Nessun rinnovo per i lavoratori e le lavoratrici dell’appalto assicurativo

3 - Fisac Cgil

Nessun rinnovo per i lavoratori e le lavoratrici dell’appalto assicurativo

Le scriventi Segreterie Nazionali esprimono grande preoccupazione per le difficoltà negoziali che stanno emergendo nelle due trattative per il rinnovo del Ccnl Anagina e del Ccnl Anapa.

I due contratti, scaduti ormai da tre anni, regolamentano l’attività lavorativa di migliaia di addetti che lavorano all’interno delle Agenzie che collocano sul mercato, in via prioritaria, i prodotti insurance di tutti i Brand assicurativi.

Nonostante le due piattaforme di rinnovo presentate alle rispettive associazioni datoriali fossero negozialmente molto responsabili e volte ad instaurare una trattativa rapida per dare quelle risposte economiche necessarie ai lavoratori che in questo periodo hanno profuso uno sforzo notevole (ricordiamo che durante il periodo covid l’attività assicurativa è stata inserita tra quelle “essenziali”), le proposte di Anagina ed Anapa sono state inique dal punto di vista economico, non avvicinandosi nemmeno lontanamente al mero recupero del potere d’acquisto e volte all’indebolimento dei diritti nella parte normativa.

Questi lavoratori, pur non rientrando nel Ccnl Ania, fanno parte della filiera assicurativa e contribuiscono in modo significativo al successo, al benessere ed alla solidità dell’Azienda e del settore, solidità confermata recentemente anche dalla presidente dell’Ania durante l’Assemblea annuale.

Auspichiamo pertanto che si possa proseguire il confronto con le parti datoriali in modo rapido e fattivo al fine di addivenire ad una soluzione negoziale in linea con la tradizione di relazioni sindacali tipiche del settore e che sappia riconoscere il valore del lavoro svolto dai colleghi. In mancanza di questo saremo costretti ad intraprendere tutte le iniziative del caso, ivi compresa il richiamo alla responsabilità degli altri attori della filiera e dell’intero settore, a partire dalle principali compagnie.

Roma, 6 luglio 2023

 

Le Segreterie Nazionali
First Cisl – Fisac Cgil – FNA – Uilca




Fisac Cgil: dall’Ania scarsa attenzione all’impegno dei lavoratori

Apprezziamo, come sottolineato nel corso della relazione, il contributo del settore assicurativo alla crescita economica e al benessere sociale del Paese. Allo stesso tempo però va evidenziato con preoccupazione lo scarso spazio dedicato al ruolo e all’impegno delle lavoratrici e dei lavoratori nel raggiungimento degli importanti risultati evidenziati durante l’intervento”. Così la segretaria generale della Fisac Cgil, Susy Esposito, commenta la relazione della presidente dell’Ania, Maria Bianca Farina, oggi in occasione dell’assemblea annuale.

Inoltre, in merito all’intervento del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, Esposito osserva: “ Sono forti le perplessità soprattutto nell’aver sponsorizzato in modo propagandistico l’attività del suo governo, citando tra l’altro un recente provvedimento legislativo che, in luogo di intervenire sulle ragioni strutturali del dissesto idrogeologico che investe il Paese, prevede garanzie e incentivi ad assicurarsi contro gli eventi catastrofici. Si decide così di non lavorare per prevenire ma per indennizzare”.

Infine, continua la segretaria generale della Fisac Cgil, “ribadiamo l’importanza del ruolo e delle potenzialità dell’associazione datoriale di settore, apprezzando anche la sottolineatura rispetto alla necessità di un percorso condiviso relativo all’attuazione del Pnrr, ma è importante che la condivisione includa la partecipazione attiva delle parti sociali rappresentative. Così come va mostrata maggiore attenzione al ruolo dei dipendenti, riconoscendo l’impegno di lavoratrici e lavoratori che con le loro competenze e la loro professionalità rendono possibili i risultati ottenuti dal settore”, conclude Esposito.

