Ipotesi fusione con Bper: MPS vola in borsa

Banca Monte Paschi Siena (+5,01%)  scatta in testa al FTSE MIB  sulla scia delle indiscrezioni che individuano in Bper il partner per una futura aggregazione. I titoli dell’istituto senese corrono, mentre gli investitori sembrano meno entusiasti sul fronte Bper Banca (+0,24%) . Secondo quanto riportato da indiscrezioni di stampa, l’operazione sarebbe vista con favore dai principali azionisti della banca modenese, Unipol e la Fondazione di Sardegna.

Non sono previsti sviluppi nell’immediato, dato che «le urgenze del governo per il momento sono altre» e quindi «i tempi non sono maturi», ma «c’è ancora un anno e gli astri si vanno allineando», riportano le indiscrezioni. Nel dettaglio, per facilitare l’integrazione, la rete Mps potrebbe dimagrire con la cessione di 150 sportelli a Mcc e di «una parte delle filiali venete delle reti ex Antonveneta e Bam» a Unicredit 

«Nonostante il successo della ristrutturazione di Mps» una simile operazione sarebbe accompagnata «da un certo rischio di esecuzione viste le dimensioni relative» dei due istituti, avvertono gli analisti di Equita. Gli esperti considerano comunque «credibile» il sostegno di Unipol all’operazione, che espanderebbe la rete di distribuzione per la bancassicurazione, al netto della necessità di definire le relazioni con Axa, l’attuale partner di Mps (che secondo indiscrezioni avrebbe un’opzione put da 1 miliardo). La prospettiva di un’aggregazione tra Mps e Bper sembra intanto sostenere anche Banco Bpm, spesso considerato tra i potenziali partner per la banca senese.

Fonte: Il Sole 24 Ore




Mr. Orcel e i suoi fratelli: il banchiere non va in crisi

La parte fissa del salario dell’AD di Unicredit è 7,5 mln, la più alta in Italia: ora vuole un aumento del 40%. Da Nagel in giù: nessuno fa la fame


 

Questa è la storia di Andrea e dei suoi stipendi. Andrea di cognome fa Orcel e di mestiere fa il banchiere. Da quasi due anni è amministratore delegato di Unicredit, dopo una carriera di 20 anni negli Stati Uniti a Merrill Lynch, poi in Svizzera al vertice dell’Ubs, troncata dopo quattro anni nel settembre 2018 con l’annuncio del passaggio alla guida del colosso spagnolo Banco de Santander. Il fidanzamento è stato rotto prima del matrimonio e ne è sorto uno strascico giudiziario nel quale è stato finora riconosciuto a Orcel un risarcimento di decine di milioni di euro.

Orcel è stato ingaggiato da Unicredit il 15 aprile 2021 con l’indicazione di uno stipendio “ordinario” di 7,5 milioni di euro lordi, il più alto tra i banchieri italiani. Ma già nel 2021 ha guadagnato di più, in totale 8,38 milioni lordi tra stipendio monetario e controvalore delle azioni gratuite. Sull’onda del miglioramento dei risultati finanziari della banca, adesso Unicredit sta esaminando la proposta di dare al banchiere romano un significativo aumento della busta paga.
Ne aveva parlato per primo il Financial Times all’inizio di dicembre. Il Sole 24 Ore ieri ha scritto che “l’istituto di piazza Gae Aulenti sta ragionando su una ‘forchetta’ di remunerazione che implica un incremento compreso tra il 20 e il 40% rispetto allo stipendio attuale: la paga annua di Orcel passerebbe infatti dagli attuali 7,5 milioni a una cifra compresa tra i 9 e i 10,5 milioni”. La decisione sarà presa dal cda entro fine mese e sarà portata al voto degli azionisti nell’assemblea di fine marzo.

Il tema dello stipendio di Orcel da tempo fa discutere. Lui rivendica i risultati della banca, migliorati da quando ha preso le redini (ovviamente ci si basa sulle cifre che lo stesso banchiere porta al cda). Secondo i numeri pubblicati da Unicredit, il 2022 si è chiuso con un utile netto di 5,2 miliardi (6,5 miliardi a livello contabile), +47,7% rispetto al 2021. Risultati che escludono la Russia. C’è stata tensione con la Bce, che ritiene lenta l’uscita dal rischio russo. Il titolo ha raddoppiato il valore negli ultimi sei mesi (+93%), dai 9 euro di agosto ai 18,3 euro di oggi.

La storia del banchiere, nato nel 1963, è scandita dai turbostipendi. Clamoroso il precedente della rottura con la presidente del Santander, Ana Botin, che nel 2019 ritirò l’offerta che gli aveva fatto per lasciare Ubs prima che si insediasse a Madrid. Orcel ha chiesto un risarcimento di 76 milioni. Un giudice spagnolo il 9 dicembre 2021 ha dichiarato valido il contratto del 24 settembre 2018 tra il Santander e Orcel, condannando l’istituto a pagare un risarcimento di 68 milioni. Nel gennaio 2022 la magistratura ha fissato il risarcimento a 51,4 milioni. Il 6 febbraio scorso un tribunale di Madrid ha di nuovo dato ragione a Orcel, ma l’importo del risarcimento è stato ridotto a 43,4 milioni. Santander ha annunciato ricorso alla Corte Suprema.

La crisi non intacca gli stipendi dei banchieri. Nel 2021, secondo l’Autorità bancaria europea (Eba), 351 manager e dipendenti di banche italiane hanno guadagnato oltre un milione di euro lordi, su un totale di 1.957 banchieri in Europa (1.383 nel 2020). E il 2022 andrà sicuramente meglio per la gran parte di loro.

