Banca Popolare di Bari: verso lo sciopero

3 - Fisac Cgil

 

Circa 20 assemblee, centinaia di colleghi e colleghe da tutte le filiali e direzioni generali della banca, un unico responso: continuare la mobilitazione, arrivare allo sciopero.

La dirigenza BPB non può continuare a far finta che tutto vada nella direzione prevista del rilancio della banca, ignorare il profondo disagio operativo ed economico delle lavoratrici e dei lavoratori, a non ascoltare il grido di allarme e di denuncia lanciato già da tempo dalle OO.SS aziendali in varie circostanze.

La banca non può continuare ad ignorare, sistematicamente, regole che, leggi, contratti e accordi le impongono; nascondere la testa sotto la sabbia dando illusione che tutto vada bene, non serve a nessuno, tantomeno ai dipendenti ed al mercato.
Allora, avviamolo stato di agitazione e le formalità per la proclamazione dello sciopero.

Stato di agitazione vuol dire anche che non si fa più straordinario – tanto non lo pagano! -, vuol dire che alle 16:45 (o alle 16:15) “cade la penna” e si va a casa, non si risponde più al cellulare personale per motivi di lavoro, si esce da tutte le chat aziendali!

I dati di bilancio di recente pubblicazione relativi all’esercizio 2022, rafforzano la consapevolezza che i sacrifici dei dipendenti della BPB non sono stati gestiti nella direzione auspicata, ovvero il rilancio della banca. Vi terremo informati.

Bari, 16 marzo 2023

 

Segreterie di Coordinamento FABI-FIRST CISL-FISAC CGIL-UILCA -UNISIN
Banca Popolare di Bari -Gruppo Mediocredito Centrale