 

Giorgio Saccoia
Ufficio Stampa Fisac Cgil Nazionale

ALLEGATO: Relazione del Presidente Farina




Generali – Cattolica: accordo di fusione

 

3 - Fisac Cgil

Il giorno 30 giugno scorso, in videoconferenza, si è svolto l’incontro tra i Coordinamenti Nazionali affiancati dalle rappresentanze sindacali aziendali delle aziende coinvolte e Gruppo Generali, a conclusione della procedura ex art. 47 legge 428/90 attivata per le fusioni aziendali previste in merito alle società Generali Italia, Generali Business Solutions, Cattolica, Genertel.

In tale sede è stato possibile sottoscrivere l’accordo relativo alla costituzione nella ‘nuova’ Generali Italia.

L’accordo ribadisce l’applicazione dei contratti collettivi, del contratto aziendale e degli accordi di Gruppo tempo per tempo vigenti (a partire da quello siglato il 2 febbraio scorso in occasione della fusione di Cattolica Services in Generali Business Solutions), l’assenza di ricadute occupazionali e/o esuberi di personale e di problemi riguardo le sedi di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti.

Siglato l’accordo, la parte datoriale si è resa disponibile fin dalla settimana prossima a iniziare la trattativa per il rinnovo dell’accordo sulle tutele occupazionali, baluardo delle relazioni industriali nel nostro gruppo, che sarà basato sull’impegno aziendale al mantenimento e alla valorizzazione di tutte le attuali sedi presenti nel territorio italiano, con interventi gestiti nel rispetto delle garanzie sancite dagli accordi di gruppo a tutela dei lavoratori.

Prosegue così, anche formalmente, il percorso di importanti accordi sindacali che fanno parte della tradizione di relazioni nel nostro gruppo, oggi arricchito ancor di più dalla presenza delle colleghe e dei colleghi di provenienza Cattolica Assicurazioni.

Sempre in quest’ottica nella stessa giornata l’azienda ha inoltrato alle organizzazioni sindacali (OO.SS.) una prima bozza di accordo per quanto riguarda il premio di rendimento variabile (PRV) 2024.

In merito alla richiesta sindacale di un incontro politico su Welion, al fine di consentire un confronto tra le parti, è stata comunicata una proroga per le nuove condizioni della polizza sanitaria dipendenti che entreranno in vigore dal 1.9.2023.

Infine, l’azienda ha annunciato che provvederà in settimana a produrre adeguata comunicazione sul prosieguo dello smart working 5/5 per i genitori con figli di età inferiore ai 14 anni oltre a convocare le OO.SS. per un incontro a tema whistleblowing.


FIRST CISL FISAC CGIL FNA SNFIA UILCA

Coordinamenti nazionali  Gruppo Generali

 

SCARICA L’ACCORDO




ANAPA: rinnovo CCNL, serve un chiarimento politico

3 - Fisac Cgil

Care colleghe e colleghi, in un contesto dominato da una incertezza globale aggravata da problemi inflazionistici, le trattative fra le OO.SS. rappresentative del settore e ANAPA Rete ImpresAgenzia per il rinnovo del CCNL, scaduto ormai 3 anni or sono, il 30 giugno 2020, sono partite nello scorso mese di luglio 2022.

In quasi un anno le parti si sono incontrate solo tre volte, senza riuscire a definire chiaramente l’ambito e i limiti delle trattative durante gli incontri.

Confcommercio, come già avvenuto in altri settori merceologici, ha suggerito alle parti un accordo economico transitorio, ma tale ipotesi è stata scartata da parte datoriale.

Le OO.SS. hanno ricercato quindi una soluzione politica chiedendo degli incontri in ristretta, ma questo non è stato possibile per questioni interne ad Anapa e quindi l’incontro di trattativa previsto per il 25 maggio è saltato.

In attesa di un chiarimento politico, le OO.SS. scriventi ribadiscono la volontà di proseguire in maniera celere ed efficace le trattative e cercheranno tutti gli strumenti necessari per ottenere il rinnovo del Contratto per tutti i lavoratori e le lavoratrici delle agenzie in gestione libera.

