CCNL ABI: concluse le assemblee in Abruzzo e Molise.

12 assemblee di piazza, oltre 1.300 partecipanti, voti favorevoli al 99,55%


 

Si è concluso il giro di assemblee per la consultazione dei lavoratori del settore ABI in merito all’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCL ABI sottoscritta lo scorso 23 novembre.

Le assemblee svoltesi nelle nostra due regioni hanno dato una risposta molto forte: il contratto ha ricevuto il 99,55% di voti favorevoli ed uno 0,45% di voti contrari.

A breve si concluderanno le ultime assemblee in corso su tutto il territorio nazionale. Se, come pare scontato, il voto nazionale confermerà l’andamento di quello locale, si potrà sciogliere la riserva e il nuovo contratto diventerà pienamente operativo.


 

Qui trovi l’elenco delle assemblee effettuate

Al via le assemblee per l’approvazione del contratto ABI. Tutte le date




Ex Tercas, nuovi rimborsi in arrivo

Continuano le sentenze favorevoli agli azionisti che hanno perso i loro risparmi a causa della vendita con modalità ingannevoli di azioni dell’ex Tercas. L’ultima decisione del Tribunale di Teramo estende anche agli eredi il diritto al risarcimento.

Se n’è occupato il TG3 Abruzzo in questo servizio andato in onda il 22/3/2024, nel quale interviene anche il Segretario Regionale Fisac Abruzzo Molise, Luca Copersini.

 




Unipol incorpora UnipolSai

Il gruppo Unipol ha approvato un progetto di razionalizzazione societaria «da realizzarsi mediante la fusione per incorporazione di UnipolSai in Unipol Gruppo». Nell’ambito dell’operazione, si legge in una nota, è previsto il lancio di un’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria di Unipol su UnipolSai al prezzo di di 2,7 euro ad azione.

Il progetto prevede la fusione per incorporazione in Unipol di UnipolSai Assicurazioni, nonché di Unipol Finance S.r.l., UnipolPart I S.p.A. e Unipol Investment S.p.A., società interamente partecipate da Unipol che detengono partecipazioni in UnipolSai, con un rapporto di cambio determinato dai cda di Unipol e UnipolSai in 3 azioni Unipol per ogni 10 azioni UnipolSai.

All’esito dell’operazione Unipol Gruppo assumerà la denominazione di Unipol Assicurazioni. Il corrispettivo dell’Opa incorpora un premio pari al 12,6% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni UnipolSai alla data del 15 febbraio 2024 e del 16,3% rispetto alla media aritmetica ponderata dei prezzi ufficiali registrati da UnipolSai negli ultimi sei mesi.
L’offerta, che verrà finanziata da Unipol con risorse proprie, riguarderà massime 417.386.600 azioni UnipolSai, pari al 14,75% del capitale sociale, e il corrispettivo sarà ’cum dividendo’, ossia inclusivo delle cedole relative ad eventuali dividendi distribuiti da UnipolSai.

Per gli azionisti che non volessero concorrere alla fusione ci sarà la possibilità di esercitare il recesso a 5,27 euro ad azione.

L’operazione, spiega Unipol, si pone gli obiettivi di «razionalizzare la struttura societaria del Gruppo Unipol, semplificando nel contempo i processi decisionali di direzione unitaria e governo del gruppo stesso. La società risultante dalla fusione sarà una delle principali compagnie assicurative italiane, quotata nei mercati regolamentati, che rivestirà anche il ruolo di capogruppo del gruppo Unipol, in linea con le migliori practice nazionali e internazionali e con le aspettative del mercato». Inoltre l’operazione contribuirà a «ottimizzare il profilo di cassa e di funding di Unipol Gruppo», a «conseguire alcune sinergie di costo connesse all’ottimizzazione delle strutture centrali e delle relative attività» e a «ottimizzare la solida posizione di solvibilità di gruppo, anche in chiave prospettica».

I conti di Unipol

Il cda del gruppo Unipol ha inoltre dato il via libera ai conti del 2023, chiusi con un risultato netto consolidato a 1,331 miliardi di euro (da 866 milioni nell’anno precedente, +53,7%). Il risultato, si legge in una nota, risente positivamente per 267 milioni di euro del “badwill” iscritto per effetto del consolidamento della partecipazione nella Popolare di Sondrio (in seguito all’acquisizione di una quota del 10,2% della banca, che ha portato la partecipazione complessiva del gruppo al 19,7%). Il risultato netto, escludendo tale partita straordinaria, è pari a 1,064 miliardi.