Il Financial Times ha riferito che i “sostenitori” di Orcel dicono che dovrebbe essere pagato come l’ad di Jp Morgan, Jamie Dimon, il quale l’anno scorso ha ricevuto 34,5 milioni di dollari lordi, cifra invariata rispetto al 2021. L’anno scorso gli azionisti della banca hanno respinto la proposta di pagare a Dimon un incentivo straordinario futuro di 50 milioni.
L’ad di Goldman Sachs, David Solomon, è stato pagato 25 milioni di dollari, il 30% in meno rispetto al 2021. I risultati della banca sono peggiorati e la banca ha lanciato un piano di 3.200 licenziamenti. Morgan Stanley ha tagliato del 10% la paga dell’ad, James Gorman, al quale è andata comunque una somma stellare, 31,5 milioni.

Gli stipendi 2022 dei banchieri italiani non sono ancora stati pubblicati. Mediobanca, che conclude l’esercizio di bilancio al 30 giugno, nell’ultimo anno ha aumentato del 31% la remunerazione complessiva dell’amministratore delegato Alberto Nagel a 4,96 milioni lordi e quella del dg Francesco Saverio Vinci a 3,95 milioni.

Dietro Orcel, nella classifica dei banchieri italiani nel 2021, c’è Carlo Messina, numero uno di Intesa Sanpaolo, con 6,12 milioni tra stipendio, bonus e azioni gratuite. Quindi Nagel (3,79 milioni), Massimo Bellingheri (ad di Bff, 3,66 milioni), poi Vinci (3,01 milioni) e Giuseppe Castagna, ad di Banco Bpm, 2,606 milioni, che ha superato di un soffio Fabio Paratici, l’ex capo della Football area della Juventus, con 2,6 milioni.

 

Articolo di Giulio Da Silva sul Fatto Quotidiano del 26 febbraio 2023




Bankitalia striglia le banche: basta modifiche unilaterali a danno dei clienti

Lo avevamo chiesto, per non dire invocato, e alla fine è arrivato. Il monito lanciato in settimana da Banca d’Italia non lascia spazio a interpretazioni. Il messaggio è chiaro. Le banche sono state esortate a porre estrema attenzione nel proporre modifiche unilaterali dei contratti di conto corrente a sfavore dei clienti motivate esclusivamente dall’andamento al rialzo dell’inflazione.

Inoltre gli istituti sono stati sollecitati a rivedere la remunerazione dei depositi e a ribassare gli oneri aumentati negli anni scorsi, con la «scusa» della discesa dei tassi d’interesse ai minimi termini. Ma per ora degli effetti del rialzo dei tassi sembrano beneficiarne concretamente solo i bilanci delle banche.

Due criticità che Plus24, il settimanale di Finanza personale del Sole 24 Ore, aveva fatto emergere a più riprese con una vasta casistica nei mesi scorsi.

Solo alcune banche hanno finora ripristinato le condizioni di maggior favore per il cliente. Dalle inchieste di Plus24 è emerso che le prime a muoversi in tale direzione in via generalizzata per tutti i clienti sono state Credem e Banco Bpm. Altre banche hanno poi seguito l’esempio, ma si tratta solo di rare eccezioni.

Pur non essendo le variazioni in melius disciplinate dall’art. 118 del Tub, è evidente che il ripristino delle condizioni originarie fa parte dei princìpi di buona fede e correttezza che una banca deve avere nei confronti della clientela e su cui Banca d’Italia è chiamata a vigilare.

Per di più ci sono istituti – il primo è stato UniCredit – che hanno addirittura alzato e non diminuito i costi dei conti correnti con l’opinabile “giustificato motivo” del rialzo dell’inflazione. Ma come ricorda la stessa Banca d’Italia «l’aumento dei tassi avviato lo scorso luglio dalla Bce può avere effetti positivi sulla redditività complessiva dei rapporti tra banche e clienti, potenzialmente in grado di compensare l’aumento dei costi indotto dall’inflazione». La crescita del carovita non autorizza quindi le banche ad addebitare al cliente maggiori oneri, perché nel valutare il “giustificato motivo” occorre considerare che l’inflazione ha comportato il rialzo dei tassi di cui i bilanci delle banche stanno beneficiando enormemente.

Adesso occorre verificare quali effetti produrrà la moral suasion di Banca d’Italia. In genere le banche vanno avanti senza indugi con le loro strategie e sono pronte a rivedere le condizioni solo ai pochi clienti che reclamano. Un modo di agire che non rientra nei princìpi di correttezza previsti dalle disposizioni di Banca d’Italia. E non si può più sentire il solito refrain che “occorre educare i clienti”. Non è realistico pensare di educare tutti i milioni di italiani che hanno un conto in banca. In primis andrebbero educati a comportarsi più correttamente gli strateghi delle banche, anche a suon di sanzioni. La moral suasion non è sufficiente.

 

Fonte: Il Sole 24 Ore




Unicredit: guida Fisac alla lettura dell’Accordo 1/12/2022

Uscite volontarie

FONDO DI SOLIDARIETÀ

Il Verbale di Accordo tra UniCredit/Aziende del Gruppo e le OO.SS., sottoscritto a Milano il 01.12.22, prevede 850 uscite volontarie ed incentivate per l’accesso alle prestazioni della Sezione Straordinaria del Fondo di Solidarietà di settore, in continuità con l’Accordo 27.01.2022 sulle ricadute del Piano Industriale UniCredit Unlocked 2022-2024, con l’obiettivo di avviare un ricambio generazionale dell’organico aziendale.

Tramite la realizzazione di un numero massimo di 850 uscite, UniCredit effettuerà, in diretta correlazione alle nuove adesioni al Fondo di Solidarietà, un piano mirato di assunzioni con contratto a tempo indeterminato e/o apprendistato da destinare prevalentemente al rafforzamento delle filiali.

BACINO DI RIFERIMENTO

Secondo l’art. 3 del verbale di accordo, il bacino di Lavoratrici e Lavoratori interessati è composto da coloro che maturano i requisiti di legge (e relativa «finestra») previsti per il pensionamento di vecchiaia/anticipata INPS o ente assimilabile sino al 31/12/2029 (decorrenza trattamento pensionistico, cd finestra, 01/01/2030).

