BdM. Valutati da un algoritmo: quando i numeri contano più delle persone!


Come ogni anno è arrivato il momento in cui vengono portate alla conoscenza dei colleghi le valutazioni sull’operato dell’esercizio precedente e, mai come quest’anno, non sono mancate le sorprese!

Ci preme sottolineare, prima di raccontarvi le novità, che questo momento di confronto tra il responsabile ed il collaboratore dovrebbe rappresentare un’opportunità̀ per valutare, incoraggiare e sviluppare il contributo di ciascuno ed è dunque un elemento chiave per la valorizzazione delle persone, argomento che dovrebbe essere tanto caro all’Azienda, soprattutto se si tratta di un’azienda a partecipazione pubblica!

Ma quest’anno, grazie all’introduzione del tanto sbandierato “Performance management”, nuovo sistema di valutazione presentato al di fuori delle procedure ex CCNL ed adottato a fine 2023, ovvero al termine dell’anno di riferimento, e con obiettivi, addirittura, assegnati a gennaio 2024, il processo valutativo non è stato condotto diciamo in modo “lineare” perché il 75% della valutazione (si avete capito bene…il 75%!) è dipesa non dal giudizio espresso dal Responsabile della struttura ma dai famigerati “Deliverables”….ovvero dal raggiungimento di obiettivi di budget! Relegando quindi il giudizio del valutatore ad un mero 25% che nessun peso ha e può avere sull’esito finale della valutazione.

Riteniamo che chi lavora fianco a fianco con il collega valutato sappia molto bene qual è il suo valore, qual è il suo impegno e qual è il suo rendimento in un ambiente che, come abbiamo più volte denunciato, non aiuta l’organizzazione del lavoro. Nella nostra Banca invece si valuta il personale “leggendolo” solamente tramite un “algoritmo” che tiene conto degli scostamenti di determinati parametri dai budget assegnati: in pratica siamo valutati per i risultati e non per i mezzi, in piena violazione dell’Art.80 del CCNL che lo vieta espressamente, risultati che danno solo un’immagine limitata e parziale delle “persone”!

Ci chiediamo come sia possibile, in un Gruppo che si vanta di valorizzare le persone, standardizzare le valutazioni in questo modo basandole solo sui risultati e non sull’effettiva professionalità̀ dei colleghi, con possibili effetti negativi anche sul pagamento del sistema incentivante e sul premio aziendale. Sorvolando poi sul fatto che non sono stati rispettati i termini contrattuali che prevedono la consegna delle valutazione entro il primo quadrimestre dell’anno successivo.

Ricordiamo che il vigente CCNL prevede che la prestazione di lavoro subordinato sia una prestazione di mezzi e non un’obbligazione di risultato, e che il mancato raggiungimento degli obiettivi quantitativi commerciali, di per sé non può determinare una valutazione negativa e non costituisce inadempimento dei doveri contrattuali (Art. 80).

Consigliamo a tutti i colleghi, che ritengano di aver ricevuto un giudizio della valutazione professionale per il 2023 non rispondente alla prestazione svolta, di presentare ricorso alla direzione aziendale facendosi assistere dai rappresentanti sindacali aziendali.

Peraltro La nostra Azienda continua a macinare numeri assai soddisfacenti grazie allo straordinario impegno delle lavoratrici e dei lavoratori anche in questi primi mesi del 2024.
Nonostante ciò (speriamo di non dover dire “a causa di ciò”) né la nostra Direzione nè la Capogruppo danno ancora riscontro alle numerose istanze in sospeso ormai da mesi.

Bari/Orvieto, 23 Maggio 2024

 

ODC BDM BANCA
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

RR.SS.AA. CASSA DI RISPARMIO DI ORVIETO
FABI FIRST/CISL FISAC/CGIL

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