Alleanza: bugie, bugie, bugie.

 


Ciò che avevamo denunciato dallo scorso anno e che i vertici Alleanza avevano smentito, continuando a dichiarare che non avevano ancora deciso nulla, si è rivelato assolutamente ESATTO e FONDATO.

L’azienda ieri ha comunicato alle OO.SS. che verranno chiusi definitivamente oltre il 40% cioè 265 dei 610 Ispettorati Agenziali, quelli distanti meno di 15 chilometri o 20 minuti dalle sedi agenziali.

L’Azienda ha dichiarato che questo programma era già stato preparato prima della pandemia e che è stato accelerato dal diffondersi del Covid e dalla sperimentazione delle nuove modalità di lavoro insieme all’evoluzione tecnologica.

Addirittura, 120 dei 375 I.A. che resteranno aperti, saranno “multipoint”, cioè uniranno più ispettorati insieme, anche di Agenzie Generali diverse!

In compenso, i vertici di Alleanza hanno dichiarato che procederanno alla ristrutturazione entro 3 anni di tutti gli uffici, secondo il nuovo layout, con locali comuni nei quali ognuno potrà eventualmente collegare il proprio tablet, senza stanze singole o postazioni personali e gli IPA diventeranno preposti oltreché addetti al primo soccorso. Per stessa ammissione di Alleanza, in 10 anni l’azienda non ha completato la modernizzazione delle Agenzie ( solo l’80% è stato rifatto).

Si chiudono subito gli Ispettorati, poi si rifaranno le agenzie!

A nulla sono valse le nostre proteste: abbiamo esplicitato che si tratta di un mero taglio dei costi, che gli uffici chiusi negli ultimi anni hanno causato gravi disservizi ai lavoratori ed alla clientela, che queste nuove chiusure aggraveranno i disagi che peggioreranno ulteriormente quando si tornerà alla normalità, che è impensabile “ammassare” 12.000 persone, tra dipendenti e collaboratori in 700 uffici da 100 mq medi, che invece di comprare nuovi tablet, che la legge proibisce di utilizzare come strumento preponderante di lavoro, potevano fornire un portatile ai lavoratori oppure dare loro un ristoro per comprarselo da soli, che aumenteranno i costi per gli spostamenti dei lavoratori e che mentre l’azienda taglia e risparmia i dipendenti avranno un aggravio di costi e di responsabilità. Nel frattempo, Generali approva lo stacco della “supercedola” agli azionisti.

Le uniche risposte ottenute sono state che i lavori di restyling questa volta verranno completati entro 3 anni. Per il resto solo l’arroganza di ripetere che l’azienda decide e fa ciò che vuole, con il placet anche di qualche OO.SS.

Si perde la capillare presenza sul territorio, da sempre un punto di forza della nostra azienda, ci si allontana fisicamente dai clienti che preferiscono sempre il contatto personale, perché il contatto remoto è solo residuale, si lasciano senza una sede fisica, al lavoro per strada come piazzisti, centinaia di professionisti che da sempre sono il fulcro e il motore di Alleanza!

Cari lavoratori ed iscritti, stiamo assistendo al definitivo smantellamento della “GRANDE” Alleanza che abbiamo amato, per un’azienda che finge di voler evolvere mentre in realtà si preoccupa solo di tagliare i costi e di non rispettare i lavoratori e le lavoratrici. Senza dimenticare le continue violazioni del contratto di lavoro, con call che proseguono a qualsiasi orario, oltre a quelle in presenza con decine di persone che già oggi si ammassano negli uffici. Mentre il nostro AD pontifica sui social vantandosi delle donne in azienda, donne che sono il 50% dei lavoratori ma solo ai livelli più bassi e mai a quelli alti della scala gerarchica.

Queste OO.SS. restano in stato di agitazione e vi invitiamo a proseguire con le azioni di protesta (siete stati numerosissimi) e di lotta non collegandoci al webinar del martedì e condividendo su facebook ed instagram l’hastag #nonèunlavorodabar.

Italia, 11 marzo 2021.

 

I Coordinamenti Nazionali delle RSA FISAC/CGIL – UILCA




Alleanza: grazie per la partecipazione alla protesta


 

GRAZIE GRAZIE GRAZIE

Grazie a tutti coloro che hanno scelto di protestare non collegandosi all‘ultimo webinar di martedì scorso. Sappiamo che in tanti non abbiamo partecipato e la cosa ha dato molto fastidio ai vertici aziendali.

Vi invitiamo a proseguire con le azioni di protesta e di lotta non collegandoci al webinar della convention 2021 il prossimo martedì e condividendo su facebook ( uilcaalleanza e fisaccgilalleanza ) ed instagram ( uilca_alleanza e fisac_alleanza) l’hastag #nonèunlavorodabar.