Solo a queste colleghe e a questi colleghi sarà consentito, nel corso del mese di febbraio 2023, di presentare la domanda di adesione volontaria alla Sezione Straordinaria del Fondo di Solidarietà di settore.

DOMANDA DI ADESIONE

La presentazione della domanda irrevocabile di cessazione dal servizio, con decorrenza dall’ultimo giorno del mese antecedente l’accesso alla Sezione Straordinaria del Fondo di Solidarietà, dovrà essere formalizzata mediante gli appositi applicativi informatici che verranno messi a disposizione dall’azienda, fermo restando che la domanda medesima resta subordinata alla conferma da parte aziendale al termine delle necessarie verifiche (di natura sia tecnica sia sindacale).

NUOVE ASSUNZIONI

Il verbale di accordo è da considerarsi in piena continuità con l’Accordo 27.01.2022, il cui art. 6 prevede che, in relazione alle richieste pervenute, l’Azienda si impegna fin da ora a procedere all’accoglimento delle domande – fino al raggiungimento dei limiti complessivi previsti – con priorità delle esigenze di sostenibilità organizzativa e di servizio nonché – nel relativo ambito – la maggiore prossimità alla decorrenza della pensione a carico dell’Assicurazione Generale Obbligatoria e la maggiore anzianità di servizio nel Gruppo.

Dette uscite saranno bilanciate dalle assunzioni previste nella Lettera di impegno sulla nuova occupazione allegata al verbale di accordo 01.12.2022, sino ad un massimo di 850 risorse e dunque nel rapporto 1:1 rispetto alle uscite.

DURATA E CONDIZIONI

L’accesso volontario ed incentivato alle prestazioni del Fondo avrà una durata di 60 mesi.

A chi presenterà domanda di cessazione dal servizio per accesso alla Sezione Straordinaria del Fondo di Solidarietà, subordinata alla conferma da parte aziendale, verranno riconosciuti:

  • per tutto il periodo di permanenza nella Sezione Straordinaria del Fondo di Solidarietà, tutti i trattamenti già previsti nel precedente Piano UniCredit Unlocked (vedi slide successiva n. 7);
  • un incentivo all’esodo in unica soluzione e ad integrazione del TFR, pari a due mensilità, incrementato di una mensilità a fronte di inoltro delle dimissioni telematiche nei tempi richiesti dall’Azienda.

TRATTAMENTI PREVISTI

Trattamenti previsti nel periodo di permanenza nella Sezione Straordinaria del Fondo di Solidarietà:

  • condizioni finanziarie e bancarie previste per il Personale in servizio (escluse le sovvenzioni, che – essendo garantite dal T.F.R. – non possono più essere riconosciute dopo la cessazione dal servizio);
  • assistenza sanitaria integrativa (Uni.C.A.), con onere a carico dell’azienda fino al 31.12 dell’anno di decorrenza della pensione. Tale copertura è automaticamente operativa fino al 31 dicembre del biennio di validità del piano sanitario di Uni.C.A. (es. in caso di accesso al Fondo nel 2023, fino al 31.12.2023). Per i successivi bienni di permanenza nel Fondo bisognerà confermare l’iscrizione, ancorché con il solo contributo a carico dell’Azienda;
  • previdenza complementare, con relativo contributo del datore di lavoro, in presenza di versamento del contributo da parte del Lavoratore/Lavoratrice (previsione valida solo per le forme pensionistiche complementari a contribuzione definita, operanti nel Gruppo e alimentate da contribuzione a carico sia dell’Azienda che del Lavoratore/Lavoratrice);
  • copertura assicurativa per i superstiti dei dipendenti deceduti che, per gli esodati, copre le fattispecie di intervento economico in tutti i casi di morte ed in quelli di invalidità permanente a seguito di infortuni extraprofessionali;
  • contributo familiare portatore di handicap (con richiesta da rinnovare annualmente da parte degli esodati interessati);
  • copertura temporanea caso morte (TCM), con premio a carico dell’azienda, la cui validità è stata prorogata al 31.12.2024 e che è mirata all’estinzione del debito residuo dei mutui prima casa in essere con UniCredit e rientranti nella categoria «mutui dipendenti»;
  • contributo figli studenti, solo nel caso in cui l’esodato/a sia percettore di pensione/rendita del Fondo Pensione di Gruppo (comprese le pensioni/rendite riferite ai fondi confluiti nello stesso).

INCONTRO DI VERIFICA

Le parti si impegnano ad effettuare un apposito incontro di verifica, entro 30 giorni dalla chiusura della fase di adesione. L’art.6 dell’Accordo 27.01.22 prevede che eventuali domande di accesso al Fondo di Solidarietà che, al termine del processo di cui sopra, dovessero risultare in sospeso, formeranno oggetto di valutazione prioritaria tra le Parti qualora in futuro si rendesse necessario utilizzare nuovamente il Fondo di Solidarietà.

RACCOLTA ECOCERT 01.01.1966 – 31.12.1970

La raccolta massiva degli Eco Cert per i nati tra il 01.01.1966 ed il 31.12.1970 sarà avviata in tempi successivi rispetto alla chiusura dell’applicativo di adesione al piano di esodi. Tali colleghi, che avessero verificato attraverso un conteggio di un Patronato, dell’INPS o nella propria area “My Inps” di maturare diritto al trattamento pensionistico (c.d. “finestra”) entro il 01.01.2030 possono inviare all’azienda all’indirizzo: [email protected] una mail di segnalazione in argomento per permettere all’azienda le verifiche necessarie e, se del caso, l’apertura dell’applicativo di adesione a proprio favore , contenente:

  • il proprio Eco Cert INPS, eventualmente anche Eco INPS aggiornato e l’evidenza di cui sopra della maturazione del proprio diritto al trattamento pensionistico (c.d. “finestra”) entro il 01.01.2030.