Roma, 21 giugno 2023

 

Le Segreterie Nazionali
First CISL – Fisac CGIL – Uilca – FNA




Appalto Assicurativo: Premio di Produttività 2022

3 - Fisac Cgil

Premio Aziendale di Produttività Individuale anno 2022
art. 36 C.C.N.L. 18.12.2017 – pagamento mese di giugno 2023

La corresponsione del Premio Aziendale di Produttività per l’anno 2022 conformemente al disposto dell’articolo 36 del C.C.N.L. 18/12/2017, deve essere effettuata per tutti i dipendenti nella busta paga del mese di giugno 2023.

La condizione per il pagamento del Premio si verifica quando i valori di incremento delle provvigioni annue lorde percepite dall’agenzia nel 2022, rispetto all’anno 2021, comprensivo del tasso di inflazione reale 2022 (pari a + 11,6 %), siano pari o superiori, rispettivamente a:

13,6%
(2+11,6%)
15,6%
(4+11,6%)
17,6%
(6+11,6%)

come indicato di seguito, nella specifica tabella contenente gli importi spettanti.

L’incremento è identificato, oltre che dalle provvigioni annue lorde percepite – verificate per cassa – anche dai rappels e dagli altri sistemi premianti, comunque denominati, percepiti dagli agenti.

Al verificarsi di una delle condizioni sopra indicate, verranno corrisposti, per ogni singola fascia, i seguenti importi indicati in tabella e determinati in misura fissa una tantum:

INCREMENTO   13,6% 15,6% 17,6%
6° liv.ex Quadro 240,00 306,00 382,50
5° liv.ex C.Ufficio 208,00 265,20 331,50
4° liv. ex I cat. 192,00 244,80 306,00
3° liv. ex II cat. 176,00 224,40 280,50
2° liv. ex III cat. 164,00 209,10 261,38
1° liv. ex III cat. 160,00 204,00 255,00

Tali importi saranno corrisposti pro-quota per i lavoratori assunti e/o licenziati nel corso dell’anno 2022, con calcolo per /12°, e saranno altresì corrisposti in misura proporzionalmente ridotta ai lavoratori a tempo parziale ed agli apprendisti.

Qualora la condizione per la corresponsione del premio si sia verificata nel suo massimo valore (17,6%), l’Agente non avrà alcun obbligo di esibizione documentale e dovrà procedere all’erogazione del premio stesso; in caso contrario, se cioè la condizione si sia verificata nelle misure intermedie (13,6% o 15,6%), ovvero non si sia verificata, l’Agente dovrà provvedere a tale esibizione contestualmente alla consegna della busta paga del mese di giugno 2023.

In caso di mancata esibizione documentale, il premio dovrà essere comunque corrisposto nel suo massimo valore, cioè quello previsto per la fascia 17,6%.

IN CASO DI:

Trapasso di Agenzia come previsto dall’art. 71 CCNL comma 1. e 3. sul trapasso d’agenzia, si farà riferimento alle procedure e modalità convenute per la salvaguardia della maturazione ed erogazione del premio.
Passaggio di
livello /categoria
nel corso del 2022
il calcolo sarà riferito al livello/categoria posseduta all’atto della corresponsione del premio.
Variazione
dell’orario di lavoro
nel corso del 2022
il calcolo sarà pro-quota, in relazione alla percentuale di orario svolta nei singoli mesi dell’anno.
Contratto
di Apprendistato
il calcolo farà riferimento alla misura della retribuzione
posseduta all’atto della corresponsione del premio.

Ricordiamo a tutte/i che la messa a disposizione e la libera consultazione dei documenti contabili a favore dei dipendenti è condizione indispensabile per le verifiche indicate; non sono valide, pertanto, comunicazioni verbali o scritte, né rinvii a commercialisti e/o consulenti del lavoro, utilizzati al solo scopo di non applicare la normativa.

Preghiamo tutte/i gli interessati di segnalare tempestivamente eventuali casi di mancata o difforme applicazione di quanto riportato.

