in presenza delle Delegazioni di Gruppo, focalizzato sul rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Credito Cooperativo.

In apertura, Federcasse ha illustrato, sinteticamente, le materie sulle quali ha interesse a trattare senza però entrare nel merito dei due pilastri imprescindibili di questo rinnovo, parte economica e riduzione orario di lavoro ritenendo prematura una valutazione della portata complessiva di questo rinnovo contrattuale.

I temi contenuti in piattaforma e di loro interesse sono, in primis:

  • l’area contrattuale (contratti complementari, clausola sociale);
  • il FOCC (individuazione di iniziative per renderlo operativo);
  • sostegno alla genitorialità, l’inclusione, la parità di genere e la conciliazione dei tempi di vita lavoro;
  • l’organizzazione del lavoro (regolamentazione di un’indennità per la cassa automatica, banca del tempo solidale, apprendistato per alta formazione, tempi determinati) e gli strumenti di solidarietà.

Inoltre, Federcasse ha sottolineato l’importanza di individuare elementi normativi e innovativi necessari, secondo la propria visione, per contrastare la desertificazione bancaria, fenomeno che minaccia la presenza capillare degli istituti di Credito Cooperativo sul territorio.

Il capitolo sulla “partecipazione delle Lavoratrici e dei Lavoratori” è ritenuto, da Federcasse, di competenza delle singole Aziende e non del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.

Ancora troppi, quindi, i temi a cui mancano risposte chiare, seppur approvati da oltre il 99% delle Lavoratrici e dei Lavoratori.

Riteniamo comunque assolutamente indispensabile che tutti i profili trattati all’interno della piattaforma abbiano una loro naturale collocazione all’interno del contratto nazionale o dei futuri demandi al secondo livello negoziale.

In sintesi, il negoziato appare ancora lento nel suo sviluppo, senza troppi apprezzabili passi in avanti sui temi cruciali. Questa situazione appare fortemente in contrasto con la dichiarata volontà di giungere a una conclusione nei tempi congrui e stabiliti, auspicabilmente previsti per l’inizio dell’estate. 

Dal prossimo incontro, previsto per giovedì 30 maggio (a cui seguiranno quelli del 13, 25 e 28 giugno e 4 luglio), le Delegazioni cominceranno comunque a lavorare su elementi di maggior dettaglio per dare concretezza e conseguenza a questo percorso negoziale in linea con gli obiettivi di massima condivisi di un positivo e necessitato epilogo del negoziato.

Roma, 27 maggio 2024

 

Le Segreterie Nazionali
FABI FIRST-CISL FISAC-CGIL UGL Credito UILCA




BCC: contratto integrativo Gruppo ICCREA, la parola a lavoratrici e lavoratori


 

Le scriventi Organizzazioni Sindacali, in riferimento all’accordo sul Contratto Integrativo del Gruppo Iccrea sottoscritto il 19 aprile 2024, condividono la necessità di concludere con celerità il percorso assembleare per l’illustrazione e la votazione dell’ipotesi di accordo. Solo a conclusione ed esito positivo delle stesse, sarà possibile sciogliere la riserva prevista e rendere operative le norme migliorative dei temi negoziati.

A partire dal 27 maggio p.v., il Contratto Integrativo di Gruppo sarà presentato a lavoratrici e lavoratori per l’approvazione nelle assemblee. Di seguito, riportati in maniera sintetica, gli argomenti definiti nell’accordo:

  • ticket pasto;
  • welfare, assistenza sanitaria integrativa e fondo pensione;
  • mobilità territoriale e infragruppo;
  • valore della produttività aziendale;
  • disciplina del lavoro agile.

Con successiva comunicazione daremo indicazioni in merito al calendario delle assemblee.

 

Roma, 23 maggio 2024

 

LE DELEGAZIONI SINDACALI GBCI
FABI – FIRST CISL – FISAC CGIL – UILCA – UGL CREDITO

 

Scarica il testo della ipotesi di accordo CIG BCC ICCREA 19 aprile 2024




Extraprofitti, la tassa flop: “dalle banche neache un euro”

“Al momento non risultano essere pervenuti versamenti”. L’ammissione alla Camera


 

“Una tassazione su margini ingiusti”, copyright della premier Giorgia Meloni, 7 agosto 2023. Nello stesso giorno, una “misura di equità sociale”, secondo il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini. Poi, il 13 settembre 2023, “se ci sono correttivi da fare, si possono valutare tranquillamente. Ma non intendo fare marcia indietro”, sempre Giorgia Meloni. Parliamo della tassa sugli extraprofitti delle banche, sventolata in lungo e in largo dal governo alla fine dell’estate scorsa. Ieri, infine, l’ammissione della resa dell’esecutivo agli istituti di credito: “Al momento non risultano essere pervenuti versamenti” per la tassa sugli extraprofitti bancari, “esattamente come previsto dalla relazione tecnica”, ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti rispondendo al question time alla Camera. È l’ammissione finale, il suggello a una vicenda kafkiana ma ormai nota: grazie alla scappatoia concessa alle banche in sede di conversione del decreto, nessun istituto di credito ha versato nulla, limitandosi – come previsto – a stanziare a patrimonio due volte e mezzo l’ammontare della tassa. Il prelievo avrebbe dovuto fruttare 3 miliardi e 248 milioni ma non l’ha pagato nessuno, nemmeno Mps e Mcc che pure sono banche controllate dallo Stato.