CALCOLO ASSEGNO DEL FONDO

Le RSA della Fisac Cgil sono a disposizione delle Lavoratrici e dei Lavoratori in possesso dei requisiti utili all’accesso alle prestazioni del Fondo di Solidarietà di settore, per determinare l’importo presumibile dell’assegno straordinario con i parametri attualmente vigenti.

 

Erogazione 2023

Dal 2 al 17 febbraio verrà aperto l’applicativo per la scelta – destinata a Lavoratrici e Lavoratori (Aree Professionali e Quadri Direttivi) con reddito inferiore a 80.000 euro riferito all’anno 2022 – fra:

  • Cash: 930 euro lordi
  • Welfare: 1.511,30 euro da destinare al Piano Welfare.

L’accredito avverrà nel cedolino stipendio di maggio (scelta cash) e disponibilità in conto welfare a partire da giugno (scelta welfare). Oltre a ciò, è confermato il contributo di 88,70 euro pro capite a carico aziendale per l’onere connesso alla quota base inerente le coperture collettive odontoiatriche relativamente all’anno 2023.

ATTENZIONE: IN CASO DI MANCATA SCELTA VERRÀ AUTOMATICAMENTE ACCREDITATO IL C/WELFARE PER € 1.511,30.

 

Buoni pasto

Ricordiamo che è confermato l’aumento dell’importo del buono pasto, convertito in formato elettronico, a:

Personale in FULL-TIME:

  • 7,00 euro a partire dal 1° luglio 2023. Personale in PART-TIME
  • 6,00 euro a partire dal 1° luglio 2023.

 

dal sito www.fisacunicredit.eu




Fisac Unicredit: FAQ su erogazione straordinaria welfare €800 – scad. 27/12/2022

  1. A chi è destinato il bonus inflazione di 800 euro?
    Secondo quanto stabilito nel Verbale di riunione tra azienda ed OO.SS. del 1° dicembre 2022, l’erogazione straordinaria welfare una tantum di 800 euro è prevista in favore di tutti i dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato/apprendistato (esclusi i dirigenti) in servizio alla data del 1° dicembre 2022
  2. Il bonus inflazione viene proporzionato alla durata dell’orario di lavoro osservato per il personale a tempo parziale?
    No. Il bonus non viene proporzionato alla durata dell’orario di lavoro ed è quindi pari a 800 euro anche per il personale a tempo parziale
  3. Nel caso di inizio del rapporto di lavoro durante l’anno 2022 il bonus inflazione viene proporzionato ai mesi di servizio prestati nel 2022
    No. Il bonus non viene proporzionato ai mesi di servizio prestati nel 2022 ed è quindi pari a 800 euro in caso di inizio del rapporto di lavoro durante il 2022.
  4. Il bonus è soggetto a limiti di reddito?
    No. Il bonus non è soggetto a limiti di reddito.
  5. I dipendenti che cessano dal servizio nel 2023 per ingresso nella Sezione Straordinaria del Fondo di Solidarietà o per pensionamento diretto percepiscono il bonus inflazione?
    Si. Per coloro che cessano dal servizio nel 2023 e che non potranno utilizzare il c/welfare al momento della sua riapertura, gli eventuali residui non utilizzati entro il 27/12/2022 verranno accreditati automaticamente nella posizione individuale del Fondo Pensione. Ricordiamo che la posizione previdenziale a capitalizzazione individuale deve essere aperta ed in grado di ricevere questa tipologia di versamenti. Tali somme concorreranno al limite annuale di € 5.164,57 di deducibilità dal proprio imponibile fiscale, unitamente ai versamenti volontari, alle contribuzioni effettuate per familiari, al reintegro delle anticipazioni ed al contributo aziendale (quest’ultimo limitatamente alle posizioni a capitalizzazione individuale).
  6. I dipendenti che sono nella Sezione Ordinaria del Fondo di Solidarietà percepiscono il bonus inflazione?
    Si, i dipendenti al 1° dicembre che usufruiscono delle prestazioni della Sezione Ordinaria del Fondo di Solidarietà hanno diritto al bonus inflazione. Al contrario, coloro che sono al Fondo di Solidarietà Sezione Straordinaria, non essendo più in servizio non hanno diritto a questo bonus.
  7. I dipendenti Lungo Assenti come possono usufruire del bonus?
    Lungo assenti: in caso non abbiano la possibilità di accedere alla piattaforma del Conto Welfare, possono contattare l’Help Desk dedicato, scrivendo alla casella e-mail [email protected] oppure chiamare il numero 02/33485005 attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00 per la gestione delle richieste. I colleghi con accesso alla piattaforma potranno invece aprire un ticket direttamente dal Conto Welfare o utilizzare il canale telefonico.
  8. Quando scade la possibilità di utilizzare il bonus inflazione di 800 euro?
    La scadenza è fissata al 27/12/2022 per i soli servizi di rimborso di bollette relative ad utenze domestiche (luce, gas, acqua) del 2022, dei buoni spesa e dei buoni carburante
  9. Si possono utilizzare eventuali importi residui relativi a VAP e bonus conferiti nel 2022 e già presenti nel conto Welfare?
    Si. Gli importi residui, già conferiti nel corso del 2022, potranno essere utilizzati fino al 27/12/2022, solo dopo aver utilizzato interamente il bonus inflazione di 800 euro e per i soli servizi di rimborso bollette, buoni spesa e buoni carburante.
  10. Cosa accade alle eventuali somme residue derivanti dal bonus inflazione di 800 euro e da VAP e bonus alla data del 27/12/2022?
    Le eventuali somme residue potranno essere utilizzate dal momento della riapertura del conto welfare e fino al 27/11/2023.
  11. Di quali bollette si potrà richiedere il rimborso?
    Si potrà richiedere il rimborso delle bollette relative alle fatture pagate nel 2022 dal dipendente per i consumi di utenze di luce, gas e acqua di competenza del 2022, anche se intestate ai familiari. Per familiari si intendono: coniuge, figli/e, fratelli, sorelle, generi e nuore, genitore, suocere/i (escluso il convivente more uxorio). Qualora l’utenza sia intestata al condominio deve essere riportata la quota a carico del dipendente (o familiare) come attestata dall’Amministratore e deve fare riferimento a spese consuntivate.
  12. Come si può ottenere il rimborso delle bollette?
    Per ottenere il rimborso è sufficiente inserire un’unica richiesta, comprendente anche più bollette, allegando il documento di autodichiarazione disponibile sul sito del conto welfare. Per le bollette della luce bisogna escludere la quota del canone RAI. Nel modulo di richiesta rimborso bollette, per i pagamenti non in contanti è necessario allegare due file sia nel campo “Giustificativo” sia in quello di “Attestato di pagamento”, pertanto occorre caricare due volte il modulo di autodichiarazione. Tale necessità non si presenta nel caso di pagamento in contanti: in tal caso sarà attivo solo lo spazio “Giustificativo” e quindi l’autodichiarazione andrà allegata una sola volta.
  13. Cosa accade in caso di errato inserimento della richiesta di rimborso delle bollette?
    In caso di errato inserimento della richiesta di rimborso bollette, la pratica viene messa in stato “da integrare”. Il dipendente riceverà successivamente una mail di alert con la motivazione del blocco ed avrà 2 giorni di tempo per integrare la pratica.
  14. Per quali buoni spesa si può utilizzare il bonus inflazione di 800 euro?
    Il bonus si può utilizzare online o nei punti vendita per molteplici settori merceologici: alimentari, tempo libero, abbigliamento, elettronica, infanzia, arredamento ed altri ancora, riferiti ad aziende come ad es. Amazon, Ikea, Decathlon e Mediaworld.
  15. Come funziona l’utilizzo del bonus inflazione per i buoni carburante?
    Fino ad un importo max di € 200,00 è possibile, per l’anno 2022, richiedere buoni carburante che non impattano sul tetto massimo di €3.000 previsto per i fringe benefit aziendali. Eventuali ulteriori richieste di buoni benzina oltre i 200 euro, possono essere effettuate tramite voucher ma concorrono al limite di € 3.000.
  16. Come funziona la regolamentazione fiscale dei fringe benefits?
    Bisogna ricordare che i due servizi di Rimborso delle Bollette e acquisto dei buoni spesa, cumulativamente, non possono superare l’importo complessivo di € 3.000 totali, che corrisponde al limite del fringe benefit 2022. In presenza di altri benefit (ad es. alloggio, auto aziendale, sovvenzione al personale o mutuo a tasso agevolato), se il valore complessivamente percepito nell’anno (comprensivo dei buoni spesa e del rimborso delle bollette) dovesse superare il limite di esenzione fiscale di € 3.000, l’intero importo dei buoni spesa e del rimborso delle bollette sarà soggetto a imposte e contributi previdenziali.