Ricordiamo a tutti che Alleanza non ha voluto riconoscere ai produttori un ristoro per l’uso dei propri dispositivi personali per operare da casa (l‘Ipad non può essere strumento di lavoro esclusivo, comportando problemi per vista e postura), ristoro riconosciuto ai colleghi produttori di Generali e previsto dall‘accordo sullo smart working di Gruppo.

Ricordiamo che gli obiettivi sono stati aumentati nel 2021, come se la pandemia non esistesse.

Ricordiamo che gli Ispettorati Agenziali restano chiusi e che risulta palese come l‘azienda abbia operato una scelta definitiva sopportando il rischio di non far lavorare le persone nella massima sicurezza pur di fare cassa e tagliare le spese, garantendo così maggiori compensi all’azionista Generali, a cui nel 2019 Alleanza ha dato quasi il doppio dell’utile prodotto (circa 1 miliardo di euro negli ultimi due anni).

Ricordiamo che le incentivazioni mix del 2021 sono state modificate in senso peggiorativo con l’obbligo di raggiungere almeno due piste, contrariamente alla pista unica prevista nello scorso esercizio.

Ricordiamo che è stato mantenuto il solo bonus protection ed eliminati tutti gli altri, eliminato anche l‘incentivo di 2.000 quote per ogni nuovo cliente.

Ricordiamo le difficoltà di lavorare da casa a proprie spese.

Ricordiamo i continui problemi tecnici e rallentamenti di sistema.

Ricordiamo le costanti e pesanti pressioni commerciali che subiscono i produttori, peggiorate dall‘aumento degli obiettivi e da un nuovo INT che pretende altri aggiuntivi report quotidiani che non sono monitoraggi ma pressioni commerciali perché la maggior parte dei dati richiesti sono già consultabili su Mya.

Ricordiamo tutte le problematiche da noi denunciate nell‘ultimo anno.

Contro tutto ciò QUESTE ORGANIZZAZIONI RIMARRANNO IN AGITAZIONE SINDACALE FINO A QUANDO ALLEANZA NON ADOTTERA’ COMPORTAMENTI IN LINEA CON LA NECESSITA’ DI SICUREZZA DEI LAVORATORI E DEI CLIENTI E FINO A QUANDO SI CONTINUERA’ A VARARE PROVVEDIMENTI CHE DANNEGGIANO ECONOMICAMENTE I LAVORATORI.

Italia, 22 gennaio 2021.

I Coordinamenti Nazionali delle RSA FISAC/CGIL – UILCA




Alleanza Assicurazioni: il covid esiste?


Durante la call di martedì scorso , dopo aver perso tempo lavorativo per apprendere quali registi maggiormente aggradino al nostro A.D., ci è stato ripetuto, con un certo fastidio, che gli ispettorati principali sono chiusi a causa del covid, quindi prendiamo nuovamente atto che il covid per l’azienda esiste.

Però il covid in Alleanza non esiste per riconoscere ai produttori un ristoro per l’uso dei propri dispositivi a casa, ristoro riconosciuto ai colleghi produttori di Generali.

Il covid non esiste per gli obiettivi, portati a livelli molto superiori a quelli dello scorso esercizio: per molte agenzie sono stati aumentati in misura spropositata, anche superiori al 20% rispetto al 1° semestre 2020.

Il covid non esiste per le incentivazioni mix del 2021 che sono state modificate in senso peggiorativo, per tutte le figure di rete, con l’obbligo di raggiungere almeno due piste per il pagamento, era una sola pista nello scorso esercizio, ora diventa più difficile essere retribuiti pur raggiungendo risultati superiori rispetto alla situazione prepandemica, per gli agenti il mix non verrà retribuito in caso di agenzia high risk, parametro che è fortemente dipendente dagli effetti della pandemia ( riscatti, prestiti, arretrati e decadenze).

Il covid non esiste per il taglio delle incentivazioni: è stato mantenuto il solo bonus protection da cui è stato eliminato l’incentivo di 2.000 quote per ogni nuovo cliente, sostituito da un maggiorazione del mix non equivalente alle quote eliminate, perché sostituisce quote certe con quote eventuali.

Il covid non esiste per gli incentivi di produzione legati alle decadenze, diminuite al 5,5% semestrali, dopo la tragica impennata del 2020, conseguenza della pandemia e ulteriormente tagliati, rispetto al passato, se si riceve più di un reclamo commerciale a semestre.

Il covid non esiste per la scelta extraperformance, che non può essere revocata per il primo semestre, nonostante l’incertezza insita nelle conseguenze anche finanzarie della pandemia.