Roma, 13 giugno 2023

Le Segreterie Nazionali
First CISL – Fisac CGIL – Uilca – FNA




Fusione Generali–Cattolica: confermate le sedi di lavoro

3 - Fisac Cgil

Nell’ambito della procedura di fusione del Gruppo Cattolica nel Gruppo Generali, formalizzata lo scorso 22 maggio, si è svolto il 30 maggio 2023 l’incontro previsto dalla normativa vigente tra i rappresentanti datoriali e le rappresentanze sindacali del Gruppo Generali e del Gruppo Cattolica.

Il Gruppo ha informato, come da normativa vigente, le organizzazioni sindacali (OO.SS.) delle fusioni aziendali previste che si sostantivano in:

  1. fusione per incorporazione di Genertel S.p.A. in Società Cattolica di Assicurazione S.p.A.;
  2. scissione parziale e proporzionale di Società Cattolica di Assicurazione S.p.A. in Generali Italia S.p.A.;
  3. fusione per incorporazione di Generali Business Solutions S.c.p.a. in Generali Italia S.p.A.

Rispetto alle specifiche domande poste dalle varie rappresentanze sindacali sono state confermate le sedi di lavoro e l’istituto del distacco per un numero limitato di persone quale strumento per la gestione della scissione parziale di cui al punto 2.

Il Gruppo si è impegnato a fornire nei prossimi giorni gli elenchi di tutti i colleghi interessati dall’operazione e che quindi confluiranno in Generali Italia; inoltre, anche su alcune specifiche questioni tecniche poste dalle rappresentanze sindacali aziendali di Cattolica, l’azienda si è impegnata nel fornire fra qualche giorno le risposte nel merito.

Per quanto riguarda Genertel tutti gli approfondimenti richiesti dalle organizzazioni sindacali hanno evidenziato che si tratta meramente di un’operazione di fusione orientata alla sola acquisizione delle licenze assicurative di Cattolica, senza alcun impatto sul personale per il quale nulla cambia.

Le OO.SS. hanno infine ribadito l’importanza dell’accordo siglato il 2 febbraio scorso in occasione della fusione di Cattolica Services in Generali Business Solutions, al contempo hanno evidenziato gli impegni presi sulla necessità di condividere una modalità, che consenta di individuare le garanzie da inserire a tutela dei colleghi coinvolti nella confluenza del fondo di previdenza e di quello sanitario all’interno del Gruppo Generali entro fine anno.

L’azienda a conclusione della riunione si è detta disponibile a siglare con tutte le OO.SS. un verbale di chiusura della procedura prevista dall’articolo 47 Legge 428/1990.

Continueremo a tenervi costantemente informati.

 

FIRST CISL FISAC CGIL FNA SNFIA UILCA
Coordinamenti nazionali
Gruppo Cattolica e Gruppo Generali




Ipotesi fusione con Bper: MPS vola in borsa

Banca Monte Paschi Siena (+5,01%)  scatta in testa al FTSE MIB  sulla scia delle indiscrezioni che individuano in Bper il partner per una futura aggregazione. I titoli dell’istituto senese corrono, mentre gli investitori sembrano meno entusiasti sul fronte Bper Banca (+0,24%) . Secondo quanto riportato da indiscrezioni di stampa, l’operazione sarebbe vista con favore dai principali azionisti della banca modenese, Unipol e la Fondazione di Sardegna.

Non sono previsti sviluppi nell’immediato, dato che «le urgenze del governo per il momento sono altre» e quindi «i tempi non sono maturi», ma «c’è ancora un anno e gli astri si vanno allineando», riportano le indiscrezioni. Nel dettaglio, per facilitare l’integrazione, la rete Mps potrebbe dimagrire con la cessione di 150 sportelli a Mcc e di «una parte delle filiali venete delle reti ex Antonveneta e Bam» a Unicredit 

«Nonostante il successo della ristrutturazione di Mps» una simile operazione sarebbe accompagnata «da un certo rischio di esecuzione viste le dimensioni relative» dei due istituti, avvertono gli analisti di Equita. Gli esperti considerano comunque «credibile» il sostegno di Unipol all’operazione, che espanderebbe la rete di distribuzione per la bancassicurazione, al netto della necessità di definire le relazioni con Axa, l’attuale partner di Mps (che secondo indiscrezioni avrebbe un’opzione put da 1 miliardo). La prospettiva di un’aggregazione tra Mps e Bper sembra intanto sostenere anche Banco Bpm, spesso considerato tra i potenziali partner per la banca senese.