Unicredit: accordo sul Fondo di solidarietà 1:1

3 - Fisac Cgil

Un’intesa di assoluto valore sull’occupazione.

Un risultato concreto sul riconoscimento economico : € 2.400,00 per tutti i lavoratori del perimetro Italia.

Nella giornata odierna, le OO.SS. lavorando in modo coeso ed unitario hanno siglato un importante accordo, frutto di una complessa ed articolata trattativa sui seguenti temi :

  • 850 nuove assunzioni a fronte di 850 uscite volontarie ed incentivate con Fondo di Solidarietà;
  • Premio Una Tantum di Produttività (VAP 2022);
  • Erogazione straordinaria Welfare (c.d. “Bonus carovita”);
  • Inquadramenti (Nuove figure di rete).
  • Sottoscritto accordo sulla formazione finanziata.

Quanto definito nell’Accordo, in tema di nuova e buona occupazione, rappresenta un risultato di straordinaria rilevanza e valore, con un’attenzione reale dedicata all’occupazione giovanile, in un contesto di oggettiva complessità nel sistema Paese.

Il percorso negoziale è stato incentrato sulla ricerca di un equilibrio complessivo che ha bilanciato le esigenze sindacali con le istanze aziendali al fine di garantire il mantenimento dei livelli occupazionali, offrire un pronto recupero del potere di acquisto ed una valorizzazione delle nuove figure professionali della rete commerciale.

Nel dettaglio è stato ottenuto un reale ricambio generazionale che prevederà per ogni uscita volontaria ed incentivata (nella misura di 850 fra lavoratrici e lavoratori che matureranno il primo requisito pensionistico entro il 31 dicembre 2029) l’ingresso di un/una neo-assunto/a, con una particolare attenzione alle strutture della rete commerciale. Tutti gli esodi verranno gestiti con le medesime modalità già previste nel Piano Unlocked 2024.

In merito al riconoscimento economico, si è raggiunta un’intesa che ha visto valorizzato l’importante impegno profuso da tutte le lavoratrici ed i lavoratori del perimetro Italia per una cifra complessiva di € 2.400, per chi optasse per destinare le somme a welfare.

Nello specifico, l’accordo prevede:

• € 800,00, totalmente detassati, quale Erogazione straordinaria Welfare (c.d. “Bonus carovita”) [ESCLUSIVAMENTE A CONTO WELFARE];

• € 1.510,00 quale Premio Una Tantum di Produttività (VAP 2022) [IN CONTO WELFARE] o in alternativa € 930,00 lordi a tassazione agevolata [IN BUSTA PAGA];

• € 88,70 quale contributo polizza odontoiatrica.

L’erogazione straordinaria Welfare verrà riconosciuta nel mese corrente, mentre il VAP 2022 nel mese di maggio 2023 per la scelta in busta paga e nei primi giorni di giugno 2023 per l’accredito in conto Welfare.

In un’ottica di valorizzazione professionale sono state normate le nuove figure di rete derivanti dalla riorganizzazione del 13 dicembre 2021, all’interno dell’accordo del 4 Febbraio 2017 e successive integrazioni dell’8 Maggio 2019, per le quali seguirà un approfondimento dedicato nei prossimi giorni.