Quindi il covid esiste solo per la chiusura degli ispettorati!

Li si dovrebbe riaprire per far operare in sicurezza i lavoratori, con tutti i DPI e ricevere i clienti, che oggi a causa del covid incontriamo al loro domicilio, senza gli schermi di plexiglas e la sanificazione degli ambienti che si ha negli uffici o, peggio, nelle regioni dove è possibile, nei bar quando i clienti non vogliono riceverci al loro domicilio, ma costerebbe e la nostra azienda ha deciso la chiusura definitiva della maggior parte degli ispettorati proprio per tagliare i costi e garantire così maggiori compensi all’azionista Generali, a cui nel 2019 Alleanza ha dato quasi il doppio dell’utile prodotto.

Questa è una scelta spregiudicata e inaccettabile: si è utilizzata la pandemia per chiudere gli ispettorati, sopportando il rischio di non far lavorare le persone nella massima sicurezza pur di fare cassa e tagliare le spese.

Contro tutto questo vi invitiamo a partecipare alle azioni di protesta e di lotta non collegandoci alla webinar dal prossimo martedì e condividendo su facebook e instagram l’hastag #nonèunlavorodabar che partirà questa settimana.

QUESTE ORGANIZZAZIONI RIMARRANNO IN AGITAZIONE SINDACALE FINO A QUANDO ALLEANZA NON ADOTTERA’ COMPORTAMENTI IN LINEA CON LA NECESSITA’ DI SICUREZZA DEI LAVORATORI E DEI CLIENTI E FINO A QUANDO SI CONTINUERA’ A VARARE PROVVEDIMENTI CHE DANNEGGIANO ECONOMICAMENTE I LAVORATORI.

Italia,12 gennaio 2021.


I Coordinamenti Nazionali delle RSA FISAC/CGIL – UILCA

 




Alleanza, budget 2021: aumenta la pressione sull’organizzazione produttiva

3 - Fisac Cgil 6 - Uilca

Lo scorso 22 dicembre si è svolto il secondo incontro richiesto dalle OO.SS. in riferimento alle informazioni ricevute dai vertici aziendali lo scorso 10 dicembre sulle novità che impatteranno sul 2021.

Alleanza aveva confermato l’eccezionale andamento produttivo, con il miglior novembre di sempre, considerati i bonus ed ha dichiarato che anche l’andamento di dicembre è ottimo, così come quello dell’intero anno.
Questi risultati hanno fatto dire all’Azienda che va tutto bene e che le linee guida da loro assunte negli ultimi mesi sono a tal punto valide da applicarle anche per il 2021.

In base a questo, infatti, i vertici Alleanza hanno comunicato che l’obiettivo del primo semestre 2021 sarà quantificato in base al risultato degli ultimi mesi del 2020, che aveva già visto il consistente aumento del 50% delle quote decurtate in aprile/maggio/giugno scorsi.
Il budget 2021, trasformato da annuale in semestrale a causa dell’incertezza della pandemia, vedrà un aumento dell’1% di quote rispetto al primo semestre dello scorso anno, nonostante il perdurare dello stato di crisi in atto nel paese a seguito dell’emergenza sanitaria che ha causato la rovinosa caduta del PIL (- 9,5% dati Commissione Europea) e del reddito delle famiglie (- 5,8% dati Istat)!
Inizialmente l’azienda aveva dichiarato un aumento di 100 milioni di quote rispetto al pari semestre dello scorso anno, ante
pandemia, martedì scorso hanno detto che ad essere precisi si trattava di 50 milioni, in realtà, dai dati fornitici da alcuni IR, l‘aumento dovrebbe concretizzarsi intorno ai 100 milioni e si segnalano agenzie con incrementi a due cifre e fino al 15%!
E’ inaccettabile che, in un simile periodo di crisi, si deliberino maggiorazioni degli obiettivi così elevate.

Si tratta di un palese tentativo di aumentare ulteriormente la pressione sull’organizzazione produttiva, visti i risultati record degli ultimi mesi.

Le OO.SS. hanno ricordato all’Azienda che, l’aumento del budget 2020, era stato motivato dagli enormi capitali in scadenza nell’anno (capitali che non ci saranno nel 2021 e negli anni futuri) ed hanno chiesto ad Alleanza di diminuire gli obiettivi e di essere trasparente nella distribuzione, ma l’azienda ha ribadito le proprie scelte.

Alleanza ha confermato l’impostazione dei Mix, ma aggiungendo un nuovo parametro, per cui verranno pagati i premi solo al raggiungimento di almeno due piste! Anche questa modifica rischia di penalizzare economicamente i lavoratori e le OO.SS. ne hanno chiesto il ritiro, ma l’azienda ha confermato anche questo provvedimento per il 2021. Così come abbiamo richiesto i bonus su tutte le piste e non solo su quella protezione ed anche questo ci è stato negato.