“Ricordo che a bilancio non è mai stata iscritta alcuna somma connessa all’attuazione di tale disposizione, sia nel testo originale sia in quello novellato, come del resto già previsto nella relazione tecnica allegata alla disposizione”, ha spiegato Giorgetti. “In sede di conversione, al fine di rafforzare la struttura patrimoniale degli istituti di credito, è stata introdotta la facoltà di non versare l’imposta, destinando un importo non inferiore a due volte e mezza l’imposta dovuta a una riserva ‘non distribuibile’. Il rafforzamento patrimoniale delle banche ha contribuito a mantenere o migliorare i livelli di rating e ciò ha costituito uno dei fattori che hanno contribuito alla riduzione dello spread registrato dal nostro Paese negli ultimi mesi e, quindi, un risparmio in relazione agli interessi passivi”, ha affermato il ministro.

Sarà. Ma il 13 settembre, in sede di conversione del decreto che conteneva la norma, Giorgia Meloni aveva detto l’esatto opposto: “Tutte le modifiche si possono fare, a parità di gettito. La misura che abbiamo previsto nell’importo deve rimanere uguale”.
Dunque la manovra a tenaglia della lobby bancaria contro l’imposta è andata perfettamente a segno. A guidarla era stata Forza Italia, che aveva esercitato forti pressioni sul governo per ridurre il prelievo che avrebbe colpito, in particolare, Banca Mediolanum, partecipata dalla famiglia Berlusconi. Alla faccia delle dichiarazioni roboanti di Giorgia Meloni.

E sì che nel 2023 i principali gruppi creditizi italiani quotati in Borsa sono riusciti a mettere a segno utili d’oro, per un totale di 21,5 miliardi, grazie agli extraprofitti ottenuti sui depositi dei clienti grazie al rialzo del costo del denaro deciso dalla Bce. Una remunerazione che le banche hanno distribuito agli azionisti sotto forma di dividendi e buyback, mentre il rendimento (lordo) dei conti correnti è rimasto allo 0,2%.
Utili stellari che sono stati confermati anche nel primo trimestre di quest’anno, in attesa di un taglio dei tassi che la Bce non ha ancora deciso. Tra il primo gennaio e il 31 marzo scorso, i primi cinque gruppi creditizi quotati a Piazza Affari secondo una analisi del sindacato Fabi hanno fatto segnare utili trimestrali complessivi per oltre 6 miliardi di euro, in forte crescita sullo stesso periodo del 2023. Nel frattempo, Intesa Sanpaolo ha però fissato la remunerazione dei conti correnti dei senatori al 5,6%, 28 volte quella dei clienti comuni.

Altro che la tassa sugli extraprofitti.

 

Articolo di Nicola Borzi sul fatto Quotidiano del 9/5/2024




Rinnovo Contratto Collettivo Nazionale BCC. Il punto sul confronto

3 - Fisac Cgil

È proseguito in data di ieri, 7 maggio 2024, il confronto sul rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Credito Cooperativo tra la Delegazione di Federcasse e le Segreterie Nazionali delle Organizzazioni Sindacali del settore.

Nella mattinata la riunione ha avuto avvio in modalità “ristretta” ed è servita a palesare le intenzioni e le motivazioni volte ad una positiva conclusione in tempi congrui di questo rinnovo contrattuale che di fatto si è concretizzata con un’intensificazione del calendario di incontri.

Le prossime date fissate sono: 24 e 30 maggio e 6/25/28 giugno con una coda eventuale al 4/5 luglio.

Il confronto è poi proseguito “in plenaria” alla presenza delle Delegazioni Sindacali e Datoriali al completo (anche attraverso collegamento da remoto), durante il quale sono stati rimarcati in maniera chiara e inequivocabile i pilastri imprescindibili di questo rinnovo:

  • Parte economica: dev’essere affrontata nel suo complesso, partendo dall’allineamento delle tabelle retributive al recente rinnovo del credito ordinario, quantificando la voce arretrati e definendo un’ulteriore destinazione di risorse a Cassa Mutua e al Fondo Pensione; senza dimenticare il secondo scatto di anzianità (che succede il primo dopo 7 anni di servizio).
  • Riduzione dell’orario settimanale di lavoro.
  • Caratterizzazione di principi di partecipazione alla vita aziendale e di bilateralità per consentire al rinnovo del CCNL di rafforzare i principi di inclusione e universalità quali elementi distintivi del settore.
  • Incentivazione della buona e stabile occupazione.

Definita la base sulla quale affrontare i prossimi 6 incontri ora sarà necessario entrare subito nel vivo per sviluppare i profili e le tematiche necessarie al raggiungimento di una sintesi per un rinnovo contrattuale come elemento di continuità e che guardi, con lungimiranza, al futuro nel solco dei valori identitari del Credito Cooperativo.

È importante aver definito un percorso che permetterà alle Parti un reale confronto, costruttivo e trasparente nell’interesse comune, sapendo bene che nulla è definito, ancor meno scontato. Questo contratto è tutto da costruire e il suo esito finale dipende dalle volontà politiche delle Parti. Oggi un importante passo è stato fatto, soprattutto per la condivisione di un metodo di lavoro comune.

Roma, 8 maggio 2024

 

LE SEGRETERIE NAZIONALI
FABI FIRST/CISL FISAC/CGIL UGL CREDITO UILCA