Milano, 01/12/2022

Le Segreterie di Coordinamento
FABI – FIRST – FISAC – UILCA – UNISIN

Accordo Fondo solidarietà 

Accordo Inquadramenti 

Accordo premio di produttivita

Aspettativa retribuita

Erogazione straordinaria welfare




Welfare Unicredit: nuovi servizi e nuove misure a contrasto del carovita

In data 3 ottobre, nel corso della riunione della Commissione Welfare, sono state illustrate dall’Azienda le nuove possibilità di utilizzo del conto Welfare.

NUOVI SERVIZI (Costi delle utenze di luce, gas, acqua, etc.)

Già da questa settimana è stato aggiornato il massimale dei fringe benefit portandoli a 600 euro (vedi Lg. Aiuti bis) e inserita la possibilità di rimborsare dal conto welfare le bollette di luce, acqua e gas. E’ stata, inoltre, sottolineata la possibilità di utilizzare i buoni carburante (per euro 200) che non rientrano nel conteggio del massimale dei fringe benefit.

Per quanto riguarda il pagamento delle bollette ed il servizio di rimborso dal c/ Welfare, è stato precisato che, in attesa della circolare esplicativa dell’Agenzia delle Entrate (che potrebbe prevedere l’estensione del beneficio a bollette intestate ai familiari), in via prudenziale, il rimborso per ora potrà essere chiesto solo se il dipendente è titolare del contratto di utenza ed ha effettuato il pagamento dal proprio conto corrente. È stato ricordato che dall’importo della bolletta presentata a rimborso deve essere escluso l’eventuale canone RAI. Nel caso in cui l’importo della bolletta pagata è maggiore rispetto al saldo del conto welfare, il rimborso sarà parziale.

Verrà inoltre ampliata l’offerta delle società convenzionate che forniscono energia.

Sul fronte della “education” in tema di energia, al fine di diffondere la cultura del risparmio energetico, l’offerta ai colleghi prevede la preparazione di appositi incontri formativi, arricchiti dalla presenza di esperti, webinar che saranno disponibili anche in registrazione.

Tra le misure di contrasto al “caro vita”, sarà data la possibilità alle colleghe/ghi che hanno stipulato mutui con altri Istituti bancari di richiedere la surroga, beneficiando del tasso d’interesse agevolato previsto per i dipendenti del Gruppo. Per le specifiche dell’operazione vi rimandiamo alla normativa aziendale.

La componente Sindacale della Commissione ritiene migliorabili le misure appena adottate in merito alle agevolazioni previste per i mutui.

È inoltre in fase di approvazione il “modulo flessibilità” anche per colleghe e colleghi, come già previsto per la clientela, che consiste nella possibilità di sospendere o rimodulare l’importo della rata e, quindi, allungare il periodo di ammortamento del mutuo.

Come anticipato nei comunicati sindacali precedenti, già dal mese di settembre è attivo il rimborso dal Conto Welfare del costo del riscatto laurea. Fino a dicembre 2022 sarà, inoltre, possibile rateizzare le spese effettuate con carta Flexia al tasso di interesse zero, mentre per le colleghe/ghi che sottoscriveranno le polizze My Care Famiglia verrà riservata una scontistica del 50% con zero franchigie.

ALTRO SU CONTO WELFARE E RECONNECTED TO WELFARE
(utilizzo del c/Welfare, Caring persone e famiglie)

Anche quest’anno verrà attivato il Carry Forward (possibilità già contemplata nell’accordo sul Vap 31/1/2022) garantendo la possibilità di spesa degli importi residui presenti nel conto welfare derivanti da Bonus e Vap 2022 fino

al 27 novembre 2023. L’eventuale rimanenza non utilizzata oltre tale data verrà accreditata automaticamente nella posizione individuale del Fondo Pensione. Ricordiamo, a questo proposito, che la posizione previdenziale a capitalizzazione individuale, deve essere aperta ed in grado di ricevere questa tipologia di versamenti.

Riguardo ai servizi ai colleghi ( Caring ) sono previsti:

  • percorsi di counseling e ascolto in tema di benessere psicofisico;
  • webinar sugli stili di vita e sulla prevenzione medica, con sessioni di approfondimento a cura della Fondazione Veronesi e, in occasione dell’ormai prossimo lancio della Campagna di Prevenzione UNI.CA, la prima data prevista è per il 17 ottobre
  • percorsi di orientamento, “PUSH TO OPEN”, a supporto dei figli di dipendenti che si trovino alla fine della terza media o della quinta superiore. Le iscrizioni ai percorsi di indirizzo saranno aperte fino all’11 ottobre; il costo del percorso è a carico dell’azienda mentre resta a carico del genitore solo il costo di iscrizione (50 euro);
  • 13 ottobre e 8 novembre – continuazione in webinar della tematica “Rendere visibile l’invisibile” su varie questioni;
  • fine ottobre-inizio novembre – incontro on line per l’approfondimento della lettura delle bollette;
  • in futuro saranno programmate nelle Region altre giornate dedicate ai temi di Cura, Benessere e Welfare.

La componente Sindacale della Commissione, pur ritenendo utile la giornata di approfondimento, ribadisce la necessità di una maggiore condivisione in merito alla possibilità di supportare economicamente i colleghi riguardo le scelte aziendali sugli strumenti di sostegno al reddito.

Milano 10.10.2022

Le Segreterie di Coordinamento delle OO.SS. del Gruppo Unicredit
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

 

dal sito www.fisacunicredit.eu

 

Importante: leggi anche

https://www.fisaccgilaq.it/banche/bper-fringe-benefits-perche-vengono-tassati-mutui-e-prestiti-dei-dipendenti.html




Il vero valore di Unicredit

3 - Fisac Cgil

Crescita dei ricavi netti del 12,5% e riduzione dei costi del 4,4%, utile netto (Russia esclusa) di 1,5€ miliardi, CET1 al 15,73%, dividendi maturati nel corso del 1° semestre 2022 pari a 0,9€ miliardi.