Cresce inoltre la raccolta diretta assicurativa a 15,1 miliardi di euro (+10,4% rispetto al 2022), con Danni a 8,7 miliardi di euro (+4,2%) e Vita a 6,4 miliardi di euro (+20,0%). Il combined ratio a fine 2023 è pari al 98,2% (dal 98,6% di settembre 2023), mentre l’indice di solvibilità, sempre alla fine dell’anno scorso, risulta al 200% (in linea con il valore al 31 dicembre 2022) e tiene conto dei dividendi attesi e del consolidamento della Banca Popolare di Sondrio.Sale, infine, il dividendo a 0,38 euro per azione (per un “dividend yield” al 6,6%) contro gli 0,37 euro nel 2022. Quanto al futuro, si stima «un andamento reddituale della gestione consolidata per l’anno in corso in linea con gli obiettivi fissati nel Piano Strategico 2022-2024».

«Chiuso un percorso»

«Questa operazione chiude, anche fisicamente, un percorso iniziato più di 10 anni fa, iniziato nel 2012 con l’acquisizione di FondiariaSai e tutte le operazioni successive che sono intervenute in questi anni». Così il presidente del gruppo Unipol, Carlo Cimbri, presentando l’opa su UnipolSai. «Chi c’era all’epoca ricorderà una struttura molto più complessa e articolata» e ora si arriva «all’ultimo tassello di questo progetto» con «una semplificazione attesa dal mercato».

«Mps non è nei programmi di Bper»

A proposito del risiko bancario, Cimbri ha affermato che «Mps non è nei programmi di Bper». Secondo il manager «Bper ha un suo programma che sta andando avanti, noi non abbiamo avuto interlocuzioni di questo tipo, per quanto ci compete neanche Bper non ha avuto interlocuzioni di questo tipo con Mps che peraltro sta conseguendo nella sua veste stand alone sotto la guida di Luigi (Lovaglio, ceo di Mps, ndr) degli ottimi risultati».

 

«Difenderemo Bper e Sondrio»

«Senza fare il processo alle intenzioni, faremo le nostre mosse, se dovesse servire, e penso che saranno sufficienti». Così Cimbri, a chi gli chiedeva quali reazioni se dovessero arrivare offerte ostili su Bper o sulla Popolare di Sondrio. Visto che su questi due istituti, aggiunge, «stiamo investendo, ci attrezziamo affinché il governo di queste banche rimanga in un ambito di sfera di collaborazioni con noi, piuttosto che di altri gruppi bancari».

Fonte: Il Sole 24 Ore

 

 




Unicredit: al via l’adesione volontaria al Piano di Esodo ex-Accordo 19.12.2023

3 - Fisac Cgil

Segreterie di Coordinamento delle OO.SS. di Gruppo Unicredit
FABI – FIRST CISL – FISAC CGIL – UILCA – UNISIN


 

Incontro del 16-02-2024 in tema di accesso al Fondo di Solidarietà

 

Nell’incontro svoltosi venerdì 16.02.24, l’azienda ci ha informato circa le modalità di applicazione delle previsioni, relative all’accesso ai Piani di Esodo, contenute nell’Accordo del 19.12.2023 e, più in generale in riferimento anche ai Piani di Esodo stabiliti negli Accordi 27.01.2022, 01.12.2022, 09.06.2023, sulle modalità di gestione dell’intervenuto decremento previsionale della c.d. “aspettativa di vita” e del conseguente anticipo della data di maturazione del diritto al trattamento pensionistico (c.d. “finestra”) dei/delle colleghi/e interessati\e dagli esodi sopracitati.

L’azienda ci ha comunicato che, la prossima settimana (presumibilmente già da lunedì), verrà attivato per due settimane l’applicativo a portale per permettere a tutti/e i/le Lavoratori/Lavoratrici che maturano il diritto al trattamento pensionistico (c.d. “finestra”) entro il 01.01.2030 (anche in virtù degli effetti della citata diminuzione della c.d. “aspettativa di vita”) l’adesione volontaria al Piano di Esodo ex-Accordo 19.12.2023.

Verrà anche inviata una mail a tutte/i i/le colleghi/e appartenenti a questa platea; coloro i quali non dovessero ricevere tale mail ma siano in possesso di documentazione attestante la maturazione del diritto al trattamento pensionistico (c.d. “finestra”) entro il 01.01.2030 potranno segnalare la loro situazione inviando una mail (allegando la documentazione) a [email protected]. Le prime uscite dei nuovi aderenti a questo Piano non saranno anteriori al 01.05.2024.