Con il prossimo esercizio, inoltre, sarà introdotto un nuovo parametro di qualità del portafoglio, legato agli eventi negativi che si realizzeranno su tutte le polizze, incluse quelle protezione (in spregio anche della legge Bersani), nei primi TRE anni dalla sottoscrizione. Tale parametro impatterà sul pagamento non solo dei Mix, ma anche degli incentivi di produzione, col rischio di mettere in forte difficoltà i lavoratori! Le OO.SS. hanno chiesto di ritirare anche questo meccanismo e l’azienda ha dichiarato ieri di essere disponibile a sospenderlo per il primo semestre, anziché avviarlo dal secondo trimestre come inizialmente dichiarato. Questa è l’unica apertura dimostrata dall’azienda.

Altre modifiche peggiorative riguardano l’incentivo sviluppo organizzativo per gli agenti il cui pagamento sarà legato al safe clock di cui si stanno modificando i parametri, rendendo incerta la remunerazione e l’irreversibilità della scelta  extraperformance per l’intero primo semestre.

Tutte le dichiarazioni di dialogo con cui l’azienda ha avviato l’incontro si sono confermate, purtroppo, solo FORMALI e prive di assoluta sostanza.
Nessuna delle richieste avanzate da queste OO.SS. è stata accolta e nessuna attenzione è stata dimostrata verso le difficoltà che vivono i lavoratori e da noi denunciate, contrariamente a quanto scritto da altra sigla.

Gli Ispettorati Agenziali restano chiusi ed i lavoratori costretti ad andare a casa dei clienti mettendo a repentaglio la propria salute o a lavorare in remoto a proprie spese tra problemi informatici e tecnici. Proseguono le pressioni commerciali, che anzi prevediamo aumenteranno insieme ai budget ed ai carichi di lavoro, già oggi impossibili da gestire.

Sul tema degli I.A. l’azienda ci ha proposto di riavviare il tavolo precedentemente sospeso (avevamo fatto solo due incontri durante i quali le OO.SS. avevano ribadito la loro richiesta di riapertura degli uffici, nell’interesse dei clienti, dei lavoratori e della loro salute).

Lunedì 15 dicembre si è tenuto un altro incontro con Alleanza per l’informativa di Bilancio e sui dati gestionali dell’azienda, su cui vi relazioneremo a parte.

Inoltre, abbiamo chiesto anche di avviare un tavolo per i ristori previsti dall’accordo di Gruppo sullo Smart Working. Ristori da definire per tutti i lavoratori che hanno operato e stanno operando in remoto, dall’inizio della pandemia e fino alla sua conclusione.
Alleanza ha risposto positivamente per gli Impiegati Amministrativi, a cui verrà dato un contributo di €. 30 mensili per gli ultimi sette mesi del 2020 (lo stesso rimborso lo avevano già ricevuto a marzo ed aprile scorsi) in un’unica tranche di €. 210 a dicembre, nulla ci è stato detto per il 2021. Per i produttori, invece la risposta aziendale è stata che essi non hanno diritto a nulla, poiché le spese per lo svolgimento dell’attività sono già comprese nelle provvigioni.
Abbiamo ricordato ad Alleanza che i ristori non hanno nulla a che vedere con le provvigioni e che rappresentano un contributo per tutti i lavoratori che operano da remoto per compensare parzialmente l’aumento delle varie utenze, piuttosto che la predisposizione di una postazione con strumenti idonei. Questo era lo spirito dell’accordo di Gruppo, che rimandava alle singole aziende per l’attuazione. Infatti, anche la rete dei produttori Generali ha ottenuto con un accordo questo ristoro dall’inizio della pandemia e fino al prossimo mese di marzo. Evidentemente, i produttori di Alleanza, che stanno performando talmente bene anche nel 2020, non meritano nemmeno questa attenzione da parte aziendale.

Purtroppo, non ci è stato possibile informarvi prima sugli esiti degli ultimi incontri, poiché abbiamo cercato di mantenere l’unità sindacale con FNA e SNFIA, che avevano cambiato atteggiamento e non condividono più quanto stabilito sei mesi fa e, soprattutto, quanto emerso e votato dai lavoratori durante le assemblee che abbiamo svolto negli ultimi mesi.

Queste OO.SS. permangono, di conseguenza, in agitazione sindacale, finché l’azienda non muterà
atteggiamento, ed avvieremo le prime azioni di protesta su cui vi aggiorneremo nei prossimi
comunicati.

 

Italia, 28 dicembre 2020.