Fonte: Il Sole 24 Ore




Alleanza: ne rimarrà soltanto uno!

Care/i iscritte/i,

L’azienda va sempre #avantiveloci, nonostante le grida di sofferenza che si stanno alzando da tutta Italia. Sorda ad ogni richiesta di ascolto, continua a mettere in secondo piano la sua preziosa rete vendita. Ormai la sensazione è che siamo un fastidioso “orpello” da limare e ridurre.

Ieri ci hanno comunicato la variazione del sistema remunerativo per i prodotti della linea risparmio dal mese di luglio prossimo.
Il timore è che anche questo sia solo un primo passo!
L’azienda prevede delle garanzie economiche per la fase iniziale e per rendere il “boccone” meno indigesto, ma sono supporti che non cambiano il punto di arrivo. Questa modifica alle quote va a sommarsi a tutte quelle succedutesi negli ultimi anni e che hanno portato ad una evidente decurtazione delle quote provvigionali, costringendo i lavoratori ad aumentare vertiginosamente i ritmi lavorativi per concludere un numero di contratti esorbitante rispetto al passato per realizzare gli obiettivi mensili (ciò che prima si otteneva con 10 pezzi al mese oggi richiede 20/30 ed anche 40 pezzi conclusi ogni mese) con un aggravio della mole di lavoro, dello stress e delle pressioni commerciali sulla rete di vendita.

Alleanza ha creato le quote di bonus per supportare i lavoratori, peccato che questi bonus non portano reale guadagno alla rete, ma servono esclusivamente a fare scattare i rappel mensili ed aiutare l’azienda a dimostrare alla capo gruppo che si fanno i budget. La realtà è che i guadagni di tutta la rete si stanno abbassando ed il mix tra obbiettivi sempre più alti e prodotti che pagano sempre meno si sta rivelando fatale per i consulenti.
Senza dimenticare le continue pressioni per raccogliere soprattutto polizze investimenti e danni, prodotti dove però la quotizzazione è molto bassa.
Ormai, l’ #avantiveloci sembra avere un chiaro obiettivo: ridurre le provvigioni a tutta la rete.

Allo stesso tempo assistiamo alla messa in terra del progetto Jabber per tutte le agenzie, con la chiusura delle linee telefoniche fisse, nonostante il pilota abbia evidenziato grosse difficoltà. Questo, come già detto nei nostri precedenti comunicati, rischia di causare un grosso disagio a clienti, consulenti ed agenzie. Ricordiamo che non sono, inoltre, previsti accessori utili alla telefonia tramite tablet (come cuffie, docking o adattatori) e che la wi-fi di agenzia già oggi causa numerosi malfunzionamenti e non è in grado di supportare il lavoro agenziale. Il rischio è quello di aumentare i reclami che incidono sugli indici di safe clock e, di conseguenza, sui guadagni dimolte figure professionali e di aggravare ulteriormente la mole di lavoro per la rete.

Un paio di settimane fa abbiamo inviato una lettera aperta al nostro C.E.O. #davidepassero e, pur apprezzando la volontà di risposta ricevuta, non c’è stato riscontro concreto sui temi da noi evidenziati.
Riteniamo non sia stato compreso l’estremo bisogno di dialogo con la rete sui problemi che la affliggono.

Le Agenzie continuano a svuotarsi ed il peso delle assenze ricade sulle spalle di chi rimane, che si vede costretto a recuperare gli obiettivi agenziali. Questo sta portando ad un effetto domino con colleghi che, stremati e vessati, se ne vanno.