Abbiamo rappresentato all’azienda la nostra preoccupazione che – in considerazione del numero massimo di 200 adesioni previste da detto piano e dell’aumentata platea di riferimento, a seguito degli anticipi pensionistici determinati dalla diminuzione della c.d. “aspettativa di vita” – si potrebbe creare un numero elevato di domande “in sospeso”. Abbiamo inoltre ribadito che qualunque modalità di gestione di eventuali “sospesi”, dovrà essere oggetto di nuovo confronto con le OO.SS. e non potrà prescindere dal rapporto paritetico tra uscite e nuove assunzioni e dal criterio della maggior prossimità alla maturazione del diritto al trattamento pensionistico.

Per quanto riguarda gli anticipi delle date di maturazione del diritto al trattamento pensionistico (c.d. ”finestra”) per effetto della diminuzione della c.d. ”aspettativa di vita”, l’azienda ha dichiarato che procederà ad un generale massivo anticipo delle uscite (si tratta dei/delle colleghi/e che hanno già aderito in precedenza ai Piani Esodo) rispetto a quanto indicato in fase di adesione, ad eccezione dei/delle colleghi/e che hanno già ricevuto nelle scorse settimane comunicazione di posticipo di qualche mese della propria data originaria di cessazione, che manterranno tale data posticipata.

Inoltre, sempre sulla base di una valutazione organizzativa aziendale, alcuni/e colleghi/e manterranno la data di cessazione originariamente indicata in fase di adesione senza anticiparla e verranno contattati in argomento, nelle prossime settimane, dall’azienda. A valle di queste interlocuzioni tutti/e riceveranno una comunicazione aziendale indicante la propria data di cessazione. L’azienda ha comunicato che la prima data utile per queste uscite potrebbe essere il 01.04.2024.

Abbiamo chiesto di prestare la massima attenzione alle istanze rappresentate in argomento da parte dei/delle Lavoratori/Lavoratrici interessati/e.

 

Le Segreterie di Coordinamento delle OO.SS. di Gruppo Unicredit
FABI – FIRST CISL – FISAC CGIL – UILCA – UNISIN




La Fisac Abruzzo Molise al convegno per i 20 anni della Federconsumatori Abruzzo

Giovedì 22 aprile, presso i locali dell’ex Aurum a Pescara, si svolgerà il convegno organizzato dalla Federconsumatori Abruzzo per celebrare i 20 anni di attività.

Tanti e prestigiosi gli ospiti: tra gli altri Carmine Ranieri, Segretario della Cgil Abruzzo Molise, e Luciano D’Amico, candidato alla Presidenza della Regione Abruzzo.
La Fisac Abruzzo Molise parteciperà al dibattito previsto per il pomeriggio, incentrato sulle vicende che hanno portato al dissesto delle banche locali Tercas e Carichieti. Al dibattito prenderanno parte Luca Copersini, Segretario Regionale Fisac, e Francesco Trivelli, nella doppia veste di Presidente Federconsumatori Abruzzo e Presidente dell’Assemblea Generale Fisac Abruzzo Molise.

Di seguito la locandina dell’evento; la partecipazione è libera.




Unicredit: firmato l’accordo per il VAP 2023

3 - Fisac Cgil

Nella giornata odierna, le OO.SS. dopo una complessa trattativa sul premio di produttività relativo all’anno 2023 in erogazione 2024, hanno siglato l’accordo che riconosce un’importante valorizzazione dell’impegno profuso da tutte le lavoratrici ed i lavoratori del perimetro Italia.

Nello specifico, l’accordo prevede:

  • € 1.600,00 quale Premio Una Tantum di Produttività (VAP 2023) [in conto welfare] nel mese di aprile o in alternativa € 1.000,00 lordi a tassazione agevolata 5% [in busta paga], nel mese di giugno.
  • € 511,30 quale erogazione welfare redditività 2023 (solo a Conto Welfare), per tutte/i le/i Lavoratrici/Lavoratori (comprendente, per quanto ovvio, anche chi optasse per l’opzione cash) nel mese di aprile.
  • € 88,70 quale contributo polizza odontoiatrica, per tutte/i le/i Lavoratrici/Lavoratori.

L’importo complessivo a Conto Welfare è di 2.111,30 €, cui si aggiungono 88,70 € per polizza collettiva denti; il totale è pertanto di 2.200,00 €.