I Coordinamenti Nazionali delle RSA FISAC/CGIL – UILCA 




Alleanza: ancora in stato d’agitazione

Si è svolto l’incontro tra RLS e responsabili aziendali, durante il quale sono state comunicate le ultime modifiche al protocollo antiCovid.

Le OO.SS. scriventi hanno lamentato l’impostazione stessa dell’incontro, durante il quale l’azienda si è limitata ad informare i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza di quanto aveva già stabilito e diffuso precedentemente alla rete. Pertanto, non si è svolto un incontro preventivo e non sono state ascoltate le rimostranze o i suggerimenti forniti dagli RLS.

Durante l’incontro gli RLS hanno ribadito la necessità di riapertura degli Ispettorati agenziali per consentire ai lavoratori di incontrare la clientela in uffici sanificati, in cui si rispettino tutti i protocolli antiCovid, invece che a casa degli assicurati o in locali pubblici.
Reputiamo molto più pericoloso per il diffondersi del virus e per la salute dei lavoratori recarsi a casa dei clienti, piuttosto che riceverli in ufficio.

L’azienda era molto in difficoltà rispetto a quanto da noi richiesto ed è riuscita solo ad articolare vaghe giustificazioni.

Abbiamo denunciato nuovamente che i lavoratori remotizzati non possono operare esclusivamente con il tablet che  “non può rappresentare lo strumento di lavoro principale perché non rispetta i requisiti minimi previsti dal decreto 81 del 2008” senza monitor idonei o sedie ergonomiche, senza strumenti idonei a tutelare la salute, come invece previsto dalla legge.
A nostro avviso Alleanza mette a rischio la salute dei propri lavoratori, mentre il virus continua ad essere presente ed a diffondersi. Nel Lazio, ad esempio, si è registrata anche una nuova vittima Covid tra i dipendenti.

Nel frattempo, i vertici aziendali hanno convocato le OO.SS. per il prossimo giovedì 10 dicembre per fornirci un’informativa in riferimento all’art. 109 del CCNAL, che tratta delle modifiche al sistema provvigionale e sul cui esito vi informeremo puntualmente.

Anche questo mese l’azienda ha dichiarato di avere realizzato il migliore mese dell’anno come risultati, ma nessuna risposta è arrivata sulle tante problematiche da noi denunciate negli ultimi mesi e durante le assemblee. Proseguono, infatti, le pressioni commerciali, l’aumento dei carichi di lavoro, le problematiche informatiche e tecniche, la mancanza di rispetto del contratto e degli orari di lavoro (con riunioni convocate agli orari più inopportuni).

BASTA!

Siamo stanchi di lavorare a ritmi insostenibili, realizzando risultati eccezionali, operando in tempi di pandemia, con la preoccupazione e la paura del contagio, a casa dei clienti o nei bar, in assenza della sicurezza che potremmo avere nei nostri ispettorati che l’azienda continua a tenere chiusi, incurante del fatto che solo in uffici sanificati e dotati di tutti i DPI ci sono le condizioni di massima sicurezza. E’ molto grave l’indifferenza che i vertici aziendali continuano a dimostrare di fronte al grido di dolore proveniente dalla rete, soprattutto per quei manager che grazie proprio alla rete sono diventati grandi, vantando gli eccellenti risultati ottenuti con grande abnegazione dai lavoratori in un periodo così difficile.

Queste OO.SS. restano in agitazione sindacale e metteranno in campo tutte le azioni a tutela della salute dei lavoratori e del futuro dell’azienda!

Italia, 9 dicembre 2020. 


I Coordinamenti Nazionali delle RSA
FISAC/CGIL – FNA – SNFIA – UILCA




Gruppo Generali: accordo per la formazione finanziata da FBA.

COMUNICATO

Si è concluso ieri, 30 novembre 2020, il processo di confronto, e condivisione tra aziende e OO.SS., dei piani di formazione per il Gruppo Generali, che saranno finanziati nel 2021 dal Fondo Banche Assicurazioni (FBA).

Il Fondo paritetico tra Aziende e Organizzazioni Sindacali eroga ogni anno finanziamenti per la formazione, a fronte di progetti che vengono elaborati e sottoscritti dalle Parti sociali.

Il Piano di Formazione Finanziata 2020, denominato “Gruppo Generali – Partner di vita più vicini”, per il secondo anno di seguito è stato predisposto da una Commissione Paritetica composta da rappresentanti delle diverse OO.SS. di tutte le aziende del Gruppo e da colleghi del settore People Value & Engagement.

Il Piano è stato elaborato dopo un confronto dinamico che ha visto il Gruppo recepire diverse indicazioni delle OO.SS.