Consigliamo alla direzione l’hastag #nerimmarrasoltantouno, frase che è diventato il mantra di chi è ancora in struttura.
Chiediamo di riportare la rete al centro dei progetti aziendali con reali processi di crescita economica, di far cessare le pressioni commerciali, di aumentare le quote provvigionali e di migliorare ed accrescere le offerte di prodotti danni, soprattutto concorrenziali o almeno in linea con le altre aziende del gruppo.

Italia, 31maggio2023

 

Il Coordinamento Nazionale delle RSA
FISAC/CGIL Alleanza




Assicurazioni: Report Fisac Cgil, per 4 player nazionali 5,2 mld di utili e 2,4 di dividendi nel 2022

Quattro grandi player del settore assicurativo nazionale, ovvero Generali, Unipol, Intesa Sanpaolo Vita e Mediolanum, hanno generato nel corso del 2022 utili di bilancio pari a 5,2 miliardi di euro, in aumento del 5,5% rispetto al dato omogeneo del 2021, manifestando una importante resilienza in un anno difficile. Producendo un monte dividendi, sul campione selezionato, di 2,4 miliardi.
È quanto emerge in un nuovo report dell’Ufficio studi della Fisac Cgil centrato questa volta sui risultati di alcune delle principali Compagnie assicurative italiane.


 

Un report di bilancio sull’andamento del settore assicurativo nazionale condotto fra le compagnie di maggior dimensione: Generali, Unipol, Intesa Sanpaolo Vita e Mediolanum che hanno, spiega l’Ufficio Studi Fisac Cgil, “una composizione e una storia ‘assicurativa’ decisamente diverse tra di loro (in particolare con riferimento alla proporzione fra Rami Danni e Rami Vita e presenza/significatività della componente bancaria) ma che nell’insieme possono offrire uno spaccato della situazione settoriale”. Concentrandosi su alcune grandezze per misurare la produttività, la redditività, l’efficienza assicurativa ed infine la solidità patrimoniale e strutturale emerge, si osserva nel report, “un quadro complessivo soddisfacente”.

In base a quanto riportato dall’Ania, nell’intero anno 2022 nel mercato assicurativo italiano i premi Vita emessi sono stati pari a 104,9 miliardi di euro, il 14,3% in meno rispetto allo stesso periodo del 2021, quando si era osservato invece un incremento annuo del 7,1%. Diversamente alla fine del 2022 i premi totali del portafoglio diretto italiano nel settore Danni sono risultati pari a 41,5 miliardi di euro, in aumento del 6% rispetto alla fine del 2021, quando il settore aveva registrato una crescita del 2,8%. “Si tratta – si legge nel report Fisac Cgil – dell’ottava variazione trimestrale positiva consecutiva che ha portato la raccolta premi a superare per la prima volta i 40 miliardi alla fine dell’anno”.

Le 4 compagnie citate del Campione utilizzato dall’Ufficio studi della Fisac Cgil, anche per la disponibilità dei dati, hanno “una composizione Danni/Vita decisamente diversa tra di loro e questo naturalmente impatta sull’evoluzione del business e sulla resilienza”. Nello specifico l’impatto negativo sulla raccolta Vita è stato “meno significativo” su Generali e Unipol avendo un importante portafoglio Danni. Gli utili di bilancio del campione utilizzato ammontano a 5,2 miliardi di euro in incremento del 5,5% rispetto al dato omogeneo del 2021. Il settore ha manifestato, nel campione selezionato, osserva la Fisac Cgil, “una importante resilienza in un anno dove comunque si è risentito, fra l’altro, dell’incertezza dei mercati finanziari conseguente allo scenario del conflitto in Ucraina e all’attuale situazione macroeconomica presente in Italia ed in Europa. In particolare, il business Vita, specie le performance di Ramo III, ne sono state impattate, nonostante ciò, le compagnie hanno saputo rispondere alla crisi”.