L’accredito welfare avverrà nel mese di aprile, mentre chi sceglierà il cash troverà la somma accreditata nello stipendio di giugno.

E’ stata confermata la possibilità di conversione in “welfare days”, che può essere effettuata fino a un massimo di 5 giorni, fermo restando un residuo ferie relativo agli anni precedenti uguale o inferiore a 5 giorni al 31 gennaio dell’anno corrente.

Relativamente all’importo destinato a conto welfare, per tutte le lavoratrici e i lavoratori con reddito non superiore agli 80.000 Euro non saranno applicati oneri aggiuntivi, trattandosi di somme non soggette a tassazione e contribuzione.

Sono state confermate inoltre, anche per il corrente anno, le liberalità aziendali relative a:

  • Il “contributo familiare disabile”, che viene automaticamente liquidato con importo monetario esclusivamente nel cedolino stipendio e che viene riconosciuto, di norma, nel mese successivo alla richiesta;
  • Il “contributo 4-12 anni” e la “strenna natalizia”, per i quali è previsto esclusivamente il conferimento automatico a welfare come negli anni precedenti.

Le OOSS esprimono soddisfazione per l’importante risultato raggiunto.

Milano, 13 febbraio 2024

 

Segreterie di Coordinamento Gruppo Unicredit S.p.A.
Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Uilca – Unisin


 

Il commento della Fisac

Questo accordo è il giusto riconoscimento per il fondamentale contributo degli oltre 33 mila lavoratrici e lavoratori ai risultati straordinari raggiunti dalla Banca, senza di essi non si sarebbero mai raggiunti e superati gli obiettivi del piano industriale Unlocked del Gruppo”, commentano il segretario nazionale della Fisac Cgil, Riccardo Sanna, e il coordinatore Fisac Cgil Gruppo UniCredit, Goffredo Molteni.

L’accordo, proseguono, “è il frutto di un complesso e articolato negoziato che ha portato a un importante risultato, declinato lungo tre direttrici: 1.600 euro quale premio una tantum in conto welfare nel mese di aprile o in alternativa 1.000 euro a tassazione agevolata in busta paga a giugno, un significativo aumento della soglia per l’opzione cash; ulteriori 511,30 euro quale erogazione welfare con riferimento alla crescita della redditività erogato nel mese di aprile; 88,70 euro quale contributo datoriale alla polizza odontoiatrica. In totale un premio di circa il 40% in più rispetto allo scorso anno”.

“Mancavano all’appello le lavoratrici e i lavoratori del gruppo, dopo aver previsto dividendi e buyback per gli azionisti. Ora col raggiungimento di questo ottimo accordo, frutto di un’azione collettiva della Fisac del Gruppo Unicredit, assieme alle altre organizzazioni sindacali, finalmente redistribuiamo al lavoro i guadagni di produttività”, concludono Sanna e Molteni.




Mps tornano le assunzioni: i primi 300 giovani dopo un decennio di crisi e tagli

Dopo un decennio caratterizzato da piani di uscite, pur sempre volontarie e incentivate, realizzate attraverso il fondo di solidarietà, Mps torna ad assumere. I sindacati (Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin) hanno infatti raggiunto l’accordo con la banca per l’assunzione di 300 persone da destinare alla rete commerciale.

La svolta nei negoziati è arrivata dopo la comunicazione del bilancio 2023 con cui il Monte dei Paschi di Siena si è ripreso la scena nel mondo bancario: i 2 miliardi di utili hanno rappresentato un passaggio storico, con cui la banca senese comincia a lasciarsi alle spalle anni di grande difficoltà.

Gli ingressi sulla rete commerciale

I nuovi ingressi avverranno entro quest’anno e verranno realizzati in buona parte prima del prossimo periodo di ferie. L’intesa dà seguito a quanto deciso negli accordi del 4 agosto e del 23 dicembre 2022, in occasione dell’attivazione del piano di 4.125 uscite volontarie. Nella trattativa le parti hanno condiviso anche l’istituzione di un tavolo permanente di confronto sulla gestione degli organici, per seguire meglio gli impatti riorganizzativi.

Fonte: Il Sole 24 Ore


 

Fisac Cgil: accordo nuove assunzioni passo in avanti

Un risultato che ci soddisfa perché questa intesa dà continuità ai recenti accordi raggiunti in tema di riconoscimenti economici e di sviluppo professionale e permette di guardare con ottimismo al definitivo rilancio di Banca Mps, ottenuto prevalentemente grazie alla tenacia e alla professionalità delle sue lavoratrici e dei suoi lavoratori”.