Questi, sono solo alcuni dei numeri di quello che Unicredit ha definito “il miglior semestre degli ultimi dieci anni minimo”, e che è stato anche il sesto trimestre consecutivo in cui si è registrato un aumento della redditività.

Tutti questi risultati, conseguiti tra l’altro in un periodo storico tra i più difficili e complicati degli ultimi settanta anni, sono eccezionali.
Sono stati raggiunti solo grazie alla indiscutibile professionalità ed al sempre straordinario impegno delle Lavoratrici e dei Lavoratori del Gruppo Unicredit che hanno dato il massimo per far crescere la redditività aziendale nonostante le troppe criticità organizzative e le complessità del quadro economico e regolamentare e spesso anche scelte manageriali che sono poi state sconfessate nel tempo.

Si tratta di una ulteriore conferma: le persone che lavorano nel Gruppo Unicredit sono la vera forza di questa azienda, non altro.

Questo è il vero ed il più grande valore di questa banca, la sua più grande ed esclusiva garanzia di successo per il futuro, l’unico motivo della sua forza industriale e dei suoi eccezionali risultati economici.

Il vero valore di Unicredit, il segreto del suo successo, sono quindi i suoi Lavoratori e le sue Lavoratrici.

Il miglior investimento che la nostra azienda può fare è quello di riconoscere in modo tangibile e concreto, quando andremo a trattare il premio aziendale 2022, questo valore in una misura che non può che essere proporzionale e correlata a ciò che è da tutti considerato oggettivamente come “il miglior semestre degli ultimi dieci anni minimo”

Milano 29 luglio 2022

 

Le Segreterie di Coordinamento delle OOSS del Gruppo Unicredit




Unicredit: aumenti del buono pasto elettronico dal 1° luglio

Grazie agli effetti degli accordi 2 aprile 2020, siglati dalla Fisac CGIL, insieme alle altre OO.SS. e l’Azienda, il prossimo 1° luglio 2022, con effetto sul CEDOLINO DI AGOSTO, inizierà ad essere erogata la seconda tranche di aumento del buono pasto elettronico.

Per i dipendenti a tempo pieno o in part time verticale, per le giornate ad orario pieno l’incremento del buono pasto sarà il seguente:

  • 6,50 euro dal 1° luglio 2022;
  • 7,00 euro dal 1° luglio 2023;

Al personale a tempo parziale orizzontale, invece, il buono pasto sarà riconosciuto in forma elettronica nella misura di:

  • 5,50 euro dal 1° luglio 2022;
  • 6,00 euro dal 1° luglio 2023.

A partire dal cedolino di Agosto, oltre al numero di buoni pasto elettronici spettanti, vedremo quindi il controvalore aggiornato con il nuovo importo.

Ricordiamo a tutte e tutti che l’importo spettante del buono pasto elettronico verrà caricato mensilmente sulla tessera nel giorno di erogazione dello stipendio. Nel tuo cedolino stipendio troverai una apposita voce che ti indicherà il numero di buoni pasto a cui hai diritto nel mese di competenza.

Quanti buoni pasto spettano alle Lavoratrici e ai Lavoratori

Il numero di buoni spettanti è calcolato in base ai giorni di presenza al lavoro che hai fatto nel mese precedente a quello di calcolo e di consegna (nelle giornate di Smart Working – fatta eccezione per lo Smart Working effettuato da un hub – l’Azienda non prevede la corresponsione del buono pasto).

Ad esempio: in ottobre (mese di calcolo e consegna) si calcolano e si consegnano i buoni sulla base delle presenze fatte registrare nel mese di settembre.

Le assenze, retribuite o meno, della durata di almeno 1 giorno o anche di durata inferiore purché comprendenti l’orario previsto per l’intervallo del pranzo (salvo il caso di rientro al lavoro nell’arco della stessa giornata) fanno venir meno, per qualunque motivo, il riconoscimento del buono pasto sia che tu sia impiegato a tempo pieno sia a tempo parziale di tipo verticale.

Risultano sottratte a questa regola generale, e pertanto non pregiudicano la spettanza del ticket, le seguenti assenze:

  • Permessi giornalieri per accudire il figlio nel primo anno di vita e, tra quelli previsti dalla legge 104, i permessi frazionati (non a giornata intera):
    • fruiti dal dipendente portatore di handicap;
    • utilizzati dal genitore di disabile sino al 3° anno di vita;
    • chiesti dal genitore di disabile oltre il 3° anno di vita;
    •  riconosciuti per l’assistenza a genitore disabile;
    • riconosciuti per l’assistenza al coniuge disabile.

Le assenze giornaliere (retribuite o meno) di durata superiore a 1/3 della normale prestazione lavorativa fanno venir meno il riconoscimento del buono pasto se sei impiegato a tempo parziale di tipo orizzontale.

Ricordiamo che ai neoassunti, per il primo mese di lavoro, non viene consegnato alcun buono (non essendovi i tempi tecnici per prenotarne in tempo l’assegnazione). Alla fine di questo primo mese di lavoro (o del secondo quando la decorrenza dell’assunzione non permette la prenotazione in tempo utile) viene consegnata una dotazione fissa di 41 buoni, il cui valore – memorizzato negli archivi informatici – verrà recuperato in bollettino stipendio alla fine del rapporto di lavoro con apposita voce (“Recupero buoni pasto anticipati”) o al passaggio alla categoria dei Dirigenti: i buoni pasto spettano infatti a tutto il personale, esclusi i Dirigenti.

A partire dal secondo mese di lavoro viene applicato il metodo di calcolo generale già esposto.