Attenzione particolare nella stesura del Piano è stata rivolta anche a programmi di Inclusion, secondo i criteri di età e genere, come anche a questioni legate alla necessità attuale di formazione, prevalentemente da remoto.

Le OO.SS. esprimono soddisfazione per il percorso condiviso su questo tema ed auspicano che questa metodologia di confronto venga attuata anche in futuro.

 

FIRST/CISL FISAC/CGIL F.N.A. SNFIA UILCA
Coordinamenti Nazionali Rappresentanze Sindacali




Gruppo Generali: accordo su smart working emergenziale

 


 

Nel tardo pomeriggio di ieri, 19 novembre 2020, è stato siglato il verbale di accordo tra le Relazioni Sindacali di Gruppo ed i Coordinamenti delle Rappresentanze Sindacali di Gruppo Generali in merito alla fase temporanea del lavoro da remoto nel Gruppo Generali.

La precedente proroga era scaduta il 30 ottobre scorso e dal giorno successivo si applicano le normative di Legge previste, era quindi imprescindibile un accordo che regolamentasse, come fatto in tutti questi mesi, la situazione nel nostro Gruppo.

Si sono svolti in questi giorni trattative per il raggiungimento di questo obiettivo che hanno visto lo scambio di bozze di accordo fino a ieri pomeriggio con la stesura del verbale che vi alleghiamo.

Ecco in sintesi i punti salienti di questa intesa:

  • l’accordo di proroga dello smart working emergenziale avrà scadenza il 31 marzo 2021;
  • per coloro che utilizzano pc personali per svolgere il lavoro da remoto viene riconosciuto un ulteriore contributo una tantum di € 150;
  • il Gruppo si è impegnato a completare l’assegnazione e distribuzione in tempi brevi dei laptop aziendali;
  • altri riconoscimenti di tipo economico per spese sostenute dai colleghi in merito alla prestazione di lavoro da remoto saranno trattati con la struttura HR delle singole Aziende;
  • viene istituita una bacheca sindacale elettronica e sono consentite le assemblee dei lavoratori via web attraverso i sistemi aziendali;
  • durante il periodo di vigenza della proroga le Parti si impegnano a proseguire il confronto per la gestione del così detto “new normal” anche attraverso la ricerca di nuove modalità organizzative.

Sottolineiamo l’importanza di questo accordo per tutti i lavoratori del Gruppo Generali che in questa fase emergenziale hanno dimostrato una grande professionalità e spirito di sacrificio e che con le compensazioni economiche attuali e quelle da trattare nelle singole aziende possano vedere almeno in parte riconosciuta la loro disponibilità.

Grande importanza hanno proprio questi “tavoli” che richiederemo in tempi brevissimi alle Aziende del Gruppo per poter così compensare in maniera adeguata il personale.

La complessa articolazione del nostro Gruppo, unico nel settore ad avere dipendenti che rivestono tutti i ruoli previsti dal nostro CCNL (amministrativi, addetti ai contact center e personale di produzione), rende infatti problematica l’attribuzione dei ristori, proprio in funzione della diversità delle mansioni che vengono svolte al suo interno.

Ovviamente non è che un primo passo verso una più ampia e articolata definizione delle nuove modalità di lavoro, cosiddetto new normal, che è già all’esame delle Segreterie Nazionali le quali hanno richiesto proprio il 18 u.s. un incontro ad ANIA per aprire un confronto su questa delicata e fondamentale materia.

L’accordo nel Gruppo Generali non può che essere di buon auspicio per questa nuova sfida che le OO.SS. stanno intraprendendo nell’ottica di fornire le migliori tutele e adeguate condizioni di lavoro a tutti i colleghi del nostro settore.

 

FIRST CISL FISAC CGIL F.N.A. SNFIA UILCA
Coordinamenti Nazionali Rappresentanze Sindacali Aziendali
Gruppo Generali

 

Scarica il Comunicato e testo dell’Accordo




Alleanza Assicurazioni: mercoledì 18 novembre si concluderà la fase delle assemblee


Il prossimo mercoledì 18 novembre si concluderà la fase delle assemblee con quella di Lombardia e Piemonte, prevista sempre per le ore 10.30.

Come vi abbiamo più volte comunicato, le assemblee hanno registrato un enorme successo di adesioni e di partecipazione, oltre alla piena condivisione delle problematiche da noi denunciate ed alle istanze da noi avanzate ad Alleanza.

Abbiamo inviato una nuova richiesta all’azienda per la riapertura degli Ispettorati periferici, visto che con la crescente diffusione del Coronavirus è ancora più pericoloso per i lavoratori recarsi a casa dei clienti ed è indiscutibilmente meno rischioso riceverli nei nostri uffici puliti e sanificati, nel rispetto di tutti i dispositivi e delle distanze di sicurezza.