Così ill coordinatore Fisac Cgil di Banca Mps, Federico Di Marcello, e il  coordinatore Fisac Cgil del Gruppo Mps, Stefano Carli, sull’accordo raggiunto con l’azienda Monte Paschi riguardante un primo pacchetto di assunzioni di nuovo personale pari a complessive 300 immissioni.

Riteniamo infatti queste assunzioni – proseguono Di Marcello e Carli – un nuovo passo in avanti verso un percorso che dovrà vedere Banca Monte Paschi e organizzazioni sindacali protagoniste nei prossimi mesi di nuove intese per la creazione di nuovi posti di lavoro e per un ulteriore miglioramento delle previsioni economiche e normative aziendali”.

Su questo ultimo punto, la segretaria nazionale della Fisac Cgil, Chiara Canton, aggiunge: “I positivi dati di bilancio di Rocca Salimbeni, che con un utile di oltre 2 miliardi di euro torna a pagare un dividendo dopo tredici anni e in anticipo di due rispetto ai piani, ci dicono inoltre che è ora possibile riconoscere alle lavoratrici e ai lavoratori di Monte dei Paschi i giusti meriti attraverso la contrattazione di secondo livello”, conclude.




MPS: risultati di esercizio merito di lavoratrici e lavoratori. Riparta la contrattazione integrativa

3 - Fisac Cgil

 

La pubblicazione dei dati di bilancio del 2023 di Banca MPS ha certificato un utile netto di circa 2 miliardi di euro ed è stato dichiarato il ritorno alla distribuzione di dividendi per gli azionisti già a partire dall’esercizio 2023, in anticipo a quanto previsto dal Piano industriale 2022-2026.

Le scriventi OO.SS. esprimono soddisfazione nel vedere che la grande dedizione, la professionalità dei dipendenti ed i loro sacrifici sostenuti negli anni, hanno contribuito in maniera determinante al raggiungimento di simili risultati ed al rilancio di Banca MPS.

Sono ora maturi i tempi e ci sono tutte le condizioni, economiche e di contesto, per riconoscere alle Lavoratrici e ai Lavoratori del Monte dei Paschi i propri meriti attraverso l’apertura di un tavolo concertativo che metta al centro, in un’ottica realmente redistributiva, previsioni di welfare aziendale e previsioni normative di secondo livello contrattuale.

Siena, 7 febbraio 2024

 

Le Segreterie di Coordinamento
Banca Monte dei Paschi Siena




Gruppo Bper: Banca Cesare Ponti, accordo per la continuità e le tutele

3 - Fisac Cgil

 

Oggi, mercoledì 7 febbraio, organizzazioni sindacali del gruppo Bper Banca ed azienda hanno sottoscritto il verbale di accordo in materia di conferimento del ramo d’azienda “Wealth & Asset Management” da Bper Banca a Banca Cesare Ponti con conseguente evoluzione dell’assetto organizzativo del gruppo bancario.
Le trattative sono state indirizzate dalla volontà di garantire le migliori tutele possibili per le persone che, dal prossimo 19 febbraio, saranno cedute a Banca Cesare Ponti.
Nel corso della fase negoziale abbiamo disciplinato una serie di questioni che riteniamo determinanti per il sereno passaggio ed il governo dell’operazione e dei futuri assetti:

  • trattamenti economici: manterranno le stesse caratteristiche che hanno nel perimetro dell’attuale gruppo Bper Banca;
  • mobilità professionale e percorsi inquadramentali: si confermano gli impegni definiti dal verbale di accordo siglato il 23 dicembre dello scorso anno;
  • possibilità di sviluppo del percorso professionale “senza barriere” tra le due legal entity, con impegno dell’azienda a rendere noto a tutto il personale del gruppo le posizioni professionali che si dovessero rendere disponibili all’interno del perimetro Banca Cesare Ponti per consentire candidature interne. Questo aspetto permetterà soprattutto ai referenti Personal di poter ambire a diventare Private banker. Analogamente verranno gestite le richieste di prosecuzione del percorso professionale da Banca Cesare Ponti a Bper Banca;
  • formazione ed interventi per la riqualificazione professionale adeguati alla copertura dell’eventuale nuovo ruolo;
  • valutazione della prestazione: dovrà tener conto delle necessità formative, addestrative e di affiancamento, oltre che di eventuali disallineamenti organizzativi;
  • tutele per lavoratrici e lavoratori: impegnano l’azienda a confrontarsi con le organizzazioni sindacali per la gestione delle possibili ricadute che dovessero manifestarsi in caso di future evoluzioni dell’organizzazione o del controllo societario di Banca Cesare Ponti, oggi non prevedibili.