Utilizzo del buono

Il buono pasto elettronico, come per quello cartaceo, è sostitutivo del servizio mensa e deve pertanto essere utilizzato con le seguenti modalità:

  • è personale e non cedibile, come anche la card sulla quale il buono pasto viene accreditato;
  • può essere utilizzato solo per l’intero valore giornaliero, non sono consentiti pertanto utilizzi parziali;
  • può essere utilizzato in modo cumulativo fino al limite di 8 buoni pasto al giorno;
  • deve essere utilizzato solo per servizi di ristorazione;
  • non dà diritto a ricevere somme di denaro, beni o prestazioni diverse da quelle sopradescritte;
  • deve essere utilizzato esclusivamente presso gli esercizi convenzionati;
  • non può essere convertito in denaro e non è possibile ottenere un resto in contanti qualora il costo del pasto consumato sia inferiore a quello del buono (al contrario, se il costo del pasto fosse superiore al valore del buono, la differenza può essere erogata in denaro da parte del dipendente);
  • deve essere comunque utilizzato entro la scadenza stabilita, pena la perdita di valore del buono. Ricordiamo che, per quanto riguarda la scadenza, il buono pasto elettronico segue le stesse regole applicate ai buoni pasto cartacei.

Problemi con la tessera elettronica

Se la carta è capiente e pensi che la tessera sia danneggiata o smagnetizzata, segnalalo scrivendo alla casella UniCredit – Group – Buoni Pasto Elettronici (indirizzo e-mail: [email protected]).

In caso di furto o smarrimento della card, è necessario chiedere immediatamente il blocco della card scrivendo sempre alla casella UniCredit – Group – Buoni Pasto Elettronici (indirizzo e-mail: [email protected]),  riportando i codici identificativi riportati sulla tessera. La casella è presidiata in orario lavorativo.

Ti ricordiamo che la tessera è personale e non cedibile e ti raccomandiamo la massima attenzione nella sua custodia, al fine di evitare utilizzi fraudolenti. In caso di utilizzo fraudolento a seguito di furto o smarrimento, non sarà possibile recuperare l’importo eventualmente utilizzato da terzi prima del blocco della carta.

Puoi contattare la casella UniCredit – Group – Buoni Pasto Elettronici (indirizzo e-mail:  [email protected]) anche se pensi che il saldo che visualizzi non sia corretto o credi che al momento del pagamento sia stato scaricato un numero errato di buoni o se invece hai necessità di assistenza per la gestione della tua carta (ad esempio: mancata consegna, blocco carta, convenzionamento locali).

Se invece hai necessità di verificare con l’Azienda questioni amministrative legate ai buoni pasto (es. numero di buoni spettanti in un determinato mese) puoi aprire un Ticket apposito in People Focus, al percorso HR Ticket > Benefit > Ticket pasto.

 

Luglio 2022

 

La Fisac Cgil del Gruppo UniCredit

 

dal sito www.fisacunicredit.eu




Unicredit Unlocked: la situazione sulle uscite

Il 1 giugno si è tenuto l’incontro di verifica sui dati di adesione al piano di esodi relativo al piano industriale “Unlocked”. Detto incontro era previsto dall’accordo firmato con l’azienda il 27 gennaio scorso, a valle delle prime fasi di uscite.

Gli aderenti al piano sono stati:
– 194 colleghi rivenienti dal piano industriale “Team23” e che erano rimasti in sospeso;
– 377 colleghi hanno aderito alla prima fase, quella dei pensionamenti diretti;
– 465 colleghi hanno aderito alla seconda fase, quella dell’ingresso nel Fondo di Solidarietà Straordinario per coloro che hanno data maturazione pensione fino al 1 aprile 2028.
Il totale, quindi, degli aderenti è di 1.036 colleghi.
Sono ancora in corso approfondimenti rispetto a “casi speciali”, situazioni particolarmente complesse dal punto di vista della verifica dei requisiti contributivi e riscatti laurea.

Sulla scorta di questi dati l’azienda ha comunicato al momento di non voler attivare la cosiddetta terza fase del piano di esodi, che sarebbe la seconda fase del Fondo di Solidarietà Straordinario, ovvero quella che prevedeva la eventuale possibilità di aderire al Fondo Esuberi per coloro che maturano diritto a pensione fino al 01.01.2029. Tale decisione è stata motivata con le necessarie ed ulteriori riflessioni ancora in essere su situazioni particolari (posizioni ad oggi ancora aperte) che necessitano di maggiori approfondimenti.
Resta inoltre confermata la data di uscita prevista al 1 luglio, nonostante la proroga dei tempi di adesione al 20 maggio, concessa dall’azienda.
Inoltre, ci è stato comunicato che verranno riconosciute le mensilità aggiuntive per tutti coloro che hanno aderito al pensionamento diretto (2 mensilità nel caso di adesione all’iniziativa entro i primi 15 giorni dall’avvio, 1 mensilità per superamento delle 350 adesioni).
Le Organizzazioni Sindacali hanno poi richiesto un maggior dettaglio dei dati, tra cui ad esempio lo spacchettamento dei dati per anno di uscita, per azienda per quel che riguarda gli aderenti al Fondo di Solidarietà
Straordinario, nonché per il pensionamento diretto i dati relativi alle mensilità aggiuntive per tempestività di adesione nonché la suddivisione per azienda degli aderenti. Per quel che riguarda il dato relativo al Fondo di Solidarietà Straordinario ricomprende anche tutti coloro che per effetto
dell’anticipazione della finestra pensionistica sono passati dalla terza alla seconda fase di questo piano di esodi.
L’azienda ha comunicato che nei prossimi giorni inoltrerà apposita mail di conferma dell’accettazione della domanda di adesione formulata dai sopra indicati colleghi/e aderenti al piano di esodi. L’azienda e le scriventi OO.SS. hanno, inoltre, concordato di svolgere riunioni dettagliate nelle singole Region al fine di analizzare la situazione e
le ricadute del piano nei singoli territori.

Milano, 1/6/2022

 

Le Segreterie di Gruppo
Fabi – First/Cisl – Fisac/Cgil – Uilca – Unisin