Il coefficiente di solvibilità (Solvency II Ratio) calcolato come rapporto tra i fondi propri e il requisito di capitale di solvibilità conferma, sostiene la Fisac Cgil, “l’elevata resilienza tradizionale del settore, così come negli anni del Covid, 2020 e 2021 dove la stragrande maggioranza delle compagnie aveva evidenziato un coefficiente superiore al 150%. Alla fine del 2022 tutte le compagnie selezionate rilevavano un Ratio superiore al 200% e quindi i fondi propri erano almeno doppi rispetto al requisito di capitale di solvibilità (SCR)”.

Il campione selezionato conferma inoltre un importante Payout (calcolato come il rapporto tra Monte Dividendi in distribuzione/Utile d’esercizio dell’anno precedente) con un incremento nei dividendi in pagamento nel 2023 a valere sui risultati 2022 (“chiaramente il dato deve essere interpretato in senso economico e non finanziario perché in alcuni casi come per Mediolanum sono avvenuti degli acconti dividendi”, sostiene la Fisac Cgil), e che rileva un superamento del 70% del livello di Payout sia per Unipol Gruppo che per Banca Mediolanum. Il monte dividendi, conteggiato con riferimento alle sole società Capogruppo del campione selezionato, ovvero Assicurazione Generali, Unipol Gruppo e Banca Mediolanum, ammonta complessivamente a  2,4 miliardi di euro.

 

Guarda lo studio completo su Flickr




Appalto: prosegue il confronto con ANAPA per rinnovare il CCNL

3 - Fisac Cgil

Incontro trattativa Agenzie di Assicurazione in gestione libera del 18 aprile 2023

 

Il giorno 18 aprile, le OO.SS. rappresentative del settore assicurativo FIRST CISL, FISAC CGIL, UILCA, FNA, hanno incontrato a Roma presso la sede dell’E.N.B.Ass la delegazione datoriale di ANAPA – Rete Impresa Agenzie per riprendere, dopo il rinvio richiesto dalla controparte programmato per gennaio, le trattative per il rinnovo del CCNL Agenzie di assicurazione in gestione libera.

A seguito della piattaforma unitaria, le Delegazioni Sindacali hanno ricevuto una serie di richieste dettagliate, lontane dalla proposta iniziale. Le OO.SS hanno ribadito l’importanza di garantire la tornata contrattuale, onde evitare di perdere ulteriori agevolazioni a favore delle lavoratrici e dei lavoratori, esprimendo le difficoltà contingenti legate al breve periodo che ci separa dalla naturale scadenza del contratto (30/06/2023). Conseguentemente le Delegazioni Sindacali hanno dato ampia disponibilità al fine di raggiungere l’intesa, proponendo incontri frequenti e serrati per l’elaborazione dei testi illustrati da qui fino a giugno.

Preso atto del parere di Confcommercio, che ha ampiamente esemplificato situazioni analoghe per cui si è raggiunta un’intesa “ponte”, e che ha riconosciuto la piattaforma presentata come “equilibrata”, e vista l’intenzione di Anapa a voler trattare l’intera materia e non solo la parte economica, le OO.SS hanno ribadito ampia disponibilità, a trattare e chiudere il rinnovo in linea con le tempistiche che hanno contraddistinto il CCNL ANIA dei colleghi direzionali.

Restiamo perplessi di fronte al fatto che Anapa non sia stata in grado di fornire i testi illustrati a voce né a latere della riunione né di inviarli a tutt’oggi, nonostante le rassicurazioni unitariamente espresse dalle OO.SS. di trattare su tutti i temi proposti, partendo dalla piattaforma rivendicativa e ascoltando le esigenze datoriali poste al tavolo.

Le OO.SS. danno atto che all’interno della compagine datoriale moltissimi agenti si sono mostrati consapevoli dei problemi inflitti ai propri dipendenti da un’inflazione ormai a 2 cifre, questo conferma l’intento delle OO.SS nel proporre soluzioni celeri per correre in aiuto delle lavoratrici e dei lavoratori.

Ancora una volta, le OO.SS ribadiscono l’impegno ad addivenire a giuste soluzioni senza lasciare nulla di intentato auspicando un riesame da parte di Anapa.

Restiamo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori, uniti ce la faremo!

Roma, 21/04/2023

 

Le Segreterie Nazionali