Questo accordo testimonia l’impegno costante delle organizzazioni sindacali del gruppo Bper Banca a favore della tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. Mira alla salvaguardia delle condizioni lavorative e al presidio dei processi di cambiamento organizzativo. Nel prosieguo osserveremo con la massima attenzione l’avvio del nuovo assetto per verificare il rispetto dei capisaldi che stamane abbiamo definito.

COORDINAMENTI SINDACALI DI GRUPPO BPER BANCA
FABI – FIRST CISL – FISAC CGIL – UILCA – UNISIN




Tribunale boccia cessione ramo, dipendenti BNL andranno riassunti

Il Tribunale di Roma ha accolto il ricorso di 80 lavoratori di Bnl Bnp Paribas contro la cessione di alcuni rami d’azienda, inerenti il back office e destinati ad Ast, Srl del gruppo Accenture e che dovranno così ora essere riassunti dal gruppo bancario.

Esultano i sindacati che si erano opposti all’operazione mentre Bnl Bnp sottolinea come “nel rispetto della decisione assunta dal Tribunale, la banca si sta attivando per darvi seguito. Bnl rimane, altresì, convinta delle scelte a suo tempo effettuate e del valore industriale e strategico della partnership con Accenture e si riserva ogni azione a sostegno della propria posizione”.

In particolare, secondo l’istituto di credito “il contratto di servizio con Accenture rimarrà operativo così come gli impegni presi da entrambe le parti” Bnl infine provvederà, con effetto immediato, a ripristinare il rapporto di lavoro con i colleghi interessati dalla sentenza e ad avviare un percorso di informazione e confronto con le organizzazioni sindacali.

Dei 508 lavoratori ceduti circa 360 hanno impugnato in Tribunale la cessione sostenendone l’illegittimità.

Fonte: ANSA


 

“Un segnale importante, a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, e che dimostra come non sia possibile ledere diritti e norme”.
Così la Fisac Cgil Bnl commenta la decisione del giudice del Lavoro di Roma di dare torto alla Bnl dichiarando illegittima la cessione di ramo d’azienda in Ast, società parte del Gruppo Accenture, aggiungendo che: “Il castello di carta messo in piedi dalla Bnl è venuto giù con il vento della lotta. Una lotta intrapresa dalle tante lavoratrici e dai tanti lavoratori che non si sono piegati alle logiche di un’azienda interessata esclusivamente al suo profitto. Dopo le cause vinte dai lavorati ceduti in CapGemini, oggi arriva la sentenza che dichiara illegittima la cessione di ramo d’azienda in Ast: 82 lavoratrici e lavoratori che hanno deciso di seguirci lungo un percorso difficile senza mai scoraggiarsi, perché consapevoli dei loro diritti e della tutela che il sindacato, organizzando le persone, riesce a garantire”.

“È un segnale importantissimo – commenta la responsabile di coordinamento Fisac Cgil Bnl, Martina Bragaperché le lavoratrici e i lavoratori, a cui vanno i nostri più sinceri auguri e i nostri più sentiti complimenti, hanno dimostrato che quando ci si organizza e non ci si lascia scoraggiare dall’arroganza aziendale, i risultati arrivano. Come Fisac Cgil continueremo a batterci affinché l’azienda ricordi sempre, e da oggi ancor di più, che non c’è spazio per la lesione dei diritti e delle norme. Siamo pronti al dialogo e all’incontro, ma solo se questo si basa sul primo e più importante dei principi: la tutela e l’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori”, conclude Braga.

“Una vittoria delle lavoratrici e dei lavoratori, una vittoria del sindacato. – commenta la segretaria nazionale della Fisac Cgil, Chiara CantonQuesti lavoratori sono, infatti, i primi, quelli che la Fisac Cgil ha riunito facendoli rappresentare in tribunale dagli avvocati che da ormai lunghi anni collaborano con la nostra organizzazione. Ne seguiranno altri, rappresentati dalle altre sigle che, unitariamente, hanno condiviso con noi questo percorso di lotta e di rivendicazione: a loro vanno i nostri migliori auguri, perché oggi siamo felici, ma lo saremo ancor di più quando tutti rientreranno sul loro posto di lavoro, quello lasciato ormai due anni fa in Bnl”, conclude.

 

Ufficio Stampa Fisac Cgil Nazionale