Ricordiamo, inoltre, che “il tablet non può rappresentare lo strumento di lavoro principale perché non rispetta i requisiti minimi previsti dal decreto 81 del 2008“, così come la stessa azienda ammette nel corso di formazione “Sicurezza Specifica dei Lavoratori“ in webcorsi.generali.net, situazione che contesteremo per iscritto ad Alleanza sia tramite gli RLS sia durante l’incontro con la direzione e gli RLS previsto per il 20 novembre, quando chiederemo nuovamente il numero dei contagiati da Covid 19 e se esistono eventuali responsabilità o inadempienze aziendali.

L’azienda sta mettendo a rischio la salute dei propri dipendenti. I lavoratori sono costretti ad operare da casa a proprie spese (acqua, luce, gas, telefono, internet, ecc.), utilizzando l’iPad o dotandosi a loro carico di un computer e di una stampante, mentre è dovere dell’azienda farli operare in postazioni ergonomiche e con monitor a norma di legge.

A tal proposito, si è svolto un primo incontro con Generali per il rinnovo dell’accordo sullo Smart Working per tutti i dipendenti del Gruppo ed abbiamo chiesto un contributo per tutti i lavoratori che operano da remoto, inclusi i produttori. I produttori di Alleanza non possono essere considerati sempre di serie B, fanno parte del Gruppo e devono avere pari dignità rispetto a tutti gli altri dipendenti. Il prossimo appuntamento è previsto per lunedì 18 novembre.

Non dimentichiamo che anche nel 2019, come nel 2018 (quando i milioni di euro erano oltre i 300), Alleanza ha girato alla capogruppo circa 600 milioni di euro di utili dal proprio bilancio.

I vertici aziendali continuano a ripetere che va tutto bene, che l’azienda fa i risultati, addirittura numeri record, e che viviamo tutti felici e contenti.

NON E’ COSI’!!!!!!!

I LAVORATORI SONO ESASPERATI!!!!!!!!

Se l’azienda ascoltasse le OO.SS. e la smettesse di fare monologhi, trincerandosi dietro alla propria arroganza, scoprirebbe che sono lievitate le patologie causate dallo stress, dall’aumento dei carichi di lavoro, dalle pressioni commerciali, dall’operatività senza postazioni ergonomiche, oltre a quelle oculistiche dovute all’uso di schermi non a norma.

Senza bisogno di ricordare nuovamente tutte le altre problematiche che continuiamo a denunciare da mesi (vi rimandiamo ai nostri precedenti comunicati) e sulle quali stiamo ancora aspettando risposte alle nostre richieste, ma il silenzio di Alleanza è ASSORDANTE.

BASTA! I lavoratori sono stanchi di ascoltare solo chiacchiere, l’azienda deve dimostrare nei fatti attenzione e rispetto verso i lavoratori, non solo verso gli azionisti e la capogruppo. E non basta certo il bonus montequote e correntizzazione su novembre.

Queste OO.SS. restano in stato di

AGITAZIONE SINDACALE

Se, alla fine delle assemblee, non verranno accolte le nostre richieste per risolvere le gravissime problematiche da noi denunciate, vareremo nuove e più importanti azioni di protesta e di lotta, così come ci hanno richiesto i lavoratori.

 

Italia, 12 novembre 2020. 

 

I Coordinamenti Nazionali delle RSA
FISAC/CGIL – FNA – SNFIA – UILC




Gruppo Generali: sostegno economico per i lavoratori

Care colleghe e colleghi,

nella mattinata di oggi, 30 ottobre 2020, si è svolto il previsto incontro tra le Relazioni
Sindacali di Gruppo i Coordinamenti delle Rappresentanze Sindacali di Gruppo

Generali in merito alla fase temporanea del lavoro da remoto nel Gruppo Generali.
Visto il protrarsi dell’emergenza sanitaria ed alla luce delle nuove disposizioni
governative in merito, le Parti si sono trovate d’accordo nel prorogare ulteriormente la
possibilità di lavoro da remoto a 5 giorni settimanali.

Le OO.SS. hanno richiesto con forza al Gruppo di erogare un contributo economico
per tutti i colleghi del Gruppo a parziale ristoro delle spese effettuate in questi mesi e
nei prossimi.
Inoltre si è richiesto che le Rappresentanze Sindacali possano utilizzare gli strumenti
aziendali per avere la possibilità di contattare tutti i colleghi, anche non iscritti,
organizzare assemblee e creare una bacheca sindacale elettronica.

La delegazione di Gruppo si è detta disponibile ad esaminare ed approfondire le
richieste sindacali e ha proposto di continuare il confronto lunedì prossimo.
Rimane quindi invariata la disposizione dei cinque giorni di lavoro da remoto
settimanali. Continueremo ad aggiornarvi sugli sviluppi.

 

FIRST/CISL      FISAC/CGIL      F.N.A.      SNFIA      UILCA
Coordinamenti Nazionali
Rappresentanze Sindacali Aziendali
Gruppo Generali




Alleanza: oltre 1500 Lavoratori presenti alle assemblee



Durante tutti gli incontri fatti f
ino ad oggi, le assemblee hanno registrato un enorme successo di adesioni e di partecipazione, oltre alla piena condivisione delle problematiche da noi denunciate ed alle richieste da noi avanzate ad Alleanza.

Nel frattempo, mercoledì 21 ottobre si è svolto il secondo incontro con l’azienda per il programma delle “Agenzie 3.0 (il prossimo appuntamento è previsto per lunedì 26 ottobre), senza che abbiamo ricevuto alcuna rassicurazione per i lavoratori, anzi l’impressione che ne ricaviamo è che sia tutto già “stabilito” e che noi siamo lì a fare da spettatori, mentre continuiamo a ripetere la nostra richiesta di riapertura degli uffici periferici, nell’interesse dei clienti e dei lavoratori, costretti a vagabondare senza un punto di appoggio (visto che le agenzie non sono in grado di accogliere tutti), oltre al maggiore rischio per la salute dei collaboratoriche vanno a casa dei clienti, o a incontrare assicurati e collaboratori al bar, in spregio della tanto decantata professionalità, dimostrando nei fatti che la vicinanza ai clienti non esiste, e senza dimenticare l’aggravio dei costi a carico di tutti i produttori.

Queste motivazioni le abbiamo ripetute ai vertici aziendali, durante l’incontro di giovedì pomeriggio, insieme a tutte le altre problematiche che abbiamo già segnalato e rilevato durante le assemblee: dall‘ incremento degli obiettivi dell’ultimo quadrimestre (ne abbiamo richiesto la diminuzione, oltre al varo di nuove incentivazioni su tutte le linee di prodotto), alle anticipazioni provvigionali pagate a marzo (abbiamo chiesto che l’azienda dichiari di non recuperarle), dalle violazioni del contratto di lavoro (ne abbiamo preteso il rispetto a tutti i livelli), alla remotizzazione “selvaggia” (ne abbiamo chiesto una disciplina), dalle riunioni ed email inviate a tutte le ore (devono essere proibiti), al diritto alla disconnessione (che deve essere previsto), dai problemi informatici e di sistema (devono essere risolti immediatamente), alla decurtazione del sistema premiante degli impiegati amministrativi (abbiamo chiesto gli stessi importi distribuiti lo scorso anno sia per il 2019 che per il 2020), dall’aumento dei carichi di lavoro per TUTTE le figure professionali (BASTA!), alla mancanza di trasparenza nella distribuzione degli obiettivi e dei silos, dal rispetto dell’orario di lavoro, alle valorizzazioni, senza dimenticare che ancora non sappiamo che fine farà il budget di marzo. I vertici aziendali hanno dichiarato che nelle prossime settimane vareranno un piano per la valorizzazione dei I°ASA meritevoli a CSA, senza ulteriori dettagli circa la discrezionalità dell’operazione. Su tutto il resto,

NON ABBIAMO RICEVUTO NESSUNA RISPOSTA!

L’azienda continua a trincerarsi dietro ad una dichiarata <<volontà di dialogo>>, smentita immediatamente dai fatti, soppiantati solo dalle chiacchiere. Alleanza ha enumerato le azioni messe in atto dallo scorsomarzo, dichiarando che la rete realizza i risultati e che va tutto bene, come se non ci fosse nessun problema. Ci è stato anche detto di non <<alzare i toni, vista la situazione>> di pandemia, come a dire che il Covidesiste solo quando fa comodo all’azienda. Per la riapertura degli ispettorati o per la diminuzione degli obiettivi, il COVID PER ALLEANZA NON ESISTE.

E’ SCANDALOSO!

Anche ieri l’azienda ha confermato la propria arroganza, interessata solo a portare utili agli azionisti.

BASTA con le chiacchiere, è ora che Alleanza dimostri nei fatti attenzione e rispetto verso i lavoratori.

Queste OO.SS. restano in stato di AGITAZIONE SINDACALE

Se non verranno accolte le nostre richieste per risolvere le gravissime problematiche da noi denunciate, vareremo nuove e più importanti azioni di protesta e di lotta.

Italia, 23 ottobre 2020.    


I Coordinamenti Nazionali delle RSA FISAC/CGIL – FNA – SNFIA – UILCA